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Autore: Little_GirlMoon005    04/03/2016    2 recensioni
{ Under a Dark Spell | What If? | }
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Quello era il caro prezzo per aver cercato di annientarlo.
Quello era ciò che avrebbe dovuto subire chi gli si metteva contro.
Quella era la sua vendetta.
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Avevo pensato a un ipotetico Bad Ending per la ma fic su Lotr.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Glorfindel, Legolas
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
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im so sorry




Glorfindel si svegliò improvvisamente.
Non fu un risveglio piacevole; fu uno di quelli improvvisi, in cui senti di star precipitando. La prima cosa che fece quando realizzò di essere sveglio fu quello di alzarsi, ma un forte dolore al fianco glie lo impedì. 

Prese un profondo sospiro, e poi si guardò attorno; tutto era immerso quasi nell'ombra, se non fosse stato per una fiaccola appesa al muro il buio sarebbe stato totale. Nell'aria sentiva un odore acre, disgustoso. Sangue, misto al tanfo di muffa, e di corpi in via di decomposizione. Provò a muovere i polsi, ma li sentì bloccati dietro la schiena da delle lunghe catene di ferro appese al muro.

Iniziò ad agitarsi per cercare di liberarsi, ma inutilmente. Si mise seduto, questa volta lentamente, e strinse i denti per non gemere a causa della ferita, e vide le proprie vesti lacerate e sporche di sangue scuro. Si chiese da quanto tempo stava lì, e soprattutto dove fosse. Ripercorse con la mente ciò che era successo prima di perdere i sensi; l'esercito di Aragorn stava combattendo davanti al Morannon, e quello nemico aveva prevalso su di loro, sconfiggendoli. Chiuse gli occhi sospirando; alla fine era accaduto ciò che temeva. Nonostante confidasse nelle capacità di Aragorn non aveva scartato la possibilità di una emminente sconfitta.

Poi la paura fece breccia nel suo cuore; dov'era lui? E Gimli, i giovani Hobbit, Mithrandir? Erano morti, o ancora vivi? E che cos'era successo al giovane Baggins? Pregò i Valar che fosse ancora vivo, lontano dal nemico, e che l'Anello fosse ancora tra le sue mani.

Solo dopo si accorse di una presenza che lo fissava. Di qualcuno avvolto nell'oscurità in cui era immerso. E forse capì chi era.

''Dove sono?'' sperò che la sua voce apparisse sicura di quanto lo era lui.
''Sei mio ospite, a Mordor.'' finalmente disse l'altro, e fece dei passi verso di lui, rivelandosi al Vanya. ''Da quanto stai fermo lì a fissarmi?'' chiese quest'ultimo.
''Da quando ho finito di occuparmi dei tuoi amici.'' rispose Legolas, e solo in quel momento Glorfindel realizzò di essere in una cella. ''Cosa? Loro dove sono!?'' chiese agitato.
''Dovresti preoccuparti di te stesso, non di loro.'' rispose sedendosi a gambe incrociate davanti a lui. Glorfindel deglutì mentre lo fissava, ora illuminato dalla luce del fuoco. Aveva un espressione seria dipinta sul viso.

Lo vide inclinare il capo di lato. ''Vuoi ancora uccidermi?''
Il viso del giovane Vanya si incupì. ''Capita quando vieni rapito da un perfido Principe soggiogato dall'Unico Anello.'' rispose. L'altro alzò l'angolo della bocca in uno strano sorriso. ''Niente sembra abbatterti, eh Glorfindel? Nemmeno dopo aver perso una battaglia, ed essere prigioniero a Mordor.'' sibilò mentre si portava le mani sul collo. ''Vediamo se questo lo farà.'' da sotto la tunica si tolse una catenina a cui era appeso un anello. Un brivido percorse la schiena del giovane Vanya mentre gli occhi si colmarono di paura. Possibile che avesse veramente tra le mani l'Unico Anello?

Eppure non poteva essere vero. Doveva trattarsi di un inganno. ''Mi stai mentendo...'' sussurrò, non riuscendo a nascondere il tremolio nella voce. ''Non può essere l'Unico!''
Legolas sorrise compiaciuto. ''Se fosse stato distrutto,'' fece una pausa facendo saltare l'Anello in alto che ricadde sul palmo della sua mano. ''io non sarei ancora qui.'' consluse. Glorfindel iniziò a tremare.

''Lo sai, è stato più semplice di quanto credessi sbarazzarmi di quel moccioso di un hobbit, e riprendere l'Anello.'' esclamò il Principe mentre si rigirava tra le dita il gioiello. ''Non sai quanto era entusiasta il mio Padrone quando l'ha saputo.'' sussurrò, guardandolo intensamente. Trovava stimolante vedere una persona forte e valorosa come Glorfindel lì, inerme. Era quasi eccitante. Lo sentì ringhiare di rabbia mentre tirava le catene, facendo penetrare la carne sul ferro arrugginito. ''Che cosa gli hai fatto!? E Aragorn, e tutti gli altri!?'' gridò infuriato. Eppure temette la risposta che avrebbe avuto.
 
''Li ho uccisi.'' 
Glorfindel sussultò, vedendolo così tranquillo mentre pronunciava quelle parole, completamente privo di sensi di colpa. La sua espressione si indurì e si ammorbidì nello stesso istante, creando ulteriore confusione nel Vanya. Lo vide piegare leggermente il busto in avanti, e si ritrovò il suo viso a pochissima distanza dal suo. ''E mi sono divertito vederli morire.'' sussurrò per poi allontanarsi, giusto in tempo evitando una testata da parte di Glorfindel. ''SEI UN MOSTRO!'' egli urlò nella disperazione, fissando con i suoi occhi chiari i suoi, scuri ed ardenti di cattiveria. Legolas lo guardò alzando entrambe le sopracciglia. Se prima, una parte di se stesso, quella che un tempo era Legolas Verdefoglia, aveva lottato pur di non diventarlo, in quel momento, lo ammetteva con decisione, era davvero un mostro. Non gli importava, ormai. Era una persona senza più alcun sentimento. Provava solo odio per loro, e pena. Rise, come per prenderlo in giro.

Il Vanya potè sentire le lacrime offuscargli la vista, e iniziò a singhiozzare in silenzio, col capo chino. Voleva sparire in quel momento, pur di non affrontare il suo sguardo, o la sua voce fredda. Lo sentì allontanarsi, a giudicar dal rumore dei passi, ma non se ne curò. Lo udì di nuovo avvicinarsi, nemmeno questa volta osò alzare il capo. Improvvisamente si sentì versare addosso un liquido denso, e dall'odore strano. Lo sentì colargli sul viso e tossì, sentendolo nella bocca.

Legolas tenne ancora la ciotola sopra la testa dell'elfo, fino a quando non la svuotò sino all'ultima goccia. ''Ops.'' esclamò, prima di scaraventarla contro il muro, e si ruppe in mille pezzi. Con passo lento si avvicinò all'unica fiaccola che illuminava la cella. Sorrise, nell'incrociare il suo sguardo carico di terrore. ''Cosa hai intezione di fare?'' domandò, con voce tremante, Glorfindel. Legolas si avvicinò con la fiaccola in mano. Il Vanya sbiancò.

''Voglio accendere un falò.'' mormorò, con un sorriso sadico sulle labbra screpolate. ''E tu l'alimenterai.'' Un brivido di eccitazione maligna gli scosse il corpo, sussultandolo. Glorfindel iniziò a dimenarsi, pregandolo, supplicandolo. Il Principe chiuse gli occhi, e sospirò entusiasta; era quello che voleva sentire. ''Lo sai, non è così male essere un mostro.'' abbassò la torcia, e il Vanya sentì il calore del fuoco vicino al viso. Nei suoi occhi lampeggiava il panico. ''Legolas, Legolas... non farlo! Ti prego!!'' gridò. Avrebbe preferito morire in un'altro modo, e non di nuovo tra le fiamme. E sapeva che questa volta i Valar non gli avrebbero concesso di vivere un'altra volta.

Il Principe si godette quella visione di Glorfindel, perché mai avrebbe immaginato che quell'elfo, chiaro come il sole che splendeva alto, lo stesse pregando in lacrime di non togliergli la vita. Lo guardò con un mezzo sorriso. ''Sei patetico.'' disse. E lasciò cadere la fiaccola.

Glorfindel cominciò ad urlare, la sua pelle riscaldata e bruciata dalle fiamme rosse e ondeggianti. Legolas lo fissò, un sorriso sadico sul suo volto abbagliato dalla calda luce. In una parte piccolissima dentro di se' sentiva il senso di colpa rimproverarlo, con voce fioca e appena udibile. Ma il rancore, la cattiveria e l'odio attutivano il suo impatto. Aprì la cella con un sinistro cigolio e la richiuse con un colpo secco alle sue spalle. Non gli importava di essere diventato un mostro. Quello era il caro prezzo per aver cercato di annientarlo. Quello era ciò che avrebbe dovuto subire chi gli si metteva contro.
Quella era la sua vendetta.







  
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