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Autore: Crepuscolina13    03/03/2016    2 recensioni
E se Emma fosse un angelo custode con il compito di vegliare, e di rendere di nuovo buona la famosa Evil Queen ?
Ovviamente SwanQueen.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il palazzo era praticamente disabitato, visto che la maggior parte degli abitanti era fuori a divertirsi sulla neve.
La cucina era enorme e un po' umida ma non ci si stava male visto che qualcuno aveva dimenticato acceso il fuoco nel grande camino.
Credo che quella fu la prima volta che Regina mise piede in quelle cucine, la vedevo piuttosto disorientata ma d'altro canto era comprensibile.
Una regina si faceva servire il pasto a tavola non lo andava certo a cercare nel luogo di preparazione.
Senza perdere altro tempo, con un gesto della mano fece apparire un pentolo che dopo aver riempito d'acqua mise sopra le fiamme grazie ad una struttura di metallo, fatta a posta per resistere a quelle alte temperature.
Poi prendemmo due sedie e ci accomodammo di fronte alla fonte di calore.
I nostri ginocchi avrebbero potuto quasi sfiorarsi ed anche tra i nostri volti si creò una distanza di circa 1 metro.
Il luogo e il momento contribuivano a creare un'atmosfera piuttosto intima.
Ancora una volta ci trovammo in imbarazzo visto che non sapevamo cosa fare ma questa volta fui io a fare il primo passo.
-Allora mentre aspettiamo che l'acqua bolli che ne dici ci raccontarmi un po' di te, del tuo passato..- chiesi evitando però i suoi occhi.
-Non c'e molto da dire.
Non sono nata nobile ma l'ambizione di mia madre ha fatto si che la mia infanzia passasse tra balli reali di quá e presentazioni in alto società di là. Ma a me non piaceva molto quello stile di vita, così ogni tanto scappavo insieme al mio cavallo ma mia madre riusciva sempre a riprendermi- spiegò con voce malinconica.
-E Daniel ed Henry?- chiesi delicatamente e lei sospirò triste.
-Mi dispiace, non voglio rovinare questa specie di nostro appuntamente, se non te la senti...-
-No va bene, voglio raccontartelo- mi interruppe sforzandosi di farmi un timido sorriso.
-Durante una di queste fughe conobbi Daniel e ci innamorammo, so che magari potrei sembrare una poco di buono ma sapevo che sarebbe stato l'amore della mia vita, così in gran segreto lo sposai e presto rimasi incinta.
Cercai di tenerlo segreto a mia madre, ma lei lo scoprì e si arrabbiò molto, dal suo punto di vista mi ero rovinata la vita visto che non ero più pura e innocente e nessun reale mi avrebbe più voluto.
Ma a me non importava perché io ero felice - si fermò per un attimo e quella parola...felicità...rimbombò nella mia mente finché lei non riprese a parlare.
-Aspettai di aver partorito e poi scappai insieme a Daniel ed al mio bambino.
Trascorsi i cinque anni più belli della mia vita..- Regina proferì queste parole con un'espressione molto rilassata, forse stava ripensando a dei bei ricordi.
Ma quando riprese a parlare la sua espressione cambiò completamente...divenne gelida e furiosa.
-Poi un'insulsa e stupida bambina aiutò mia madre che ci trovò e uccise entrambi davanti ai miei occhi-
Il mio sangue si congelò.
Com'era possibile che una madre potesse compiere una simile atrocità?
-A quel punto mi rivolsi ad un potente mago che mi insegnò la magia, una volta finito l'addestramento andai da mia madre e le strappai il cuore con le mie mani- questa volta la sua espressione diventò un po' sadica, si lasciò scappare pure un sorriso, era come orgogliosa di ciò che aveva compiuto.
Certo non approvavo i suoi metodi ma non avevo intenzione di giudicarla, al posto suo io non saprei cosa avrei fatto.
-Mi dispiace molto- dissi incapace di dire nient'altro, ero davvero sconvolta da questa storia così tragica. In quel momento l'acqua emise un sibilo, Regina si alzò e facendo apparire le tazze dal nulla e intingendo un filtro alle erbe nell'acqua bollente preparò il tè.
-Sai non dovresti usare la magia per motivi così futili- commentai cercando di far rilassare sia lei che me, ma non ci riuscì molto bene.
-Emma vuoi commentare il modo in cui preparo il tè o vuoi sentire la fine della storia?- chiese retorica, sedendosi di nuovo sulla sedie per poi porgermi la tazza.
Con la testa gli feci cenno di proseguire e non replicai.
Lei sorseggiò un po' la sua bevanda calda e poi parlò.
-Per vendicarmi ho spodestato quella ragazzina e mi  sono presa a forza il suo regno diventando così la regina cattiva-.
La storia era finita ma io non sapevo bene cosa dire così preferì non proferire parola.
-Ti piaccio ancora adesso che conosci ciò che ho fatto in passato?- chiese ironicamente ma con una punta di tristezza.
-Adesso mi piaci ancora di più Regina, ho capito che sei una donna forte e come ho sempre sospettato non sei cattiva, solo che la vita è stata cattiva con te e tu ti sei dovuto adeguare- dissi sicura di ciò che dicevo.
-Grazie- ma ebbi come l'impressione che quel grazie forse per qualcosa di più importante che un semplice incoraggiamento.
Lei scosse la testa come per scacciare via tutti quei brutti pensieri poi ritrovando il buon'umore chiese:
-Ma adesso basta parlare di me, raccontami un po' di te..della tua vita..degli angeli-
-Be in teoria non potrei ma direi che abbiamo già accurato la mia poca bravura nel seguire le regole.-
Lei fece una piccola risata ma curiosa aspettò che continuassi a parlare.
-Bè cosa potrei dirti...-
-Sei nata così o cosa?- chiese fornendomi degli spunti.
-Si ci sono nata, noi angeli ci accoppiamo tra di noi e dalle nostre relazioni nascono piccoli angioletti, qualche volta, non so dirti in base a quali criteri qualche umano appena morto viene trasformato in angelo dai nostri anziani, ma comunque non è all'ordine del giorno-
-Potete morire?- chiese timorosa.
-Oh certo,siamo esseri mortali, ma quasi sempre avviene con la vecchiaia.
Vedi, noi possiamo vivere solo nella nostra casa, chiamiamolo paradiso.
Sulla terra invece possiamo rimanere vivi solo se protettori di qualcuno e quindi visto che siamo invisibili e intoccabili le probabilità di venire ucciso o di essere feriti sono davvero poche...
Puoi definirmi un angelo/fantasma- conclusi ridendo per quel nomignolo.
-Non esistono omicidi lassù da voi?- chiese sorpresa.
-No, siamo nati buoni, giusti e compassionevoli, se noi per primi non rispettiamo questi principi morali sarebbe inutile diventare  protettori di qualcuno- risposi tranquillamente; per me era normale, un dato di fatto, per Regina invece, la cosa era piuttosto inusuale.
-Com'è il paradiso?- domandò ancora.
Il suo sguardo avido di informazioni mi fece ridacchiare ma risposi volentieri alla domanda.
-Non so bene dove si trovi, di solito noi per spostarci dalla terra degli uomini alla nostra casa ci facciamo circondare da una luce intensa e magicamente ci ritroviamo nel luogo desiderato, possiamo definirlo come una specie di teletrasporto-
-E come è fatto?-
-È un palazzo, un palazzo enorme con infinite stanze- risposi cercando di spiegare al meglio il luogo in cui ero nata.
-Ah quindi non è tra le nuvole- disse lei con una voce quasi delusa.
-No!- esclamai cominciando a ridere - Come ti è venuta fuori un'idea del genere?-
-Lascia perdere- disse guardandomi un po' risentita, non le piaceva molto quando qualcuno si prendeva gioco di lei.
-Perché non potete piangere?-
-Mi crederesti se ti dicessi che non ne ho la minima idea?- lei fingendo di essere ancora offesa per prima continuò imperterrita l'interrogatorio.
-Con quale criterio decidete chi ha bisogno di un angelo custode?-
-Ehi ehi quante domande, pretendo un premio dopo-  brontolai per stuzzicarla; mi piaceva farla ridere o forse più semplicemente adoravo il suo sorriso.
-Tu rispondi poi vediamo- decretò sicura.
-Quanta prepotenza- dissi per stuzzicarla ancora un altro po'.
Lei non cascò nel mio tranello e alzando un sopracciglio mi scrutò severa.
A quello sguardo molto sexy non resistetti e le risposi subito.
-Le persone vengono affiancate da un angelo in un momento particolare della loro vita, di solito ne ha bisogno chi da cattivo vuole diventare buono o chi è tentato dall'oscurità ed ha bisogno di qualcuno che lo mantenga sulla retta via, non so darti dettagli più precisi perché queste decisioni vengono prese dal consiglio degli anziani-
-Sono i vostri governanti?-
-Si possiamo definirli così- poi senza pensare alle conseguenze  aggiunsi  -I miei genitori ne fanno parte e se fossi riuscita a renderti buona lo sarei diventata anche io-
Detto ciò guardai Regina aspettandomi un'altra domanda che non arrivò.
La mia protetta era diventata improvvisamente triste e muta.
-Ehi qualcosa non va?- chiesi preoccupata.
-No è che...so che ti ho promesso di non pensarci ma proprio non ci riesco, non posso fare a meno di pensare al fatto che tu un giorno te ne andrai e che io rimarrò sola...sto cercando di diventare una brava persona ma non credo di poterne essere in grado senza di te, ho paura che se te ne andrai  ritornerò ad essere la persona che ero, la persona che ancora sono...-
-Ehi ehi Regina guardami- la interuppi subito.
Ci rimasi un po' male per il fatto che non avesse accennato minimamente alla possibilitá che io potessi mancarle, ma cercando di non pensare a ciò, decisi che era arrivato il momento di ammettere ad alta voce che la mia vita era cambiata ed anche se cercavo di ignorarlo ormai avevo preso una decisione.
-Regina io non ti lascerò-
-Emma per favore non prendermi in giro sai benissimo che quando arriverà il giorno dovrai andartene..l'unica soluzione sarebbe rimanere cattiva- propose all'improvviso Regina come se quella fosse effettivamente una soluzione da prendere in considerazione.
-Non pensarci neanche- la frenai subito.
-Emma pensaci, se rimanessi cattica tu non dovresti più andartene- vedevo della speranza sul suo volto,lei credeva veramente a questa assurda idea.
-No!- esclamai sicura.
-Primo perché non ti permetterò né di rimanere e né di ritornare cattiva e secondo perché non ho intenzione di andarmene-
-Emma perché dici così, sai benissimo che non puoi..-
-Non ho intenzione di andarmene- ripetei per fargli capire il concetto.
Lei mi guardo negli occhi stupefatta..era incredula.
-Stai dicendo che non ritornerai più a casa?-
Il mio cuore gia sotto sforzo cominciò a battere ancora più forte.
-La mia casa ormai non è più quella-
Regina stava per rispondere a questa mia rivelazione quando qualcuno entrò in cucina.
-O mio dio vostra maestà mi dispiace, non immaginavo di trovarvi qui, tolgo subito il distrurbo- la ragazza bionda arrossì subito per l'imbarazzo e si apprestó a togliere il disturbo.
-Cenerentola aspetta...cosa vuoi?- chiese Regina sbuffando per il suo strano comportamento.
-È che..io..cioè..dovrei pulire il camino-ammise imbarazzatissima.
Regina con una strana espressione guardò la bionda, poi scrutò la piccola fiamma che ancora bruciava nel camino, si prese 30 secondi per pensare a chissà cosa, poi guardò me e mi sussurrò:
-Mi fido di te- poi rivolgendosi alla ragazza ancora sulla porta disse:
-Cenerentola puoi andare, pulirò io il camino per te-
Io e la ragazza rimanemmo a bocca aperta, solo che lei era stupita, io solo orgogliosa.
-Oh no vostra maestà davvero non c'e ne bisogno-
-Insisto- e detto questo Regina mosse la mano ed in un secondo il caminó fu subito pulito.
-Oh bè allora ..grazie mille- e la ragazza si apprestò ad andarsene.
-Aspetta!- esclamò però Regina.
-Se osi farne parola con qualcuno ti costringeró a vivere con i maiali chiaro?- la ragazza annuì rabbrividendo e in un baleno scomparì dalla stanza
-È stato un gesto molto molto carino da parte tua- commentai felice.
-Lo so- rispose sorridendo.
Io mi incantai a guardare quel sorriso mozzafiato ed anche lei si incantò su qualche dettagliò del mio volto.
All'improvviso degli inusuali istinti presero possesso del mio corpo.
All'improvviso avrei voluto avvicinarmi a lei, farla indietreggiare finché non avesse toccato il muro dietro di lei con la sua schiena, in questo modo avrei potuto imprigionarla tra lei mie braccia e poi mi sarei buttata sulle sue labbra.
Avrei assoporato il suo sapore, avrei unito le nostre lingue....
Scuotendo la testa ritornai alla realtà e interruppi quel magnifico sogno ad occhi aperti.
Con piacere notai che anche Regina era assorta in qualcosa,mi fissava intensamente e si mordeva il labbro inferiore con i denti.
L'aria si fece carica di tensione, potevo quasi sentirla, come se fra di noi stesse scorrendo una scossa elettrica.
-Mhhh che ne dici di interrompere questi discorsi impegnativi e ce ne andiamo da qualche altra parte  a parlare di qualcosa di più leggero?- proposi io con l'intento di interruppere quella piacevole ma allo stesso tempo pericolosa situazione.
-Certo, volentieri- mormorò lei, dal suo tono di voce sembrava quasi assetata, come se non avesse bevuto da giorni.
Indecise su dove andare Regina mi fece fare il giro dell'intero castello, cosa che richiedette un enorme quantità di tempo.
In quel lasso di tempo parlammo di molti argomenti frivoli, cosa ci piaceva, i nostri interessi, i nostri ricordi più belli, insomma niente che potesse portare la conversazioni su toni più duri.
Come ultima tappa per questa specie di gita Regina mi condusse in un enorne biblioteca.
-Wow...è davvero molto ..grande- dissi spalancando gli occhi.
-Si direi di si-.
Curiosa cominciai a dare una sbirciata in giro cercando di non essere troppo ficcanaso, mentre Regina si sedette su una poltrona dall'aria molto comoda.
-Che cos'è un Pinocchio?- chiesi all'improvviso, dopo aver letto quella parola sulla costola di un libro.
-È una vecchia storiella, nulla di che- rispose Regina, sminuendo subito quel libro.
-Me lo leggi?? Sono curiosa- chiesi dolcemente.
-Ma ti ho detto che è una storia stupida- rispose lei contrariata.
-Appunto per quello voglio leggerlo- dissi facendole l'occhiolino.
-Non puoi leggertelo da sola?- Sbuffò lei.
-Ma la tua voce è più bella-
-Che ruffiana- sbuffò ancora,ma accontentandomi si alzò in piedi e venne a prendere il libro sullo scaffale che avevo davanti.
Poi ritornò a sedere sulla sua poltrona mentre io impaziente mi sedetti sul bracciolo accanto a lei.
-C'era una volta...........-

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Salve, questo capitolo non è un gran che, ma spero sia servito a fare chiarezza per dei vostri eventuali dubbi riguardo le vicende della storia.
Vi anticipo che eccezzionalmente il prossimo capitolo sarà pov. Regina.
Buona giornata.

 
  
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