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Autore: Butterfly8    02/03/2016    2 recensioni
Questa storia inizia quando Betty scopre la carta di Calderon. Tuttavia dopo un primo momento di sconforto, tale e quale a quello della storia originale, Betty decide di cambiare. Insomma dal giorno dopo, quando torna in ufficio qualcosa sarà diverso...
Sarà breve!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap 12
"Betty, cosa significa che sei incinta?" chiede Armando.
"Significa che avrò un bambino, ed è figlio di Jorge. Vedi, il test indica cinque- sei settimane di gravidanza." gli risponde Betty afflitta.
"Ma... com'è possibile" si agita Armando guardandola di traverso "Non dire una parola! So benissimo com' è possibile!" ruggisce.
"All'inizio mi sembrava improbabile, per questo ho comprato tre test di gravidanza e danno tutti risultato positivo". Betty si volta verso Armando con voce distrutta. "Mi dispiace tanto Armando, non avrei mai e poi mai voluto farti questo e metterti in una situazione del genere... io... non ho scusanti.  Come al solito ho combinato un pasticcio!"
"Devo uscire da quì, mi dispiace Betty, in questo momento potrei dire qualcosa di cui potrei pentirmi  e non voglio farlo. Ho bisogno di riflettere" le dice Armando dirigendosi verso la porta della stanza d'albergo e andando via.

*****

Betty era distrutta.
Aveva passato i dieci giorni più belli della sua vita con Armando a Londra. Aveva voluto dimenticarsi di tutto e di tutti e aveva voluto abbandonarsi a quello che provava. Non serviva più a nessuno che mentisse a se stessa. Lei era ancora innamorata di Armando Mendoza. Aveva vissuto quegli anni con Jorge, conservando questa grande verità in fondo al suo cuore. Si era convinta che lì dovesse stare. Chiusa in una grande stanza della sua anima, come una verità indicibile, un segreto da conservare Aveva preferito dare libero sfogo alla sua rabbia piuttosto che perdonare il male ricevuto. Quando Armando l'aveva costretta a scegliere non aveva avuto fiducia in lui. All'inizio pensava che quello non fosse che un altro modo per controllarle la vita, ma adesso si rendeva conto che Armando le stava chiedendo di costruire un nuovo rapporto basato sulla sincerità e sulla verità dei loro sentimenti. E la verità era che lei non aveva mai creduto nei sentimenti di lui.
Invece, in quei dieci giorni aveva ritrovato e scoperto l'Armando Mendoza che amava tanto. Il capo nevrotico e urlante che aveva conosciuto ma anche la persona sensibile che cercava di essere il più giusto possibile. Perchè aveva voluto usarla in quella maniera, quando avevano organizzato il piano con Mario Calderon? Se lo era chiesta tantissime volte in quegli anni.
Adesso, non era più necessario rispondere a questa domanda, perchè per colpa sua e solo per colpa sua, della sua paura e della sua testardaggine non poteva avere un futuro con Armando Mendoza. Le era chiaro che il suo bambino doveva vivere con i suoi genitori. Quindi per prima cosa, sarebbe tornata a Bogotà per dire a Jorge che aspettavano un bambino e poi avrebbe cercato di vedere se poteva recuperare un rapporto con lui perchè voleva dare una solida famiglia a suo figlio.

*****
Armando cavalcava nell'immensa tenuta di Yousef. Aveva bisono di schiarirsi le idee. Era così ingiusto, così ingiusto che Betty fosse incinta di Jorge! Non poteva crederci. Quello che gli faceva più male era l'ambiguità di Betty.
Non la riconosceva più. Lui l'amava, oddio se l'amava. Ma quella era una doccia fredda. Iniziava a chiedersi se la Betty della quale si era innamorato lui esistesse ancora. Si chiedeva se non si stesse ostinando ad amare il ricordo di una persona. Eppure non poteva negare che i dieci giorni trascorso con lei erano stati speciali. Tranne che per i disturbi che aveva avuto ogni giorno a partire dalla mattina dopo la sbornia.
Yousef gli aveva raccontato quello che gli aveva detto e cosa gli aveva chiesto il giorno del suo mtrimonio con Niala. E Armando ancora una volta aveva capito quanto fosse speciale. Ma adesso, un bambino.... un bambino di Jorge! Era troppo, li avrebbe uniti per sempre e lui l'avrebbe persa per sempre.
Armando Mendoza sei pronto a crescere il figlio di un altro uomo come se fosse tuo figlio? Si, lo sono se posso stare accanto a Betty. Io la amo. La amo. Dannazione. Non poteva farci niente. Voleva smettere di non vivere come aveva fatto fino a quel momento. Doveva correre da lei e dirglielo.

*****

Armando aveva raggiunto l'hotel nel quale si ospitava Betty e aveva chiesto di lei nella hall.
"Mi dispiace ma la dottoressa Pinzon ha lasciato l'albergo più o meno quattro ore fa"
"Cosaaaa?" esclama Armando. "E sa dov'è andata?"
"Era diretta in aeroporto. Ci ha chiesto di trovarle il primo volo per Bogotà e credo sia già partito da un'ora" gli risponde il receptionist. Vede Armando disperarsi e passarsi una mano tra i capelli.
"Mi scusi" gli chiede "lei è il signor Armando Mendoza?"
"Si, sono io."
"La signora Pinzon ha lasciato questa lettera per lei" gli dice porgendogliela.
Armando la prende e si dirige verso una delle poltroncine della hall.

La apre.

Amore mio,
non posso che chiamarti così, perchè questo sei tu. L'amore della mia vita.
Per prima cosa ti chiedo scusa per tutto il male che ti ho fatto in questi anni. Per non aver voluto accettare che i tuoi sentimenti fossero sinceri. Adesso che ti sto facendo tanto male come tu e hai fatto a me, ho capito finalmente che nella vita si sbaglia. Si compiono errori. E il mio errore più grande è stato non aver avuto fiducia in te quattro anni fa.
Ho voluto mentire a me stessa, nel credere che avrei potuto smettere di amarti ma non è stato così. La rabbia che provavo era più forte di tutto, anche della verità. Ho provato sulla mia pelle cosa significa essere derisi, usati e rifiutati e  questa esperienza mi ha condizionato la vita.
Io ti ho amato dal primo momento in cui ti ho visto. Credimi quando ti dico che ti amo. Nei miei sogni più segreti, siamo io e tu contro tutto e tutti. Ma quando mi sveglio la realtà è diversa. Soprattutto per colpa mia, che ho continuato ad allontanarti, a ferirti. Adesso, proprio quando avremmo potuto avere la possibilità di essere felici, pago la mia codardia.
Però la pago io. Sono incinta e non sai cosa darei perchè questo figlio fosse tuo! Ci costringerebbe alla felicità, ma non lo è Armando. Purtroppo non lo è.
So che  ti proporrai di crescere questo figlio con me, come se fossi tu suo padre, e so che saresti in grado di amarlo come se fosse tuo. Ma io non mi perdonerei di leggere nei tuoi occhi la delusione che provi nel sapere che questo bambino non è tuo figlio perchè io non ho scelto te, quando dovevo. Anche se tu non hai mai espresso queste parole io le ho viste nei tuoi occhi quando ti ho detto del bambino. Non posso farti questo. Non posso lasciarti fare questo. Per quanto tu possa sforzarti per amore mio, non è giusto nei tuoi riguardi. Meriti di trovare una donna che ti ami senza se e senza ma. Volevo essere io, ma non posso esserlo.
Mio figlio allo stesso tempo ha diritto a conoscere suo padre. Perciò torno da Jorge. Voglio cercare di rimettere a posto le cose, perchè il mio bambino si merita di avere una famiglia che lo ami.

Non cercarmi. Ti prego non cercarmi. Dimenticami. Fai di tutto per riuscirci.

Con tutto il mio amore


Betty


"Hai ragione Betty" sillaba lui mentre si asciuga le lacrime. "Sei una dannata codarda."
Oh dio mio, cosa devo fare? Cosa devo fare? Devo continuare con questa ossessione o devo lasciarla andare via?  Perchè è tutto così dannatamente difficile??


   
 
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