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Autore: AndreMCPro    04/03/2016    1 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ma questo vale anche per le fanfiction, milioni di mondi paralleli a quelli delle opere originali.
E se vi siete inseriti nella vostra stessa storia? Ecco cosa è successo a me...
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
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Alternative Dimensions
Il Diario della Profezia

Cap.42 Irruzione
 
Dopo circa un’ora si vedono alcuni soldati che rientrano di corsa dalla gola. Ettore, rimasto di vedetta, subito ci chiama
«Ragazzi, sta succedendo qualcosa!»
«Forse ci siamo. Cosa succede?» Chiede il padre.
«Tre soldati sono arrivati di corsa a cavallo e sono entrati in tutta fretta nell’edificio più grande… Ecco, stanno uscendo adesso»
«Che altro?» Chiede Sethbling.
«Sembra… Sì, stanno danno ordini alle truppe…» Il giovane si volta verso di noi. «Preparatevi. O adesso o non entriamo più»
In realtà eravamo già pronti e ci alziamo per effettuare la discesa lampo con i nostri zaini come da programma e nasconderci dietro l’edificio più vicino, che sembra essere un piccolo magazzino, se non addirittura un ripostiglio. Iniziamo la discesa e passiamo dietro a degli alberi per nasconderci il più possibile e indossiamo dei mantelli scuri per nascondere le nostre armature che, come nel mio caso, si notano molto.
Raggiunta la superficie ci avviciniamo il più possibile all’ingresso, dove di guardia sono rimasti due uomini sostenuti dalla piccolo gruppo di dieci soldati rimasti nell’accampamento esterno.
«E adesso come facciamo ad entrare senza dare nell’occhio? Quei due daranno l’allarme!»
«Aspettate, ho un’idea» Interviene Massimo che si gira verso di me «Tienimi d’occhio, e stai pronto»
«Pronto a cosa?» Ma lui si è già messo il cappuccio nero, e travestito da oscuro si avvicina agli uomini facendo il giro largo per evitare di farci vedere.
I due uomini prima si mettono sugli attenti, poi sorge una sorta di discussione, io mi avvicino lateralmente senza farmi vedere e solo quando sono abbastanza vicino capisco che lo hanno scoperto. I due estraggono le spade e uno di loro tira fuori anche una tromba per dare l’allarme. Massimo tenta di attaccarlo ma viene fermato dal compagno. Prendo la mira e rilascio la scarica, colpendo in pieno il trombettiere che cade a terra privo di sensi. Il compagno si gira per capire la situazione e un’altra scarica lo colpisce dandogli la buonanotte.
«Bel colpo, fratellino. Per quanto ne avranno?»
«La loro armatura è molto leggera e non è incantata… credo circa tre ore, più o meno, ma questo dipende dalla loro capacità di ripresa» L’allenamento fatto con l’armatura speciale di Seth inizia ad avere i suoi frutti.
«Mi raccomando, adesso azzera completamente i tuoi poteri. Non perché non mi fidi, ma…»
«Hai paura che ci sia Herobrine, vero?»
«Sì. Se percepisce la tua presenza è finita prima ancora di cominciare, quindi stai all’erta e se senti qualcosa avvisa subito»
Gli altri quattro ci raggiungono e dopo aver messo le guardie in piedi per non far notare che sono state stordite entriamo nella grotta e ci intrufoliamo nella base.
«Adesso che siamo entrati dobbiamo trovare Marco. Come facciamo?» Chiede Seth, ma io e Massimo ci siamo già messi dietro Ettore che ci guida velocemente all’interno.
«In effetti ha ragione, normalmente si porterebbero nei sotterranei ma qui… siamo sotto una montagna!» Ettore raggiunge un crocevia e si ferma, non sapendo dove andare « adesso ci dobbiamo dividere»
Massimo guarda il suo dispositivo da braccio e svolta a sinistra Io lo seguo. Lui fa’ qualche passo e poi si ferma notando che nessuno lo segue. «Ho un rivelatore su mio boomerang. Trovato quello troveremo Marco»
«Ma il boomerang l’ha preso l’oscuro!» Replica Spark.
«Lo so. Fidatevi di me e, mi raccomando, se vi dico di non attaccare voi non lo fate»
Tutti restano perplessi. Siamo in base nemica, possiamo essere attaccati in qualsiasi momento e lui chiede a tutti di non attaccare se lo chiede lui. Lo prenderanno per matto, ma forse ho capito perché.
Seguiamo le indicazioni di Massimo fino ad una grande sala con colonne, sempre tenendo Ettore che ci da il via libera di muoverci e il padre dietro come guardaspalle. La base sembra vuota, forse il trucchetto di prima ha avuto più effetto di quanto immaginavamo.
«Bene, e adesso?» Chiede Ettore, che attende nuove istruzioni. Massimo si guarda in giro.
«Siamo arrivati»
«Ma qui non c’è nessuno!» Replica il ragazzo, e proprio in quel momento una voce attira la nostra attenzione.
«Voi chi siete? Non mi sembra siate dei nostri!» Dieci uomini escono allo scoperto, e tra loro c’è un oscuro.
«Siamo qui per consegnare un pacco per il signor Marco. Sapete dove possiamo trovarlo?» Chiede Massimo con un sorrisino sulla faccia.
«Molto divertente, ma questa è la tua ultima battuta. Eliminateli tutti!» I nove uomini attaccano. Ettore si rivela un portento: elimina subito il primo anticipando il suo attacco e disarma il secondo, che però viene subito soccorso dal terzo che inizia un acceso scontro con lui mettendolo in difficoltà. Gli altri rimasti ci attaccano separatamente e tanto per cambiare me ne trovo due contro. Estraggo la mia seconda spada e inizio a difendermi senza avere mai la possibilità di contrattaccare. Quello rimasto disarmato va ad assalire Massimo, che ora si trova nelle mie stesse condizioni.
Mi ritrovo ormai all’angolo e inizio ad avere problemi di spazio per via delle pareti. Non posso usare i poteri e la cosa inizia a diventare un problema… Il padre di Ettore si libera del suo avversari e tenta di raggiungermi ma il secondo uomo contro che lottava con Massimo lo intercetta bloccandolo.
«Adesso sei morto! Non puoi reggere ancora!»
Riescono a bloccarmi le spade e uno dei due estrae un pugnale.
«Muori»
Ma prima di essere colpito una spada lo trafigge da parte a parte alle spalle.
«Adesso basta!» Sibila l’oscuro. L’uomo svanisce in una nube di fumo e il secondo soldato si gira spaventato.
«Perché, signore?»
«Muori, animale!» E colpisce anche il secondo. Io ormai libero preparo un colpo per liberarmi di lui. Non capisco il motivo del suo gesto ma preferisco toglierlo di mezzo, ma lui con la mano libera blocca la mia spada e para la nano sciabola con la sua arma. Lo guardo e intravedo sotto le sue vesti il boomerang di Massimo. È il nostro infiltrato.
Ettore riesce a liberarsi e correndomi incontro elimina anche il soldato che combatte con il padre, che lo segue a ruota.
«NO FERMI!» Gli urlo quando sono ormai a due passi dall’oscuro che liberando le mie armi si rivolge a loro abbassando la spada. Gli altri tre soldati, rimasti ormai rimasti in minoranza e con un oscuro che gli ha voltato le spalle tentano di scappare. Seth approfittando della distrazione elimina uno dei tre e i restanti scappano. L’oscuro prende il boomerang e lo lancia colpendo in pieno uno dei due e l’ultimo viene steso da Spark che scocca una freccia infuocata e poi si gira verso l’oscuro, ma Massimo gli si para davanti.
«No! Lui è con noi!»
«È un oscuro!»
«È un mio amico, infiltrato nell’organizzazione! Fidati, è un amico!» Spark abbassa l’arma e la mette via.
«Allora, dove avete messo Marco?» Gli chiede Massimo voltandosi e avvicinandosi a lui, ma il suo amico quando ormai è a pochi passi da lui estrae un pugnale e lo attacca. Massimo evita il colpo facendo sfilare il pugnale tra il suo braccio e il fianco sinistro per poi bloccarlo a tenaglia.
«Che cosa stai facendo?» Esclama sorpreso. Noi interveniamo all’istante.
«No aspettate!» Ci ferma Massimo. Poi chiede all’oscuro: «Cosa stai facendo? Perché mi attacchi?»
«Io… io devo… io…» Perde la presa al pugnale e con la mano tenta di toccare Massimo, che però glielo rende impossibile.
Massimo gli tira giù il cappuccio e il suo volto è sfigurato: il lato destro inizia ad avere una carnagione verde mentre quello sinistro è pallido. Anche l’espressione è diversa: l’occhio destro è pieno di rabbia e la pupilla sta diventando rossa. L’altro è terrorizzato.
«Aiutami… Liberami da questa maledizione, uccidimi!» Noi non crediamo a quello che vediamo, tanto meno a quello che abbiamo appena sentito. Non è un oscuro qualsiasi, è uno dei mostri capace di uccidere e chiede di essere eliminato.
«No, mai! Troverò il modo di curarti, fosse l’ultima cosa che faccio… o morirò tentando!» Risponde risoluto Massimo.
«Allora morirai!» Sibilla l’oscuro, come se il mostro dentro di lui prendesse il sopravvento. Massimo lo tiene bloccato
«Voglio tentare una cosa. Seth, una mela d’oro, veloce, e una pozione di debolezza di secondo livello!»
«A cosa ti servono?» Chiede lui, ma io ho già capito e gliele tolgo dalle mani utilizzandole subito sull’oscuro
«Dici che funzionerà?» Chiedo a Massimo che mi osserva mentre intervengo.
«Non lo so ma vale la pena provare, non credi?»
Lo leghiamo e ci nascondiamo in una stanza connessa alla grande sala per non essere visti. Dopo pochi minuti il giovane inizia a dimenarsi.
«Vi ucciderò! Vi ucciderò tutti, maledetti!» Ringhia, e subito dopo inizia ad avere convulsioni. Gli tappiamo la bocca per non farlo urlare e poco dopo sviene dal dolore.
«Massimo, guarda!» Mio fratello si avvicina e vediamo che il suo volto sta tornando normale e inizia a riprendere un normale colorito rosato, anche se un po’ pallido.
«Sembra che funzioni, ma perché ti ha attaccato? Solo te, per giunta»
«Forse perché ero l’unica cosa che lo faceva resistere, che gli permetteva di restare lucido. Ma quando la bestia che era in lui mi ha riconosciuto ha tentato di uccidermi, cosi la trasformazione sarebbe riuscita»
«L’amico più stretto… Sì, può avere senso… Il punto e come cavolo fanno a essere trasformati così…»
«Una pozione… Una pozione versata su una incisione che ti fanno…»
Il giovane si è ripreso, e liberato dal bavaglio da Ettore risponde alla domanda.
«Quella pozione viene data a pochi prescelti e tra di loro vengono scelti i dodici comandanti in capo… Il tredicesimo si fa chiamare Signore Oscuro»
«Come ti senti?»
«Meglio… ho ancora le idee un po’ scombinate, ma non sento più quella voce carica di odio nella mia testa. Grazie, ragazzi»
«Ce la fai a guidarci da Marco.»
«Sì, certo…» Fa’ per alzarsi ma barcolla. Ettore lo prende al volo.
«Cosi ci è solo di intralcio…»
«Ha ragione, ragazzi, mi dispiace. Però posso darvi una cartina che vi porti da lui»
Ettore lo aiuta chiedendo più informazioni possibili per raggiungere il luogo in sicurezza.
«Ok, ho tutto. Andate»
«Mi raccomando, come riesci a stare in piedi esci di qui e vai nel punto indicato. Lì sarai al sicuro» Detto questo Massimo raggiunge il gruppo che è già fuori
«Andrea!» Mi chiama. «Ho ancora parecchia confusione in testa, ma state attenti… non conosco le vere intenzioni del Signore Oscuro, ma ho paura che il suo vero obbiettivo non fosse Marco!»
«Tranquillo, tu riprenditi e attieniti al piano! Abbiamo un asso nella manica, se necessario, e… non per darti fretta, ma esci prima di quindici minuti se ci tieni alla pelle!» E sorridendo me ne vado.
 
 
 
Seguiamo le sue indicazioni salendo due livelli e superando alcuni punti di controllo.
Raggiunta la prigione attiriamo le guardie fuori dalla sala principale, le atterriamo ed entriamo.
«Felice di vedervi, ragazzi!»
«Sire, sta bene? L’hanno trattata male?»
Ma mentre lo chiede Spark alza lo sguardo e si guarda intorno, osservando che quella in cui si trova sembra più una biblioteca che una prigione.
«Sì, il vostro amico mi ha trattato bene…»
«Direi di si… Ehi ma come facevi a sapere che . . . »
«Ragazzo mio, ho visto quando ti ha colpito che ti lasciava un messaggio, e comunque non sai fingere bene»
«Beh, l’ha data a bere agli altri, l’importante era quello»
«Bene, e adesso come pensate di uscire? Ormai si saranno accorti che c’è qualcosa che non va»
«Questa montagna è una sorta di vulcano spento. Ho preso le indicazioni per uscire da li, non credo che se lo aspettino» Risponde Ettore che è rimasto alla porta a fare il palo.
«Beh allora che aspettiamo? Andiamo, ragazzi!» Poi guardando il gruppo intravede il padre di Ettore. «Oh, vecchio mio, anche tu qui! Questo proprio non me lo aspettavo!»
«Mi devi ancora tre cavalli, amico mio» E i due si abbracciano. «Senza calcolare gli interessi» Aggiunge poi sorridendo.
«Sì, sì, ti darò ciò che ti devo, promesso. Sei qui solo per il mio debito?» Gli chiede ricambiando il sorriso.
«No, certo che no. Avremmo avuto le nostre divergenze, ma ti ho sempre rispettato. Non potevo negarti il mio aiuto»
«Signori, scusate, ma non credo sia il caso di trattenerci oltre in questo luogo»
«Facci strada, Ettore» E il giovane subito prende la testa della fila indicandoci e evitando dove possibile corpi di guardia.
«Quanto manca?» Gli chiedo mentre attendiamo il ritorno di Massimo che piazza una bomba di Seth in una stanza.
«Ci siamo, ormai. Duecento metri e siamo nel cratere, fuori di qui»
Massimo ritorna e come preannunciato finalmente vediamo la luce solare. Ettore ci indica un punto da scalare e ci prepariamo per la risalita, ma una voce attira la nostra attenzione.
«Dove credete di andare voi?»
Ci voltiamo, e lì dietro di noi c’è il Signore Oscuro con un intero esercito ai suoi ordini.
«Pensavate davvero che vi avremmo fatti uscire vivi di qui?» E alza un braccio. A quell’ordine una schiera di arcieri ci puntano le loro frecce contro.
«Siete in trappola, ormai. Il mio obbiettivo non era il re, ma voi quattro. VOI siete il cuore pulsante di Enderia: tutto ha avuto inizio con voi, e tutto finirà con voi» L’Oscuro abbassa il braccio e una cascata di frecce si dirige su di noi, ma una botola si apre e cadiamo tutti in uno scivolo che ci porta lontano dal luogo dell’imboscata.
«Ma cosa sta succedendo? Presto, trovateli! Devono morire! Voglio le loro teste!»
  
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