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Autore: lolli89    11/03/2016    3 recensioni
James Phelps e la sua ragazza Italiana si trovano di fronte a scelte importanti, che potrebbero cambiare la loro vita... oppure no, potrebbero addirittura dividerli. Cosa sceglieranno di fare? Cosa sarà mai, questo ostacolo tra loro? E se lo supereranno, quali sorprese riserverà la loro storia? Saranno belle, o dovranno superare le avversità? Sarà tutto rosa e fiori, o troveranno anche spine, nel mezzo? Come sempre, quando trovate Xx metteteci il vostro nome, così la storia, spero, sarà più realistica!
Per ora vi lascio nel dubbio, se siete curiosi, leggete!
lolli89
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Phelps, Oliver Phelps
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 << Questa sera conoscerai i miei più vecchi amici… ci conosciamo fin dai tempi delle scuole >>, stava dicendo James a Xx: erano seduti in veranda, su una sedia a dondolo a casa dei suoi genitori. Ci avevano trascorso parecchio tempo, in quei giorni di festa, e poi James l'aveva portata in giro per la sua Birmingham, per farle conoscere i posti che preferiva e i quelli più turistici, mentre spesso veniva circondato dai fan, che chiedevano foto o autografi.

Ogni volta che succedeva, Xx cercava di starsene in disparte, magari guardando la vetrina di un negozio: non erano i suoi momenti preferiti, ma il fidanzato era famoso, e doveva accettarlo… anche se avrebbe volentieri sotterrato quei fan che gli facevano domande inopportune, o che chiedevano un bacio sulla guancia o un abbraccio: possibile che certe persone fossero così sfacciate?

James invece cercava di tenerla stretta a se, gli dava sicurezza averla accanto… senza contare che non voleva separarsi da lei per niente al mondo, neanche cinque minuti: ultimamente c'erano state delle aggressioni ai danni di giovani ragazze, e lui non voleva assolutamente le capitasse qualcosa del genere: probabilmente ne sarebbe morto.

<< Non vedo l'ora di conoscerli, chissà quanti aneddoti avranno da raccontarmi su di te >>, gli fece lei, posandogli la testa sul petto: il luogo in cui si sentiva più al sicuro e più protetta al mondo.

<< Io ero u n bravo ragazzo a scuola! >>, protestò scherzando.

<< Tutti lo credono, fino a quando non arrivano gli amici a raccontare cose imbarazzanti >>, ridacchiò lei, sporgendosi per bacialro.

<< Rimarrai delusa, mia cara, io non ho scheletri nell'armadio >>, continuò lui candidamente.

<< Vedremo… >>, gli fece lei, sfiorandogli il collo con due dita.

<< Mmm… non vedo l'ora di restare da solo con te >>, rispose lui, reagendo subito al suo tocco.

<< A chi lo dici… Ho tanta voglia di fare l'amore con te, James. E non vogliamo certo che miniPhelps nasca con una voglia di sesso, vero? >>, fece lei innocente, e il ragazzo la guardò per un secondo prima di scoppiare a riderle in faccia.

<< Beh… secondo me questa voglia non dipende dalla gravidanza ma dal tuo affascinante fidanzato >>, scherzò lui, che ancora stava ridendo per prima.

<< Siamo modesti eh >>, lo prese in giro lei.

<< E anche se sono piuttosto convinto che una voglia a forma di sesso non esista… sono ben felice di soddisfarla… sai com'è, giusto per stare tranquilli. Mi piacciono queste voglie… >>, le sussurrò seducente, avvicinandosi alla sua bocca, tirando appena fuori la lingua e passandogliela sulle labbra.

<< Ehi, ragazzi, io esco. Dovrei tornare tra un ora al massimo. Più tardi passano a salutarci anche Oliver e Katie, prima della partenza di domani. Tuo padre è dovuto uscire, James >>, riferì Susan mettendosi il cappotto.

<< Ok mom, see you later >>, salutò.

Quando sentirono la porta d'ingresso chiudersi, il ragazzo prese subito Xx rea le braccia: un ghigno malizioso stampato sul suo viso da bravo ragazzo. La ragazza si aggrappò al collo di lui, colta alla sprovvista da quel gesto improvviso.

<< Jamie! >>, protestò spaventandosi.

<< Non mi chiamo Jamie! >>ringhiò lui, ma dalla luce brillante dei suoi occhi Xx capì che non si era arrabbiato sul serio.

<< Giusto per curiosità, che hai intenzione di fare? >>, si informò, muovendo i piedi a penzoloni avanti e indietro.

<< Fare tanto sesso per soddisfare le tue voglie, amore mio >>, la informò rientrando in casa con lei ancora tra le braccia.

<< Sei uno sporcaccione! >>, gli disse ridendo, ma già gli stava sbottonando la camicia sotto il suo maglione: non voleva perdere neanche un minuto.

<< What is sporcaccione? >>, domandò aggrottando le sopracciglia, guardandola curioso.

<< Sul serio? >>, gli domandò lei perplessa.

<< Yes! >>, confermò lui, che intanto era arrivato davanti la porta della sua vecchia camera e l'aveva messa giù per aprire.

<< Sporcaccione is… una persona un po' viziosa, diciamo >>, cercò di spiegargli.

<< In ogni caso secondo me a te piace questa storia della voglia di sesso, e la usi per soddisfare la tua >>, fece lei sorridendo, mentre lui la faceva entrare nella camera: l'aveva già vista in quei giorni, e le piaceva molto; c'erano molte foto di lui, da solo, con il fratello, gli amici o la famiglia, e adorava guardarle… già si immaginava che il loro bambino fosse uguale a lui.

<< Può darsi… >>, fece lui misterioso alle sue spalle.

Xx si girò verso di lui, lo guardò per un momento negli occhi… poi, presa da un incontrollabile desiderio, gli afferrò la cintura attirandolo a se: cominciò a slacciarla, mentre lui con le mani le accarezzava il volto dolcemente. Xx lo prese per i fianchi, lo fece voltare mettendolo spalle al muro, e cominciò a strusciare la sua intimità contro quella di lui, entrambi ancora vestiti, mentre con le mani lei gli accarezzava e gli stringeva le forti braccia… e lui la guardava esterrefatto. Finì di slacciargli la cintura dei jeans, li sbottonò e abbassò la zip, levandoglieli completamente, continuando a guardarlo negli occhi… a loro non servivano parole: si capivano con lo sguardo.

<< Now, dear James… ti farò gemere forte… godere così tanto che ti si piegheranno le ginocchia e che urlerai... >>, gli disse, completamente seria, con una traccia di malizia nella voce e nel lampo di luce dei suoi occhi. James stentava a credere alle sue orecchie e deglutì, già eccitato… le iridi degli occhi che si inscurivano, diventando di un colore più intenso.

Lei gli levò il maglione e finì di aprirgli la camicia, senza però toglierla: con il naso partì dalla clavicola, respirando piano sulla sua pelle, sfiorandolo con la punta, passando le dita tra la sua leggera peluria, coprendogli il capezzolo con le labbra, leccandolo, bagnandolo e tirandolo, passandoci la lingua attorno. Una volta torturati entrambi i capezzoli, le sue labbra proseguirono il loro cammino, mentre una mano, posizionata sul suo fianco, lo teneva fermo al muro e l'altra aveva preso, da sopra la stoffa dei boxer, ad andare su e giù sulla sua erezione… alternando dei tocchi appena accennati a carezze che andavano più a fondo.

<< Vuoi vedermi morto, ammettilo >>, rantolò lui, la voce quasi irriconoscibile tanto era colma di desiderio.

<< No amore mio, mai…. Io voglio vederti godere >>, gli rispose, con totale sincerità nella sua voce roca.

<< I think…. Credo che tu ci sia vicina >>, sospirò.

<< Allora sta zitto e goditi il momento >>, gli rispose lei, stringendo contemporaneamente con più decisione alla base del suo “ animale “.

Arrivò al bordo dei boxer, risalì con la lingua fino all'ombelico e scese poi lentamente, sfiorandogli la pelle anche con i denti, arrivando poi di nuovo al borde dei boxer neri, abbassando con le labbra la parte centrale, dove già c'era la punta della sua eccitazione pronta per lei.

<< Ciao mio sexy amico >>, soffiò lei, a un centimetro dalla sua erezione… leccando appena, con la lingua appena fuori dalle labbra, la base del suo “ amico “, che era ancora coperta dai boxer, e James cercò di soffocare un gemito chiudendo gli occhi e stringendo i pugni.

Era estremamente erotico per Xx stare li e guardarlo gemere: con i denti andò prima sul fianco destro, poi sul sinistro per finire di abbassargli i boxer, mentre lui provava a venire in avanti con il bacino per assecondarla, ma lei lo prese per la vita e lo spinse di nuovo contro il muro, tenendolo fermo con le mani.

<< Vuoi stare fermo? >>, fece lei ironica.

Gli prese l'erezione tra le mani, circondandola, mentre gli lanciava uno sguardo ammaliante, e rimaneva li a guardare l'effetto che gli faceva: schiuse le labbra e si morse piano il labbro inferiore, provocandolo, mentre sentiva sotto le sue mani la sua eccitazione che si induriva ancora di più. Cominciò piano ad andare su e giù, dalla punta fino alla base, alternando strette energiche a lievi tocchi con le dita… era in ginocchio, e si abbassò ancora di più per arrivare ai suoi testicoli, leccandoli piano e carezzandoli con le dita.

James emise un sibilo a denti stretti, passandosi la lingua tra le labbra, chiudendo di nuovo gli occhi. Xx prese la sua erezione in bocca, dopo qualche minuto, e iniziò a succhiare forte, tormentandolo con la lingua, passandoci attorno, mordicchiandogli piano la punta.

<< Mmm... >>, rantolò lei, spostandosi un momento, prima di tornare a occuparsi dell' “ animale “ di James, continuando quella dolce agonia, nascondendo i denti sotto le labbra, andando a fondo, fino alla base, e tornando indietro molto lentamente. James gemeva senza più freni: si stava godendo quelle attenzioni, quel momento per lui solo.

<< Oddio… >>, gemette, la voce roca, riaprendo gli occhi per assistere alla scena: sentirla così… vederla così… era il ragazzo più fortunato del mondo.

<< It's fantastic! >>, quasi ringhiò, stringendole forte le spalle, lasciandole dei graffi e i segni rossi della stretta delle dita, e Xx gli prese i testicoli in mano, scoprì i denti, tornando verso l'alto, mordendolo con delicatezza lungo tutto il tragitto.

<< Oh my God!! >>, soffiò James, la voce profonda, mentre cercava di trattenersi, ma era arrivato al limite… un'ultima leccata sulla punta, e su tutta la sua lunghezza, e il ragazzo esplose.

<< Xx! >>, gridò forte, di piacere, sommerso dall'intensità dell'orgasmo, le ginocchia che cedettero, tremanti… come tutto il resto del suo corpo, e lui scivolò con la schiena attaccata al muro, incapace di rimanere lucido per qualche minuto.

<< Te lo avevo detto che ti avrei fatto gridare… che avresti urlato… e che le ginocchia ti avrebbero ceduto… Ho vinto >>, disse soddisfatta, passandosi la lingua tra le labbra.

James aveva ancora il respiro pesante e il battito accelerato, ma alzò un braccio, che tremava ancora, appena, e con pollice e indice le sfiorò labbro e mento, mentre l'altra mano scattò dietro la sua nuca, tirandola a se. La baciò con passione, con trasporto… la sua lingua si insinuò a forza tra le labbra di lei, aprendosi un varco: le mordicchiò le labbra famelico, e Xx si abbandonò completamente a lui, non pensando più a niente.

Nessuno dei due sapeva quanto tempo rimasero li a scambiarsi baci di fuoco: Xx si levò la maglia, era attaccata a lui, i suoi seni schiacciati sul suo petto, le braccia intrecciate al suo collo, e gli stavano arricciando i capelli tra le dita.

<< Xx… ti prego… >>, ansimò tra un bacio e l'altro.

<< James… ne ho bisogno come dell'aria… >>, lo implorò la ragazza.

<< Agli ordini… signora con le voglie >>, sorrise sulle sue labbra, ma lei gliele morse.

<< Signora non credo proprio >>, fece scherzando.

Si guardarono negli occhi per un attimo e si capirono all'istante: era questo il bello tra loro, non avevano bisogno delle parole per capirsi, come in quel momento; nessuno dei due voleva che fosse una cosa tenera e romantica, quella volta… avevano la passione che scorreva nelle loro vene e la percepivano nell'aria, tra loro… volevano darle sfogo, volevano una cosa rude, veloce… quasi animale. Xx inarcò un sopracciglio guardandolo, gli occhi che ardevano, e James la tirò su, alzandosi a sua volta, spingendola verso il bordo del letto.

Le sfilò i jeans impaziente, infilando una mano nelle mutandine di lei… che era già eccitata, e a quel contatto inarcò la schiena. James continuò il suo assedio, guardando ogni sua reazione, osservandola dimenarsi sotto di lui: con i denti, prese il ferretto del reggiseno e lo tirò verso l'alto, scoprendole parzialmente i seni, tirandoli piano con le labbra, bagnandoli, mentre lei aveva afferrato con le mani la camicia di lui, stringendone i lembi.

<< James… >>, era l'unica parola che riusciva a gemere di tanto in tanto.

Avevano completamente perso la cognizione del tempo: nessuno dei due sapeva da quanto erano in quella stanza… sapevano solo che il loro desiderio aumentava, e che la temperatura attorno a loro era bollente.

<< James… non resisto più… >>, gli disse, cercando di allungare le mani e prendere la sua erezione: non aveva intenzione di aspettare oltre. Lui però la vide, e le prese il polso portandolo al lato della sua testa, mentre con l'altra mano uscì dalle sue mutandine e le spostò di lato: le divaricò le gambe con le ginocchia, si prese l'eccitazione in mano e cominciò a strusciarla sulla sua femminilità… avanti e indietro, lentamente.

James aveva il respiro roco e pesante, e Xx dimenava i fianchi sotto di lui, impaziente: era sicura che lo stesse facendo apposta, a girarci intorno. Continuò così per qualche altro minuto, incurante delle proteste di Xx, che era estremamente bagnata ed eccitata, e la zona diventò ipersensibile.

<< James! >>, urlò più forte, cercando di liberare il braccio dalla stretta di lui, che si fece più salda. Un ghigno si dipinse sul suo viso, e allora, finalmente, indirizzò la sua erezione verso l'apertura di lei: pronta per accoglierlo, pronta per lui: entrò di appena un paio di centimetri…

<< Siamo a casa! >>, annunciò sua madre dal piano di sotto: parlava con qualcuno e James riconobbe la voce del fratello e della cognata.

<< Fuck! >>, imprecò, mentre Xx sgranava gli occhi.

<< James, Xx, dove siete? Alla fine ho fatto prima del previsto >>, chiamò Susan a gran voce.

<< Yes, veniamo >>, urlò di rimando: o non avrebbe smesso di chiamarle o di andare a vedere dove erano finiti, altrimenti.

Xx sorrise al doppio senso e spinse il bacino contro di lui, facendolo entrare di un altro centimetro.

<< Jamie? Dove ti sei cacciato? >>, tuonò Oliver, e sentì i suoi passi risalire per le scale:entro massimo due minuti lui sarebbe entrato nella camera.

<< Fuck again >>, si ritrovò a imprecare, uscendo di malavoglia da lei, che gli lanciò uno sguardo di protesta.

<< Conoscendolo verrà qui a sbirciare… apposta >>, disse, rivestendosi in un lampo, l'erezione che pulsava quasi dolorosamente, in attesa di essere placata, mentre passava i vestiti a lei che, di pessimo umore, si rivestì, svogliata e insoddisfatta.

Aveva appena fatto in tempo a chiudersi l'ultimo bottone, che suo fratello entrò, spalancando la porta e irrompendo in camera.: guardò tutti e due, entrambi sembravano irritati e infastiditi da qualcosa: poi, vedendo la zip dei jeans di lui abbassata, e la maglia stropicciata di lei, intuì qualcosa.

<< Che fate qui sopra? >>, domandò, con un ghigno piuttosto malcelato.

<< Le stavo mostrando le foto >>, gli rispose, indicando i quadri fatti a collage sulle pareti, mentre dietro di lui, Xx lo fulminava con gli occhi.

<< Certo… giorni che siete qui… e adesso gliele fai vedere >>, ghignò lui, non ci era cascato.

<< Stavamo per scendere >>, fece candidamente James.

<< Se volete… venire >>, gli disse il gemello, indicando il piano di sotto.

<< Veniamo subito >>, gli rispose l'altro, stando al gioco.

<< D'accordo, dopo di voi >>, disse segnando la porta.

Xx incredibilmente era riuscita a non arrossire a quello scambio di battute: era sicura che Oliver avesse capito perfettamente cosa avesse interrotto… sul più bello.

<< A proposito… tirati su la zip dei jeans, James… le foto… >>, sghignazzò tra se.

<< Ti devo un orgasmo >>, sussurrò James all'orecchio di Xx, che fremette alla sola idea… ma con tutta probabilità Oliver lo sentì, perché un ghigno identico a quello di James si allargò sul suo volto.

<< Andiamo… sesso nella cameretta che avevamo da piccoli? >>, continuò ridendo, e James divenne di un acceso color pomodoro.

<< Come credi che lo abbiamo fatto questo bambino? >>, gli chiese tagliente Xx, anche per togliere James dall'imbarazzo per lo sguardo di Oliver e il suo tono sorpreso.

<< Oh… beh… ecco… >>, balbettò, diventando rosso come il fratello.

<< Esatto. Tu e Katie la vostra prima notte da sposati, non credo abbiate lavorato all'uncinetto, e chissà quante prima e dopo… >>, continuò lei, e lui diventò più rosso che mai.

<< Quindi si, ci hai interrotti sul più bello. Ora sparisci dalla mia vista, sono piuttosto seccata con te >>, lo intimò lei, e Oliver si dileguò.

<< Stasera, quando saremo soli nella nostra casa qui, senza scocciatori in giro, mi farò perdonare >>, continuò l'altro una volta rimasti soli.

<< Non vedo l'ora >>, commentò Xx.

<< Anche io non vedo l'ora di strapparti di dosso questi vestiti >>, confermò, e la sua voce era carica di promesse e aspettativa.

 

Xx aprì piano gli occhi, sbattendo le palpebre: si girò verso James, che dormiva rivolto dalla sua parte, il lenzuolo che lo copriva fino al sedere… e aveva dormito senza maglia, quella notte: con un braccio le cingeva la vita, e respirava profondamente. Sorrise, radiosa e felice, non credendo a quanta felicità riuscisse a provare: sentiva ancora sulla sua pelle il profumo della notte trascorsa insieme. Provò a spostarsi un po', ma lui rafforzò la presa sul fianco di lei, impedendole di andare da qualsiasi altra parte.

<< Non 'ndartene… 'ncora cinque minuti… >>, biascicò con la voce impastata dal sonno, mentre con il braccio con cui la teneva provava a tirarla a se. Xx gli carezzò lieve il braccio, non voleva svegliarlo, ma quando si girò verso di lui, lo vide che la guardava con occhio vispo.

<< Goodmorning, bell'addormentato… non volevo svegliarti, scusa >>, gli diede il buongiorno, baciandolo sulle labbra e sulla spalla, stendendosi su un fianco, il viso a pochi centimetri dal suo.

<< Non importa… io sto bene qui dove sto, e anche tu, no…? >>, le sussurrò a mò di buongiorno.

<< Sul serio… hai bisogno di una conferma? >>, gli domandò, accoccolandosi più vicina a lui.

<< Sono un ragazzo timido e insicuro, dopotutto… ho bisogno di essere rincuorato >>, fece lui, semiserio.

Xx sorrise: << Non andrò da nessuna parte. Mi avrai tra i piedi ancora per tanto tempo… se mi vorrai >>, gli sussurrò baciandolo, e James si rilassò.

<< Chi ha bisogno di rassicurazioni ora? >>, le domandò.

<< Sai… io sono una comunissima ragazza… potresti stancarti tu di me, dopotutto. Sei famoso, magari ci sono cose che non posso darti o capire… magari vorrai una persona del tuo stesso mondo, un giorno… che parli la tua lingua… >>, fece lei abbassando lo sguardo.

<< Che fai? >>, gli chiese dopo un secondo.

<< Controllo che ieri sera tu non abbia sbattuto la testa da qualche parte… stai dicendo un sacco di scemenze, non si sa mai… ne abbiamo parlato anche ieri sera… pensavo che quello che è successo dopo avesse dissolto i tuoi dubbi… >>, disse lui, e Xx sorrise debolmente.

<< Ti sei divertita ieri sera? >>, le domandò lui, dandole un bacio e stringendola più forte: capì che quelle domande l'avrebbero sempre assillata… lui non poteva farci niente, poteva solo rassicurarla, quando succedeva.

<< Quando? Con i tuoi amici o dopo, quando abbiamo fatto un incontro a porte chiuse io e te soli? >>, gli chiese ingenua.

James assottigliò gli occhi e sollevò la testa per guardarla bene in faccia, una strana espressione in viso.

<< Non ho alcun dubbio sull'eccellente, favolosa, riuscita del secondo tempo. Mi riferivo alla prima parte >>, disse convinto.

<< Sei molto modesto, eh?… si, sono simpatici i tuoi amici. Quel Matt, poi, mi ha raccontato certe cose di te, mentre eri al bagno… >>, fece lei soave, e James si alzò di scatto: era piuttosto geloso di lei.

<< Non devi credere a quello che dice. Ci prova con tutte. Ti sei accorta di come ti fissava la scollatura della maglia ieri sera? Io ti avevo detto che era troppo, ma tu non mi dai mai retta! E come ti guardava il sedere poi! Quando eravamo in quel bar con il dj e stavamo ballando… non ti scollava gli occhi di dosso! >>, protestò lui, un fiume in piena.

<< Ah! Allora te ne eri accorto? >>, indagò lei, che non riusciva a capire se lui aveva fatto finta di niente o non lo aveva notato.

<< Certo che l'ho visto! E non ha smesso neanche dopo la notizia della gravidanza! >>, si indignò.

<< Quindi è per questo che al bar non mi hai mollata un attimo? Pensavi mi avrebbe invitato a ballare e ne avrebbe approfittato? >>, gli domandò, baciandolo: dopotutto quel Matt le era sembrato un po' viscido, non era sicura le piacesse del tutto. Le aveva fatto delle domande strane, ma era meglio non dirlo a James, o avrebbero litigato di brutto: non voleva che perdesse gli amici, e poi lei aveva già chiarito la situazione, con lui.

<< Tra le altre cose. Dovrò scambiare due paroline con lui >>, borbottò, baciandole il collo.

<< Non era male… >>, buttò li lei: dopotutto era un bel ragazzo, anche se viscido.

<< Ehi! >>, protestò lui, guardandola, riemergendo dal suo collo.

<< Amore, lascia perdere. Non era male, ma tu sei molto più bello, sexy, romantico, intelligente e divertente di lui… senza contare che è di te che sono innamorata persa >>, gli disse lei adulatrice.

<< Così va meglio >>, ridacchiò lui.

Rimasero in silenzio per un po', a coccolarsi, ripensando entrambi, senza saperlo, alla notte precedente.

 

 

Avevano appena oltrepassato la porta di casa, dopo la serata con alcuni dei più vecchi amici di James: purtroppo non si vedevano molto spesso, ma quando lui era a Birmingham cercavano di organizzare almeno un'uscita.

<< Riprendiamo da dove mio fratello ci ha interrotti >>, fece James, e non era una domanda: Xx non fece neanche a tempo a togliersi la sciarpa, che lui si era già avventato su di lei e sulla sua bocca, spingendola contro il muro dietro di lei, a fianco la porta d'ingresso.

<< Mi piace questo agguato… non vedo l'ora di riprendere da dove ci hanno interrotti >>, fece lei, prendendogli il viso tra le mani.

Le sfilò il cappotto, lasciandolo cadere per terra, poi le prese la borsa e la lanciò sul divano… qualche altro passo, e anche il suo cappotto finì a terra, poco più avanti.

<< Un assalto erotico alla mia ragazza >>, confermò lui, togliendole guanti e sciarpa, lanciandoli chissà dove, mentre Xx si toglieva le scarpe scalciandole via, e James la imitava. Xx gli tolse il cappello, guardandolo attraverso le lenti degli occhiali da vista.

<< Amore? Con questi sei estremamente attraente, sai? Ci credo che le ragazze non ti staccavano gli occhi di dosso >>, sbuffò lei corrucciata, togliendogli gli occhiali, posandoli su un tavolino.

Lui le carezzò il contorno del viso, delicato e leggero: << Non dirmi… sei gelosa? Non ti preoccupare, io ti appartengo… sono tuo, non potrei stare con nessun'altra >>, fece lui serio: di tanto in tanto le venivano delle ridicole crisi di gelosia, e lui la rassicurava sempre.

<< Si, ma… tra qualche mese avrò un pancione enorme! Inoltre… questo bambino potrebbe essere una peste, e piangere tutto il giorno e tutta la notte… sarà facile per te cercare dist… >>, ma non riuscì a terminare la frase: lui le aveva tappato la bocca con un dito.

<< Neanche per sogno. So quello che stavi per dire, e non ci provare mai più. Io ti amo, e la sola idea di andare a letto con un altra o di svegliarmi con una sconosciuta di fianco non mi attira per niente… lo trovo sbagliato… come una forzatura… per nulla interessante. A me piace questo corpo… ne conosco ogni minimo dettaglio, ogni neo… ogni curva e lineamento… >>, fece, baciando sul corpo di lei i nei visibili, facendole trattenere il fiato.

<< Ogni punto sensibile… ogni cosa che lo fa eccitare… so esattamente come prendermi cura di lui… e del tuo cuore >>, continuò, sfiorandola con le labbra dietro l'orecchio.

<< E quando questa pancia crescerà, per fare spazio a mio figlio… o mia figlia, penso sarà la cosa più bella che io abbia mai visto… e l'atto di amore più grande che qualcuno potesse fare per me. Perciò, tu non ti devi preoccupare di nulla, perché sei l'unica per me… e l'unica che abbia mai amato davvero… te lo ripeterò sempre, se ne avrai bisogno >>, le disse dolcemente: Xx era commossa.

<< Comunque, sei molto bella quando dai di matto e ti vengono queste idee ridicole >>, le disse sorridendo, battendole il palmo della mano in fronte… e anche Xx sorrise.

<< Vogliamo riprendere da dove ci siamo interrotti? >>, gli domandò lei, avvicinandolo, tirandolo per la fibbia dei jeans.

<< Questa si che è un idea magnifica >>, le rispose, prendendole il viso tra le mani, baciandola con trasporto.

Xx si alzò sulle punte dei piedi provando ad avvicinarsi, e lui la sollevò, portandola all'altezza del suo viso, schiacciandola ancora contro il muro: la ragazza sentiva già la sua erezione che chiedeva di essere liberata, ed esultò. Lei gli levò la maglietta impaziente, continuando a baciarlo, staccandosi solo il tempo di fare passare la testa dal buco della maglia, gettandola da parte, e quella rimase impigliata nel corrimano delle scale.

Salirono al piano di sopra un gradino alla volta, lentamente: anche lui cominciò a sbottonarle la camicetta, aprendo i bottoni con i denti, passando la lingua nel solco tra i seni, e lei inspirò rumorosamente, sopraffatta dalle sensazioni, inarcando il bacino contro di lui, trattenendogli la testa. Da li passò a baciarle e tormentarle prima un seno e poi l'altro, spostando il reggiseno verso il basso con i denti.

<< James… oh… >>, riuscì a rantolare lei, gli occhi chiusi, tirandogli un po' i capelli.

Quando smise, lo guardò, niente affatto contenta, e cominciò a slacciargli la cintura dei jeans, passando con la mano sull'erezione, e lui chiuse gli occhi per un secondo, godendosi il contatto.

James, mentre con braccio la sorreggeva, con la mano libera le sbottonò i jeans e abbassò la zip, e Xx lo aiutò a levarli: arrivarono alla camera solo con l'intimo e i jeans di lui addosso, mentre il resto dei loro vestiti era disseminato in giro per la casa.

Xx aprì la porta impaziente, lui la mise sopra il letto, al centro, e si allontanò un momento.

<< Aspetta un attimo >>, le disse.

<< Again?? È tutto il pomeriggio e la sera che aspetto! >>, protestò.

Lui si girò verso di lei con due cravatte in mano, lei parve capire e si mosse sul letto, in attesa. James si avvicinò al letto, facendole scivolare le cravatte lungo il corpo, mentre Xx gli abbassava i jeans insieme ai boxer, toccandogli appena la punta dell'erezione, facendolo sussultare. Lui si abbassò baciandola, facendola stendere: le loro bocche si cercarono e si trovarono, mordicchiandosi le labbra… Xx prese a baciargli il profilo della mascella, fino ad arrivare all'orecchio, tirandogli con le labbra il lobo, sussurrandogli sensuale: << Che hai intenzione di fare con quelle cravatte? >>, e lo guardò, in attesa della risposta. Nei due secondi di tempo che ci mise per rispondere, lei gli prese una delle cravatte e ci avvolse la sua erezione, passando anche attorno ai testicoli, stringendo e allentando, facendogli delle carezze con quel tessuto liscio come seta: lui trattenne il fiato e gettò la testa indietro. Andò avanti così per ancora qualche minuto, alternando le carezze con la cravatta ai tocchi delle sue dita, o delle sue labbra e della lingua, che lo tormentava, ma proprio quando stava per venire… Xx si fermò, allontanandosi.

James la guardò contrariato.

<< Beh, amore. Anche tu oggi mi hai lasciata li, così, sul più bello >>, gli disse prendendolo in giro.

James assottigliò gli occhi: << Vuoi una sfida a colpi di orgasmi? No problem >>, fece lui, prendendo la cravatta che aveva in mano, bendandole gli occhi.

Prese la seconda, legò tra loro i polsi, e assicurò l'altra estremità della cravatta alla testiera del letto, poi sentì James alzarsi, e dopo qualche altro secondo lo sentì toccarle piano la caviglia, baciarla e legarla, assicurandola a un angolo, poi passò alla seconda caviglia e fece altrettanto.

Si fermò a guardarla: era immobilizzata e completamente vulnerabile: poteva farle quello che voleva, era alla sua mercè.

<< James? >>, fece incerta: non aveva idea di dove fosse andato, anche se sapeva che non era sul letto, perchè non ne sentiva il peso.

<< James…? >>, ripetè più forte, dopo un paio di minuti, non avendo ricevuto risposta.

Ancora niente, ma sentì le sue mani sui fianchi e il materasso sprofondare un po': sentì dei movimenti e lui che si spostava… le sue gambe, sentì, erano ai suoi lati.

Strattonò gambe e braccia, mosse i fianchi… voleva toccarlo, andargli incontro, ma non riusciva a muoversi un granchè.

Sentì le sue mani che correvano verso l'alto, toccandola lievemente, fino a risalire sulle braccia e stringerle le mani: sentiva il suo dolce respiro sul collo, la leggera barba che le sfiorava la mandibola… girò la testa per incontrare le sue labbra, ma lui si spostò subito.

<< Uffa! >>, sbuffò lei, e James ridacchiò.

<< Neanche un bacio? >>, brontolò ancora, e due secondi dopo sentì le labbra di lui posarsi lievi sulle proprie, e sorrise.

<< Basta chiedere >>. ridacchiò James, mentre Xx si scioglieva.

<< Allora ne voglio un altro >>, disse subito.

<< Mmm… siamo impazienti eh? >>, sussurrò piano, poi le diede un secondo bacio, più intenso, mettendoci dentro molta più passione: mordicchiò piano il labbro inferiore, e lei schiuse la bocca, passando con la lingua sul suo labbro superiore.

I due stavano già andando in fiamme, la loro pelle bruciava, bramosa del contatto l'una dell'altra: James infilò la lingua nella bocca di lei, carezzandola e rincorrendola, posandole una mano sul collo, mentre l'altra era dalle parti del fianco e lo carezzava. Xx percepì che lui si alzava, e avvertì il suo sguardo che esplorava ogni parte di lei, ogni minimo centimetro di pelle… e questo le provocò delle piccole scosse sotto la pelle… che la eccitavano. da morire

<< Hai intenzione di lasciarmi qui appesa come un salame? O posso toccarti anche io…? >> domandò sarcastica, strattonando braccia e gambe.

<< Sei la mia marca preferita di salame, allora… più ne mangio e più ne ho voglia… Ora, puoi startene in silenzio? >>, domandò spiritoso: Xx stava per rispondere, ma si morse le labbra, e il ragazzo sorrise.

<< Now… I have a idea for you. Devi solo lasciarti andare… al resto ci penso io >>.

<< Mmm… miniPhelps? Che dici? Ci vogliamo fidare? >>, chiese alla sua pancia, con un sorriso.

Le sue labbra calde e umide si posarono su quelle di lei, e scesero lente sul collo… Xx sentiva la sua barba contro la sua guancia, sul seno, contro l'ombelico… e li se fermò, carezzando la pancia che cominciava a intravedersi un po', la baciò ancora e chiese, guardando Xx in viso: << MiniPhelps… ti fidi, si?… mmm… ok. Ha detto che si fida, mi ha dato il permesso di farti mia >>, annunciò, e Xx sorrise. James ridacchiò, e senza aspettare risposta, tornò con le labbra sulla sua bocca, con la barba che la solletica, la punge e la tormenta: aveva voglia di lei, si sentiva dai suoi baci famelici...questi baci, infatti, non avevano nulla a che fare con quelli dolci di prima, questi baci trasmettevano desiderio, passione… voglia. Le labbra si scontravano, mentre James aveva le mani sui suoi seni e li massaggiava, tirando piano i capezzoli con le dita, mentre con la bocca seguiva la linea del collo, della spalla… per poi tornare sul profilo della mascella, mordicchiandole l'orecchio…

Xx respirava rumorosamente, le sensazioni amplificate dalla momentanea perdita della vista: sentiva il dolce peso di lui ancora su di lei, sulla zona dell'inguine. Con le mani James scese sui suoi fianchi e li strinse, lasciando i segni delle dita sulla sua pelle… scese a baciarla con le labbra, prima tormentando un seno, poi il secondo, facendole venire i brividi e inarcare la schiena. Le baciò tutta la pancia, soffiandoci sopra piano e carezzandola: voleva che miniPhelps avesse un contatto anche con lui… il suo papà, e questo era uno dei pochi modi per riuscirci.

<< Oh, mi sono dimenticato di toglierle… >>, fece sovrappensiero, una volta arrivato alla sua femminilità, ancora coperta dalle mutandine in pizzo.

<< Te le strapperei di dosso… >> cominciò lui, e Xx senza neanche rendersene conto alzò il bacino come invitandolo a farlo.

<< Ma sono così belle… >> continuò, passando la punta del naso tra le sue gambe, inspirando il suo odore, facendo fremere Xx. Con le mani scese ancora sui fianchi, afferrando le mutandine alle due estremità, abbassandole appena…

Xx inspirò bruscamente, mentre lui alzava lo sguardo per guardarla: passò la punta della lingua li, tra le grandi e piccole labbra, baciando… succhiando…

La ragazza aveva perso il controllo e ansimava senza freni, alzando il bacino verso quella bocca che la stava mandando in paradiso.

<< James… James… >>, riusciva solo a gemere piano con la voce che vibrava, il cervello che non riusciva a mettere insieme nessun pensiero… la sola cosa a cui riusciva a pensare era James, e a quanto la stava mandando in estasi in quel momento.

Il ragazzo con una mano le strinse il sedere, mentre l'altra era sulla sua femminilità, e con il pollice e il medio divise le labbra, e con l'indice entrava appena in lei, già bagnata, calda e aperta per lui.

Sostituì l'indice con la punta della lingua, e lei sentì i muscoli delle gambe irrigidirsi, le dita dei piedi arricciarsi, e dei brividi che partivano dalla spina dorsale irradiandosi ovunque in lei. Ancora qualche secondo e avrebbe avuto un orgasmo potente… ci era quasi… ma lui si fermò, sistemandole le mutandine, ben consapevole di quello che faceva.

Xx rimase di sasso.

<< James! Ancora?? Non ti azzardare sai! Due volte in un giorno! >>, lo sgridò lei infastidita, anzi, infuriata: insoddisfatta due volte in un giorno.

Sentì lui che si alzava e avvertì che si stava muovendo: << Dove stai andando?? >>, domandò piuttosto contrariata, ma nessuna risposta.

<< James! >>, ringhiò, ma lui non rispose: era quasi sicura che fosse uscito.

Dopo quella che a lei parve un'eternità sentì dei passi, e di nuovo il suo peso sopra di lei, e percepì tutto il calore che il suo corpo trasmetteva.

Sentì una sua mano che le carezzava il viso, il pollice che premeva sul labbro inferiore… e poi qualcosa che non si aspettava: sentì che gli poggiava qualcosa sulle labbra, e le disse di mordere quello che le aveva messo vicino la bocca… sorrise tra se quando capì cos'era: le stava facendo assaggiare una fragola immersa nel cioccolato.

<< Mmm… >>, mugolò lei: era davvero buona, e mangiata così lo era ancora di più… era molto eccitante. La seconda fragola James la poggiò sulle sue labbra, e Xx capì: aprì sensualmente la bocca, o almeno sperava fosse così… e prima di morderla succhiò la punta, sporcandosi le labbra di cioccolato… e lui, vedendola, d'istinto la baciò, per togliere l'eccesso.

Xx lo trattenne per il labbro inferiore: << Sei perdonato >>, gli sussurrò, lasciandolo andare, e James ridacchiò dolcemente, prima di prendersi anche lui un pezzettino di fragola e darle il resto.

<< Meno male >>, sussurrò di rimando.

La terza la passò sul seno e sul collo, succhiando via la cioccolata, baciandola languidamente, senza fretta. La quarta gliela passò sulla pancia… ma la quinta fu il colpo di grazia, per Xx: la prese e la passò sulla sua femminilità, spostando a lato le mutandine, avvicinandosi poi per leccare via la cioccolata… poi tornò sulle sue labbra, mordicchiandole e facendole assaggiare un pezzettino di quella fragola, le tolse la benda, e Xx potè vedere che quella stessa fragola era finita sulle sue labbra, e lui la mangiava soddisfatto.

La ragazza non credeva di essere mai stata tanto eccitata in vita sua; lui le rimise la benda e poi scese deciso tra le sue gambe, cominciando a baciare e leccare la zona,divise di nuovo le labbra e vi infilò la lingua dentro, penetrandola appena. Questo fu la goccia che fece traboccare il vaso: l'orgasmo la investì intenso, potente come l'esplosione di un vulcano, facendola ardere e tremare da capo a piedi, il respiro accelerato… si dimenava sotto di lui, strattonando gambe e braccia ancora bloccate, il petto che si alzava e abbassava convulsamente: gemeva forte, senza neanche provare a controllarsi, mentre gettava la testa indietro, persa in un vortice di lussuria.

<< James… >> era l'unica parola che era riuscita a dire, come se fosse tutto il suo mondo, l'unica cosa che le importava nella vita… e in effetti era così: lui e il suo bambino non ancora nato erano indispensabili come ossigeno, ormai.

<< Bentornata >>, le disse togliendole la benda a un centimetro dal suo viso, sfoderando il suo sorriso timido e irresistibile.

Si sporse per baciarlo: << Credo di non aver mai apprezzato le fragole con il cioccolato come ora… dammene una >>, gli sussurrò baciandogli uno zigomo. Lui la prese e stava per mettergliela tra i denti, ma lei agitò la mano, lui capì e gliela mise tra le dita, e intuendo cosa volesse fare la mangiò piano, un pezzettino alla volta.

<< Pensi che potresti slegarmi? >>, gli chiese lei. James si avvicinò a una sua caviglia slegandola, riuscendo anche a togliere le mutandine,che finirono alla caviglia della gamba ancora legata.

Lei lo osservava rapita, guardando la sua eccitazione ben dritta… che chiedeva di essere soddisfatta.

Lui si accorse del suo sguardo e sorrise tra se: << Ready? >>, le chiese.

<< Non vedo l'ora di averti dentro di me amore >>, rispose di slancio.

Lui la penetrò con decisione, spingendosi a fondo, immergendosi completamente: uscì velocemente per poi affondare ancora in lei, sentendo i suoi muscoli si adattavano perfettamente a lui, avvolgendolo. James aveva tutti i muscoli che si tendevano, mentre le baciava il collo languidamente: Xx con la gamba libera avvolse il ragazzo per i fianchi, stringendolo e spingendolo ancora di più dentro di lei, gemendo per questo contatto così intimo e ravvicinato. Anche James gemeva, alzandosi e abbassandosi su di lei, con delle goccioline di sudore che gli scendevano dalle tempie e sui muscoli definiti delle braccia, facendo scontrare le proprie intimità.

Ad un tratto il ragazzo le prese la gamba che aveva attorno a lui, e con la mano sulla coscia la aprì di lavo, formando un angolo di circa novanta gradi con le sue gambe.

<< Oh… James… >>, rantolò Xx: in quel momento la sua femminilità, così esposta a lui, era ipersensibile, e lo sentiva più a fondo che mai.

Inarcò la schiena mentre lui le baciava ancora il collo, provocandole la pelle d'oca, continuando il suo assalto, mentre una mano era salita sul braccio, per intrecciarsi e stringere le sue dita, e l'altra era ferma sulla coscia per tenerle la gamba aperta…

La velocità delle spinte aumentava, e Xx seguiva i suoi movimenti con il corpo… era inebriante sentirlo li, dentro di lei.

James gemette di gola, un suono rude, quasi animalesco, che sprigionava un intensa lussuria, e Xx lo sentiva, sentiva che lui era quasi all'apice… e con un ultima spinta gemettero entrambi, colti dall'ondata dell'orgasmo che li investì in pieno, facendoli tremare, i corpi sudati, mentre James era intrecciato a lei.

Il ragazzo, dopo essersi ripreso un po', le slegò l'altra gamba, le mani, e infine tolse la benda dai suoi occhi, poggiando la testa sul petto di lei, abbracciandola rilassato e felice.

<< Amore? >>, chiese Xx dopo qualche minuto.

<< Mmm? >>, mugugnò lui: si era quasi addormentato.

<< Non volevo svegliarti. Buonanotte… ti amo >>, gli sussurrò all'orecchio, carezzandole i capelli.

<< I love you too >>, le rispose, prima di addormentarsi.

 

 

<< James… sai bene che rimarrei qui tutto il giorno… ma dobbiamo andare. Tra un po' partiamo per Londra… >>, cominciò lei dopo un po', avendo rivissuto nella mente tutta la notte precedente… senza però muoversi di un millimetro da dove stava. James aveva ragione, lei li vicino era in paradiso. Vide il cestino delle fragole sul comodino accanto, e la cioccolata a fianco: allungò una mano, prendendo la fragola e immergendola nel barattolo, avvicinandosi a lui, che aveva di nuovo chiuso gli occhi, posandogliela sulle labbra. Lui sorrise e la addentò. Prese una seconda fragola, se la mise tra i denti tenendone un pezzettino, e si avvicinò a lui, baciandolo, mentre la fragola andava dall'uno all'altra finché non la spezzarono, prendendone un pezzetto ciascuno.

<< Ti ho sporcato di cioccolata >>, fece lei ridendo, pulendolo con un dito.

<< Dovrebbero essere tutti così i risvegli… e se restassimo su questo letto fino all'arrivo del nuovo anno? >>, propose James stringendola a se.

<< Non mi tentare… >>, pigolò lei.

<< Pensaci, non dovremmo neanche metterci degli stupidi vestiti addosso… saresti tutta only for me >>, continuò lui sorridendo tra i suoi capelli.

<< Questi inutili vestiti… saremmo più comodi tutti nudi… fare cose con i vestiti addosso… assurdo… che noia. Chissà perché tutti li mettono >>, fece lei, e James le scoppiò a ridere in faccia.

<< I love you so much >>, fece lui allegro, e anche lei si unì alla risata.

<< Dai, al tre ci alziamo o faremo tardi… >>, fece lei dopo un po'.

<< Se insisti >>, sbuffò divertito.

<< Uno… due >>, e si alzò di scatto.

<< Tre, il bagno è mio >>, urlò con la mano già sulla maniglia della porta, dopo aver recuperato una coperta.

James osservò la sua fidanzata scuotendo la testa, consapevole che lei l'avesse appena fregato.

<< Amore, tu intanto potresti raccogliere i vestiti di ieri sera >>, fece ridendo: erano ancora disseminati in giro per casa.

 

 

Era il trentun Dicembre, e si stavano preparando per la festa, ma non appena Xx apriva la bocca per parlare o chiedergli qualcosa, lui la zittiva baciandola.

<< Mi vuoi dire dove andiamo?? >>, scrisse alla fine su un foglio, arrendendosi.

<< Surprise. Neanche Katie lo sa. Io e Ollie vi faremo una sorpresa >>, le disse, aprendo l'armadio e scegliendo.

<< Devo vestirmi elegante o no? >>, scrisse ancora.

Lui non rispose, se la rideva sotto i baffi, così lei aspettò che lui si vestisse, per vedere cosa si metteva.

<< Ingegnosa >>, commentò lui, prima di avviarsi verso il bagno, e lei vedeva che aveva un papillon in mano.

 

Dopo la cena in un bel ristorante, la serata cambiò tono: James si tolse il papillon e Ollie la cravatta sottile che aveva, e andarono in un lounge bar molto carino di un ragazzo che conoscevano, e quella sera li avrebbero fatto musica dal vivo: si sarebbero alternate con diverse band musiche pop e rock, fino ai successi più commerciali. Alla fine Xx aveva scelto un vestito nero, un po' largo, che scendeva a campana e arrivava circa a metà coscia, e aveva degli inserti in pizzo e trasparenze sulle maniche, sui fianchi e sulla schiena, dove l'abito creava una V in pizzo semitrasparente, mentre per quella sera aveva riposto i tacchi, i piedi un po' gonfi, per cui aveva scelto degli stivaletti bassi.

<< Sei molto rock'n'roll amore… hai azzeccato senza sapere. Brava >>, si complimentò lui, che aveva jeans scuri, una camicia chiara e una giacca non troppo elegante.

<< Grazie amore >>, gli rispose baciandolo.

Mancava un minuto alla mezzanotte

<< Quest'anno sei stato lontano per un po'… ed è stata dura. Per fortuna ci siamo ritrovati, e ora siamo addirittura in tre! Siamo una piccola famiglia… e se lo vorrai staremo con te anche per quest'anno… e i prossimi! I love you! >>, urlò Xx sopra il frastuono.

<< Io vi adoro entrambi! Staremo insieme! Vi amo! >>, urlò di rimando lui.

<< Dieci… nove… otto… sette… >>, lo speaker faceva il conto alla rovescia.

<< EHI YOU! IMMEDIATELY REMOVE HANDS FROM THE SEAT OF MY GIRL! >>, ringhiò James minaccioso a uno sconosciuto, lanciandogli uno sguardo assassino.

( traduzione: EHI TU! TOGLI SUBITO LE MANI DAL SEDERE DELLA MIA RAGAZZA! )

<< Sei… cinque… quattro… tre… due… uno… Happy new year!! Scatenatevi ragazzi! >>, urlava il dj. Intorno a loro era pieno di persone e coppie che si baciavano e si scambiavano auguri, e anche loro quattro furono travolti dall'onda della felicità.

Cantavano, ballavano e ridevano: si stavano divertendo, e Xx ballò anche con Oliver, che le fece fare delle piroette, mentre ridevano come matti, e quando alla fine arrivò una canzone più lenta, Xx e James ballarono abbracciati, vicini, mentre lui le avvolgeva le vita.

 

<< Amore, vado al bagno, mi scappa un sacco di pipì da quando sono incinta! >>, lo avvisò, era quasi l'una del mattino, erano ancora li che si divertivano.

<< Vuoi che ti accompagni? >>, le chiese, stava bevendo qualcosa dal bicchiere.

<< No, stai qui tranquillo a divertirti, torno subito… e poi cosa vuoi che mi capiti andando al bagno?! >>, fece lei divertita.

<< D'accordo allora, ci vediamo tra un po', sperando non ci sia troppa coda! >>, le disse lui sorridente, dandole un bacio leggero.

<< Sei adorabile quando minacci la gente di starmi alla larga >>, gli disse allegra, prima di allontanarsi.

<< Perchè sei splendida! >>, le urlò dietro, ma non era sicuro avesse sentito.

 

<< Oh, sorry… I thought I saw the sign ladies >>, fece entrando, vedendo un uomo sulla quarantina uscire da uno dei bagni.

( trad: Mi sembrava di aver visto il cartello delle signore ).

<< Miss, I'm afraid it was me to be wrong >>, le rispose.

( trad: signorina, temo di essere stato io a sbagliare ).

<< Oh, do not worry. it can happen… Well, good evening >>, le disse la ragazza, girandosi per uscire.

( trad: oh, non si preoccupi. può capitare. beh, buona serata ).

<< She is very pretty >>, disse improvvisamente l'uomo, avvicinandosi.

<< Even my boyfriend thinks so >>, disse lei, un po' turbata.

( trad: anche il mio fidanzato la pensa così ).

<< I do not see anyone whom. He wants to escape? Look, I do not want them nothing >>, disse lui, avvicinandosi velocemente verso di lei.

( trad: Io non vedo nessuno qui. Vuole scappare? Guardi che non voglio farle niente ).

<< Sure. I do not doubt it. In a crowded place ... it would be stupid. Now I have to go though >>, fece quasi vicina alla porta, ma prima che lei potesse aprirla, lui le afferrò il braccio e la spinse contro il muro.

( trad: Sicuro. Non lo metto in dubbio. In un posto pieno di gente... sarebbe da stupidi. Ora devo proprio andare però ).

<< I think I'll enjoy with you >>, fece l'uomo con voce agghiacciante.

( trad: credo che mi divertirò con te ).

<< Not me. Let me now! >, urlò lei tentando di divincolarsi, ma lui aveva molta più forza.

( trad: Io no. Mi lasci subito! ).

 

...

 

  
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