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Autore: MartaSon93    29/02/2016    3 recensioni
Gohan e Goten, come tutto è cominciato. Raccolta di flash fic che descrive l'evolversi del rapporto fraterno tra i due giovani saiyan.
Dal testo :
#1 “Com’è dolce. E’ il ritratto di tuo padre.”
#2 “Go-han.” Scandì per bene il giovane saiyan, nell’ingenua speranza di sentirsi chiamare per nome dal fratello.
#4 “Piccola peste, chiedi scusa a tuo fratello. Non tutti i fratelli sono così comprensivi.”
#5 “Fratellone, pensi che un giorno potrò essere forte come te?”
#7 "Sono proprio un disastro come fratello maggiore, eh, piccolo?”
#8 "Stella cadente, ti chiedo solo una piccola cosa. Portami il mio papà dal cielo."
#9 "Ha solo quattro anni, ma ho l’impressione che da grande diventerà un rubacuori!”
#11“Fratellone, perché tu e papà avete gli occhi azzurri e i capelli biondi nella foto?”
#13 “Tanti auguri, fratellino! Stai diventando un ometto, sai?”
#15 "Ma come ci sei riuscito, fratellone? Sei diventato fortissimo! Me lo insegni?”
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goten
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Racconti di vita della famiglia Son. '
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~Lezioni di volo.

Erano diversi giorni che Videl si recava quotidianamente a casa di Gohan per imparare a volare.
Anche Goten, che fino a qualche tempo prima non aveva mai provato quella tecnica, partecipava con entusiasmo alle lezioni, sebbene non andasse molto d’accordo con la ragazza.
Videl era molto indietro rispetto a lui per tecnica e gestione del Ki. Ciò era un ostacolo dato che rubava tempo prezioso agli allenamenti con il fratello in vista dell’imminente Torneo Tenkaichi. Goten aveva infatti impiegato meno di un giorno per imparare a volare, mentre a Videl era occorso un po’ più di tempo.
“Per oggi può bastare.” Disse Gohan ai suoi due “allievi” dopo aver constatato che il sole stava ormai tramontando.
Contrariamente alle sue aspettative Videl non obiettò. Si asciugò il sudore dalla fronte e tirò fuori la capsula contenente il suo velivolo.
“A domani, Gohan.” Lo salutò lei, sorridente. “Ciao, Goten.” Continuò, stavolta con tono più pacato.
Il maggiore ricambiò il sorriso. Si era ormai abituato alla presenza di quella ragazza così testarda ma allo stesso tempo forte e docile, avvertendo di giorno in giorno una strana sensazione ogni volta che la vedeva, come delle farfalle nello stomaco.
Goten rispose al saluto con fare indifferente. Prima andava via e prima avrebbe potuto riprendere ad allenarsi con il fratello.
Quando ormai Videl era un punto minuscolo nel cielo diede libero sfogo alle sue sensazioni.
“Finalmente soli! Allora, dove eravamo rimasti?”
Goten notò che il fratello era rimasto impalato a fissare il cielo proprio in direzione del mezzo di Videl, come per accertarsi che non le succedesse nulla.
“Non ti sarai innamorato di lei, vero?” Gli chiese, guardandolo di sottecchi.
Gohan per poco non cadde a terra per l’imbarazzo procuratogli da quell’affermazione tanto pungente quanto, forse, veritiera.
“Ma di che stai parlando? Siamo solo amici!” Fu la sua risposta accompagnata da un evidente rossore nelle guance.
Goten stralunò gli occhi. Aveva solo cinque anni, ma non era mica stupido.
“Ho visto come vi guardate a vicenda.” Lo punzecchiò.
“Insomma, ti ho già detto che non c’è nulla tra di noi!” Si premurò di precisare il maggiore, il cui cuore per poco non mancò un battito.
“Che peccato, eppure Videl mi ha detto che sotto sotto un po’ le piaci!”
Goten stava colpendo il punto debole del fratello, la sua ingenuità. Non ci volle molto infatti perché Gohan, rosso come non mai, mostrasse un sorriso a dir poco ebete, prova lampante del suo interesse sull’argomento.
“Davvero ti ha detto questo?” Chiese, facendosi più serio.
Goten non riuscì più a trattenere le risate. Gohan si rese immediatamente conto dello scherzo che il fratello gli aveva appena fatto per capire quali fossero i suoi veri sentimenti e si diede dell’idiota per esserci cascato.
“Dovevi vedere la tua faccia, fratellone! Ci speravi, vero?”
“Fossi in te non riderei così tanto.” Sbuffò Gohan, infastidito. “Questa me la paghi cara!” Esclamò infine mettendosi in posizione di battaglia.
Goten, pronto al “gioco”, cominciò a scappare dando così inizio al divertimento tanto atteso. 
   
 
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