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Autore: La Setta Aster    01/03/2016    2 recensioni
Su un pianeta dove la legge è dettata dalla mano più veloce ad estrarre un revolver laser... Un gruppo di coraggiosi eroi affronta il deserto marziano in cerca di vendetta, denaro, donne, denaro, dinamite termica, denaro, e per finire: DENARO! Scopriranno loro stessi cavalcando cavalli elettrici dalla regione di Cydonia alla città di Ma'Adim, facendo esplodere tutto ciò che non gli va a genio.
La Krypteia productions è orgogliosa di presentare...
...John Malkovich, Shia LaBeuf, Zoe Saldana...
C'ERA UNA VOLTA SU MARTE
Genere: Azione, Comico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Tre misere guardie erano ad un tavolo, davanti agli armadietti che contenevano le armi e gli effetti personali dei nostri eroi. Stavano giocando a una sorta di scacchi ologrammatici, per chi di voi ha visto Guerre Stellari li conoscerà, e saprà anche che bisogna sempre lasciar vincere gli wookie, altrimenti quelli ti staccano le braccia senza fare troppi complimenti. Vanno famosi per questo. Ma stavolta, i tre malcapitati furono interrotti da Blacky, che tutta emozionata prese posto abbracciando tutti i presenti, che rimasero ammutoliti e sbigottiti.

“allora, signori chi vince? Hey tu!” si rivolse a uno di loro “sai che se muovi il bufalo bucefalo di due passi in avanti e quattro di lato, avrai vinto contro il giocatore rosso?” gli suggerì.

Questo rispose con un cenno soddisfatto e un sorpreso “ah”. Si mise a ridere, mentre l’altro invece era verde di rabbia. Si alzò, urlando che non era valido nel gioco avere aiuti. Anche l’altro giocatore rimasto nella partita si lasciò andare alle risate, infierendo sul compagno sconfitto. Blacky e le due guardie non perdenti presero a ridere di gusto, finché lei non smise all’improvviso, facendo smettere anche gli altri.

“certo che siete proprio scemi!” osservò, prima di tranciarli con un fascio laser rosso splendente.

Quando furono tutti messi fuori gioco, Cobra e Mat entrarono per prendere le proprie armi. Cobra salutò le sue pistole con baci, e chiamandole “piccola mia” “zuccherino” “bambolina” e altri nomi osceni. Mat, invece, prese il fucile costruito da Blacky. La ragazza iniziava ad essere spossata, respirava affannosamente, e le girava la testa. Ma poco alla volta si stava abituando a raggi a bassa potenza. Scrollò il capo, e fu pronta a ripartire.

“sì, abbiamo Stirling, e lo stiamo trasportando a Ma’Adim, ci aspettiamo di essere trattati con le cortesie dovute, e soprattutto vogliamo essere pagati per questo prigionieri, chiaro? Prezzo pieno!” il pilota del vascello schiavista parlava con un contatto nella grande metropoli di Ma’Adim, speranzoso di poter incassare la taglia il prima possibile. Certo non aveva calcolato, nei suoi conti, tre inarrestabili forze della natura che in quello stesso momento si erano dirette alle celle di detenzione in cui erano rinchiusi i marziani della tribù di Caccia Demoni. Non sarebbero divenuti schiavi, non finché Cobra Jack, Mat Wallace e Blacky Hole vegliavano su di loro! Gli stretti corridoi dell’astronave degli schiavisti erano un tripudio di luci dei revolver laser, sormontate dall’accecante raggio di Blacky. Come un fiume il fiume abbatte la diga, la loro avanzata fu prepotente e repentina. Solo chi si ritirava o abbandonava la nave con i jet pack sopravviveva.

Giunsero davanti alle celle dalle sbarre rugginose. Caccia Demoni era in piedi davanti al cancello chiuso a chiave.

“vi stavo aspettando. I granelli di sabbia che viaggiano nel vento mi hanno sussurrato che stavate arrivando”

“ma a tirarti fuori da lì sarà il mio raggio!” esclamò Blacky, prima di tranciare le sbarre fino a creare un varco. Fu molto minuziosa nell’evitare di affettare anche i prigionieri dietro di esse.

“lo spirito del deserto vi guida, fratelli miei” disse Caccia Demoni “avete una missione da compiere, ed è mio compito aiutarvi finché non saremo fuori da questa nave”

“di’ ai tuoi uomini di raccogliere le armi degli schiavisti morti” suggerì Cobra.

“non sono i miei uomini” rispose Caccia Demoni, raccogliendo da terra un revolver laser usurato e rovinato “sono miei fratelli, così come ogni vita è mia sorella, sacra ed inviolabile” proprio mentre pronunciava queste parole, dall’altro capo del corridoio giunse urlando uno schiavista, puntando l’arma verso Caccia Demoni. Senza pensarci, e con la rapidità di un serpente a sonagli, folgorò l’avversario, con calma e freddezza. I tre che lo avevano liberato si sorpresero nel vederlo uccidere con tanta disinvoltura, soprattutto dopo il suo discorso sulla sacralità della vita.

“a meno che non ti puntino un’arma contro, dico bene?” ridacchiò Mat.

“pregherò più tardi perché gli spiriti di Marte accolgano la sua energia vitale”

Un esercito di marziani, capitanato dal loro giovane sciamano e da tre eroi in cerca di denaro e vendetta infuriati per non aver trovato la loro preda dove l’avevano lasciata, marciava verso la plancia.

I suoni degli spari provenienti da una furente battaglia preannunciavano l’arrivo di grossi guai, per gli occupanti del ponte di comando. I due revolver argentei di Cobra sputavano laser in ogni direzione, il raggio di Blacky – ad una concentrazione minima – falciava gli avversari, mentre Mat utilizzava il suo fucile, anche a breve distanza. Ogni marziano faceva la sua parte con le rami trovate a terra, mentre Caccia Demoni pareva aver chiamato a se il vento del sud. Il capitano, dopo essersi rifugiato nella cabina di pilotaggio insieme a Stirling, ordinò di chiudere la porta ignifuga anti laser che divideva quel locale dal resto della plancia, condannando chi non aveva ancora oltrepassato tale porta. Questa calò rumorosamente fino a chiudersi, bloccando il passaggio. Gli spari continuavano ad imperversare, e il capitano poteva sentirli dal suo covo sicuro, insieme ai piloti. Ma ben presto, i cannoni tacquero.

Dall’altra parte, Cobra sbraitava per la porta anti laser. Mat lo aiutava ad imprecare in maniera sempre più fantasiosa, finché non caddero nel ridicolo.

“forza, fatevi da parte, ci penso io” si propose Blacky, preparando il colpo.

“Blacky, sei già allo stremo delle forze, e per sfondare questa porta ti servirà una carica esagerata!” la avvisò Mat.

Rendendosi conto della sua avventatezza, la ragazza domandò a Cobra se avesse ancora quella sua pozione magica marrone per far tornare in vita i morti. Lui pareva titubante. Dimostrazione che teneva alla vita della ragazza fu ciò che fece: estrasse la sua fiaschetta.

“sentite, se vi fate sfuggire che qui dentro c’è Xocohatl invece che whiskey giuro che vi ammazzo!” brontolò, passando a malincuore la fiaschetta a Blacky. Dopo un paio di poderose sorsate, la fanciulla dalla pelle del medesimo colore della mistica bevanda fu pronta a sfondare la porta. Quello che non poteva sapere era che dall’altro lato dell’ostacolo vi fosse il capitano della nave, con un pesante lanciarazzi compatto, che ordinava al copilota di spalancare la porta al suo tre.

“uno!” iniziò a contare l’uomo, a bassa voce.

“va bene, Blacky, respira, conta fino a tre e spara!” la incoraggiò Mat.

Si concentrò, e nella sua mente iniziò il conteggio: Uno!

“due!” sussurrò il capitano.

Blacky sapeva che quel colpo l’avrebbe stancata, ma doveva farlo. Dall’altra parte, il capitano sapeva che avrebbe perso la nave, ma si consolava, sapendo che con la taglia incassata con Stirling vivo si sarebbe potuto ritirare. Il ricercato si riparò in un cantuccio.

Tre!

“tre”

La porta si alzò rapidamente, emettendo uno stridio agghiacciante. Blacky fu svelta a sparare il suo raggio, che non solo tranciò di netto le gambe del malcapitato, ma squarciò la cabina come fosse aria. Cadendo, il capitano premette anche il suo grilletto, ma ormai la mira era stata corrotta: il razzo si levò rombante dall’arma, e sfrecciò sotto alle gambe divaricate di Blacky, per poi dirigersi oltre la plancia, in fondo al corridoio centrale che percorreva la nave per tutta la sua lunghezza fino alla poppa. Si andò a scagliare contro i motori, provocando una potente esplosione che fece tremare l’intero vascello. La porta ignifuga anti laser calò nuovamente, questa volta per permettere alla cabina di sganciarsi con un unico slancio dettato da un propulsore a combustibile, presto esaurito e utile solo per un balzo iniziale. Mentre la nave schiavista spostava la sua direzione verso un fragoroso schianto nel canyon, la cabina ebbe la spinta necessaria per superare la parete rocciosa, e andare a scaraventarsi nel deserto. In plancia vi erano diversi sedili, ma mai abbastanza per tutta la tribù. In primo luogo, Cobra assicurò Blacky, ormai svenuta, ad un sedile con le cinture di sicurezza, poi ordinò a Mat di fare lo stesso. Era difficile rimanere in equilibrio, data l’inclinazione del pavimento, ma Cobra era abile nel tenersi ad ogni oggetto saldo che gli fosse utile per non cadere. Si guardò alle spalle, per intimare a Caccia Demoni di trovare un sedile e salvare quanti più marziani potesse, ma quando diresse uno sguardo laddove prima vi erano almeno venti persone, non c’era più nessuno. Disse a se stesso di farsi le domande una volta sopravvissuto a quell’impatto. Trovò un sedile, e vi si assicurò. Erano morbidi, pensati apposta per diminuire i danni alla scatola cranica in caso di impatto, ma non era certo una garanzia confortante. Infatti l’intero sedile si sganciò dal pavimento e precipitò fuori dalla nave. A pochi metri da terra, Cobra avrebbe attivato i propulsori che portava ai piedi, per rallentare la caduta. Si preparò allo schianto.      
    
Un rombo mostruoso accompagnò la carcassa della nave schiavista sul terreno. Si formò un cratere, e un’enorme nuvola di polvere rossa si sollevò.

ANGOLO DEGLI AUTORI:
I nostri eroi non si imprigionano con facilità! Con l'aiuto dei marziani riescono a conquistare una nave intera! Ed arrivano ad una porta di distanza da Stirling! Ma, come al solito, gli sfugge. Certo, stavolta non era sua intenzione scappare, ma i nostri eroi se lo sono fatti scappare di nuovo XD E adesso sono precipitati in una nuvola di polvere rossa? Se la saranno cavata tutti? Come faranno ad uscire da canyon per raggiungere la loro lepre in fuga? Tutto questo nei prossimi episodi di C'Era Una Volta Su Marte! :-D
Ps: come sempre ringraziamo di cuore i coraggiosi avventurieri della parola scritta che ci seguono, possiamo solo promettervi che ne varrà la pena! ;-)

 
  
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