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Autore: Risa_chan    28/03/2009    2 recensioni
Non si può piacere tutti, questo è un dato di fatto: ci sono persone che ci vanno genio, altre che preferiremmo vedere crepare sotto atroci torture...*** dare per scontato le emozioni era il suo mestiere, eppure ormai non riusciva più a fare a meno di pesare che tutto fosse dannatamente sbagliato. Recensite, sono aperta anche alle critiche!!!!!!!! ULTIMO CAPITOLO POSTATO.(facciamo tutti insieme una preghira di ringraziamento)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell'autrice:
Siamo arrivati al sedicesimo capitolo di questa storia, un vero traguardo per me, poichè le fanfiction scritte fin ad ora sono arrivate ad un massimo di 8 o 9 capitoli. cerco di scrivere storie piccole per concluderle in maniera dignitosa senza che io mi perda in centomila idee per andare a finire di non cloncluderne nessuna.  amarsi e dimeticarsi ha avuto un dicreto sucesso, e vi ringrazio per questo... le strade sono due, o continuo ampliando il racconto, con le modifiche appropriate, o la concludo qui, con un altro capitolo, o arrivando a venti per far numero pari. la scelta è rimessa a voi, lettori, quindi se vi piace che continui ,fatemelo sapere!!!
detto questo rispondiamo a Tarantella 20: ho deciso di dedicarti questo capitolo visto che sei stata così brava da indovinare tante cose!!!! spero che la fine non ti sia sembrata troppo scontata.
Ncl: rispondo al commento che hai lasciato al primo capitolo... tu sai quanto mi piace ridere, e le cose divertenti mi piace scriverle.... ho detto basta hai melodrami, molto tempo fa!!!!
 un grosso bacione,
Fanny

PER ODIO, PER AMORE


Ciò che spinge una donna a deprecabili azioni possono essere soltanto due cose, l’amore e l’odio.
Per questi due sentimenti forti e tanto devastanti, una donna è disposta a fare qualsiasi cosa.
Lexi, per entrambe le cose. Non l’una o l’altra... lei agiva sia per amore che per odio.
Quante volte aveva buttato fango su Black? Un milione... già, tutte le volte che compariva una nuova fiamma, o fans, lei riusciva in un modo o nell’altro, a rendere Black il peggiore degli esseri chiamati uomini.
Non che fosse difficile, visto il comportamento che quel tale teneva, e soprattutto per il modo di Leila di saltare alle conclusioni sbagliate. Una sputasentenze, e nient’altro.
Come quella Lily Evans, costatare con i propri occhi come disprezzava chi con tanto ardore le dimostrava i suoi sentimenti, le faceva venire il voltastomaco.
Si capiva benissimo che non aveva mai provato sulla propria pelle cosa significava essere rifiutati, essere ignorati da chi si ama.
Una lezione ci voleva, pure per lei, doveva comprendere cosa significava essere dimenticati, cercare di emergere e tentare di trovare la luce del sole, ma rimanere lo stesso invisibile...
Lei per Pat, era invisibile... ma, piuttosto che odiarlo preferiva amarlo ancora di più, e cercare di fare la sua felicità.
E, se questo significava Cornelia, a lei andava bene.
erano anni che conosceva cosa realmente c’era fra la sua amica e Black, per paura di un possibile abbandono di lei per lui, aveva complottato alle spalle, spingendo studentesse procaci a provarci spudoratamente con il giovane insistentemente fino a quando non avesse ceduto. Tutto sotto gli occhi di Leila, e con i suoi commenti a far da sottotitolo.
Per amore di un egoista. Patrick Ewan amava solo se stesso, e la sua indipendenza, quella con cui Cornelia spiccava di più in lei. Lexi aveva bisogno di un uomo protettivo, Pat di proteggere non ne aveva nessuna voglia.
Per odio, aveva chiesto di uscire con Black, ma anche per amore, s’intersecavano nel suo animo... e costantemente lottava affinché uno prevalesse sull’altro.
Odio per Leila, amore per Pat, poi viceversa... era pazza, forse. Ma uno era il ragazzo di cui era segretamente innamorata, l’altra era, la sua migliore amica.
 A volte, cercava di allontanare Sirius e Cornelia, per dispetto a quest’ultima, a volte odiava Pat per quanto fosse stupido a non capire i suoi sentimenti, e desidera che Cornelia lo lasciasse, sì per Black in modo tale da fargli comprendere quanto si potesse star male.
Era depressa, a lei mai nessuno pensava.
“Ciao, Lexi.”
“Ciao, Cecilia.”
 La ragazza si sedette vicino alla Corvonero e insieme mirava il parco verdeggiante. La primavera era arrivata, i primi caldi si facevano sentire così da permettere agli studenti di passare il loro tempo libero, seppur poco, fuori all’aria aperta.
“Sai, non era poi così bello come pensavo.” Disse Cecilia
“Cosa?”
“Quando James mi degnava di uno sguardo.”
Il vento muoveva le fronde degli alberi, producendo quel fruscio delicato da accompagnamento per il canto degli uccelli.
“Non era come me lo sognavo io.”
“ Quando è tornato in lui ho capito, che non era la stessa persona...come se fosse un altro. Lui faceva certe cose solo per piacere a Lily Evans... non ci riusciva magari... si capiva che lo faceva perché sotto l’effetto di una pozione.”
Lexi non rispose, sentendosi sciocca per ciò che aveva fatto.
“Ti ringrazio lo stesso! Il tuo consiglio mi ha aiutato a carpire, sai?”
Detto questo, fece un sorriso e se ne andò lasciandola nuovamente ai suoi pensieri.
C’era solo una cosa da fare.
****
“Picchiami, se vuoi.”
Lo sguardo di Sirius La trapassava da parte a parte, Lexi non ci fece caso. Quello che era stato era stato, e redimersi non era possibile se non confessare.
“Picchiami, me lo merito.”
Merlino, che situazione!  Se solo pronunciava di nuovo quella frase l’avrebbe fatto davvero, non per il danno provocato, perché stesse zitta.
“Zitta. Non dire più ...non picchio le donne, io. solo Mocciosus a questo privilegio.”
Lexi sorrise a quella frase, perché le botte erano un privilegio di cui tutti ne facevano benissimo a meno.
Il sospiro del ragazzo la sorprese tanto era carico di tristezza e rassegnazione.  Cornelia aveva deciso di non vedersi più.  Si appoggiò alla colonna fredda con le mani infilate dentro le tasche.
“Se pensi di avere la maggior parte della colpa ti sbagli. La tua amica non è così influenzabile... pensare quello di me ,  le faceva comodo.”
Dire di no, era sprecare fiato per un’altra menzogna la quale non sarebbe mai creduta, la giovane abbassò lo sguardo indirizzandolo verso i piedi.
“una brava ragazza come te, non può piacere uno come me. E’ probabile che Cornelia abbia mangiato la foglia. In ogni caso, posso finalmente dire che la storia è conclusa.”
“Non è vero!” sbottò Lexi trovando il coraggio di fissarlo negli occhi.
“Eh?”
“Un amore del genere non può andare sprecato.”
 Sirius rise mentre lei gli voltava le spalle, di tante cose che poteva dirgli lei aveva scelto proprio quella.
 
Nel frattempo Cornelia cercava di concentrarsi sul tema di pozioni, il quale era stato abbandonato già da tre giorni, dall’ultima volta che aveva visto Black.  Era stata la scelta giusta?  Era chiaro fin troppo dell’amore che li legava, all’attrazione fisica e i punti in comune.
Era testarda e sciocca, si ostinava a volere avere sempre ragione, e, in quel caso aveva sbagliato alla grande.
Avrebbe tuttavia significato dover dire addio all’amicizia con Pat, niente più storia, niente più amicizia.
Se rese conto mentre leggeva il capitolo sulla legge di Zompante, di quanto avesse sbagliato a mischiare amicizia e amore.  Da un po’ accumulava errori, senza più riuscire farne una giusta.
Era giunto il momento di troncare con quella schiera da fallimenti. Primo passo, di difficoltà media, era Patrick. Lasciarlo, si rivelò più facile del previsto, bastò ammettere di aver baciato Black, dunque ferire l’amor proprio del giovane Corvonero, per mettere fine a quella relazione insensata.
Difficilissimo per lei, era ammettere di fronte a Black di aver sbagliato, o come preferiva dirlo lei, un piccolo disguido nei calcoli.
 
PRIMO PASSO: trovare Sirius.
Facile per lei bastava decidere al momento dove andare, e lui magicamente appariva.   Infatti, preso il corridoio giusto, eccolo apparire davanti a lei insieme ai suoi malandrini.

SECONDO PASSO: fermarlo e chiedere di poter scambiare quattro chiacchiere da buoni amici.  Non riuscì a compiere la missione nascondendosi dietro una colonna.
“Non ce la faccio... no....”
“ non pensavo fossi così codarda.”
“Lily mi hai spaventa... che cosa hai detto?”
Non avrà detto...
“Sei spaventata al punto tale da non riuscire più a parlarci... sembri Miranda.”
Non doveva dirlo questo no.
“Black, VIENI SUBITO QUI!”
Di marcia, nera da fumare quanto un camino, strattonò Sirius trascinandoselo dietro.

TERZO PASSO: dichiararsi.
 Aveva fatto tanto, ora era giunta la mission impossible.
  Sirius osservava perplesso il fumo che usciva dalle orecchie di Leila chiedendosi cosa avesse combinato da farla arrabbiare tanto. Più ci pensava e più non gli veniva in mente.
“per colpa tua ho troncato con Patrick.”
Silenzio.
Un moto di felicità percorse il ragazzo... ah, ah, fuori un altro damerino! Evviva! Non si preoccupò di nascondere tale sentimento, tanto quanto ne fosse consapevole.
“Ma, davvero?  Lo prendo come complimento.”
“Dubito che io abbia fatto qualcosa per... ”
“Taci. Gli ho detto di noi. E se l’ho fatto è solo per te. Ho perso un caro amico, e ti odio per questo. Ti odio perché ti amo.”
Per amore e per odio si fa di tutto.



   
 
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