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Autore: lolli89    03/03/2016    2 recensioni
James Phelps e la sua ragazza Italiana si trovano di fronte a scelte importanti, che potrebbero cambiare la loro vita... oppure no, potrebbero addirittura dividerli. Cosa sceglieranno di fare? Cosa sarà mai, questo ostacolo tra loro? E se lo supereranno, quali sorprese riserverà la loro storia? Saranno belle, o dovranno superare le avversità? Sarà tutto rosa e fiori, o troveranno anche spine, nel mezzo? Come sempre, quando trovate Xx metteteci il vostro nome, così la storia, spero, sarà più realistica!
Per ora vi lascio nel dubbio, se siete curiosi, leggete!
lolli89
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Phelps, Oliver Phelps
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Si stava avvicinando Natale, e James e Xx, una volta passati i tre mesi, decisero di annunciare la gravidanza, anche se, per il momento, solo ai genitori e parenti di lei: James lo voleva dire di persona alla sua famiglia che sarebbe diventato papà.

I signori Phelps, poi, li avevano invitati da loro per Natale, quindi decisero di attendere quel momento, per rivelarlo alla famiglia di lui.

<< Oliver mi ha chiesto se vogliamo passare il capodanno con lui e Katie, quest'anno, a Londra. Che ne dici? >>, chiese James ad Xx, una sera di inizio Dicembre.

 

Avevano battibeccato un po' quel giorno perché James si preoccupava fin troppo di lei, non lasciandole portare neanche la spesa o fare altri sforzi, e quella sera, dopo che era tornata a casa fradicia per aver dimenticato l'ombrello in ufficio, si era agitato un po' più del necessario.

<< James, sono incinta, non malata! >>, gli aveva risposto lei un po' irritata, ma si rese conto subito di aver esagerato: << Scusami, amore. Non volevo risponderti male. Lo so che ti preoccupi per me e miniPhelps, e ti amo per questo. Mi dispiace >>, gli disse avvicinandosi per baciarlo.

<< Ho sentito che le donne in gravidanza hanno spesso sbalzi d'umore, e noi uomini ci dobbiamo solo abituare… miniPhelps è al sicuro li con te >>, le disse, sciogliendosi un po': si era irrigidito alla sua risposta.

 

<< Capodanno con loro a Londra? Per me va bene, digli pure di si… se per te va bene >>, gli rispose lei, accoccolandosi a lui sul divano: fuori infuriava un brutto temporale.

<< Certo, dopo chiamo mio fratello. Prima di tutto però… vorrei parlarti di una cosa. I primi di Febbraio ci sarà la prima dell'ultimo film a cui ho partecipato, e dovrei andare. La faranno a Birmingham… e mi piacerebbe mi accompagnassi >>, fece James.

<< Quel film in cui hai dovuto fare la scena di sesso? >>, chiese lei, cercando di fare l'indifferente.

<< Ehm, si, ma… amore, era lavoro, niente altro. Se venissi con me te la presenterei, la ragazza… e anche lei ha un fidanzato… so che non ti piace metterti in mostra in questo modo, ma sarei felice se venissi...>>, fece lui, che aveva intuito il suo stato d'animo, e le strinse più forte la mano, carezzandole il dorso.

<< Lo so, ma comunque la cosa non mi fa impazzire. Voglio dire, so che non avete fatto veramente sesso eccetera, ma la cosa non mi piace molto… anche se vi siete dovuti baciare davvero. Detto questo, tu puoi di scegliere di fare tutti i film con scene un po' spinte che vuoi, non voglio impedirtelo >>, fece Xx, cercando di dargli l'appoggio che il fidanzato si meritava.

<< Sei un amore >>, le disse baciandola, stringendole le dita tra le sue.

<< Senza contare che i baci di cui mi importa, sono solo i tuoi >>, le disse, e lei arrossì compiaciuta.

<< Ma… se vengo devo mettere un vestito elegante? In questo caso non ho nulla di adatto >>, fece lei, un po' preoccupata.

<< Ne prenderemo uno, e poi balleremo insieme al gala che si terrà subito dopo >>, le disse, cercando di rallegrarla.

<< È fatta allora… non so quanto crescerà miniPhelps fino ad allora, però, la pancia potrebbe cominciare a vedersi come no, sicuro che vuoi farti vedere in giro con me in questo stato? >>, gli chiese: dopotutto lui era famoso, magari non come Brad Pitt, ma non voleva metterlo a disagio, e se lui non voleva far sapere della gravidanza, tenerlo per se, non lo avrebbe obbligato… lui alla sua privacy ci teneva, e anche lei.

James parve leggerle nel pensiero: << Sono orgoglioso di portarti, sia che la pancia cominci a vedersi, che nel caso contrario. Se faranno domande, noi risponderemo… non ti preoccupare >>, le disse baciandole la testa.

 

<< Xx, amore, lo so che ho fatto tardi, dovevo essere qui un ora fa almeno, scusa. In agenzia c'era gente, e mi sono fermato a vedere per il regalo di Natale ai miei… comunque ho preso i biglietti! Partiamo il ventitre, stiamo a Birmingham fino al ventinove, poi andiamo a Londra, anche con Katie e mio fratello, stiamo li fino al tre di Gennaio, poi torniamo a Birmingham dai miei fino al quattro e il cinque torniamo a casa >>, disse entrando in casa: erano quasi le otto della sera del dodici Dicembre, ma solo guardandosi attorno, dopo essersi tolto il cappotto, il cappello e la sciarpa, cominciò a notare qualcosa di strano, che prima per la fretta non aveva visto: c'era il profumo di alcuni dei suoi piatti preferiti nell'aria, inoltre la tavola era apparecchiata con una lunga tovaglia rossa, c'erano i calici del servizio buono, i piatti che tiravano fuori quando avevano ospiti… e le candele, non solo sul tavolo, ma anche in salotto e sulla penisola della cucina.

<< Xx, where are you? >>, domandò a voce alta, non vedendola, ma nessuna risposta.

Cominciò a cercarla per tutta la casa, e quando lei vide che si allontanava, si avviò verso la cucina, per finire di preparare il dolce: si vergognava un po', in effetti, per com'era… ma si disse che ne sarebbe valsa la pena: sarebbe bastato vedere la faccia del fidanzato.

James nel frattempo era uscito anche in giardino, in garage, dappertutto, ma non riusciva a trovarla e gli mancava da guardare solo la loro camera da letto.

Stava cominciando a preoccuparsi sul serio quando entrando di nuovo in cucina la vide e il fiato gli si mozzò in gola: era bellissima.

Si avvicinò silenziosamente, non riuscendo a staccarle gli occhi di dosso neanche per un secondo: Xx si era messa per lui la guepière in pizzo nero, con del tessuto trasparente ai lati, e dei disegni neri, ed era chiusa dietro con dei lacci. Scendendo con lo sguardo, vide un perizoma quasi trasparente, che lasciava molto poco all'immaginazione, anch'esso in pizzo nero con dei ghirigori, vide poi dei gancetti a cui stavano attaccate le calze a rete che indossava, e scendendo ancora di più vide che aveva messo le scarpe con i tacchi alti… nere. Con lo sguardo fece il percorso a ritroso, lei stava finendo si mettere la crema sul dolce... e James non credeva di aver mai visto niente di così sexy, erotico e sensuale insieme in vita sua: sicuramente finiva nella Top tre, e tutti e tre erano momenti vissuti con lei.

Non riusciva a dire altro, gli si era seccata la gola, così avanzò piano, senza mollare lo sguardo su di lei, che non si era accorta di averlo alle spalle, e le baciò il collo, sfiorandolo appena, ma la ragazza trovò quel lieve contatto tremendamente sensuale, e sorrise tra se.

<< Welcome home >>, gli disse lei: avrebbe riconosciuto quelle braccia che la stringevano tra mille, perciò non si era scomposta, per non averlo sentito arrivare.

<< Wow… you are fantastic… >>, le sussurrò all'orecchio, stringendola a se e poggiandogli poi le mani sulle spalle.

Lei prese un po' di crema avanzata con l'indice, si voltò e per un secondo lo guardò, interiormente esultante per l'effetto provocato: lo vedeva nei suoi occhi verdi che lampeggiavano maliziosi e famelici.

Con il dito gli sporcò le labbra, schiudendole con l'indice ancora sporco di crema, e lui lo succhiò piano, guardandola negli occhi…. e lei fremette, schiudendo a sua volta le labbra.

Sempre guardandola, lui si abbassò lentamente, fino a baciarle le labbra, all'inizio piano, assaporandone millimetro dopo millimetro, ma poi, alla visione della sua ragazza che si era “ vestita ” così provocante per lui, non riuscì a resistere, a trasformò il bacio in qualcosa di più intenso, passionale, sporcandole un po' le labbra di crema. Si staccò dopo qualche minuto, guardandola anche davanti, dato che prima l'aveva vista solo da dietro: la guepièrre le alzava e schiacciava il seno, e la fantasia continuava anche sulla parte davanti, e sulla parte frontale del perizoma... era troppo seducente. Si avvicinò ancora a lei di un passo, si abbassò inspirando il profumo della sua pelle, mettendogli le mani dietro al sedere scoperto, stringendolo.

<< Come mai… questa bella sorpresa? >>, domandò lui, baciandole il collo.

<< Mi andava… e poi… anche se tra qualche mese avremmo un bambino, possiamo ancora farle queste cose… volevo solo… ricordarti… quanto potessero... essere piacevoli... >>, disse piano lei, mordicchiandogli l'orecchio.

<< Giusto… aspetta. MiniPhelps non sarà troppo schiacciato dentro questo? >>, gli chiese, improvvisamente preoccupato.

<< Amore, tranquillo. Non ho stretto tanto, sta benone. Ora pensiamo a noi >>, disse allacciandogli le braccia dietro il collo, si diede una leggera spinta e saltò, così lui la prese e la tenne da sotto il sedere, stringendolo ancora.

<< Vai in camera nostra >>, gli disse piano Xx, e lui obbedì, baciandola, appropriandosi della sua bocca e della sua lingua.

Quando aprì la porta della loro camera rimase senza parole e sgranò gli occhi: anche li Xx aveva posizionato molte candele, e sparso un po' di petali rossi sul letto.

Senza mollarla la guardò, chiudendosi la porta dietro con un calcio, avviandosi verso il letto e depositandola sopra, mettendosi su un fianco al suo lato, una mano passata dietro la schiena.

<< It is… very, very beautiful… but so you are more >>, le disse a un centimetro dalle labbra, mentre con la mano dietro iniziava a slacciare il nastro della guepère.

<< You are a true gentleman >>, gli fece lei, mettendogli le mani sul petto, accarezzandolo da sopra la maglia che indossava.

Nel frattempo, James stava finendo di slacciare dietro la schiena di lei, e continuava a passarle lo sguardo su tutto il corpo, che, a parer suo, la gravidanza non aveva fatto altro che valorizzare e rendere più sensuale e attraente… quantomeno per lui.

Preso da una incontenibile voglia di lei, all'improvviso si alzò, la prese per le caviglie e la tirò, fino a farla arrivare con il sedere sul bordo del letto. Staccò quasi con violenza i gancetti che reggevano le calze, che strappò letteralmente le, riducendole a brandelli.

Iniziò ad accarezzarle le gambe, con un tocco leggero partendo dalle caviglie, fino a diventare carezze più forti, più spinte, mano a mano che arrivava vicino la sua femminilità, che schiaffeggiò piano, delicato come solo lui sapeva essere.

<< You like it? >>, domandò lui, osservando la sua reazione.

<< Yes, James… più forte! >>, ansimò: la testa le girava, i sensi stavano cedendo uno a uno, persi nel tormento erotico del momento.

La accontentò, ma dopo qualche altro tocco, spostò la sua attenzione altrove. Fece alzare Xx con il busto, in modo che si trovasse seduta sul letto, le andò dietro, e con i denti finì di sciogliere i lacci che le tenevano stretto quel corpetto, sfiorandole la pelle chiara con le labbra, massaggiandole le spalle con le mani.

<< Ancora… non fermarti… >>, lo implorò, e lui continuò il suo torbido gioco, baciandole la schiena, il collo, mordicchiandole l'orecchio… mentre le toglieva quell'indumento, lentamente, carezzandola piano con le mani aperte… e Xx, con le mani, cercò il bordo della sua maglietta e glielo alzo, lui capì perfettamente e se la sfilò.

Abbassò una mano, fino a infilarla dentro quel perizoma striminzito che lei aveva indossato, entrando con un dito dentro di lei. Xx aveva James ancora dietro di lei, e si aggrappò alle sue spalle, mentre lui la portava, consapevolmente, allo sfinimento: il suo corpo si dimenava, sussultava senza freni, mentre gemeva senza inibizioni, al culmine della sua eccitazione. Lui spingeva, sempre più forte, baciandole il collo, la clavicola... e lei sentiva la sua erezione premerle sul sedere, insistente, la sentiva aumentare… e poi si sentì mentre gemeva più forte, un urlo roco, che la fece crollare sotto le sue dita, mentre lei inarcava violentemente la schiena contro il suo petto e l'orgasmo s'impadroniva di lei, scuotendola, facendole ribollire il sangue.

<< James… >> riuscì a dire piano, quando si riprese, voltandosi verso di lui, mettendogli le mani sul viso e perdendosi nel profondo dei suoi occhi.

Lo baciò senza aggiungere altro, la sua lingua che premeva arrogante per aprirsi un varco tra i denti, irrompendo nella sua bocca. Lo spinse giù, verso il letto, e lui obbedì: in quel momento Xx lo trovò bellissimo… le labbra gonfie e arrossate per via dei baci, lo sguardo carico di amore e desiderio, la barba appena accennata come piaceva a lei…

<< I love you, James >>, gli disse di slancio, prima di abbassarsi a sua volta, accarezzargli e baciargli il petto, tutti i suoi piccoli nei sparsi un po' qua e un po' la... alternando baci e carezze appena sfiorate a piccoli morsi audaci. Gli leccò piano il collo, la mandibola, mentre con le mani lo prendeva per i fianchi, stringendolo vicino a lei.

Xx si alzò in piedi, era tra le sue gambe, e attenta a non cadere si tolse lentamente, sensualmente, quel minuscolo, inutile pezzettino di stoffa che ancora aveva, se lo girò tra le dita, sotto lo sguardo di James, e le lanciò a fianco a lui sul letto.

<< Mi piace quando fai questi spogliarelli privati… solo per me >>, le disse con un sorriso malizioso sulle labbra. Xx gli sorrise di rimando, si portò i lunghi capelli dietro le orecchie, e si abbassò, puntando sull'eccitazione di lui.

La prese tra le mani, sentendo come si induriva secondo dopo secondo, guardandolo, gli occhi torbidi dal desiderio che la divorava. Si abbassò e lo sfiorò con la lingua, lo sentiva pulsare e crescere ancora: il suo sapore era agrodolce. Continuò a leccare tutta la lunghezza dell'eccitazione di James, chiudendo le labbra sulla sua punta lucida, ruotando con la lingua, gettandogli un occhiata di tanto in tanto, e vedere come chiudeva gli occhi, e sentirlo ansimare e gemere con la bocca semiaperta, la lingua tra le labbra e i pugni stretti non era uno spettacolo concesso a tutti: solo a lei, e questo era motivo di orgoglio, euforia e soddisfazione personale; far godere James Phelps, il suo fidanzato.

Lo prese in bocca quasi completamente, facendo dei cerchi con la lingua, mentre con una mano gli sollecitava i testicoli, mentre l'altra gli carezzava il petto.

Il ragazzo non resistette ancora a lungo: dopo poco, gettò la testa indietro, afferrando forte il polso della ragazza che stava andando ancora su e giù, e venne: travolto da un ondata di orgasmo che cresceva dentro di lui, fino a farlo esplodere…

Ci mise qualche minuto a riprendersi, il petto si alzava e abbassava velocemente, e Xx gli aveva posato il capo sopra, aspettando che il suo battito tornasse regolare, cospargendolo di languidi baci, mentre con le mani gli carezzava le cosce.

<< Se continui così, il mio cuore non si calmerà tanto presto >>, fece James ridacchiando. Lei gli diede uno schiaffo giocoso sul braccio, e fece una smorfia che lo fece ridere ancora di più.

<< Non ne ho abbastanza di te, ancora >>, gli soffiò su un orecchio, prima di alzarsi, posizionarsi in piedi davanti a lui e tirarlo per le caviglie, facendolo arrivare, come aveva fatto lui prima, sul bordo del loro letto.

Xx gli passò le mani tra i capelli, mentre si posizionava a cavalcioni su di lui, e lentamente abbassava la sua testa, facendo avvicinare le loro labbra. James le mordicchiò il labbro superiore, mentre con la lingua le stuzzicava quello inferiore, e Xx, in risposta, gemeva nella suo bocca, provocando così in lui dei ringhi di piacere.

Con una mano la ragazza gli stava disegnando dei cerchi sul petto, che si rimpicciolivano mano a mano che si avvicinavano al suo capezzolo, l'altra stava alla base del collo, e gli passava la mano sulla nuca, spettinandogli tutti i capelli.

James, dal canto suo, non era neanche lontanamente immune a quello che lei gli stava facendo: aveva abbandonato la sua bocca, e aveva preso a baciargli e leccargli con la punta della lingua il profilo della mascella, l'orecchio, ed era salita, fino ad arrivare al sopracciglio e alla zona dei suoi occhi… così lui le strinse più forte il braccio attorno alla sua schiena, mentre con l'altro la prendeva da sotto le natiche, si alzò, la spinse contro la parete, affondando i palmi più a fondo nel suo sedere. Xx sussultò un po', le sue labbra erano ora sulle spalle di lui: sentiva già le pulsazioni aumentare di nuovo, il suo respiro che accelerava, e il desiderio che le cresceva ancora dentro… ed era più che sicura che lo stesso accadesse a James in quell'istante. Il ragazzo le strinse più forte il braccio attorno alla schiena, schiacciandole così i seni sul suo petto, facendola aderire a lui ancora di più, sollevandola un po' con l'altro braccio. Xx non si aspettava questo gesto, così avvolse ancora di più il braccio attorno alla nuca, aumentando la presa:ormai i capelli di James erano completamente spettinati, andavano in tutte le direzioni, rendendolo illegalmente sexy e provocante… ma forse contribuiva anche il fatto che lui fosse tutto nudo e avesse avuto da poco un orgasmo… e in ogni caso, lei era di parte, anche se era pronta a scommettere che le sue fan avrebbero dato qualunque cosa pur di trovarsi al suo posto, ma lui era suo!

<< I love you >>, le respirò dentro l'orecchio, ma la voce grondava desiderio, poi scese a baciarle i seni, tirandole un po' i capezzoli, bagnandoli con la suo lingua, indurendoli. I loro respiri si sintonizzarono, e il piacere e il desiderio bruciava come fuoco nei loro corpi sudati e avvinghiati.

James le sprofondò dentro, facendosi spazio con spinte esperte, a fondo, senza fretta, e Xx inarcò la schiena, la testa piegata indietro, contro la parete, e affondò le unghie di una mano nella spalla, mentre l'altra gli tirava i capelli. Lui continuò il suo assalto, esperto, e la guardò con il suo sorriso timido, anche se tanto stonava con quello che stava succedendo in quel momento: avrebbe voluto dirglielo… lo trovava perfetto anche così, in ogni caso, ma era persa in un turbine di gemiti, sempre più affannosi, graffi, sospiri… a cui si unì anche James. Si udiva solo il rumore delle loro bocche, dei loro baci, e delle loro intimità che si scontravano. Qualche altra spinta e Xx si avvicinò al suo petto, poggiando la fronte nell'incavo del suo collo, leccandolo piano, mentre entrambe le mani gli passavano sui capelli, sfiorandogli la barba, le labbra… e l'orgasmo si accese, esplodendo dentro di lei, violento e implacabile, invadendola, gemette, ansimò forte contro il suo orecchio, contro la sua mandibola, le labbra semiaperte, e spingendo la sua testa contro il suo collo… e lui si riempì del suo profumo, dell'orgasmo che la contagiava, e crollò, ansimando, un suono che arrivava dal profondo della sua gola, un turbine di emozioni…

Poco dopo erano sdraiati per terra, troppo stanchi persino per raggiungere il letto a due passi.

<< Sai… quello che abbiamo fatto… com'eri vestita… wow >>, fece lui baciandole la schiena, e Xx arrossì di colpo, borbottando qualcosa di incomprensibile.

<< Ehi, hai sedotto un fidanzato consenziente, non è un reato capitale! Tantomeno una cosa per cui vergognarsi >>, le disse, girandole la testa, in modo che lo guardasse dritto negli occhi.

Xx a quello sguardo ravvicinato si sentì più nuda che mai, e tentò di coprirsi, ma lui le prese i polsi e la fermò.

<< Ti sto guardando, Xx, ovunque… e non vedo niente per cui tu debba vergognarti, non piacerti o coprirti >>, fece James, osservando con attenzione ogni minimo dettaglio. Xx si sentiva, in quel momento, incredibilmente esposta, ma piano piano, sostenendo lo sguardo di lui, e vedendo come la guardava, cominciò a sentirsi meno in imbarazzo, e non cercava più di divincolarsi dalla sua stretta, così James allentò la presa, fino a lasciarla andare, e lei non tentò di nuovo di coprirsi… il ragazzo le sorrise, incoraggiante, quel suo sorriso timido che la mandava in confusione.

<< Io e miniPhelps abbiamo fame, amore… >>, disse lei poco dopo: erano rilassati a coccolarsi, e a sussurrarsi parole di amore.

<< Adesso andiamo, amore. Volevo scusarmi con miniPhelps prima >>, disse, voltandosi a guardarla negli occhi.

<< Perchè? >>, domandò lei perplessa.

<< Ho letto che i bambini sentono se sono rifiutati, o se c'è tensione tra i genitori… >>, cominciò lui.

<< Ma… amore, a parte la paura dell'inizio, non… a meno che non ci sia qualcosa che non so… >>, disse iniziando ad agitarsi, ma lui le chiuse le labbra con un dito.

<< Esatto. Ho chiesto scusa a te, ma non a miniPhelps, perciò… >>, fece, avvicinandosi alla pancia di lei.

<< Ciao amore di papà. Volevo chiederti scusa… se all'inizio sono stato un po' cattivo con te e la mamma… e non ti ho accettato subito… il tuo papà aveva solo una gran paura… perdonami >>, disse, continuando ad accarezzare il ventre, appena più rotondo di lei, dandole qualche bacio.

<< James… sarai un papà meraviglioso… >>, fece lei, il cuore che scoppiava di felicità, gli occhi leggermente umidi.

<< Ehi… prima di andare a magiare, perché non ci suoni qualcosa con la chitarra? È da un po' che non la usi… >>, gli chiese, vedendo il suo strumento dietro le spalle.

<< Mmm… d'accordo >>, le rispose dandole un bacio veloce e alzandosi per andarla a prendere.

James iniziò a suonare qualcosa, canticchiando, e lanciando delle occhiate alla fidanzata, che lo guardava e ascoltava rapita la sua voce profonda, e lui sorrise, semplicemente felice.

<< Questo è il tuo papà, miniPhelps… >>, disse rivolta alla sua pancia, posandogli sopra le mani.

 

<< Merry Christmas James! >>, Xx lo svegliò con un bacio la mattina di Natale.

<< Goodmorning… Merry Christmas to you too! >>, rispose baciandola, stropicciandosi gli occhi, sbadigliando.

<< Cos'hai li? >>, gli domandò, vedendo che stava prendendo qualcosa.

<< La colazione, ma non ti ci abituare troppo! >>, disse ridendo, mettendogli davanti un vassoio, e James sorrise, fece quel sorriso a cui lei non sapeva resistere.

<< Grazie amore! Ma vieni, facciamo colazione a letto insieme, le disse, spostandosi un po' perché si avvicinasse al vassoio.

<< Ma qui c'è anche qualcun altro a cui dobbiamo fare gli auguri, non è vero?! Tanti auguri di buon Natale miniPhelps! >>, fece allegro, baciandole la pancia, mentre Xx gli accarezzava i capelli.

<< Buon Natale miniPhelps >>, aggiunse lei, carezzandosi la pancia.

<< Oggi è il giorno della notizia bomba… chissà come reagiranno i tuoi… >>, fece Xx pensierosa tra un biscotto e l'altro.

<< Non lo so, ma credo bene… immagino che staremo a vedere, comunque >>, le rispose stringendole la mano.

<< Vieni, andiamo sotto l'albero, dovrebbe esserci un pacchetto per te >>, le disse prendendola per una mano e tirandola un po'.

<< Anche uno per lei, Mr. Phelps >>, fece lei, allegra.

<< Xx… wow!! Una macchinetta fotografica professionale! Così potremmo farci un sacco di foto e di video a noi, e al nostro bambino quando nascerà! Possiamo inaugurarla già ora, vieni qui >>; fece entusiasta prendendola per mano e scattando la prima foto.

<< Ti lamentavi perché quella che avevi era vecchia e non funzionava bene, così abbiamo risolto! E potrai continuare a fare il tuo reportage sulla gravidanza >>, gli disse, baciandolo.

<< Mi sembra una buona idea, fotografarti una volta a settimana, per vedere i cambiamenti… e anche tutto il resto, i lavori che stiamo facendo a casa per sistemare… >>, le rispose, continuando a baciarla.

<<È un idea magnifica >>, confermò lei.

<< Oh, aspetta, c'è qualcos'altro… ma Xx!! Questo è il mio gioco preferito alla playstation! >>, disse lui sgranando gli occhi.

<< Ti piace? Il commesso mi ha detto che è una versione più recente, e ci sono delle modifiche, così si può giocare anche in due… e quando Oliver verrà a trovarci, ci potrete giocare insieme >>, gli spiegò: era contenta di aver fatto centro con i regali.

<< Amore, sono bellissimi!! >>, disse, stringendola a se.

<< Ora apri il tuo >>, la incitò, e lei annuì.

<< Oh… James! Sono bellissimi! Non dovevi… >>, gli disse, guardando i suoi regali: le aveva regalato uno di quei ciondoli lunghi, con una pallina alla fine, di quelle che fanno un leggero suono, e che spesso portano le mamme in gravidanza, e tutto attorno era stata incisa la parola “ Love “.

<< Così tu e miniPhelps mi avrete sempre vicino >>, aveva detto lui, e poi le aveva regalato un paio di orecchini, con la collana uguale, identici al bracciale che le aveva comprato per il Natale precedente.

<< Indosserò tutto oggi! >>, fece lei: adorava tutto quello che le aveva regalato.

<< Ok amore… ora vestiamoci, dobbiamo andare tra un po', passano Oliver e Katie a prenderci e andiamo dai miei >>, le disse, tendendole la mano, aiutandola ad alzarsi.

Oliver e Katie quando li videro li abbracciarono, soprattutto Oliver, il cui sguardo cascò sulla pancia di Xx, sorridendo.

<< Non vedo l'ora che lo diciate, oggi, così potò parlarvi liberamente >>, sussurrò all'orecchio di Xx, ma anche James lo sentì.

<< Non l'hai detto neanche a lei? >>, domandò il fratello indicando con lo sguardo Katie, che era distratta dal guardare le foto di James.

<< No. Ti avevo detto che non lo avrei detto a nessuno, e così ho fatto >>, fece lui aggrottando la fronte, come se la risposta fosse ovvia.

<< Grazie, fratellone >>, gli disse James, prendendolo per le spalle.

<< Ora andiamo >>, fece Oliver, scrollandosi di dosso il braccio del fratello, ma James lo conosceva bene, e lo aveva visto sorridere orgoglioso, prima di liberarsi di lui.

 

Fu un pranzo molto tranquillo e piacevole, parlarono di moltissime cose, dai prossimi progetti, al lavoro, ai viaggi in programma, ma Oliver continuava a lanciare occhiate al fratello e alla fidanzata, chiedendosi cosa aspettassero ad annunciare la gravidanza… secondo lui, più aspettavano e più sarebbe stato difficile annunciarlo con naturalezza: ma d'altronde James era diverso da lui, sotto questo aspetto.

<< Il prossimo anno ci piacerebbe che venisse anche la tua famiglia da noi, Xx… oppure noi verremmo da voi. Il Natale si passa in famiglia, e ci piacerebbe conoscere meglio la tua… li abbiamo visti in velocità solo una volta!Senza contare che ti devono mancare oggi... >>, fece Susan, a un certo punto.

<< Oh, sarebbe bello riunire tutte e due le famiglie, per il prossimo Natale >>, le rispose Xx.

<< Momento regali! >>, annunciò Martyn, dopo il pranzo e prima del dolce.

James e Xx si guardarono: era arrivato il momento.

Ci fu un gran trambusto di sedie spostate, piatti alzati e portati in cucina, e stoviglie che cadevano a terra e, quando tornò la moglie, il marito cominciò a distribuire i regali a tutti.

<< Ehm… >>, fece James schiarendosi la voce, quando tutti ebbero scartato i loro regali.

<< Io e Xx abbiamo un annuncio importante da fare >>, disse, attirando l'attenzione di tutti.

“ Finalmente! “, pensò Oliver.

<< What do you mean? >>, domandò la madre, curiosa.

<< You get married? >>, domandò Katie.

<< No… >>, le rispose Xx, cercando sostegno negli occhi di James: perché era così difficile dirlo a loro? Si sentiva un po' strana.

<< E cos'altro può essere, di importante? Non l'avrai mica messa incinta, James! Vero? >> domandò burbero e sarcastico suo padre.

I due ragazzi non risposero, ma arrossirono, leggermente imbarazzati.

<< W- what?? Really? James, she is pregnant? >>, domandò Susan senza parole: era molto sorpresa.

<< Yes.Xx is pregnant of about sixteen weeks >>, rispose il ragazzo.

<< It's fantastic!! Congratulations! >>, fece Katie, andando ad abbracciarli.

Anche Oliver li abbracciò e si congratulò con loro, dando una carezza alla pancia di Xx, ma non poteva fare a meno di essere rimasto interdetto dalla reazione dei suoi genitori.

<< E ce lo dite solo ora? >>, chiese Susan, ancora senza parole.

<< Volevamo aspettare di superare i mesi più critici >>, le spiegò Xx.

<< And… ma… quindi avete intenzione di tenerlo? >>, domandò il padre di lui, che non aveva ancora aperto bocca.

<< Yes, dad. Abbiamo valutato tutti gli aspetti, prima di decidere… e vogliamo tenere il nostro bambino >>, concluse.

<< Ma… ragazzi miei, non siete troppo giovani per un figlio? Voglio dire, dovreste uscire a divertirvi, non stare a casa e accudire un bambino! >>, fece la madre di James.

Oliver spalancò la bocca, sconcertato.

<< Ci sono un sacco di coppie giovani che hanno figli ed escono e si divertono… e se James vuole uscire a divertirsi, o deve fare uno dei suoi viaggi, non l'ho mai fermato, e non inizierò ora >>, si difese Xx, che si sentiva lo sguardo dei genitori di James addosso. Il ragazzo le strinse la mano più forte, vedendola imbarazzata e in difficoltà.

<< A me, per essere felice, basta stare dove sta Xx, non mi serve nient'altro. Quindi stare a casa sul divano, piuttosto che in qualche locale affollato o rumoroso non fa differenza per me, purché ci sia anche Xx con me >>, disse James un po' duro: non credeva di dover difendere la notizia anche davanti ai suoi, era piuttosto sicuro che l'avrebbero presa bene. Xx lo guardò grata: era sottinteso quando parlavano tra loro, ma non lo aveva mai sentito dirlo ad alta voce, e le riempì il cuore.

<< Proprio non vi capisco, ma se avete deciso così, non saremo noi a riuscire a fermarvi, quindi congratulazioni ragazzi! E non esitate a chiamarci per qualsiasi cosa! Ci fate diventare nonni molto giovani!! >>, fece la madre, gli occhi un po' lucidi, andandoli ad abbracciare entrambi, carezzando anche lei, come Oliver e Katie prima, la sua pancia. Era preoccupata, ma sapeva, nel suo cuore, che suo figlio e Xx se la sarebbero cavata, ne era certa, ed era felice per loro.

James si sciolse: sua madre aveva accettato la cosa, aveva avuto solo bisogno di qualche minuto per digerire, ed ora era emozionata all'idea di diventare nonna.

<< L'anno prossimo, a Natale, ora sicuramente lo passeremo insieme alla tua famiglia, Xx. Non vogliamo perderci niente, fateci vedere ecografie, e venite qui più spesso, chiamateci per aggiornamenti! >>, fece, andando veloce come un treno.

<< Abbiamo la foto della prima ecografia qui, dopo ve la mostro. Ne abbiamo fatta una copia anche per voi, e per te e Katie, Ollie >>, fece Xx, passato il momento di imbarazzo.

<< Bravissima >>, le disse Oliver, mettendole le mani sulle spalle, e anche Katie le sorrise.

<< E il suono del suo cuoricino… ci è rimasto in testa per settimane, anche ora. Era una piccola pulsazione veloce, come il battito d'ali di una farfalla >>, fece James sorridendo, raccontando alla sua famiglia cosa aveva provato.

James cercò suo padre, l'unico che non era vicino a lui e Xx per chiedere tutti i particolari di come l'avevano scoperto, se era andato tutto bene ecc. Lo trovò e il sorriso che gli illuminava il viso sparì.

<< Dad… you've got? >>, domandò il ragazzo, prendendo la mano di Xx, che sorrideva timida alla suocera e rispondeva al bombardamento di domande che lei, Oliver e Katie le stavano facendo.

( traduzione: Papà, che hai? )

<< Well… I can not say I'm really happy >>, cominciò in inglese, con il chiaro intento di escludere Xx dalla conversazione, visto che non lo parlava benissimo.

( traduzione: beh, non posso dire di essere proprio felice )

<< Why? >>, fece James, irrigidendosi.

<< You are still young, perhaps you do not realize what it means to take care of a child >>, cominciò il padre.

( traduzione: siete ancora giovani, forse non vi rendete conto di cosa vuol dire prendervi cura di un bambino )

<< Dad, in two months it makes thirty years, and she makes twenty-seven in March, we are no longer kids!How much longer must we wait? >>, rispose il ragazzo, un po' aspro.

( traduzione: Papà, tra due mesi compio trent' anni, e lei ne compie ventisette a marzo, non siamo più ragazzini! Quanto ancora dovremmo aspettare? )

<< And then. we've been together how long? One year? A year and a few months? Come on! And then you are not even married! They do not do things as well! >> si accaldò il padre.

( traduzione: E poi. state insieme da quanto? Un anno? Un anno e qualche mese? Andiamo! E poi non siete neanche sposati! Non si fanno così le cose! )

<< We do not need a piece of paper that says that we love and are committed among us! >>, sbottò James, mentre Xx diventava sempre più rossa di vergogna, facendosi piccola piccola, nascondendosi, o almeno provandoci, dietro a James.

( traduzione: Non ci serve un pezzo di carta che dice che ci amiamo e ci impegniamo tra di noi! )

Oliver era sconcertato, con lo sguardo andava dal fratello al padre e viceversa.

<< And then, it seems to me thou moving away from us, you actually moved to Italy! Because? >>, fece il padre, risentito.

( traduzione: E poi, mi sembra tu ti stia allontanando da noi, ti sei addirittura trasferito in Italia! Perchè? )

<< She is away I? But come on! I come here very often at home, and she urges me to come here more often than I would do! In addition, I moved halfway around the world! Or does it bother you something else? She is not English, for example >>, rispose arrabbiato James.

( traduzione: Lei mi sta allontanando? Ma andiamo!Vengo qui a casa molto spesso, e lei mi esorta a venire qui più spesso di quanto farei io! Inoltre, non mi sono trasferito dall'altra parte del mondo! O ti da fastidio qualcos'altro? Che lei non è inglese, ad esempio. )

<< How absurd! >>, rispose scioccato.

( traduzione: che assurdità )

<< Since you're talking nonsense you never know >>, fece in cagnesco il figlio.

( traduzione: Visto che stai dicendo assurdità non si sa mai ).

<< Do not use that tone with me! >>, si arrabbiò suo padre, alzandosi per fronteggiare il figlio, poi uscì dalla stanza e James lo seguì: non aveva intenzione di lasciar perdere.

Nella stanza rimasero Xx, Katie, Oliver e la madre dei ragazzi: Xx tremava di vergogna, imbarazzo e si sentiva ferita… era vicina alle lacrime.

<< Ehm… >>, fece Oliver: non sapeva quanto aveva capito, e stava per chiedersi se era il caso di indorarle la pillola.

<< Mi dispace, cara. Non pensa davvero quello che ha detto… ti si è affezionato… >>, tentò la madre mettendole una mano sulla spalla, uscendo poi per raggiungere marito e figlio. Xx annuì e uscì fuori, aveva bisogno di aria.

Oliver e Katie la seguirono preoccupati, e la trovarono in giardino, che camminava avanti e indietro in mezzo la neve in giardino, piangendo lacrime silenziose.

<< Ehi… cos'hai? >>, cominciò Oliver incerto.

<< Non serve, Ollie, che tu cerchi di tradurre quello che è successo… alleggerendolo. Ho capito tutto… ma grazie di averci provato >>, fece lei, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano, ancora prima che lui ci provasse: dopotutto era il fratello di James, e lui avrebbe fatto così… erano immancabilmente galanti, due Signori.

Il ragazzo non riuscì a trattenersi, e la abbracciò di slancio, cercando di confortarla, stringendola a se.

<< Shh… va tutto bene >>, le disse piano, e lei lo lasciò fare, trovando sostegno in quell'abbraccio, e stringendolo a sua volta, cercando di ringraziarlo.

<< Mio padre tornerà in se e ti chiederà scusa, vedrai… >>, la confortò, mentre anche Katie si avvicinava, poggiandole una mano sul braccio, dandole anche lei il suo conforto e sostegno.

<< Si… può darsi >>, rispose Xx, che non aveva nessuna voglia di discutere.

Oliver si abbassò, all'altezza della pancia, e la accarezzò, dandole un bacio.

<< Hi baby… ehm… how are you? Sono lo zio Ollie… tu non ti devi preoccupare di quello che succede qui fuori, ok? Tuo nonno è felice di te… solo non se lo aspettava… vedrai che non vedrà l'ora di tenerti in braccio… e anche io >>, disse Oliver, e Xx sorrise tra le lacrime.

<< Andiamo dentro, o tu e mio nipote prenderete freddo >>, fece Oliver, e lei e Katie lo seguirono.

Nel salone trovarono Susan che aveva cominciato a sparecchiare per far spazio al dolce, e Xx andò subito con Katie ad aiutarla.

<< Non vi preoccupate, state sedute tranquille >>, fece lei, spingendole verso il divano.

<< Mi dispiace di aver rovinato il Natale… Pensavamo che fosse una bella sorpresa, un bel regalo per tutti… ma ci siamo sbagliati >>, si scusò Xx.

<< Non sei tu che ti devi scusare, ma mio marito. Lui ti vuole bene, sei parte della nostra famiglia… non abbiamo mai visto James così felice con una ragazza… così innamorato… lo vediamo da come ti guarda… ha occhi solo per te, e una mamma questo lo nota… lo capirai anche tu. Non c'entra nulla che tu sia Italiana invece che Inglese, dove vivete o chissà cos'altro. È stato colto di sorpresa, e non reagisce sempre bene alle novità… a lui piacciono le cose programmate. Dovevi vederlo quando gli ho detto che ero incinta! O quando gli ho detto che erano due gemelli >>, le disse Susan, ricordando quei momenti, e Xx fece un sorriso tirato: se aveva reagito come James, già si immaginava la sua faccia.

<< Ad ogni modo, io sono contenta di diventare nonna. Se hai bisogno di qualsiasi cosa non esitare a chiedere, vogliamo essere aggiornati e presenti per nostro nipote >>, le disse con calore.

<< Ho qui l'ecografia >>, fece Xx tirandola fuori e mostrandola ai tre: Oliver l'aveva già vista, ma un gran sorriso si fece strada sul suo volto comunque, mentre Katie e la signora Phelps ammiravano per la prima volta il loro nipotino.

<< È per voi… ne abbiamo fatte delle copie. Doveva essere una specie di regalo in più >>, disse alla madre di James, quando tentò di restituirgliela.

<< E noi? >>, protestò Oliver.

<< Ce l'ho qui… ma volevo darvela con James presente, non così >>, sospirò Xx.

Quasi un'ora dopo, James ricomparve seguito dal padre. Xx alla vista del suocero diventò viola, sentendosi avvampare ed evitando il suo sguardo.

James le si sedette accanto, circondandole con un braccio le spalle, dandole un bacio sulla tempia.

<< Tutto ok >>, le sussurrò all'orecchio, in modo che solo lei potesse sentire.

Gli sguardi di tutti, nella sala, andavano da Xx a Martyn e viceversa, e infine lui si schiarì la voce.

<< Mi… dispiace. Per tutto quello che ho detto… non lo pensavo davvero. Solo non reagisco troppo bene alle sorprese, anche se sono belle… sono felice per voi, e sono pronto a fare il nonno… spero potrai perdonarmi, anche se ci vorrà un po', forse… >>, le disse, ed era sinceramente dispiaciuto.

<< Certamente >>, fece Xx, e lui l'abbracciò, anche se un po' impacciato.

<< Vieni, Martyn… i ragazzi ci hanno portato la foto della prima ecografia >>, gli fece, indicandogli il posto accanto a lei nel divano: lui la guardò e sorrise orgoglioso.

<< Quando sapremo se è un boy o una girl? >>, domandò Oliver: il fratello gli aveva dato la sua copia, e lui la guardava da sopra le spalle di Katie.

<< Oh… ehm… >>, tentennò Xx, guardando James in cerca di aiuto.

<< Beh… lo saprete al momento della nascita. Io e Xx vogliamo la sorpresa finale >>, disse.

Quattro paia di occhi li stavano fissando.

<< È per questo che lo chiamiamo miniPhelps… perché è neutro. E lo chiameremo così fino a quando, durante il parto, non vedremo se è un boy o una girl >>, gli andò in aiuto Xx.

Tutti continuavano a fissarli come se fossero alieni, o gli fossero spuntate delle braccia aggiuntive in posti improbabili.

<< Really? >>, fece Oliver preso in contropiede, assottigliando lo sguardo.

<< Really >>, gli risposero i due in coro.

<< Ma… io non resisto! Ancora più di quattro mesi senza saperlo! Voi come fate? Non siete curiosi? >>, domandò Oliver.

<< Certo che lo siamo, ma vogliamo che sia la sorpresa finale… la ciliegina sulla torta, ecco >>, gli rispose James

<< E se qualcuno vuole farvi regali? >>, insistè Oliver.

<< Colori neutri… giallo, verde, bianco… cose così >>, gli rispose Xx con semplicità.

<< E i nomi? Ci avete già pensato? >>, domandò Katie.

<< Non ancora… prima di fare progetti, abbiamo aspettato che passassero i mesi più critici… ma sarà una sorpresa anche questa, quando vedrete MiniPhelps saprete se è un boy o una girl e come si chiamerà >>, le rispose James con orgoglio.

<< Ma… >>, obbiettò testardo Oliver.

<< Basta così. Se hanno deciso così, dobbiamo adeguarci… Io trovo bello il fatto che vogliano saperlo alla fine… non insistere Oliver!>>, fece Susan prima che il fratello ribattesse, e anche il marito annuì.

<< Sono i quasi sette centimetri e dieci grammi e mezzo più belli dai tempi di Oliver e James >>, fece il padre dei ragazzi, guardando la foto.

<< ormai, Martyn, sarà diventato più lungo, e peserà un po' di più >>, lo corresse dolcemente la moglie.

<< Cioè… è grande come il tuo… animale? >>, ghignò Oliver al fratello, in modo che lo sentisse solo lui.

<< Cretino >>, soffiò James all'orecchio del fratello, e Oliver ridacchiò.

Lo aveva sentito però anche Xx, che si avvicinò al suo orecchio, sussurrandogli: << Allora… Ollie, anche il tuo… ehm…. arnese è lungo uguale, dopotutto siete gemelli… >>, Oliver diventò tutto rosso, e Xx ridacchiò.

<< Ma non è vero! >>, balbettò poi lui.

<< Ollie, non devi vergognarti delle tue misure… e se dici che l'animale di James è lungo quasi sette centimetri, il tuo è uguale, ma tutto dipende dalla bravura del proprietario, e io non mi lamento. O forse stai mentendo? >>, domandò candidamente lei, mentre Oliver passava tutte le sfumature del rosso e James ridacchiava piano.

Oliver alla fine borbottò qualcosa che somigliava molto a un: << Scusa, Jamie >>.

James lo sentì, e dovette chiudersi la bocca con la mano per non scoppiare a ridere sonoramente.

<< Grazie >>, le disse dandole un piccolo bacio, sorridendo felice.

<< Ha fatto tutto Ollie >>, rispose lei allegra, tornando a guardare la foto del suo bambino, mentre Oliver le scompigliava i capelli, sorridendo.

  
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