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Autore: blurunaway    03/03/2016    1 recensioni
Prive del fardello di Trigon, le emozioni di Corvina sono libere di manifestarsi, ma così facendo risveglieranno inconsapevolmente il sangue demoniaco dentro di lei. Insicura di sé stessa e spaventata da tutte queste nuove sensazioni, Corvina si rivolge all'unica persona che è sempre stata in grado di confortarla.
(questa è un'altra traduzione realizzata da me, su una storia sempre incentrata sul pairing Stella-Corvina. Spero vi piaccia.)
Dal testo:
Non doveva finire in quel modo. Non era giusto. Trigon era andato, avrei dovuto sentirmi libera. Le mura costruite intorno alle mie emozioni non erano più necessarie. La gabbia in cui mi ero rinchiusa adesso era aperta. Non dovevo più avere paura di portare il mondo alla rovina...
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Jinx, Raven, Starfire, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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Awakening

 

Capitolo 2: Stretta passionale

(pt1)

 

Si prova una sensazione piuttosto piacevole volando assieme alla ragazza aliena. La sua aura sprizza gioia da tutti i pori del suo corpo. Il suo sorriso e la sua aria così serena sono contagiosi e quasi magnetici. Non importa quanto ci provi, non riesco a staccare gli occhi dal suo volto, eccetto quando è lei a voltarsi verso di me. Ma in ogni caso, non passa molto tempo prima che mi rimetta ad osservarla.

 

Il mio unico rimpianto è che il centro commerciale era molto più vicino di quanto ricordassi...

 

Qualcosa di più...

 

Stella–

 

Stella batteva le mani con gioia mentre volava accanto alla sua amica dai capelli scuri. Ogni volta che riusciva a far sorridere qualcuno provava un’emozione meravigliosa, ma quella volta il tutto era amplificato di dieci volte, perché era Corvina la ragazza che stava rendendo felice. Fin dal loro primo incontro aveva cercato di rendere più felice che poteva la ragazza mora. Non era mai riuscita a spiegarsi perché con lei quel lavoro fosse stato sempre più difficile che con gli altri, quindi alla fine aveva semplicemente deciso che Corvina era speciale per lei e che quindi avrebbe sempre dato il massimo per renderla più serena che poteva. 

‘Mi prenderò cura di te, amica mia. Non importa come o cosa succederà, non smetterò mai di cercare di farti provare il meraviglioso sentimento della felicità...' si disse, mentre afferrava il braccio di Corvina e la trascinava a sé. Notò per la prima volta quanto soffice e confortevole fosse il corpo della ragazza dalla pelle grigia premuto contro il suo. Rendeva quell piccolo contatto molto più gradevole. Dentro di lei, sperava che anche per l’altra ragazza fosse lo stesso...

 

 

Corvina–

 

“S–Stella?” Chiedo nervosa, mentre il mio palmo si inumidisce tanto quanto il mio braccio, mentre sfioro il bacino della ragazza aliena.

 

“Cosa c’è, Corvina?” mi chiede innocentemente, piegando la testa in un modo così adorabile che mi è impossibile resistere.

 

“N–Nulla!” Cerco di chiudere il discorso, ma vorrei anche prendermi a schiaffi per quanto stupido sembra il mio tono. Lei nota qualcosa oltre la mia spalla e sorride, per poi muoversi di colpo trascinandomi per il braccio.

 

“Oh! Andiamo a vedere quel negozio, Corvina, scommetto che ci sono dei vestiti che adorerai provare! Non è divertente andare a fare shopping ed essere l’unica a farlo!” mi dice eccitata, scuotendo la borsa che si era portata per metterci dentro la roba. Nonostante fosse la cosa più bambinesca del mondo, mi sono sentita piuttosto a disagio quando mi sono accorta che mi stava trascinando in un negozio di abiti dark e goth.

 

“Scusa Stella, ma sono un po’ nervosa. È la prima volta che faccio cose come questa e ora come ora mi è perfino più difficile abituarmici...” Si interrompe insieme alla sua euforia, osservando il pavimento.

 

“Scusa. Ero così eccitata di passare del tempo con te che mi sono dimenticata dei tuoi sentimenti...” inizia a dire, con un tono così auto dispregiativo che non riesco a sopportare. Non voglio che continui a parlare, così le poso una mano dietro al collo, cerando di ignorare i brividi che mi vengono.

 

“Ehi, non dire così, non sono arrabbiata o altro. D’accordo, perché non mi aiuti tu a scegliere qualcosa da prendere? Puoi farlo?” Domando, venendo subito premiata con uno dei suoi sorrisi e con uno sbalzo di aura incredibile proveniente da lei.

 

“Mi piacerebbe un sacco!” esclama, ricominciando a trascinarmi come stava facendo poco prima. Una lieve traccia di gioia mi pervade, quando una volta entrati nel negozio cominciamo insieme ad osservare scaffale dopo scaffale tutti i prodotti presenti. La mia attenzione era a malapena rivolta ai vestiti che in teoria dovevo comprare, solo perché era quasi tutta focalizzata sull’aliena. Ogni tanto avrei voluto farle notare qualche profumo sparso qua e là, semplicemente per trascorrere più tempo possibile con lei.

“Aspetta un attimo qui, amica Corvina, ho visto qualcosa che secondo me calzerebbe a pennello con questo!”  Annuisco semplicemente mentre la osservo andare via, cercando anche di calmare il bruciore che attanagliava la mia pancia. Rimango immobile... fino a quando non percepisco delle dita scorrere lungo i miei fianchi e un paio di labbra posarsi sul mio orecchio.

 

 

Iella–

 

La ragazza con i capelli rosa lasciò cadere il sorriso dal suo volto, quando la porta del camerino si chiuse alle spalle di una ragazza a cui aveva detto che sarebbe stata molto bene con indosso un'orribile maglietta nera tagliuzzata. Lavorare in quel negozio dava soddisfazioni e piaceri che solo l’onesto lavoro può dare, ma certe volte davvero odiava la stupidita di certi clienti. Tutti quei "vorrei questo" oppure "quel vestito mi starebbe proprio bene", stavano cominciando ad essere irritanti. Ma tutto sommato, l’esperienza era gradevole. Inoltre, lavorando lì avrebbe potuto trovare l’occasione di una vita...

 

Stava sistemando alcune magliette che qualche cliente aveva lasciato in giro, quando udì due voci piuttosto familiari. Una scossa di panico colpì il suo corpo, facendole emettere una piccolo onda di energia negativa. Ignorò la pila di magliette che caddero sparpagliandosi ovunque e si concentrò sulle due eroine di fronte all’ingresso. La gelosia si insinuò dentro di lei quando notò l’oggetto delle sue attenzioni affettive così concentrato su Stella. Le aveva osservate abbastanza a lungo per accorgersi della reciproca attrazione che c’era tra loro, ma quella volta era diverso, c’era un qualcosa di più. Realizzò di aver atteso troppo tempo e di aver mancato quell’occasione che da sempre aveva sperato di avere.

 

“No,” mormorò all’improvviso a sé stessa. Aveva lavorato fin troppo duramente per arrendersi al primo cenno di problemi. Iella si controllò ad uno specchio lì vicino, per accertarsi che nessuno dei suoi capelli fosse fuori posto, dopodiché si lisciò i vestiti. “Tu sei carina, sveglia, sexy e sai esattamente come una ragazza vuole essere trattata! Lei non avrà altra scelta se non quella di cadere ai tuoi piedi!” disse a sé stessa, sorridendo al suo riflesso per poi riportare l’attenzione sulle due ragazze. Non appena lo fece, vide Corvina mettere una mano dietro il collo di Stella, dicendole qualcosa che la fece sorridere immensamente.

 

Quel momento di tenerezza tra le due la fece esitare. Non poteva portare via a Corvina un qualcosa che la rendeva felice solo per poterla avere per sé, sarebbe stato un gesto da emerita stronza. La sua coscienza e il suo cuore combattevano furiosamente mentre osservava le ragazze, fino a quando Stella non si allontanò all’improvviso. Il profondo sospiro fatto da Corvina subito dopo parlò più di quanto le normali parole avrebbero mai potuto fare. Le fece realizzare che tra le due super eroine non c’era ancora quella grande intesa che si era immaginata e che, forse, era ancora in tempo ad entrare in quella partita. Un moto di gioia salì dentro di lei quando immaginò a cosa sarebbe potuta andare incontro.

 

‘Se Stella vuole il suo cuore...' Pensò mentre raccoglieva quanta più fortuna possibile dalla sua aura e si avvicinava di soppiatto alla maga. 'Allora dovrà lavorare molto sodo per averlo.' Con un ultimo respiro, prese il coraggio che le serviva e afferrò la ragazza per le spalle, posandole le labbra sull’orecchio.

 

 

Corvina–

 

“Ho sempre saputo che tu eri una rubacuori...” una vocetta trilla all’improvviso. I miei occhi si aprono di scatto: non era Stella. La mia mano si illumina della magia nera e mi volto, aspettandomi una minaccia e preparandomi di conseguenza. Mi ritrovo invece di fronte il sorrisetto familiare di una ragazza con i capelli rosa, pettinati in un bizzarro modo.

 

“I-Iella?! Cosa ci fai qui?!” esclamò, facendola sogghignare ulteriormente.

 

Intuendo che non era pericolosa, abbasso le mani e lascio svanire l’energia nera. La sua smorfia divertita svanisce, rimpiazzata da un sorriso più sereno, mentre si indica la targhetta con il suo nome sul petto.

 

“Lavoro qui. Ho abbandonato la malavita, ricordi? Ero una brava ragazza e ho deciso di diventarlo. Ho pensato che sarebbe stato più terapeutico che continuare a commettere crimini” mi dice, per poi concentrarsi su una pila di vestiti che stava per cadere. Finito con quello, si rivolge di nuovo a me, con un altro sorrisetto divertito. “Allora, quindi com’è successo?”

 

“Che cosa?” chiedo nervosa, non capendo. Lei ride sommessamente, afferrando una gonna e mostrandomela. 

“Oh, amica Corvina, questo ti starà benissimo!” dice, imitando la voce di Stella.

 

Il mio primo istinto è quello di sferrarle un pugno per aver sbeffeggiato in quel modo la mia Stella, ma questo pensiero svanisce non appena sento un odore dolce e anche un po’ piccante. In un primo momento penso che sia proprio quello della ragazza aliena, ma non ci metto molto a capire che questo, invece, è diverso dal suo, ma non per questo meno stuzzicante.

 

“Non... non so di cosa tu stia parlando...” mormoro, leggermente stordita.

 

“Per favore, sei così eccitata in sua presenza che perfino una persona cieca se ne accorgerebbe!” ridacchia, sistemando altri vestiti. “C’è qualcosa di diverso in te, vero? E non c’entra solo l’eccitazione.”

 

“Non ho idea di cosa tu stia dicendo,” ripeto, distogliendo lo sguardo e arrossendo stupidamente.

 

“Di solito il mio fascino non intacca le ragazze, ma in questo momento il tuo corpo se lo sta divorando” insinua, cominciando a girarmi intorno, inondandomi di quel suo lussurioso profumo.

 

‘Anche lei potrebbe essere un’ottima madre...' comincia a pensare la mia mente, poco prima che io stessa cacci via quell’idea dalla testa. Un enorme senso di colpa esplode nel mio metto, mi sento quasi come se stessi tradendo Stella.

 

“Non voglio metterci la mano sul fuoco, ma scommetto che...”

 

“Corvina!”

 

 

Starfire–

 

“Corvina sarà bellissima con questo!” osservò Stella tra sè e sè, mentre esaminava una gonna a pieghe e si assicurava che fosse della stessa taglia della maga.

 

Mettendosela sotto un braccio fece per tornare dalla sua amica con un radioso sorriso sul volto... solo per poi farselo sparire quando vide Iella porgere un’altra gonna a Corvina, dicendole quanto bene le sarebbe stata indosso. Il suo primo istinto fu quello di andare a sferrare un pugno alla ex criminale, per poi fermarsi quando si rese conto della targhetta da commessa che aveva fissata sul petto. Ma ancora, c’era qualcosa che non le faceva per niente gradire la vista di lei così vicina alla maga. La cosa peggiorò ulteriormente quando vide Corvina osservare Iella con la stessa espressione compiaciuta che usava per guardare lei. Lo sconosciuto sentimento della gelosia si insinuò nelle sue vene, e di certo lei non gli avrebbe permesso di rimanere. Gettò la gonna e raccolse l’indumento più erotico che riuscì a trovare, poi si diresse dalle due ragazze.

 

“Corvina!” esclamò, sorridendo non appena la ragazza si voltò verso di lei. “Ho trovato un vestito più attraente da farti provare!,” disse, sollevando una gonna così corta che quasi sembrava una cintura. Arrossendo terribilmente, Corvina accettò il dono, più un altro sorriso di Stella. “Ho anche trovato delle scarpe con i tacchi che ci starebbero benissimo insieme! Sarai stupenda!” Iella si lasciò scappare un sospiro di approvazione.

 

“Mh, con una gonna come quella ti servirà anche la giusta biancheria,” Controllò tra gli scaffali e prese un perizoma nero, che consegnò poi a Corvina. Stella sentì le proprie nocche scrocchiare, mentre la maga prendeva molto nervosamente anche quello. “E con quella roba addosso, avrai anche bisogno di un luogo un cui mostrarla,” disse ancora Iella, prendendo una penna e una tessera di carta dalla tasca e scrivendoci sopra qualcosa. “È un locale sotterraneo, per... clienti esclusivi. Sono certa che piacerà ad entrambe.” Infilò la carta nel colletto del mantello di Corvina. “Io sono lì quasi tutte le sere, se vi può interessare fateci un salto,” sussurrò, con voce tuttavia abbastanza alta da permettere a Stella di sentire, prima che si allontanasse di colpo dalla ragazza mora e passasse accanto alla rossa. “Non essere gelosa, principessa. Sono sicura che ci sono altre Corvina da cui puoi andare.”

 

“Non so di cosa tu stia parlando,” disse Stella, indignata. “Corvina, prendiamo questi abiti e torniamo a casa.”

 

“Ok, io... cosa?” domandò la ragazza mora, con tono assente. Stella la osservò nervosa, per poi avvicinarsi a lei e sfiorarle il braccio con il proprio. Quel gesto ebbe l’effetto desiderato e la maga ritornò in sé. “Oh, sì, giusto, scusa Stella.”

 

“Non c’è problema, amica Corvina,” disse Stella, sentendosi un po’ in ansia.

 

Mai nella sua vita si era sentita così gelosa nei confronti di qualcuno. La cosa peggiore era che era successo in quel momento, proprio quando era lei a voler aiutare Corvina a controllare i suoi sentimenti.

 

“Pensi che dovremmo andare?” Domandò Corvina, giocherellando distrattamente con la carta che Iella le aveva dato. “Non sono mai stata in questi club, al di fuori delle missioni.” Stella osservò la ragazza negli occhi e notò un misto di nervosismo e desiderio in essi. Stringendo con più forza il braccio che si stava tenendo, annui lentamente con la testa.

 

“Potrebbe essere una buona cosa per te vedere altre persone e scoprire di più sui tuoi nuovi sentimenti. E a me piacerebbe davvero molto vederti con indosso quei nuovi vestiti...” Sentì Rachel stringersi di più a lei, come più e più volte le stava chiedendo con la mente. Arrossendo leggermente, la ragazza aliena realizzò che aveva molto a cui pensare.

 

 

 

Angolo del ecc. ecc.

Per fortuna non ci ho messo altri 78970 mesi ad aggiornare, visto che bravo, eh? Diciamo che la carica per portarvi un nuovo capitolo è dovuta anche grazie al fatto che alcune persone hanno seguito e preferito la storia. Vedere che c'è comunque qualcuno a cui la fic interessa e sapere che comunque il mio lavoro (per nulla facile) è apprezzato mi ha fatto sentire meglio. Le recensioni non accennano ad arrivare, è vero, ma credo che sopravviverò ugualmente.
Alla fine questa traduzione è un progetto che mi sta abbastanza a cuore. Comunque sia, se volete leggere l'originale, trovate il link che vi condurrà dalla pagina dell'autrice nei capitoli precedenti. ^^

Buona giornata!
   
 
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