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Autore: Crystal eye    01/03/2016    3 recensioni
Tre anni dopo lo scontro con Ade, i cavalieri sono richiamati a combattere da alcune vecchie conoscenze. All'inizio sembra essere una battaglia come le altre, ma quando in mezzo si mettono l'amore e delle scoperte che lasciano senza fiato, l'unica cosa che possono fare è cercare di non farsi sopraffare. Tra battaglie, amori e nuove parentele, il destino del mondo si posa, come sempre, sulle spalle di cinque ragazzi.... ma saranno davvero da soli?
Dro questa è dedicata a te che mi hai dato la giusta ispirazione per scriverla!!! ti adoro!!!!!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Nuovo Personaggio, Phoenix Ikki, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NOTE DELL'AUTRICE: Buongiorno a tutti, cari lettori!!! Ecco qui un altro capitolo!!!! Spero tanto vi piaccia!!!! Voglio ringraziare Jinny82 e Dro per aver recensito lo scorso capitolo!!!
Un bacione a tutti
Buona lettura
Cry


Capitolo 14



Pov Kaeyla

No! Assolutamente no! Potete scordarvi che io faccia una cosa del genere!” stava urlando Phoenix, riferendosi al fatto che Shaka aveva deciso che sarebbe stato il mio cavaliere al ricevimento, ovvero non avrebbe dovuto lasciarmi sola neanche un momento.
Phoenix, non era una proposta la mia, non ti puoi rifiutare, abbiamo tutti qualcuno a cui coprire le spalle e con lei non possiamo mandare suo fratello, lo capirebbero tutti e potrebbero distoglierla dal suo compito. Non avremo altre occasioni per risolvere la questione di Nettuno. Quindi, o te lo fai andare bene, oppure quella è la porta cavaliere! I tuoi sentimenti personali non contano, non in questa missione.” lo sgridò il cavaliere della Vergine. “Sei un cavaliere di Atena, comportati come tale!” rincarò dopo una breve pausa.
E va bene! Ma questo non vuol dire che devo farmela piacere!” accettò l'araba fenice, sentendosi messo al muro, poi andò via infuriato.
Ero triste, perché anche se mi aveva detto chiaro e tondo che era arrabbiato con me, mi faceva male sentir dire con tanta forza che non voleva starmi accanto, anche se potevo capirne il motivo.
Poco dopo vidi arrivare trafelato mio fratello, probabilmente aveva sentito Phoenix gridare ed era corso a vedere cosa era successo.
Ehi! Cosa è accaduto? Ho sentito Phoenix urlare, poco fa...” mi chiese.
Io feci un piccolo sorriso mesto.
Shaka gli ha comunicato che al ricevimento dovremmo stare insieme e lui non l'ha presa molto bene... ora se ne è andato... starà digerendo l'ordine e sbollendo la rabbia, credo...” risposi atona.
Scossi appena la testa per scacciare i brutti pensieri e mi sporsi verso di lui per parlare nel suo orecchio.
Comunque sono felice che con Andromeda è andata bene!” dissi, prima di prendere un fazzoletto e porgerglielo. “Sarà meglio che ti togli il lucidalabbra dalla bocca se non vuoi che se ne accorgano tutti.” aggiunsi con un sorriso malizioso.
Lui arrossì clamorosamente e si pulì le labbra, cercando di non dare nell'occhio.
Poco dopo Kanon si alzò per fare una telefonata e Ilde mi guardò intensamente.
-Sta chiamando il Generale, vuole proporgli un incontro. Per portarlo dalla nostra parte e cercare di farsi perdonare per il suo passato- mi informò.
-Non preoccuparti! Sono certa che andrà bene! Deve solo avere il coraggio di affrontare il suo passato come Generale del Mare.-le risposi. -E' forte! Ce la farà!-
-So che è forte! Ma... e se non volesse parlargli? O non accettasse le sue scuse? Non voglio vederlo star male-.
Stavo per rispondere, quando Crystal attirò la mia attenzione.
La riunione era finita senza che me ne accorgessi.
Lo ringraziai con un sorriso e mi avvicinai alla mia amica.
Lei si diresse verso le scale che portavano verso le case e cominciammo lentamente a scendere per poter parlare senza attirare troppo l'attenzione.
Sappiamo entrambe che potrebbe andare male, hai visto le visioni che ho avuto a riguardo e sappiamo che Sirya potrebbe decidere di non perdonarlo per ciò che ha fatto, ma sappiamo anche entrambe che Kanon non è la stessa persona di qualche anno fa. Devi solo avere fiducia che saprà farglielo capire.” cercai di tranquillizzarla.
Lei annuì, sapendo che avevo ragione, ma comunque preoccupata per lui. Si erano avvicinati parecchio da quando stavamo al Grande Tempio e ora provavano forti sentimenti l'un per l'altra e questo la destabilizzava. Non era molto abituata a tenere a qualcuno che non fossero le sue amiche.
Ero consapevole che quello che voleva da me era qualcosa di un po' più concreto, avvero che provassi ad avere una visione e le dicessi con assoluta certezza cosa sarebbe accaduto, ma non potevo farlo; sia perché doveva imparare a fidarsi di Kanon senza l'ausilio della preveggenza, sia perché usare troppo spesso quel tipo di potere poteva far sì che il legame tra me e Phoenix gli mostrasse le mie visioni o alcuni dei miei ricordi, più di quanto non accadesse già e non volevo dargli altri motivi per odiarmi.
Vuoi che rimango con te finché non torna?” le chiesi, vedendola tesa e nervosa come non l'avevo mai vista prima.
Lei sospirò profondamente e scosse la testa.
Probabilmente finirei per angosciarti per sapere cosa sta accadendo e ti chiederei di dare una sbirciatina nel futuro per avere una risposta e non voglio rischiare di discutere con te per questo, se posso evitarlo.” mi spiegò.
Io la abbracciai stretta e annuii.
Beh, comunque ricorda che se vuoi compagnia io sono di sopra!” le dissi, prima di risalire le scale molto lentamente, diretta alla mia stanza per riposare un po'.

°°°


Alcune ore più tardi, mi svegliai per delle grida fuori dalla mia camera: qualcuno stava litigando, ma non riuscii a capire subito chi fosse, anche se ero certa che ci fossero almeno tre persone, se non di più, al di là della mia porta.
No! Maledizione! Ti sto dicendo che accetta l'alleanza e tutto il piano di Kaeyla, ma non si fida di me! Hai capito ora? È più chiaro o devo ripeterlo ancora?” stava gridando un uomo, probabilmente Kanon, se il mio cervello ancora ancorato alle immagini del mio sogno non sbagliava.
Ho capito, fratello! Non devi stare per forza così sulla difensiva. Voglio solo farti capire che il fatto che Sirya ora non si fidi di te è normale, dato il tuo passato, lui...”
Ecco! Pensi anche tu che non sia cambiato! Anche tu, mio fratello gemello, mi vedi ancora come il ragazzo ambizioso e pronto a fare qualsiasi cosa per arrivare ai suoi obbiettivi che ero. Come può qualcuno fidarsi di me se addirittura mio fratello non mi crede cambiato?” ribatté Kanon, interrompendo Saga.
Kanon, aspetta! Io non credo fosse questo che Saga voleva dire. Noi siamo a conoscenza del tuo passato, ma lo accettiamo come parte di te; di ciò che sei ora. Non sei lo stesso uomo che ha maledetto Saga e ingannato il dio Nettuno e i suoi Generali, ora sei diverso e devi dare il tempo a Sirya di vederlo con i suoi occhi!” intervenne una voce femminile, Ilde, riconobbi.
Si, certo... sarà come dici tu...” fece dubbioso il cavaliere, svuotato dell'energia di pochi istanti prima.
Io uscii in quel momento dalla mia stanza, ancora frastornata e osservavo i miei amici che cercavano di tirare su il morale a Kanon.
Ilde lo stava abbracciando e lui per qualche istante non fece nulla, poi si rilassò e ricambiò la stretta, posando la testa contro la sua.
Io e Saga li guardammo un secondo, poi feci cenno al cavaliere dei Gemelli di allontanarci e lasciarli da soli.
Sembra essere andata bene...” mormorai.
Sì e andrà anche meglio appena se ne renderà conto. Insomma già il fatto che abbia accettato di allearsi con noi quando la proposta gliel'ha fatta lui... anche se non lo vuole ancora accettare, il Generale del mare ha avvertito il cambiamento di Kanon.” disse lui.
Io risi, concorde.
Ti ringrazio per avergli dato questa possibilità. Senza di te probabilmente Lady Isabel avrebbe voluto parlarci di persona o avrebbe mandato qualcuno che con il Generale della sirena era più in buoni rapporti. Invece tu...” mormorò.
Non ho fatto nulla di così speciale. Solo, osservando le battaglie di mio fratello, un pochino ho imparato a conoscervi tutti e il tempo trascorso qui ha confermato alcune delle mie ipotesi. Mi sono limitata a seguire il mio istinto. Tutto qui” risposi, arrossendo leggermente, cercando di sminuire i meriti che mi voleva attribuire.
Beh, allora grazie per seguire il tuo istinto!” ribatté, sorridendo.
Lo guardai per un secondo, poi scossi la testa e annuii, accettando i ringraziamenti senza dire nulla.
Ah, prima che mi scordi, dovresti parlargli!” mi disse Saga.
Con Kanon?” chiesi confusa, non capendo per quale motivo avrei dovuto parlare con suo fratello dato che aveva già qualcuno che gli impediva di finire nell'autocommiserazione totale.
No, non con Kanon. Con Phoenix! Mi hanno detto che da un po' non vi parlate più. Precisamente dal nostro ritorno e credo che sia una reazione difensiva di Phoenix. Ha bisogno di qualcuno che lo faccia uscire dal suo isolamento.” si spiegò, ma io cominciai a scuotere la testa ancora prima che finisse di parlare.
No, no! È colpa mia se non parliamo più! È per una cosa che ho fatto io e lui si è giustamente arrabbiato e se ora non vuole più parlarmi non gliene posso fare una colpa.” negai. “Lui non ha bisogno di me...”
Ti sbagli e lo sai. Se si è arrabbiato tanto da non volerti più parlare un motivo ci sarà. Non pensi che se non provasse qualcosa di più forte della semplice simpatia non avrebbe neanche avuto bisogno di arrabbiarsi?” mi domandò, facendomi stringere il cuore; era qualcosa che mi chiedevo spesso, ogni singolo giorno e sapevo che forse mi considerava un'amica stretta; gli avevo salvato la vita, ma... sentirmelo dire qualcuno che conoscevo da poco più di qualche giorno mi destabilizzava, anche se, allo stesso tempo, una vocina mi diceva che lui non sapeva tutto.
Non riuscivo a trovare qualcosa da dirgli che potesse anche suonare sincero o vero, perciò lui si congedò, lasciandomi a pensare alle sue parole che avevano riattizzato la scintilla di speranza che Phoenix tornasse a parlarmi e magari avremmo potuto avvicinarci di più...
Scossi la testa per mandare via quei pensieri assurdi, sapendo che, anche se ci avessi parlato lui non avrebbe voluto passare con me più tempo del necessario, vista l'idea che ormai aveva di me.

°°°

Il giorno prima del ricevimento, Sirya venne al Grande Tempio, per parlare con tutti e Kanon si scusò nuovamente, davanti a tutti, per il suo passato e il Generale del Mare accettò di buon grado le sue scuse, vedendo delle differenze, seppur minime, dalla persona che aveva conosciuto quando vestiva l'armatura di scaglie d'oro del Dragone del Mare.
Dopo un po', Saga lo portò in un angolo lontano da orecchie indiscrete, per poter parlare con lui in privato, senza accorgersi che ero abbastanza vicina da poterli sentire.
Lo so che non siamo amici e molto probabilmente non ho il diritto di chiederti nulla, ma volevo domandarti se pensi sia possibile suggerire a Nettuno di ridare a mio fratello l'armatura da Generale del Mare. So che non è giusto chiedertelo...”
Sirya sorrise.
Hai ragione. Non è giusto che tu me lo chieda, ma ho potuto constatare di persona il suo cambiamento.” lo interruppe. “So già che farò qualcosa se lo riterrò opportuno. Il mio signore Nettuno avrà bisogno dei suoi Generali, in fondo, se combatteremo insieme.”
Il cavaliere dei gemelli lo guardò sorpreso, visto come avevo cominciato era convinto che avrebbe categoricamente detto di no, invece...

Grazie!” gli sorrise.
Non lo faccio per te...” ribatté Sirya, arrossendo leggermente.
Ehi! Presto! Venite qui!” gridò in quel momento Lucy correndo verso la prima casa con gran fretta.
Confusi e preoccupati ci fiondammo tutti dietro di lei per capire cosa era successo.
Kiki era di sotto che si muoveva come impazzito, raccontando qualcosa a Mur riguardante la sua visita ad Asgard.
... e c'era un sacco di fumo nero che usciva dalla stanza, come se fosse scoppiato un incendio, siamo entrati per controllare, ma non ci vedeva nulla e poi Ilda è uscita dal fumo ed è caduta a terra. Credevamo l'avesse colpito qualcuno, ma non aveva ferite e nella stanza non c'era nessuno a parte noi. Abbiamo cercato di svegliarla, ma è come se fosse in una sorta di coma.” stavo dicendo.
Ora calmati, ragazzo! Cosa avete visto di preciso?” domandò Jasmine, arrivato insieme alle altre Guardiane.
Beh, solo il fumo nero e l'abbiamo sentita gridare. Pensavamo fosse stata aggredita e siamo accorsi.” rispose il più giovane tra loro.
Siamo chi? Chi c'era con te?” chiese ancora.
Io e i due sopravvissuti cavalieri di Asgard, Alcor e Mizard.” disse.
E hai detto che dopo che ha perso i sensi non si è più svegliata?” ragionò con tono interrogativo.
Esatto! Dobbiamo fare qualcosa! Asgard senza Ilda crollerà!” si agitò nuovamente.
Adesso sta calmo! Se è ciò che penso ce ne occuperemo, ma prima dobbiamo assicurarci l'alleanza con Nettuno, poi ci sposteremo ad Asgard.” disse perentoria, costringendo Kiki a calmarsi.
Non possiamo andare tutti ad Asgard, se gli uomini del nostro nemico si stanno muovendo, dobbiamo stare attenti a non farci cogliere di sorpresa.” intervenne Francesca.
Infatti! È meglio che vada io con pochi altri, Sophia e Kaeyla, magari. Se c'è il vampiro dietro questo attacco la Luce sarà l'unica che riuscirà a fermare il suo effetto.” concordò Anne.
Se dovete andare ad Asgard sarà meglio che con voi ci sia qualcuno che sanno essere un amico o potrebbero attaccarvi.” suggerì Sion.
Crystal può venire con noi, no?” parlò Sophia.
Io sapevo che l'aveva detto per me, per non farmi allontanare da mio fratello, ma... non si accorse neanche delle occhiatacce che le mandarono in diversi, tra cui anche il mio suddetto fratello, che annuì comunque, prima di guardare intensamente Andromeda.
Jasmine osservò con un sorrisetto divertito quello scambio di sguardi prima di dire.
Bene, allora è deciso. Prepareremo tutto ciò che serve per la partenza e voi quattro, Anne, Sophia, Crystal e Kaeyla, partirete la mattina dopo il ricevimento, cioè dopodomani. Adesso andate e cominciate a sistemare ciò che vi può servire e poi fate quello che volete.” ci cacciò tutti dopo aver riassunto ciò che dovevamo fare.
Mentre ci allontanavamo, vidi Crystal cercare di parlare con Andromeda che aveva la faccia triste, imbronciata e arrabbiata insieme. Scossi la testa, sapendo per quale motivo il giovane guardiano aveva quell'espressione. Ad Asgard, Crystal avrebbe rivisto una vecchia fiamma, chi gli dava la certezza che incontrandola non sarebbe tornato da lei o che non si sarebbe comunque reso conto di aver fatto uno sbaglio a dichiararsi ad un ragazzo, a lui?
Mio fratello provò per diversi minuti a parlare con Andromeda, per cercare di rassicurarlo, ma quest'ultimo non volle ascoltare nemmeno una parola, non voleva sentire niente e quando gli occhi gli si riempirono di lacrime Crystal decise di lasciar stare, con espressione abbattuta, mormorandogli un'ultima cosa all'orecchio prima di andarsene.
A quel punto mi avvicinai ad Andromeda e gli passai un braccio intorno alle spalle, per portarlo in un angolo più riservato per potergli parlare.
Ehi! Va tutto bene?” domandai cauta, dandogli lo spunto per sfogarsi, se avesse voluto.
No, non va bene...” mi rispose con un filo di voce, mentre cercava le parole giuste e il coraggio per esprimerle ad alta voce. “Tu sai che ad Asgard c'è Flare, giusto? Io non ho nulla contro di lei, ma.... ma Crystal aveva una... una cotta per lei, un po' di tempo fa... temo solo che... temo che...” si bloccò, la voce svanita prima che riuscisse a dire cosa lo spaventasse.
Temi che torni a provare qualcosa per lei vedendola e tu sarai dimenticato in un angolo...” conclusi per lui, che strinse gli occhi per trattenere le lacrime che ancora premevano per uscire e annuì una sola volta.
Non accadrà!” lo rassicurai, prendendogli una mano. “Cosa ti ha detto?” chiesi.
Ha detto che non mi lascerà mai e che se qualcuno verrà lasciato, quello sarà lui, al massimo, ma non è vero. Io non potrei mai farlo, lo amo troppo per poter anche solo pensare di lasciarlo. E ha aggiunto che lui e Flare hanno chiarito tutto, non c'è assolutamente niente tra di loro.” fece lui.
Non devi preoccuparti allora. Comunque, lo terrò d'occhio io ad Asgard, anche se sono più che sicura che ti ami veramente e non ti lascerebbe mai per una vecchia fiamma.” lo tranquillizzai. “E ricordati che se ti fa soffrire poi lo sistemo io!” aggiunsi ridacchiando e facendolo sorridere.
Ora andiamo, Lucy e Luane vogliono vedere qualche altro vestito per domani sera. Sarà meglio andare a vedere cosa stanno combinando.” dissi poi, avviandomi verso la stanza delle gemelle.
Provammo diversi vestiti e costringemmo Shaka, Aphrodite e Mur a provarne altri anche loro e a testare diverse acconciature, per decidere con quale stessero meglio.
Sapete, devo dire che sono gelosa...” esordì Luane mentre intrecciava i biondi capelli di Shaka in una treccia morbida. “Insomma, il vestito che sta indossando Aphrodite è difficile da portare! La minima imperfezione e sembri una prostituta d'alto borgo, invece lui.... ma guardatelo! Che cavolo, sembra una bellissima donna!” si lamentò indicando il cavaliere dei pesci che indossava un audace vestitino nero fino a meno di metà coscia con un velo nero fumé sopra, orlato di pizzo sempre nero, che lasciava scoperte le spalle e mostrava leggermente il “seno” e faceva sembrare le gambe chilometriche. Il risultato complessivo era molto sensuale e non volgare.
Scoppiammo tutti a ridere rendendoci conto che davvero era stupendo come donna.
Beh, cara, cosa ci vuoi fare! C'è chi si può permettere certi vestiti e chi no!” rispose lui, usando un tono civettuolo e carezzevole, che ci fece ridere ancora di più.
Continuammo fino a sera, approfittando della pausa che ci era stata concessa dall'addestramento, poi preparammo quello che sarebbe servito il giorno successivo e ci dirigemmo ognuno nella propria stanza a riposare.

°°°

Giorno dopo mi svegliai di soprassalto dopo aver avuto una visione in sogno.
Ero in un luogo freddo, oscuro, pieno di umidità, forse una segreta o un sotterraneo.
Sentivo il freddo fin dentro le ossa, insieme ad una sensazione opprimente di paura e angoscia che non comprendevo. Volevo muovermi, ma ero bloccata e più provavo ad aprire gli occhi o a fare qualsiasi altro movimento sentivo un dolore pungente percorrermi tutto il corpo.
Poi all'improvviso una voce mi spaventò.
Combatti ancora, Regina di Asgard?” mi domandò con scherno, sapendo che non potevo rispondere. “Il tuo regno presto cadrà! E senza le preghiere della Celebrante i ghiacciai cominceranno a sciogliersi e le acque getteranno il mondo nel caos. E allora i miei Signori potranno regnare sul mondo intero, schiavizzando voi sciocchi umani per il resto dell'eternità!” aggiunse, ridendo con sadica gioia, facendomi gemere disperatamente.
E tutto scomparve nel momento in cui uscii dalla visione con ancora in testa quella risata, sentendola risuonare nelle orecchie come se fossi ancora lì, davanti a lui.
Riuscivo ancora a percepire il freddo e il dolore pungente che provava Ilda di Polaris, Regina di Asgard e Celebrante di Odino.
Dovevo avvertire gli altri di ciò che avevo visto e dato il piano che volevano attuare i nostri nemici l'aiuto di Nettuno sarebbe stato determinante.
Controllai l'orologio che avevo nella stanza e mi accorsi che non era neanche l'alba, perciò mi presi un po' di tempo per schiarirmi la mente e far sparire quel freddo che continuava ad attanagliarmi. Mi feci un bagno caldo, durante il quale mi lasciai andare completamente, permisi alla mia mente di vagare, di andare liberamente ovunque volesse e i miei pensieri si soffermarono su Phoenix e sul fatto che entro qualche ora sarebbe stato costretto a starmi vicino e proteggermi.
Sorrisi, senza accorgermene, prima che qualcos'altro si stampasse a fuoco nella mia mente. Un ricordo, ma non mio, era del cavaliere della fenice.
Stavo combattendo contro Andromeda ancora posseduto da Ade e sapevo che non sarei mai riuscita a fargli del male, non al mio fratellino.
Cercai di distaccarmi da ciò che vedevo, per non farmi coinvolgere come se fossero miei ricordi ma non era semplice.
Rividi il momento in cui avevo scagliato le ali della fenice, ma mi ero fermata prima di colpirlo e mi ero ferita alla mano. No, non io, Phoenix.
Vedere Andromeda nei panni di Ade mi fece pensare alla seconda parte della visione del mio compleanno.
La spada nera... la spada di Ade.....
Avrei dovuto parlare anche di questo, molto presto.
Sospirai forte poco prima di immergermi completamente nella vasca.
Un forte bussare mi fece uscire di scatto, buttando l'acqua un po' dappertutto, mentre Andromeda mi diceva che la colazione era pronta e che Lucy e Luane volevano cominciare a prepararsi subito dopo.
Gli assicurai che sarei andata e di aspettarmi a colazione.
Mangiai poco e niente, ancora con la mente intenta a pensare alle visioni e al ricordo di quella mattina.
Kaey?” mi richiamò Sophia ad un certo punto, riportandomi alla realtà.
Mi resi conto che tutti mi stavano fissando preoccupati.
Cosa? Che succede?” domandai confusa.
Kaeyla, tesoro, va tutto bene? Hai la testa completamente da un'altra parte questa mattina.” mi chiese Selenia, con tono preoccupato.
Si certo, io...” risposi, prendendo un respiro profondo. “Io ho avuto una visione, questa notte.” dissi.
Una visione? Riguardo a questa sera?” volle sapere, mentre tutti ascoltavano con il fiato sospeso.
Non proprio, ma è collegata. Riguardava Ilda di Polaris, il vampiro la tiene imprigionata in una specie di dimensione onirica, credo, per questo non si sveglia. Le ha detto che vogliono allagare la Terra, in questo modo saremmo distratti dall'ascesa dei loro Signori, e per farlo vogliono sfruttare innanzitutto lo scioglimento dei ghiacci, come aveva fatto anche Nettuno.” raccontai.
Bene, allora ci occuperemo con Nettuno anche di questo, se riusciamo a farci aiutare da lui sarà più facile controllare il movimento delle acque e impedire lo scioglimento dei ghiacci. Poi, come avevamo già deciso ieri, Kaeyla, Sophia e Crystal, insieme ad Anne si recheranno ad Asgard per svegliare la Celebrante di Odino.” prese in mano la situazione Jasmine.
Io annuii, riuscendo a mantenere un'espressione tranquilla, anche se dentro di me stavo tremando all'idea di dover affrontare quel gelo di nuovo. Avrei solo voluto nascondermi dentro il Grande Tempio e non uscire mai più, ma sapevo bene di non potermi permettere quel lusso.
Vedendo che tutti erano più silenziosi e tesi, le Guardiane ci spedirono a prepararci per la sera e coloro che non avevano bisogno di grandi trattamenti vennero mandati a fare qualcosa che li tenne occupati, come Kanon, che andò insieme a Sirya a parlare con Nettuno in anteprima, come avevamo deciso.
In questo modo, quasi nessuno, nemmeno io, che in ogni caso sentivo salire la tensione e l'adrenalina per il fatto di dover parlare con un dio e convincerlo a diventare nostro alleato più si avvicinava l'ora d'inizio della festa, non avevo la possibilità di concentrarmi su quello che sarebbe potuto accadere il giorno seguente.

°°°

Circa mezz'ora prima dell'inizio, tutte noi fanciulle eravamo pronte e mia nonna era nuovamente complimentata con me, Lucy e Luane per lo splendido lavoro fatto sui quattro cavalieri mascherati.
Rimasero a bocca aperta anche gli altri quando ci videro tutte insieme.
Wow! Se non sapessi che quattro di voi non sono davvero delle ragazze, ci farei un pensierino sul provarci con tutte!” esclamò Death Mask, guadagnandosi una scappellotto da un Aphrodite vestito con l'elegante tubino nero di cui si era lamentata Luane e i capelli semi raccolti in uno chignon volutamente morbido e disordinato, che lasciava che morbidi boccoli biondi sfuggissero per toccare le spalle scoperte e il trucco leggero e sui toni dell'oro faceva risaltare i suoi occhi e le labbra colorate di rosso cupo.
Ridacchiammo tutti nel vederli litigare come una coppietta, con Aphrodite che lo rimbeccava con frasi tipo “Non osare guardare altre ragazze!” o “Se ti vedo provarci o anche solo posare lo sguardo su qualcun'altra te la faccio pagare!”, parlando in falsetto.
Alcune coppie cominciarono ad avviarsi e le ragazze si lamentarono dei tacchi troppo alti ai piedi.
Crystal si accostò velocemente ad Andromeda che aveva qualche difficoltà a stare in equilibrio sulle decolté nere tacco dieci che aveva ai piedi. Passandogli un braccio attorno alla vita, gli mormorò all'orecchio.
Stai benissimo, ma non vedo l'ora di riaverti senza trucchi...” con una voce bassa e roca, che fece arrossire furiosamente il giovane, ancora un po' insicuro sul loro rapporto. Doveva ancora abituarsi all'idea che Crystal lo ricambiava pienamente e desiderava stare con solo lui.
Io mi avvicinai silenziosamente a loro due prima che uscissero, abbracciando Andromeda.
Il vestito ti sta benissimo!” gli dissi con una punta d'orgoglio nella voce, dato che ero riuscita a convincere Luane a fargli indossare un abito argenteo, stretto in vita, lungo dietro e più corto sul davanti.
L'avevo di nuovo truccato con colori leggeri, cercando di far risaltare i suoi occhi con un po' di grigio chiaro sfumato e un rossetto rosato sulle labbra.
Mi sorrise, con le guance ancora in fiamme, imbarazzato sia dal complimento sia dal braccio che Crystal teneva ancora intorno alla sua vita.
Grazie!” rispose, poi notò qualcosa nei miei occhi che gli fece aggrottare le sopracciglia.
Si guardò intorno per qualche attimo.
Dovresti parlargli, prima di andare.” sussurrò, indicando con lo sguardo suo fratello.
Io girai la testa per poterlo guardare. Era stupendo nel suo smoking nero. Stava parlando con Shaka e stavano sorridendo entrambi.
L'abito lilla stile impero che il cavaliere della Vergine indossava lo faceva sembrare una principessa, gli stava davvero bene; inoltre era l'unico ad avere avuto la fortuna di indossare scarpe aperte con un modesto tacco cinque.
Phoenix gli porse un braccio con fare scherzoso, prima di girare con lo sguardo nella nostra direzione e cambiare completamente espressione, diventando serio e con gli occhi brucianti di qualcosa che non riuscii a definire.
I nostri occhi si incrociarono per un istante, ma io abbassai subito i miei, tornando ad osservare dell'altra parte della sala. Non mi accorsi quindi, che Phoenix aveva salutato Shaka e stava venendo verso di me.
Noi ci avviamo, intanto!” fece Crystal, notando il movimento della fenice.
Si, ci vediamo al ricevimento!” esclamò Andromeda con un piccolo sorriso.
Dopo di che mi lasciarono sola. Con Phoenix alle spalle.
Dovremmo parlare, prima di avviarci anche noi...” disse alle mie spalle.
Io sobbalzai, sorpresa di trovarmelo così vicino.
Mi girai lentamente a guardarlo, grazie ai tacchi ero alta quasi quanto lui e potevo osservarlo dritto negli occhi senza dover alzare troppo la testa.
Il mio cuore batteva all'impazzata, quasi volesse uscire dal mio petto. Volevo parlare con lui, chiarire, ma allo stesso tempo non volevo, non volevo sentire ancora le sue parole crude, anche se sincere.
Chiusi gli occhi, respirando profondamente per farmi coraggio.
Si... dobbiamo...” mormorai, riaprendo gli occhi per guardarlo. “Io voglio solo dire un'ultima volta che mi dispiace per ciò che è successo. Io davvero non volevo che accadesse qualcosa del genere, se ci fosse stato un altro modo...” continuai con voce spezzata.
Lui mi fissò con un'intensità che mi fece tremare e svanire la voce e rimase in silenzio diversi minuti, in cui temetti che sarebbe esploso nuovamente.
Lo so.... ora lo so!” disse, sorprendendomi. “Mi ci è voluto un po' per capirlo, ma adesso so che è così. E mi dispiace molto essere esploso a quel modo. Non avrei dovuto dirti quelle cose...” aggiunse.
Poi distolse gli occhi blu scuro.
Mi hai salvato la vita e hai dovuto pagare un prezzo alto per poterlo fare. Insomma, avevi già le visioni, ora ti toccano anche i miei ricordi...” fece un po' scherzoso.
Phoenix... ti ringrazio per le scuse. Ma non devi sentirti in dovere di farmele perché Shaka ti ha convinto che è la cosa giusta. Non sono arrabbiata con te. Voglio che continui a dirmi cosa pensi veramente, anche se si tratta di cose non proprio lusinghiere...” cercai di interromperlo.
Shaka ha provato a farmi cambiare idea... ma ha fallito, come tutti gli altri. Jasmine dice che non volevo ascoltarli perché cercavano convincermi che ho bisogno di te e tu di me. Hanno provato a farti apparire più fragile, più debole, di come ti vedo io da quando ti ho conosciuta. E credo che da una parte avesse ragione.” ricominciò, guardandomi con un calore negli occhi che mi fece arrossire. “L'unica persona che mi ha fatto capire che sbagliavo... sei tu...” finì.
Cosa? Io?” chiesi sorpresa, non troppo sicura di avere compreso cosa significava quello che aveva detto.
Si... tu. Questa mattina, poco prima di colazione ho visto dei ricordi, che non mi appartenevano. Mi hanno aiutato a capire molte cose su di te, Kaeyla della Luce.” ripeté lui “Ero convinto di essere l'unico ad aver avuto brutte esperienze... forse hanno ragione gli altri...”.
Io lo guardai con gli occhi pieni di lacrime, senza sapere cosa dire.
Non piangere o rovinerai il tuo bel trucco.” sussurrò, asciugandomi una lacrima.
Sembri davvero emanare luce, vestita così.” aggiunse.
Io risi, tra le scie delle lacrime cadute.
Ora brilli come le stelle! Dovresti sempre ridere, ti rende splendida!” disse.
Ok, adesso basta con i complimenti!” lo ripresi, con le guance in fiamme.
Ahah! Dovremmo andare o cominceranno senza di noi!” esclamò Phoenix.
Mentre ci incamminavamo provai a fargli una domanda di cui temevo la risposta.
Phoenix, cos'è che hai visto esattamente?”
Mi guardò intensamente, ma non rispose, facendomi preoccupare. Poi, una volta arrivati a destinazione, sembrò aver deciso cosa dire.
Qualcosa che ti ha fatto cambiare molto profondamente...” mormorò lui, poco prima di entrare nella sala dove si teneva il ricevimento.



  
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