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Autore: Butterfly8    03/03/2016    2 recensioni
Questa storia inizia quando Betty scopre la carta di Calderon. Tuttavia dopo un primo momento di sconforto, tale e quale a quello della storia originale, Betty decide di cambiare. Insomma dal giorno dopo, quando torna in ufficio qualcosa sarà diverso...
Sarà breve!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 13

Betty aveva lasciato l'albergo in lacrime e non aveva fatto che piangere per un'intera giornata. Anche le hostess le avevano chiesto se ci fosse qualcosa che non andava.
Lei scuoteva la testa e continuava a piangere. In cuor suo sapeva di non poter fare diversamente. Non avrebbe mai lasciato che Armando crescesse il figlio di Jorge. Lei sapeva benissimo quanto geloso e possessivo poteva diventare nei suoi riguardi. L'aveva perso. Doveva accettare che definitivamente della loro storia non restavano che i pochi mesi vissuti prima che lei scoprisse l'inganno e quei meravigliosi dieci giorni trascorsi in giro per Londra. Si era accarezzata il ventre per buona parte del viaggio, dicendosi che avrebbe dato qualsiasi cosa perchè quel bambino fosse figlio di Armando, ma un minuto dopo si vergognava dei suoi pensieri, perchè il suo bambino, inidpendentemente da chi fosse il padre che lei gli aveva procurato si meritava di essere amato e di avere una famiglia che gli stesse accanto, così come l'aveva avuta lei.

Adesso era a casa di Jorge e gli aveva appena rivelato che aveva scoperto di essere incinta.

"Sei incinta? E da quando lo sai?"
"L'ho scoperto giusto ieri ero a Londra e... non mi sentivo bene. Ho fatto dei test e sono risultati positivi!"
Jorge si alza e la abbraccia. "Sono felice Bettyyyy! Sono felice! Avremo un bambino! Tu ed io!"
Subito le rivolge uno sguardo pentito.  "Io" comincia "so di non essermi comportato bene con te, ma... ci sono tante cose su cui dovevo fare chiarezza e finalmente ci sono riuscito!"
Betty gli mette l'inidice sulla bocca per zittirlo. "Devo dirti anche un'altra cosa.... questi dieci giorni in cui sono stata a Londra, li ho trascorsi con Armando Mendoza!"
"Cosa?" chiede Jorge interdetto.
"Lui era lì per il matrimonio di Yousef e Niala, era ovvio era il suo testimone. Noi siamo stati assieme e ... io ero sconvolta per il tuo tradimento. Non voglio dirti bugie... io.... mi sono lasciata andare."
"Mi tai dicendo che hai fatto sesso con lui?" chiede direttamente Jorge.
"Si, abbiamo fatto l'amore, siamo stati insieme questi giorni fino a quando ho scoperto di essere incinta."
"E come fai a sapere che il bambino che aspetti sia mio?"
"Pensi che ti abbai tradito? Sono incinta di cinque o sei settimane e sei settimane fa, io, non avevo relazioni con altri uomini!"
"Hai ragione Betty, perdonami. É che mi fa molta rabbia sapere che siete stati di nuovo insieme. Io" china la testa "mi sento tradito."
"Tu, proprio tu, ti senti tradito? E io cosa dovrei dire?"
"Lo so Betty, sono stato un vero cretino. Uno stupido. Non so cosa mi sia preso. Io, me la sono ritrovata di davanti e volevo punirla. Volevo farle sapere cosa aveva perso. Il mio è stato un atteggiamento stupido e superficiale. Non ho avuto il minimo rispetto per te, ma la mia vita è con te. Se non sono venuto a Londra è stato perchè avevo bisogno di chiarire le mie idee e adesso tu arrivi con questa bellissima notizia!"
Abbastanza freddamente. "Domani ho l'appuntamento col ginecologo per fare la prima ecografia. Vuoi venire?"
"Certo che voglio! Anzi penso che dovremmo riprendere a sbrigare tutte le faccende per il matrimonio come abbiamo programmato. Sei d'accordo?" le chiede.
"Certo. Quello che voglio adesso è dare una famiglia stabile al mio bambino". Va di corsa verso il bagno e vomita tutto quello che ha mangiato. "Scusami Jorge. Queste nausee non mi danno tregua!"
"Vedrai che domani il medico ti darà qualcosa per fartele passare!"

*****

"Armando, esci da questa stanza, per favore!" gli dice Camila entrando nella camera per gli ospiti della sua casa a Ginevra.
"Camiii, lasciami stare. Ho sonno. Voglio dormire!" le dice lui.
"Sei stato tutta la notte a bere vero? Non capisci che così rovini la tua vita?"
"Non mi importa. Devo dimenticare che Betty è incinta di quel maledetto Jorge" le dice abbracciandola. "É colpa mia, è colpa mia." scandisce in tono di lamentela. "Non avrei dovuto chieerle di scegliere quattro anni fa. Non pensavo che fosse così cambiata. Pensavo che mi adorasse come sempre e che avrebbe fatto di tutto per stare al mio fianco e invece...."
"Armando adesso vai a farti una doccia e dopo io ti preparo un caffè. Non mi va che mio figlio ti veda in queste condizioni!"
"Perdonami Cami, è che non conosco un altro modo per uscire da questa situazione" le dice disperato.
"Fratellino, il mondo è pieno di belle donne, se tu smettessi di cercare Betty in ognuna di loro e iniziassi a vederle per quello che possono darti, potresti arrivare ad essere felice" le risponde lei.
"No, Cami" afferma sicuro lui "io non mi innamorerò mai più. Non avrei mai detto che avrei sofferto così tanto. Io ero quello che diceva a Mario che cercava una donna da amare. Una donna che mi riempisse l'anima e invece mi sono innamorato dell'unica che me l'ha distrutta."
"Tutti soffriamo per amore Armando. Ma questo serve a crescere. Però poi passa e quattro anni di sofferenza più una finta relazione con Alejandra sono più che sufficenti per te" aveva ribattuto lei. "Adesso vai a farti una doccia che puzzi di alcol e sigarette!" gli aveva intimato infine.
Armando aveva obbedito. Era certo che non si sarebbe innamorato più di nessuna donna. In fondo aveva già dimostrato di non riuscire a dimenticare Betty. Adesso voleva vivere il suo dolore in pace.



*****

Betty e Jorge sono nel centro medico in cui lavora la sua ginecologa.
"Molto bene Betty, le analisi del sangue confermano che sei incinta. Sdraiati che faccio un controllo"
Betty si prepara e la dottoressa Willis comincia la sua visita. La sua espressione è piuttosto seria.
"C'è qualcosa che non va dottoressa?" chiede Betty.
"Procediamo a fare una ecografia ok?"
Sia Betty che Jorge erano agitati. Sapevano che c'era qualcosa che non andava e non sapevano cosa.
Dopo dieci minuti abbandondanti, dopo che la dottoressa aveva fatto tutti gli esami necessari a Betty, si rivolge a entrambi e dice "Ragazzi, mi dispiace informarvi che non c'è nessuna gravidanza in atto. Betty ha una cisti nell'ovaio destro."
"Cosa? Ma ne è sicura dottoressa?" chiede lei sconvolta in viso.
"Si." La dottoressa punta l'ecografo sull'ovaio di Betty e le fa vedere la cisti.
"É grave?" chiede Jorge.
"Betty puoi rivestirti" le dice la dottoressa. "No, non è grave. Tutti i sintomi della gravidanza sono riconducibili alla cisti. Nausea e vomito e i valori sballati. Certo dobbiamo decidere cosa fare. La cisti è piuttosto grande, ma potrebbe ridursi e sparire attraerso un trattamento medico. Io tuttavia Betty ti consiglio di operarti, perchè se si rompe potrebbe seriamente danneggiare l'ovaio e la tuba, compromettendo del cinquanta percento la tua possibilità di procreare. Questo è lo scenario peggiore, potremmo sempre provare con le medicine e sperare che si riassorba. In tutti i casi Betty, stai tranquilla perchè non è nulla di grave e lo dico sul serio. É piuttosto comune che accada di avere una cisti. la tua è una cisti disfunzionale, la maggior parte delle volte si risolve da sola e molte donne non sanno neanche di averle. Stai vivendo un momento molto stressante vero? Non voglio dire che il motivo per cui si è formata sia questo, ma influisce. Devi stare molto serena e rilassata. State per sposarvi vero?"
Jorge aveva assentito sorridendo. Improvvisamente il suo mondo era cambiato nuovamente. Nel giro di quarantott'ore.

Betty ascoltava quello che le diceva la dottoressa con un orecchio solo. Non poteva fare a meno di pensare che non era incinta. Non aspettava nessun figlio da Jorge. Anche lui le sembrava ... sollevato. Non poteva fare a meno di pensare ad Armando. Oddio che stupida era stata. Avrebbe voluto dire alla dottoressa che lei sarebbe stata serena e rilassata solo tra le braccia di Armando. Non gli aveva dato nessuna possibilità di scegliere. Aveva di nuovo deciso tutto lei per entrambi. Quando impari Betty? Quando?
"Dottoressa Willis, vorrei provare il trattamento medicinale prima. Se per lei va bene" aveva chiesto Betty.
"Va bene. Però devi inziarlo subito perchè la tua cisti è piuttosto grande. Quasi sei centimetri" avev risposto la dottoressa.
"Va bene dottoressa. Seguirò scrupolosamente tutti i suoi consigli."

*****
Un mese dopo....

Armando era completamente ubriaco in un bar di Ginevra. Era irriconoscibile. Molto magro e con la barba incolta. Si era ubriacato ogni sera. Doveva dimenticare Betty. Doveva scacciarla dalla sua vita. Definitivamente. Lei era felice e sicuramente si era sposata con quell'idiota di Jorge la settimana prima. Lui aveva costretto sua sorella Camila a non rivelare a nessuno dei suoi amici e parenti che fosse lì con lei. Solo Margherita e Roberto lo sapevano.
Adesso era in quel bar che stava per chiudere. Era completamente ubriaco e si stava mettendo al volante. Era stato inutile, era scappato prima che i proprietari del bar potessero metterlo su un taxi o che gli prendessero le chiavi della sua macchina. Si trovava in un vialone per tornare a casa, va abbastanza veloce. Ma è ubriaco fradicio. Non vede il rosso, ma si accorge che qualcuno sta attraversando le strisce pedonali. Cerca di scansarlo e da una sterzata, ma a causa della velocità la macchina sbatte contro un albero accartoccindosi tutta. La signora che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali è caduta a terra illesa con tra le braccia una bambina di circa sette anni. Dal lato opposto della strada, un'altra donna ha visto la scena. Immediatamente entrambe dopo essersi rialzata la prima e avvicinata urlando il suo nome la seconda si avvicinano alla macchina e chiamano i soccorsi. Armando con la testa insanguinata non fa che ripetere "Betty, Betty, perchè te ne sei andata."

*****

Betty è a casa sua, piuttosto inquieta. Lei e Jorge hanno definitivamente cancellato il matrimonio. Hanno parlato a cuore aperto e hanno deciso di dirsi la verità. Basta bugie. Non si amano abbastanza per poter essere una coppia. Ripensa alla loro discussione.
"Ami Mendoza, vero?" le aveva chiesto Jorge
"Io....."
"Lo so Betty, non puoi farci niente. Ti sei innamorata di lui e non riesci a dimenticarlo nonostante quello che ti ha fatto."
"Stai parlando di me o di te? Anche tu sei ancora innamorato di lei?"aveva chiesto.
"Non lo so. Ma tu, tu corri da Armando. Io l'ho giudicato male in tutti questi anni. L'ho incolpato per responsabilità che erano mie. Betty, smetti di avere pausra, vai da lui."
"Cosa ti da la certezza che io lo ami e che lui mi vogli ancora?"
"Quando sei tornata da Londra, mi hai detto che avevate fatto l'amore, non sesso. Tu sei innamorata di lui, smetti di negarlo. Non farti più del male."
"E se lui non mi volesse?" gli aveva chiesto.
"Non è stupido. Vedrai che ti accoglierà a braccia aperte."

Betty aveva cercato di rintracciarlo in tutti i modi. Sapeva che non era a Bogotà. Aveva chiamato Roberto e Margherita che le avevano riposto di non sapere dove fosse il loro figlio. Lei non gli aveva creduto ma sapeva che era molto difficile che loro potessero darle l'informazione che voleva. Mario Calderon non sapeva dove fosse Armando e lo stava maledicendo perchè l'aveva lasciato a dirigere un'azienda, da solo, già da quaranta giorni. Marcela Valencia non sapeva dove fosse Armando. Yousef nemmeno. Nessuno voleva dirle dove si fosse rintanato.
Adesso, aveva deciso di contattare Camila Mendoza. Forse lei tra tutti le avrebbe detto dove si trovava Armando, dopo che le avrebbe raccontato la verità. E cioè che lei lo amava, che voleva stargli accanto e non le importava se lui avesse voluto fargliela pagare in qualche modo, lei non si sarebbe smossa dal suo fianco.
"Armando, Armando dove sei, maledizione!" si chiedeva tra sè e sè.
All'improvviso un acutissimo dolore nel fianco destro la fa piegare in due. Una gigantesca macchia di sangue le appare tra le gambe. Lei riesce solo ad uscire dalla sua stanza e chiamare sua madre, prima di svenire e cadere a terra.
   
 
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