Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Evola Who    08/03/2016    1 recensioni
Un caso di omicidio, un insegniate trovato morto nel suo quartiere. Lestrade pensa una aggressione ma Sherlock capisce subito che non è cosi. E manca qualcosa in questo caso, non una prova. Ma una testimone...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Tutti lo guardavano increduli e sbalorditi, persino Eva. Una frase cosi si aspettavano da John, ma mai da uno come Sherlock Holmes avrebbe dato del genio ha un altro essere umano.

“Figurati, lo conoscevo, quindi per me è stato facile, per te sarebbe stato il nulla.” Rispose Eva facendo spallucce.

“Lo so. Ma è geniale lo stesso.” E fece un piccolo sorriso, Eva lo notò e lo ricambiò, tutti gli altri invece trovano strano questa situazione.

“A ogni modo…” disse Anderson tornando al caso: “Che cosa possiamo dedure dal un mozzicone di sigaretta e caffè?”

“Oh, niente, a parte il tipo, la marca e da quanto tempo è li,” svuoto la cenere sulla mano insieme al mozzicone, la annusò e continuò a fissarlo:

“Dall’ odore di caffè misto alla cenere, è vecchia di tre giorni, il fumo deve essere forte ma economico, e a giudicare dalla forma del mozzicone, l’ultima parte è molto curvata, quindi lì ha spento con molta forza, come se dovesse lasciare un messaggio…”

Quando finì aveva lo sguardo perso e pensò alle e-mail che aveva visto sul cellulare, così posò tutto, tolse il guanto e andò sulla scrivania e acese il pc.

“Beh… è allora?” disse Greg.

“La sigaretta è dell’assassino. Probabilmente preso da un distributore automatico piuttosto che in una tabaccheria. È venuto qui esattamente tre giorni fa:”

Eva aveva lo sguardo preoccupato e guardò John, anche lui aveva la stessa espressione e gli mise un braccio introno alla sue spalle in segno di sicurezza.

“E hai trovato una e-mail tra lui e l’assassino?” chiese Donovan.

“Si, posta inviata e ricevuta, deve esserci qualcosa, un discussione tra di loro.”

“Prova anche in Bozze.” Suggerì Eva.

La guadarono ma non dissero nulla e lei anguse: “Lo uso spesso.” E rimasero muti.

Sherlock controllò tutte le cartelle e rimase sbalordito di quello che aveva scoperto, ma allo stesso tempo la sua espressione nascondeva un aria preoccupata ma si poteva vedere dei suo occhi, diede un occhiata veloce a Eva, che aveva la sua stessa espressione ma più visibile agli altri e John la stava rassicurando tenendo il braccio intorno alla sue spalle.

Sopirò, si alzò e disse: “Bene, John, Eva, abbiamo finito. Andiamo.” Spense il computer e si alzò dalla scrivania.

I due (ormai) amici si scambiarono delle occhiate perplesse e lo seguirono.

Greg disse verso a lui con tono frustato: “Che significa ‘Abbiamo finito’? Non so ancora il movente!”

“Prendete il computer e leggete le sue E-mail.” Disse soltanto e chiuse la porta.
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Note della autrice:
Lo so, un capitolo breve ma
inteso. 
Forse la storia va un pò lenta
ma spero che vi piaccia.
Grazie a tutti a quelli che elggono e scrivono
:)
Ciao!
Evola

   
 
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