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Autore: Akiko Swift    28/02/2016    1 recensioni
E se Sebastian avesse una ragazza, magari con una madre umana e un padre demone, una ragazza mezzo demone, ma dai poteri immensi e misteriosi.
Come reagirebbe Ciel a questa scoperta? Quali saranno le sue decisioni? Cosa farà Sebastian per proteggerla dalle misteriose intenzioni del padre e di Claude, demone maggiordomo di Alois Trancy? Affrontando un nuovo viaggio in un mondo stupendo assieme a voi cari lettori spero proprio che vi piaccia e che vi appassioni.
Spero di ricevere delle recensioni ( sia negative che positive) e che posso dire d'altro...buona lettura.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Grell Sutcliff, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2°: L'incontro con uno strano Shinigami

Il giorno dopo mi svegliai fresca e riposata mentre della ferita alla mano fatta il giorno prima non 
vi era traccia, come se appartenesse solamente ad un lontano ricordo.

decisa mi alzai dal letto, stiracchiandomi e avvicinandomi alla finestra, guardando fuori per vedere 
in che modo si sarebbe presentato il cielo quetsa mattina.

Sgranai gli occhi meravigliata e sorrisi nel vedere il cielo azzurro puro, privo di nuvole, occupato solamente
dallo splendente sole.

Lentamente mi avvicinai all'armadio in fondo alla mia stanza e felice presi un magnifico abito lungo
fino alle caviglire, di un verde intenso, come lo smeraldo illuminato dalla luce del sole, simile ai miei occhi.

Subito dopo mi avvicinai allo specchio e decisi di legare i capelli in una treccia morbida, poi rifeci il letto e mi 
diressi verso le cucine per fare colazione.

- Ohayo Melody-san, avete dormito bene? - sorrisi in direzione di Finny, seduto al tavolo intento a finire la sua
colazione, poi mi presi una tazza di thè e mi sedetti al fianco di Tanaka-san, non prima di aver accarezzato 
dolcemente la piccola testa bionda del ragazzino.

- buongiorno anche a te Finny, ho dormito bene - bevvi un sorso di thè e poi iniziammo a parlare.

Mi feci raccontare la misteriosa storia che avvolgeva il casato Phantomhive, chiedendo poi il motivo per cui 
Finny era venuto a lavorare qui.

Passamo una bella mattinata e colsi l'occasione anche per aiutare Finny in giardino; venni chiamata solo verso
l'ora di pranzo venni chiamata dal Conte.

Posai la tazza di thè sul tavolo della cucina e velocemente mi diressi nelle stanze del Padroncino, bussando 
una volta arrivata di fronte alla sua porta, attendendo poi il consenso del Conte.

Non appena entrai rimasi al quanto sorpresa di non trovarlo da solo, visto che non avevo visto nessuna carrozza 
arrivare qui alla residenza.

- mi avete fatta chiamare Bocchan? - guardai il padroncino per pochi secondo, poi posai il mio sguardo sull'ospite che 
sedeva di fronte a lui.

Lo guardai attentamente e notai  che i suoi occhi erano due fessure semidischiuse da dove potevo vedere due occhi 
castano scuro mentre i capelli erano corti e neri.

- ti ho chiamata perchè vorrei presentarti Lau un commerciante di oppio che molto spesso riesce ad aiutarmi a risolvere 
determinati casi - non appena si alzò notai che era poco più alto di Sebastian e indossava degli abiti tipici della cina.

Senza perdere tempo mi avvicinai di poco al divano dive fino a poco tempo fà erano tutti seduti e feci un piccolo inchino
iniziando a presentarmi 

- molto piacere, il mio nome è...- la sua voce mi bloccò e la sua risposta mi sorprese molto

- voi siete Melody Melis, figlia della Contessa Layla Melis, dico bene? - sgranai gli occhi e lentamente annuì, in fondo per
me era la prima volta che incontravo quest'uomo.

- mi scusi ma lei come fa a sapere il mio nome? - senza rispondere alla mia domanda lo vidi avvicinarmisi e prendermi la 
mano baciandola leggermente, poi mi strinse a se posando una mano sula mia vita e l'altra sulla mia schiena, avvicinandomi 
ancora di più al suo petto.

Spaventata poggiai le mani sul suo petto e tentai di allontanarlo da me, ma rispetto a me era molto più forte così fu inutile 
dimenarmi 

-l...la prego di l...lasciarmi andare subito - continuai ad agitarmi fino a quando mi sentì presa per il mento e vidi il volto del 
commerciante avvicinarsi al mio

- vi ringrazierei molto se lasciaste andare la mia compagna, non vorrei essere costretto a farle del male Lau-san - la mano 
di Sebastian strinse quella dell'uomo che subito mi lasciò andare, allontanandosi di poco 

- non sapevo che la dolce fanciulla fosse già fidanzata, per di più con te Sebastian - vedendolo avvicinarsi nuovamente mi 
misi dietro la schiena di Sebastian mentre il conte, spazientito da tutto quel trambusto, si alzò e si diresse verso la porta, 
lasciando il thè sulla scrivania, senza finirlo completamente.

- Lau, al posto di fare il donnaiolo con ragazze già impegnate, vedi di portare a termine ciò che ti ho chiesto, Melody tu 
verrai con me mentre Sebastian, vedi di finire quella ricerca entro l'ora di cena - in sincronia io e Sebastian ci inchinammo e 
rispondemmo in modo coordiato agli ordini del conte

- Yes, My Lord! - quando ci rialzammo lo guardai e gli sorrisi, poi lo salutai e seguì il Conte in corridoio.

Non appena rimanemmo da soli mi avvicinai di più al padroncino, curiosa di sapere per quale caso fosse stato richiesto il 
suo intervento.

- Bocchan a quale caso vi state dedicando? - senza fermarsi mi porse una busta aperta, segno che era già stata letta, così la 
presi e tirai fuori la lettera contenuta al suo interno, leggendola ad alta voce

-" Caro Ciel, mi dispiace doverti disturbare, ma ancora una volta il mio cuore è tormentato da un grave problema che sta colpendo
la città...una serie di omicidi sta sconvolgendo la tranquillità di Londra e vorrei che fossi tu ad occuparti di questo caso" - richiusi 
la lettera e la rimisi nella busta, poi la diedi al conte ed espressi tutti i dubbi e i pareri che mi erano venuti in mente

- che cosa sa di questo serial killer? - il padroncino si fermò davanti ad una finestra del corridoio che stavamo attraversando, poi mi 
guardò pronto a dirmi tutti i dettagli del caso

- sappiamo che il killer porta la sua vittima in luoghi importanti per loro e sfida la polizia mandando un biglietto con scritto il nome della
vittima designata - rimasi sorpresa dalle parole del padroncino, ma non appena aprì la bocca per replicare venni fermata dalla voce di 
uno sconosciuto

- ehi moccioso dov'è il mio Sebas-chan?- ci voltammo verso la finestra e vedemmo un uomo dai magnifici capelli rossi, gli occhi verdi 
con qualche sfumatura dorata, nascosti da un paio di occhiali rossi e sottili, per finire in mano aveva una motosega anch'essa rossa;
la cosa che mi lasciò sconvolta fu il fatto di aver riconosciuto in lui "l'autorità" di Shinigami.

- Grell cosa vuoi? perchè sei venuto alla residenza?- mi voltai sorpresa verso il conte, chiedendomi come fosse possibile che lui 
conoscesse questo Shinigami.

Capendo la mia perplessità lo vidi annuire ad una domanda che mi ero posta solamente nella testa, ma guardando più attentamente gli 
occhi del Conte, mi fu facile capire la seccatura che quella interruzione gli aveva creato.

- semplice...sono qui per lavoro, il killer questa notte morirà da queste parti e io ho il compito di recuperare la sua anima...bando alle ciance,
dovè il mio Sebas-chan? - volto la testa sconvolta nella direzione del rosso, non credendo alle mie orecchi, come osava storpiare in 
questo modo il nome di Sebastian.

- mi sorprende che uno Shinigami si interessi di un demone, che cosa cerchi da Sebastian? - il rosso mi guardò con sufficienza per 
poi guardarsi le unghie e successivamente rispondere alla mia domanda

- si dia il caso che lui sia il mio uomo, ma a te cosa interessa...sei solo un misero mezzo-essere, cosa ne vorresti capire?- quella parola, 
quell'unica, piccola parola, mezzo-essere, fu peggio di mille lame piantate nel cuore.

abbassai il volto coprendo le lacrime con la piccola frangia lasciata libera dalla treccia, strinsi i pugni e cercai di non scappare o almeno di 
dirgli ciò che pensavo prima di andarmene via, ma non resistetti molto.

- era da molto tempo che qualcuno non mi chiamava in quel modo...sappi una cosa, anche se le tue parole mi hanno ferita non ti lascerò mai 
Sebastian, lui è il mio futuro marito e non te lo lascerò prendere per nessuna ragione al mondo- mi voltai verso il Conte e senza alzare la testa 
feci un piccolo inchino, poi mi misi a correre il più lontano possibile da quel mostro.

alzai di poco la testa e mi accorsi che stavo per raggiungere la porta di servizio per il giardino, ma qualcosa si frappose, facendomi ritrovare 
fra le sue braccia

- e ora mi spieghi il motivo per il quale stai piangendo? - la sua voce non mi calmò questa volta, anzi fece crescere la mia tristezza e la mia 
rabbia, così mi staccai bruscamente da lui e lo guardai dritto negli occhi

- cosa vuoi ancora? prendermi in giro, giocare ancora con i miei sentimenti? lasciami in pace e vattene dal tuo Shinigami, invece di perdere il tuo
prezioso tempo con un mezzo-essere come me- non attesi una sua risposta, ne guardai il suo volto per vedere la sua reazione, lo superai e 
ripresi a correre mentre le lacrime rigavano abbondantemente il mio viso.

 
   
 
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