Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: verox    27/03/2009    8 recensioni
storia di veve_tonks (vecchio account)
"Tentativo di ff che spero vada a buon fine.
-Aprì il biglietto e lesse le poche righe scarabocchiate:
“Ora libera e tu?
Ci facciamo un giro? Biblioteca off limits, amici che copiano. ”
Sorrise ed estrasse dall’astuccio una biro blu, molto più pratica di piume e inchiostro per dei messaggi del genere.
Scrisse nella sua solita bella calligrafia tondeggiante:
“Fratello e cugina ad Erbologia, niente parco. Cugino dorme.
Stanza delle Necessità?”
Con un colpo di bacchetta rispedì il biglietto al mittente.
Dopo poco quello tornò indietro.
“Tra dieci minuti lì.”-
Leggete e recensite^^"
revisone del 20-09-2010
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Together'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO QUINTO-

Oooollà.
Avevo proprio voglia di fare un chappy di passaggio, così l’ho fatto.
Ci sono tanti progetti in questo pezzo di storia.
Nathan rimane il migliore.
I commenti sono graditi.
Spero vi piaccia.
Veve

Revisione del 20 settembre 2010.

CHIEDERE AIUTO

Scorpius aprì lentamente gli occhi.
Aveva sognato qualcosa, ma non si ricordava bene.
Tre ragazzi in un bar, uno shot di troppo, un brindisi alle quaglie… era stato davvero un sogno strano.
“Sarebbe meglio svegliarlo, no?” disse una voce al di là delle tende di velluto verde del baldacchino, qualcuno tossì e seguì il rumore della porta che si chiudeva.
“Sveglia!” urlò Nathan aprendo di scatto le tende del letto “Ubriacone, è ora di svegliarsi!”
“Ma che succ…?” fece in tempo a borbottare Scorpius, accecato dalla luce del sole, prima che il suo migliore amico cominciasse a saltare allegramente sul suo letto.
“Svegliaaa!” ululò ancora più forte Nathan ridendo e con un colpo di bacchetta fece partire le casse con l’ipod che lui aveva modificato con la magia.
“Basta, Nat!” gridò Scorpius seppellendo la testa sotto il cuscino per difendere le sue povere orecchie dalla musica assordante.
“Now I know I'm being used, that's okay man cause I like the abuse! I know she's playing with me, that's okay cause I've got no self esteem!” Nathan cantava a squarciagola la canzone che usciva a palla dalle casse, suonando un’immaginaria chitarra elettrica.
“La tua musica babbana del ca…!” imprecò Scorpius puntandogli contro un dito, senza però togliere la testa da sotto il cuscino “Spegni subito quell’affare!”
“When she's saying that she wants only me, then I wonder why she sleeps with my friends!”
“Basta!”
“When she's saying that I'm like a disease, then I wonder how much more I can spend!”
“Nathan mi sta scoppiando il cervello!” urlò Scorpius mettendosi di scatto a sedere sul letto e guardando truce il suo migliore amico che smise all’istante di intrattenere il suo pubblico invisibile e spense l’ipod.
“Peccato, gli Offspring sono l’ideale per svegliarsi con il sorriso” commentò Nathan alzando le spalle con un sorrisetto “Alzati, su”
“La prossima volta che mi svegli così, giuro che ti spacco la testa!” lo minacciò Scorpius
“Che paura…” ribatté poco convinto l’altro infilandosi una maglietta bianca sopra gli addominali scolpiti dai duri allenamenti di Quidditch.
Scorpius avrebbe voluto ribattere ma uno strano ronzio gli fischiava nelle orecchie.
“Nat, quanto ho bevuto ieri sera?” chiese il ragazzo prendendosi la testa tra le mani
“Parecchio” rise Nathan aprendo la finestra e facendo entrare nella stanza la gelida aria di ottobre “Meglio che prendi due di queste” gli sorrise e gli lanciò una scatola di pillole post-sbornia che Scorpius prese al volo, evitando accuratamente di pensare che quella W viola disegnata stava per Weasley.
Mandò giù due pastiglie in un colpo solo, senz’acqua e cominciò subito a sentirsi meglio.
“Vestiti” ordinò Nathan lanciandogli un paio di jeans e una camicia a quadretti “Abbiamo molte cose da fare dopo quello che è successo ieri…”
“Non mi ricordo nulla” commentò Scorpius alzandosi “Che ho combinato?”
“Nulla” Nathan gli lanciò un’occhiata innocente “A parte dire ad Eph che sei innamorato della Weasley”
Silenzio.
“Merlino…” Scorpius si lasciò scappare una bestemmia “E me lo dici con quella faccia? Non potevi impedirmelo? Dio, che casino ho combinato?”
“Ti spiego se ti vesti” disse l’altro guardandolo.
Scorpius prese a infilarsi in fretta i jeans.
“Beh… uno: te lo dico con questa faccia perché è stato davvero divertente. Due: se avessi potuto impedirtelo lo avrei fatto, ma in fondo era giusto che anche Eph lo sapesse. Tre: eggià, hai combinato un gran bel casino, vecchio mio”
“Sono nella merda fino al collo” imprecò il biondo abbottonandosi la camicia
“Già” annuì felice l’altro ammirando la sua ineccepibile cresta blu nello specchio appeso alla parete
“Si può sapere perché sei così allegro?” Scorpius alzò la voce “Eph mi ucciderà, anzi, sono stato fortunato a svegliarmi questa mattina…”
Nathan prese dall’armadio un gilet nero e se lo infilò sogghignando.
“Ehi?! Sto per essere avadakadavrizzato e tu sghignazzi? Ma che merda di amico sei?” esclamò Scorpius guardandolo male “Mi ucciderà!”
“Non morirai, non oggi” disse Ephias entrando nella stanza, vestito di tutto punto.
Cadde un’aria gelida.
“Eph, io… non volevo che lo sapessi così… cioè…” tentò di spiegarsi Scorpius
“Credi davvero che non avrei approfittato della tua ubriachezza di ieri sera, se fossi stato davvero arrabbiato con te?” Ephias lo guardò scettico “Sono un Serpeverde anche io…”
“Non sei arrabbiato?” Scorpius rimase interdetto “Cordelia è tua sorella e…”
“E una grande rompipalle!” concluse Ephias con un sorriso “Ti pare che manderei a puttane la nostra amicizia per quella scema?”
Scorpius lo fissò pieno di gratitudine.
“Oh, ragazzi” esordì Nathan fintamente commosso “Qui ci vuole un abbraccio di gruppo”
Detto questo si avvicinò agli altri due e li strinse affettuosamente.
“Mi sento come il protagonista di qualche stupido reality show” commentò Scorpius disgustato allontanandosi dagli altri due
“Un che cosa?” chiesero Ephias e Nathan all’unisono
“Oh, niente… roba babbana” il biondo liquidò con un’alzata di spalle la domanda
“Bene” annuì poi Nathan estraendo un pacchetto di sigarette dalla tasca dei pantaloni “Ora possiamo passarci la cicca della pace…”
Andarono nel piccolo terrazzo che dava sulla foresta proibita e Nathan accese la sigaretta, si sedette sul balcone, aspirò profondamente il fumo e poi la passò a Scorpius.
“Bisogna dire che quest’idea della cicca della pace in stile sioux è una figata” commentò il biondo, fissando la nebbia che offuscava le montagne all’orizzonte.
“Già” ammise Ephias prendendo la cicca che Scorpius gli stava allungando “Credo sia stata una delle idee migliori di Nat”
“Modestamente” sorrise il terzo sbadigliando “Litighiamo così spesso che ci voleva proprio un simbolo di riappacificazione. Così ho pensato ad una cosa che abbiamo noi tre in comune… e l’unica cosa è stata…”
“Il fumo” concluse Scorpius con un sorriso
“E anche qualcos’altro, fino a prova contraria” aggiunse Nathan allusivo.
I tre scoppiarono a ridere e, con un altro tiro ciascuno, finirono la sigaretta.
“Ora che abbiamo fatto anche questo rito convenzionale” disse Ephias rientrando in camera e sedendosi alla scrivania “Bisogna escogitare un piano”
“Un piano per cosa?” chiese Scorpius incuriosito “Per risolvere al più presto questa storia del matrimonio” spiegò Nathan sorridendo
“Volete aiutarmi?” il biondo rimase a bocca aperta
“Forse tu non te lo ricordi” mormorò Ephias “Ma ieri sera ci hai fatto una testa così sulla Weasley… bisognerà pensare anche a lei” aggiunse rivolto verso Nathan, che annuì.
“Voi volete aiutarmi sul serio!” esclamò stupito Scorpius sedendosi sul letto
“Ovvio” risposero all’unisono gli altri due
“Voi siete i migliori migliori amici che si possano avere!” li ringraziò il biondo
“Prego, niente smancerie” lo liquidò Nathan agitando la mano “Già la cicca della pace e l’abbraccio hanno intaccato il mio animo di amianto, non ti ci mettere pure con i ringraziamenti sennò sarò proprio da buttare”
“Ha parlato l’Impotente” ghignò Ephias facendo venire in mente a Scorpius un pezzo del gioco delle verità che avevano fatto la sera precedente
“Zitto che altrimenti la buona novella che non sai volare fa il giro del castello in trenta secondi” lo minacciò acido Nathan
“Ehi, abbiamo appena finito una sacrosanta cicca della pace!” protestò Scorpius “E stavate progettando di aiutarmi”
“Si, giusto” annuì Ephias prendendo carta e penna, facendo segno agli altri due di accomodarsi “Per prima cosa dobbiamo sistemare quella palla al piede di mia sorella”
“Ieri sera avevamo detto qualcosa a proposito dell’anello” disse Nathan “Ma non ricordo bene…”
“Io ricordo meno di te” si scusò Scorpius quando l’amico lo guardò con sguardo interrogativo
“Secondo me Scorp potrebbe rischiare e farle la proposta” illustrò Ephias “Così l’anello non entrerebbe e saresti scusato a cercarne un’altra…”
“Ma se le va?” chiese preoccupato Nathan “Qui c’è in ballo una felice festa di addio al celibato, ragazzi, non bisogna rischiare”
“Manco fosse tuo, questo addio al celibato” sbuffò Scorpius “Comunque sono d’accordo con Nat. Anche se sono praticamente certo che non le andrebbe, meglio non rischiare. Anche perché la storia dell’anello dal punto di vista maschile non è ancora stata ben verificata”
“Okay, scartata la prima opzione” mormorò Ephias
“Potremmo far sparire l’anello” propose Nathan sedendosi sul pavimento
“Quasi mi sembra di vedere la tua lampadina delle idee che si fulmina” Scorpius scosse la testa rassegnato “Mio padre mi lincia se perdo l’anello, anche se per finta; comunque me ne procurerebbe un altro, magari non con le stesse proprietà, ma sempre un anello di fidanzamento sarebbe”
“Ma…” iniziò Nathan
“Via la seconda” decretò Ephias prendendo nota sul suo taccuino
“Io avevo pensato di dire tutto a Cordelia” bisbigliò Scorpius
“Tu vuoi morire giovane!” esclamò Ephias allucinato “Quella ti distrugge se lo viene a sapere. Ricordo ancora quella volta che il suo morosetto dell’asilo l’ha lasciata per una sua amica… povero bambino…”
“E la Weasley è una delle sue peggiori rivali in tutto: scuola, fama, soldi… ci manca solo in amore! ” Nathan sbuffò “E poi sono io quello con la lampadina fulminata…”
“Ma la verità…” cominciò Scorpius deciso
“Cazzo, Scorp!” imprecò Nathan alzandosi “La verità va bene quando sei con noi che ti capiamo e che ti conosciamo. Ma Cordelia non sa nulla di te, particolari sconci a parte. Non sa che in realtà non te n’è mai importato un fico secco di rompere le palle agli altri, tantomeno di fare il prepotente con i bambinetti del primo anno; non sa che tu detesti la storia della tua famiglia e che non vai orgoglioso del tuo nome come tutta Hogwarts pensa; non sa che tu non sei cattivo come vuoi far pensare. Tutto questo lei non lo sa. Io e Eph potevamo anche aspettarcela una cosa come la Weasley, anche se, a dirla tutta, è stato un colpo basso per tutti e due, ma l’abbiamo accettato comunque, perché sappiamo come sei; sappiamo che se ci sei rimasto così tanto di culo da venirci a raccontare tutta la storia senza omettere il fatto che ti senti una merda, allora è una cosa seria. E’ per questo che ti aiutiamo, Scorp: perché noi ti capiamo e, per le mutande di Merlino, perché ci vai bene così!”
“Per fortuna che hai l’animo di amianto, Nat” soffiò Ephias ammirato “Se ti avesse sentito il Cappello Parlante… adesso ti spedirebbe a Tassorosso a calci in culo”
Nathan lo fulminò con il suo sguardo di petrolio.
“Ho recepito il messaggio” annuì Scorpius fissando il muro, poi si rivolse ai suoi migliori amici “Qual è la quarta opzione?”
“Scorpius!” Cordelia entrò nella stanza di gran carriera, vestita, truccata e pettinata di tutto punto.
Scorpius si nascose tra i cuscini del letto sperando di non farsi vedere.
“Ciao Cordie…” la salutò Nathan con un cenno
“Che gonna lunga, sorellina adorata” commentò Ephias beccandosi uno scappellotto dalla ragazza per la sua ironia
“Ti ho cercato dappertutto!” esclamò Cordelia piazzandosi davanti a Scorpius e sventolandogli in faccia un volantino rosso e bianco che lui afferrò con riluttanza.
“Kimberly Addams mi ha appena invitato alla sua festa!” quasi urlò lei eccitata sedendosi di fianco al suo ragazzo “Siete i primi a saperlo, visto che Kim mi ha assicurato che l’ha detto solo a me fino adesso! Sarà divertentissimo, vedrete… tutti quelli del nostro anno saranno invitati e…”
“Frena e accosta, Cordelia” ordinò Scorpius tappandole la bocca con la mano “Io non parteciperò a nessuna festa di nessuna Addams”
“Concordo!” annuì Nathan disgustato “Quella è proprio una megera…”
“Tu taci che ci sei andato più di una volta” fece notare Ephias con un ghigno.
Cordelia fece gli occhioni dolci a Scorpius.
“No” ribadì il biondo serio “Lo sai che non mi piacciono le feste fatte tanto per fare…”
Cordelia giunse le mani in preghiera e lo guardo implorante.
“Oh, e va bene” sbuffò Scorpius irritato dandogliela vinta
“Hai ceduto troppo presto, amico” commentò Ephias beccandosi un’occhiataccia dalla sorella
“Grazie!” esclamò Cordelia tornando a guardare il biondo e stampandogli un bacio sulla guancia “Stavo dicendo… ci saranno più o meno tutti, anche gente dell’anno scorso, e bisogna vestirsi un po’ eleganti…”
“Non voglio mettere lo smoking!” brontolò Scorpius incrociando le braccia
“Nemmeno io!” urlò quasi offeso Nathan
“Ma c’è scritto nel biglietto!” la ragazza indicò il foglietto bianco e rosso
“Ma non è certo un ballo di pinguini!” protestò Nathan “Altrimenti andiamo a guardare Happy Feet…”
“Cosa?” fece Cordelia senza capire
“Niente, un film” spiegò Scorpius distrattamente
“Un che?” Cordelia li guardò stranita
“Lascia stare, una cazzata” consigliò Ephias “Ma nemmeno io voglio sembrare un cameriere senza nessun gusto per l’abbigliamento!”
“Va bene, allora, niente smoking” assentì Cordelia un po’ delusa, poi si rivolse a Nathan e a suo fratello “Potete portare delle ragazze, voi due…”
“Che palle…” commentò Ephias sbuffando “Ondine sarà super esaltata per questa cosa…”
“L’hai presa troppo giovane” spiegò Nathan alzando le spalle “Anche se credo che non avrei problemi a trovare una pulzella che voglia venire ad una festa con uno come me, verrò da solo; almeno mi risparmio la fatica di scegliere tra le tante!”
“Che modestia” sorrise Scorpius sarcastico “Come se fossero tutte ai tuoi piedi”
“Potresti invitare Justine” consigliò Cordelia “Le piacerebbe tanto”
“Mi vuoi far morire?” esclamò disgustato Nathan “Ci tengo alla mia reputazione, io”
“Che carino” commentò la ragazza acida “Cos’ha lei che non va?”
“E’ la tua migliore amica” spiegò Nathan “E questo basta e avanza”
Scorpius ed Ephias risero della battuta.
“Davvero mi fai schiantare dalle risate, Nat. Comunque fatevi trovare qui alle quattro del pomeriggio, domani, per i vestiti. Mamma ha insistito per mandare la sarta” disse Cordelia freddamente “Abbiamo deciso che prenderà prima le misure e i modelli che volete voi tre e poi io e Justine passeremo in rassegna tutti i possibili abiti…”
“Basta che si faccia in fretta, io e Nat abbiamo gli allenamenti di Quidditch alle cinque e mezza” sbottò Scorpius mentre Nathan annuiva.
Lei gli posò un bacio sulle labbra.
“Non ti preoccupare, ho calcolato tutto” sorrise Cordelia alzandosi “Vado a consegnare questi alla McGrannit” indicò una grossa pila di libri
“Ciao Cordie…” la salutò Scorpius
“Ciao”
“Ci si vede”
Lei se ne andò facendo ciao con la mano.
“Ci mancava anche la festa” commentò avvilito Scorpius quando fu sicuro che la bionda non potesse sentire
“Già” concordò Ephias.
Entrambi si voltarono a guardare Nathan, che aveva tutta l’aria di uno che ha trovato la tanto sperata quarta opzione.


La mattina del 18 novembre era arrivata, a tutti i ragazzi e le ragazze del settimo anno, una busta contenente l’invito per la festa di Kimberly Addams.
Le ultime quattro parole stampate sulla pregiata carta da lettere bianca erano state quelle che avevano fatto andare su di giri tutti quelli che l’avevano ricevuta: è pregato l’abito formale; questo e il fatto che la festa fosse solamente tre settimane dopo mandò in crisi tutte le ragazze invitate.
“Quando la smetteranno di parlare continuamente di questa benedetta festa?” esclamò pigramente Rose uscendo in giardino affiancata da sua cugina Lily, con la quale aveva fatto pace
“Rose!” la rimproverò stizzita l'altra “E’ un evento! Lo sai benissimo che la Addams è straricca…”
“E’ anche odiosa, se è per questo. Tu credi che dovrei andarci davvero?” chiese Rose stralunata
“Ovviamente!” esclamò Lily “Musica, cibo, vestiti eleganti... Non devi neanche pensare di non andarci!”
Rose sbuffò, sfilò dalla borsa una caramella mou e se la ficcò in bocca.
“Potresti anche trovare un ragazzo con cui andare…” azzardò Lily
“C’è anche Dominique!” protestò Rose “E poi chi dovrei invitare scusa? Le donne non dovrebbero mai fare il primo passo…”
“Come sei all’antica, Rosie” la rimproverò Lily “Se non vuoi andarci esplicitamente con qualcuno, almeno cerca di trovare un ragazzo al bancone del bar”
“C’è qualcuno che potrebbe interessarmi?” fece Rose buttando la carta della caramella nel cestino che fiancheggiava la stradina di ghiaia “Se intendi quell’energumeno di Erik…”
“Sto parlando di Mark, di Roger e di David…” elencò l’altra contando sulle dita man mano che parlava
“Tassorosso! Troppo bamboccioni…” commentò Rose
“Daniel, William, Edward, Lucas, Gerard…” continuò Lily senza ascoltarla
“Ma sei matta? Gerard è insopportabile…” disse l’altra sbuffando
“Rose, non so se ti sei resa conto, ma anche Ewan Carter ti ha chiesto di uscire sabato scorso!” strillò Lily “E tu gli hai detto di no!”
“E allora?” Rose alzò le spalle sedendosi su una panchina “E allora?” Lily rise “E’ il terzo ragazzo più figo di tutta Hogwarts!” “Mi aggiorni il primo e il secondo?” fece Rose estraendo un grosso libro dalla borsa
“Il secondo è Nathan Flynn” sua cugina sospirò “E il primo è Scorpius Malfoy, ovviamente”
Rose deglutì rumorosamente.
“Ovviamente non sto dicendo che devi uscire con quelle due serpi” spiegò Lily interpretando male il viso corrucciato della cugina “Ti sto solo facendo notare che tra i tre ragazzi più belli della scuola, il più intelligente e sensibile ti ha chiesto di uscire”
“Bah” si riprese Rose fingendo di leggere “Ewan è banale…”
Lily si arrese: con sua cugina non si poteva proprio parlare, soprattutto di ragazzi.
“A me dispiace di non poter venire” mormorò sconsolata
“Dai, Lils, sarà una festa come le altre” la consolò Rose senza successo “L’unica cosa che mi fa veramente voglia di andare è l’alcol gratis…”
“Ubriacona” la accusò Lily ridendo “Vado a Difesa, beata te che hai l’ora buca”
“Beata te che hai qualcosa da fare…” la salutò l’altra sorridendo.
Quando Lily sparì dietro la siepe, Rose poté finalmente tirare un sospiro di sollievo; sua cugina sapeva essere davvero stressante quando ci si metteva.
Aveva un’ora buca ed era nella piena intenzione di passarla su quella panchina a leggere, per godersi l’ormai ultimo e opaco raggio di sole prima dell’inverno.
Rose si strinse nel suo giubbino di pelle nera e girò una pagina ingiallita del libro che teneva sulle ginocchia; alla fin fine non era nemmeno tanto male, stare senza fare nulla.
“Indovina chi è?” chiese una voce fin troppo conosciuta mentre due mani dalle dita affusolate le coprivano gli occhi improvvisamente
“Dominique!” quasi urlò Rose girandosi ed abbracciando la cugina “Cosa ci fai qui?”
“SuperDom all’attacco, no?” Dominique le strizzò l’occhiolino e si sedette accanto a lei “Progressi con Malfoy?”
In risposta, Rose scosse la testa sconsolata.
“Certo che siete proprio due stupidi…” commentò sua cugina sistemandosi una ciocca di capelli biondi dietro all’orecchio
“Senti, Dom, io ci ho pensato” disse Rose guardandola negli occhi “Sono stata anche troppo male per lui…”
“Ma, Rosie, tu sei innamorata!” protestò Dominique “Non puoi buttare tutto al cesso!”
“Non butto niente…” mormorò l’altra “Anche perché non ho nulla”
Dominique sbuffò.
“Io devo ricominciare a vivere, non posso starmene qui tutta la vita ad aspettare che quell'animale si accorga che sono un essere umano” s’infiammò Rose “Mi sto riprendendo, con la pozione della nonna e tutto il resto...”
“Ma il vuoto che lui ha lasciato, Rose, si riempirà mai se continui così?” chiese Dominique in un sussurro “Ti bastano poche ore di sonno per farti passare la tristezza del fatto che lui non stia più con te? Non lo senti il buco che ti ha lasciato?”
Rose stette in silenzio.
“Si, lo so” Rose scosse la testa “E’ un vuoto che non se ne va, ma davvero vorrei essere abbastanza forte da cancellare tutto”
“Ascoltami, pensa ai tuoi sogni” le disse Dominique prendendole la mano “Anche se non credi nella Divinazione, ti prego di fare uno sforzo: c'è una forte relazione tra i tuoi sogni e quello che ti sta accadendo, Rosie. Ti senti in trappola, in un labirinto senza via d'uscita...”
“La mia storia con Scorpius?” mormorò incerta l'altra fissando la cugina
“Si!” annuì Dominique accalorata “Sei troppo pessimista in questa relazione, non fai altro che vedere cose brutte da tutte le parti...”
“Perchè? C'è qualcosa di bello nell'essere innamorata di uno che sposerà sicuramente un'altra?” borbottò contrariata Rose
“Si! Il fatto che anche lui è innamorato di te!” s'infervorì la bionda guardandola negli occhi “Non sarebbe stato con te tutto questo tempo se non lo fosse stato... e non dire di no. Devi finirla di girare l'angolo del labirinto. Affronta quello che ti trovi davanti, ce la puoi fare!”
“Tu dici?” Rose alzò gli occhi blu sulla cugina, che annuì “Dici che non dovrei arrendetmi? Che magari dovrei proporgli un ultimatum?”
“Esattamente” Dominique sorrise soddisfatta “Proprio per questo c’è la tua mitica cugina che ha disegnato apposta per te un vestito per la festa della Addams”
Detto questo estrasse dalla sua enorme borsa di pelle una cartellina rigida, l’aprì e scelse due cartamodelli che passò a sua cugina.
“Non vorrai davvero che io metta questo?” domandò Rose sbalordita
“Hai perso almeno cinque chili da settembre, ti starà d’incanto” commentò Dominique umettandosi il labbro inferiore “Non è una meraviglia?”
“Lo è…” balbettò Rose fissando come ipnotizzata i disegni “Ma…”
“Niente ma” l’ammonì sua cugina riprendendosi i fogli e rimettendoli nella cartellina “Domani li porto in sartoria ed entro una settimana e mezza hai il vestito pronto…”
“E tu?”
“Io so già che mettermi” sorrise orgogliosa “Tutto fatto da me”
“Complimenti…” si congratulò Rosie
“Devi essere perfetta” annuì convinta Dominique con un ghigno
“Perché?” chiese Rose guardandola
“Perché anche se vuoi che un ultimatum funzioni con un uomo, per prima cosa bisogna farlo schiattare di gelosia”


“Mi chiedo ancora che cazzo ci siamo venuti a fare qui” borbottò infastidito Ephias allentando il nodo alla cravatta che gli stringeva alla gola “C’è un casino tremendo”
In effetti la festa di Kimberly Addams era davvero un gran successo.
C’erano almeno duecento invitati vestiti di tutto punto che giravano per la grande sala da ballo, chi con un bicchiere in mano, chi alla ricerca di un compagno o una compagna con cui aprire le danze; tutto questo accompagnato da una musica spacca timpani non nei gusti dei tre ragazzi.
“Avanti, Eph!” urlò Nathan eccitato sfregandosi le mani “Buttiamoci nella mischia!”
“La fai facile tu, animale da palcoscenico” brontolò Ephias tracannando il suo bicchiere di birra in un sol sorso “Io odio questi festoni da fighetti”
“Non è poi così male” commentò Scorpius aprendosi il primo bottone della camicia bianca
“Visto?” esclamò Nathan rivolgendosi ad Ephias “Persino Scorpius-mi-strappo-le-mutande-per-la-Weasley si diverte”
Il biondo gli tirò una pacca sulla spalla.
“Mi sa che strapparsele è il minimo …” mormorò Ephias guardando un punto dietro alle spalle dei suoi due amici che subito si voltarono.
“Porca…” cominciò Nathan ma non riuscì a terminare la frase. Scorpius seguì gli sguardi imbambolati dei suoi due amici che fissavano un punto indistinto sopra la scalinata e restò altrettanto di stucco.
Era alta, pelle di porcellana e i capelli rosso scuro raccolti disordinatamente; era fasciata in un vestito di raso blu notte che arrivava appena sopra al ginocchio e ai piedi aveva un paio di sandali dal tacco molto alto.
Sorrise.
Di sicuro non si era vestita da sola.
Rose Weasley scendeva elegantemente le scale, affiancata da sua cugina Dominique, un anno più grande e di una bellezza incredibile, avvolta in un morbido abito color ciliegia che faceva uno splendido contrasto con i capelli biondi raccolti dietro alla nuca.
“Adesso capisco tutto” annuì Ephias distogliendo lo sguardo ancora un po’ shockato “Che schianto”
“Ma è la Weasley?” chiese Nathan inebetito “Non è possibile”
“Già, è proprio lei…” annuì Ephias sorseggiando distrattamente il suo punch
“Bah, non ci posso credere…” Nathan scosse la testa “E’ davvero…”
“Stupenda” disse Scorpius e finì in un solo sorso il bicchiere di whisky incendiario che il cameriere gli aveva appena passato “E dovreste vederla nuda…”
Nathan ed Ephias risero.
“E’ la cosa più bella che io abbia mai visto su questo pianeta” annuì e appoggiò il bicchiere vuoto sul bancone del bar
“E te la lasci scappare come un fesso” annuì Nathan sornione “Quella sta sera se ne trova un altro se non ti muovi…”
“Ho sentito dire che è stata oggetto di attenzioni da parte di un po' di ragazzi” commentò distrattamente Ephias noncurante
“Quali ragazzi?” chiese Scorpius infastidito
“Bah, cinque o sei...” rispose con un'alzata di spalle Ephias “Tra cui Ewan Carter...”
“Quel damerino di Corvonero?” esclamò incredulo Scorpius cercando Rose con lo sguardo senza trovarla “E chi sono questi altri cinque o sei?!”
“Non sarai mica geloso, Scorp...” ghignò Nathan compiaciuto
“Chi? Io?” fece il biondo con finta noncuranza distogliendo lo sguardo grigio dalla folla danzante per portarlo sui suoi amici che lo guardavano scettici “Assolutamente no”
“Okay, beh...” sorrise Nathan prendendo Ephias per le spalle “Facciamo che mentre tu vai a controllare la tua donna noi andiamo al tavolo da pocker”
Scorpius rispose al sorriso, si alzò e si diresse verso la grande portafinestra che dava sul giardino.


Ringrazio chi è arrivato fin qui e chi ha recensito fino ad ora.
Alla prossima.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: verox