Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: anteraschan    09/03/2016    1 recensioni
E lei era li, in mezzo alla polvere, persa nei suoi pensieri, con i capelli biondi al vento e con il sole che le illuminava i grandi e vivaci occhi azzurri. Apparentemente delicata, fragile, una normalissima ragazza, ma io, il magi oscuro, notavo in lei una particolarità, non so dire se positiva o negativa. Attorno al suo corpo slanciato svolazzavano dei ryuk, dei ryuk grigi.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judal, Nuovo personaggio, Sinbad
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Annah si girò dandomi le spalle, e continuando a camminare a testa bassa detto uno spintone a Sinbad e uscì dalla stanza facendo sbattere la porta. Ci fu un minuto di silenzio molto imbarazzante. -Ma cosa diavolo le prende ora? Ma è bipolare?- dissi scocciato. Il re era molto perplesso -Ah, Judal, non solo hai distrutto tre case e una strada del paese, ma hai fatto anche piangere una donna. Dovresti vergognarti.- sospirò sconcertato. Zoppicando ignorai del tutto Sinbad che per l'ennesima volta nell'arco di dieci minuti non veniva preso in considerazione, e uscii dalla stanza a cercare Annah. -Judal dove stai andando?- mi urlò il re dalla stanza. -Non scappo pezzo di idiota, conciato così non ce la farei neanche a uscire dal palazzo.-. Controllai in tutte le stanze del palazzo ma sembrava essersi volatilizzata. Dopo tre ore di ricerche andate a vuoto, urlai arrabbiato - Ah si? Brutta puttanella col cazzo che continuo a cercarti e col cazzo che mi preoccuperò ancora per te, anzi, non mi preoccuperò mai più per niente e nessuno. Stupidi sentimenti umani, stupida ragazzina, stupido Sinbad e stupida Sindria, io domani parto e ritorno nell'impero Kou.-. Ero veramente fuori di me, cosa che non capitava mai, quindi salii su una delle torri a prendere una boccata d'aria. Feci i numerosi scalini imprecando e maledicendo il mondo dal dolore, arrivai incima, scostai le tende e insipirai a pieni polmoni. Dalla terrazza si vedeva tutta Sindria e il mare, dove il sole si stava tuffando per dare spazio alla luna. -Cosa ci fai qui?-. Mi girai, e non mi ero accorto che in un angolo c'era Annah seduta con le gambe strette al petto. -Niente. Ti stavo cercando.-. Nessuna risposta. -Perchè piangi?-. -E me lo chiedi, coglione?- sibilò con cattiveria lei. -Si, te lo sto chiedendo. Perchè o mi stai prendendo in giro, o hai veramente sbattuto la testa. Se eri arrabbiata perchè ci siamo scontrati, e come era scontato, le hai prese, perchè mi hai chiesto se ero stato io a romperti una gamba? Cioè, non ha senso.-. Finalente sollevò la testa, aveva le guancie umide e uno sguardo interrogativo. -Cosa? Ci siamo scontrati? Mi hai picchiata?-. -Ragazzina tu hai davvero qualche problema.-. Rimase in silenzio, poi si mise una mano sulla fronte. -No,non mi ricordo. Ma comunque sia non era per questo che ero arrabbiata.-. Cosa? Ma che problemi aveva? Non se lo ricordava?Effettivamente era spaesata, non sembrava affatto che stesse fingendo di non sapere nulla. -E per cosa eri arrabbiata?-. Rimise la testa tra le ginocchia e borbottò qualcosa che non riuscii a capire. Mi inginocchiai vicino a lei. -Parla più forte cretina, non ti sento.-. -....sola.-. -Mi stai facendo innervosire! Parla più forte perchè ti giuro che ti faccio scomparire dalla faccia della terra.-. Alzò il viso e senza guardarmi negli occhi disse con la voce che tremava -Ero arrabbiata perchè quando mi sono svegliata tu non c'eri. E pensavo che tu mi avessi lasciata sola.- riabbassò la testa e ricominciò a singhiozzare. La mente mi si annebbiò. Troppi pensieri insieme, che volavano veloci da una parte all'altra della mia testa. Poi finalmente realizzai quello che aveva detto,e mi misi a ridere. -Ahahahah, eri arrabbiata perchè pensavi di essere rimasta sola? Ahahahahah!-. Sentii lo spostamento d'aria sotto l'occhio, e subito dopo il sonoro rumore di uno schiaffo. -Non c'è nulla da ridere.- disse alzandosi in piedi - Non mi piace stare sola.-. Non potei trattenermi dal fare una battuta molto cattiva. -Ah, si spiega perchè ti prostituisci allora Ahahahahah, la compagnia degli uomini ti piace Ahahahah.-. Me ne pentii. Improvvisamente un brivido di freddo mi attraversò la schiena, forse perchè i suoi occhi azzurri come il ghiaccio mi fissavano con uno sgardo talmente colmo d'odio che era troppo anche per me. -Mi fai schifo, Judal. Mi fai veramente schifo.-. Si girò e andò via, lasciandomi addosso quella sensazione di freddo, ma anche tanti sensi di colpa. Avevo esagerato.
  
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