Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: anteraschan    10/03/2016    1 recensioni
E lei era li, in mezzo alla polvere, persa nei suoi pensieri, con i capelli biondi al vento e con il sole che le illuminava i grandi e vivaci occhi azzurri. Apparentemente delicata, fragile, una normalissima ragazza, ma io, il magi oscuro, notavo in lei una particolarità, non so dire se positiva o negativa. Attorno al suo corpo slanciato svolazzavano dei ryuk, dei ryuk grigi.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judal, Nuovo personaggio, Sinbad
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rimasi ancora un po' sulla terrazza, mi sentivo terribilmente in colpa. Eppure avevo fatto cose immaginabilmente peggiori e gravi, ma non saprei dire perchè, questa mi metteva veramente in difficoltà con me stesso. Ormai si era fatto buio, aveva anche una certa fame, tornai dentro il palazzo e andai verso le cucine. Con le mani legate sarebbe stato difficile rubare del cibo, quindi optai per rubare per prima come un enorme coltello, rompere le catene, e dopo ciò andare a prendere qualcosa da mettere sotto i denti. Per soddisfare qualche vizio presi anche del vino. C'era un gran trambusto nei giardini, il Re aveva dato inizio all'ennesimo festino, ma questa volta decisi di non intrufolarmi, mi sedetti su un davanzale e stetti a osservare. C'erano enormi tavoli imbanditi, musica, luci, colori, e anche moltissima gente. Sinbad come al solito era seduto su un tappeto colorato, accerchiato da numerosissima donne che lo riempivano di moine e di complimenti. Distolsi lo sguardo, e l'occhio mi cadde su una nuvola di Ryuck grigi. Sotto una cascata di riccioli biondi vidi il viso di Annah : si era fatta un bagno e si era cambiata d'abito, un vestito azzurro come il cielo che le arrivava sopra le ginocchia e lasciava scoperte le spalle. Però c'era qualcosa che non andava e non ci misi molto a capire di cosa si trattava : non aveva più neanche un graffio, non si intravedeva neanche l'ombra di un livido, e camminava perfettamente. Impossibile. Erano passati solo tre giorni, e io, il Magi più potente dei tutti i tempi ero ancora dolorante. Perchè lei sembrava stare benissimo? All'improvviso alzò la testa e i nostri sguardi si incrociarono. Mi aspettavo un dito medio alzato, o un altro brivido di freddo lungo la schiena. Ma niente di tutto questo. Alzò un sopracciglio, abbozzò un sorrisetto che esplodeva di cattiveria, si leccò le labbra e riprese a camminare, stavolta muovendo il bacino e incrociando leggermente le gambe a ogni passo, e si diresse verso Sinbad. "Figurati, mi ero immaginato che avesse lasciato correre. Spero vivamente di aver frainteso quello che sta per fare" pensai. E invece no, evidentemente non mi sbagliavo affatto. Il Re ci mise meno del previsto ad accorgersi della sua presenza. L'aveva vista tra la folla, e la seguiva con gli occhi. "Puttanella del cazzo!", saltai giù dal davanzale e atterrai dolorosamente vicino a un vaso, poco lontano dalle spalle di Sinbad. Mi misi in modo da non essere visto e continuai a guardare la scena. -Buonasera Re Sinbad.- disse con una voce fin troppo mielosa Annah. -Buonasera a te , signorina. Vedo che hai calmato i tuoi nervi eh?-. Le altre donne, che si sentivano ignorate, erano visibilmente infastidite dalla sua presenza. -Certo, anzi, sono venuta per scusarmi. Ho avuto un comportamento pessimo, volevo chiedere se magari Vostra Maestà..si insomma..potesse passarci sopra.-. Il Re sfoggiò un sorrisone a trentadue denti. -Abbiamo cominciato con il piede sbagliato io e te, Signorina. Vieni,- disse facendo segno alle donne di allontanarsi - siediti accanto a me. E non avere paura, gli uomini non sono tutti come Judal. Anzi, nessun uomo che si rispetti farebbe piangere una donna.- . Mannaggia la miseria, quello stupido avrebbe pagato anche questa. "Me ne ricorderò quando sarà il momento di pareggiare i conti in sospeso.". Intanto lei si era seduta vicino a lui, accavallando le gambe. -Insomma, Signorina, come ti chiami?- Si scostò i capelli dalla faccia, mettendo delicatamente una ciocca dietro all'orecchio, poi fece un sorriso fin troppo falso per i miei gusti. -Mi chiamo Annah, Vostra Maestà.- -Mi fai sentire vecchio, chiamami pure Sinbad. Annah è un nome inusuale da queste parti, lo sono pure i tuoi lineamenti. Perchè sei a Sindiria?-. Annah rimase in silenzio per qualche secondo, probabilmente si stava inventando una scusa sul momento. -Infatti, vengo dal Nord. Mi trovo a Sindria per lavoro, ho bisogno di soldi al momento, quindi mi sono allontanata da casa.-. Sinbad era più interessato alle sue cosce che ai suoi discorsi. -Ah capisco. Bhe, hai già un lavoro?-. Fece una risatina - Si, non so quanto possa essere nobile, ma ce l'ho già, purtroppo in questi tre giorni di pausa non ho potuto dedicarmi al lavoro, quindi devo rimettermi presto in pari.-. Ormai non avevo dubbi, sapevo benissimo dove voleva andare a parare con quella conversazione. Cosa credeva, che io potessi essere geloso? Buhahah, ma figuriamoci. Eppure però avevo una strana sensazione addosso. -Capisco, e dimmi, qual'è la tua professione?-. Annah alzò una gamba e la distese ai piedi di Sinbad. -Sono una prostituta, Vostra Maestà.-. Negli occhi del Re passò una scintilla. -Così giovane? Una tale bellezza sprecata così?- e intanto faceva avanzare la mano sul fianco di lei. Annah però in quel momento si accorse della mia presenza. Mi risuonò improvvisamente la sua voce in testa "Judal. Sono io. Sono nella tua testa vuota. Ci starò per poco, solo il tempo di informarti che per me puoi andare a farti fottere, e che visto che mi hai dato della puttana, ora ti mostrerò realmente cosa sono capace di fare. E con Re Sinbad, sai quante monete d'oro? Ho fatto male a innamorarmi, ma non c'è problema, stasera si aggiusterà tutto. Baci baci, stammi bene Coglione." . Non potevo rispondere, non sò come avesse fatto a entrarmi nella testa. Ma c'era una parola che continuava a rimbombare nella mia mente . "..innamortata". Avevo sicuramente sentito male. O forse no? Comunque sia, restava il fatto che c'era pure un altra parola che spiccava nei miei momentanei pensieri : "Sinbad".
  
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