Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |       
Autore: LoScribaNero    29/02/2016    0 recensioni
Evento st. Valentine's Day: Sei personaggi in cerca d'amore, una serie di fan fiction di 6 personaggi dell'Universo Sacramentum. Ogni capitolo sarà dedicato al san valentino di alcuni di loro
Genere: Angst, Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sei personaggi in cerca d'amore


(1)
- Il Minotauro -

[Evento st. Valentine's Day]

 

Hektor il minotauro. Il bestione, il toro, l'egoista, l'assassino, il mercenario, la puttana che venderebbe perfino sua madre.
Lo avevano chiamato in tanti modi, giudicato in mille maniere diverse. E mai nessuno aveva capito un cazzo di lui.
Hektor si sentiva semplicemente Hektor. Aveva vissuto per tanto tempo a San Francisco nel suo studio, architetto rinomato e grande latin lover, questo dicevano di lui i suoi colleghi.
Abituato a svegliarsi al trillo del cellulare, come ogni mattina Georgia lo chiamava per ricordargli gli appuntamenti della giornata. Segretaria perfetta, ottima amica.
Blaze si preparava per andare a scuola, Hektor gli metteva due preservativi nello zaino ricordandogli di non voler diventare nonno troppo presto.
Giornate passate fra progetti commissionati dal comune o da privati molto più che benestanti, infine serate costellate di interessanti incontri fra la sua lingua e la bocca, o altro pertugio, di signorine particolarmente affascinate dalla sua prestanza, e spesso dal suo portafoglio.
Con l'avvento dei Crocebianca nulla era stato lo stesso. Lo studio gli apparteneva ancora, ma era stato richiamato in Europa da cause di forza maggiore, non solo lavorative ma soprattutto... doveva pararsi il culo scegliendo bene con chi schierarsi.
Georgia gestiva tutto a San Francisco, mentre Hektor cercava il modo migliore per salvaguardare il lavoro di quasi due secoli. Purtroppo quando avevano chiuso le frontiere americane non era più riuscito a tornare a casa.
Senza un lavoro, si era ritrovato a fare ciò che prima della sua rispettabile carriera aveva fatto per più di tremila anni: il mercenario. Dopo un anno a saltabeccare fra un committente e un altro, Vans Crocenera lo aveva richiesto a Dresda.
Un manipolo di uomini della resistenza voleva quindi che lui appoggiasse e aiutasse la loro causa, in maniere non meglio specificate.
I primi tre pensieri di Hektor erano stati in sequenza un ammontare crescente di preoccupazioni.

“Non so il tedesco.”

“Sono dei Crocenera: finirò nei casini.”

“Spero non vogliano il mio culo.”

Aveva accettato. Cazzo, non sapeva che avrebbe trovato lì, fra quegli svitati fatalisti, il motivo per cui unirsi a quelli che considerava dei minchioni.
Vrana non aveva niente in comune con l'unico uomo... beh, ragazzo che Hektor avesse mai amato.
Hesos era remissivo, semplice, dal cieco sguardo triste, di una vasta cultura. Il più grande pentimento di Hektor, il suo più grande peccato, se possibile per un pagano.
Vrana era un principino viziato che si logorava fisicamente e mentalmente perché in realtà nessuno lo sopportava. Cosa ci avesse trovato Hektor era una domanda che qualsiasi psicologo si sarebbe fatto, ma anche qualsiasi persona sana di mente.
Una sera aveva capito perché quel nanetto viziato gli piacesse tanto.
Non era mai successo che Vrana gli chiedesse altro se non di pestarlo, di spaccargli le ossa. Eppure quella sera, con tutta l'arrendevolezza del mondo, lo aveva guardato per un attimo negli occhi, riabbassando lo sguardo. Dalle labbra gli era uscita una richiesta molto semplice.
Niente arroganza da snob, niente tono di superiorità. Nemmeno di soldi aveva parlato, di norma lo faceva sempre.

- Fai l'amore con me. -

Era la sera di san Valentino. Hektor non si era fatto domande, ma quegli occhi... con quegli occhi Vrana si era messo a nudo ancor prima di togliersi il primo indumento. Ed era bello. Magnifico.
Non parlarono più quella sera, e quando il toro si accese il sigaro dopo l'amplesso nemmeno Vrana disse una parola. Le dita affusolate, aggrappate agli addominali del minotauro, non avevano bisogno di stupide cazzate romantiche.

- Quanto vuoi? -

- Non voglio niente. -

- Devo pagarti... -

-No, non devi.-

Vrana gli rubò il sigaro di bocca, provò a fumarlo ma tossì. -Quanto vuoi... per restare per sempre?- gli tremava la voce, il respiro spezzato.

-Prometti di restare così.-

Da che ne aveva memoria, quella fu la prima notte che Hektor passava a casa di Vrana. La prima di una lunga serie.


   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: LoScribaNero