Crossover
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Autore: IMmatura    11/03/2016    1 recensioni
[50_lovequotes challenge]
Cinquanta frasi, cinquanta fandom, cinquanta coppie. Una challenge impegnatica per raccontare in una manciata di flashfic alcune sfumature (tranquilli, questa raccolta non è VM18) di quell'immenso sentimento che è l'amore, l'energia, la forza che governa l'universo... o gli universi.
Enjoy!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono ma sono proprietà di Steven Moffat, Mark Gattis e Sir. Arthur Conan Doyle; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

 

VIII

 

 

I would rather have thirty minutes of wonderful than a lifetime of nothing special

 

 

Una volta Sherlock gli aveva detto di stare attento a ciò che desiderava. Quella volta pensava di avere solo un’altra manciata di secondi da vivere e nonostante tutto non si era pentito di nulla. Perché essere li, in quel momento, era esattamente quello che aveva segretamente desiderato per due maledetti anni di silenzio e di vuoto, in cui anche dopo aver fatto le valigie e traslocato continuava a sentirsi in trappola, tra le pareti dell’appartamento di Baker Street, a misurare a passi nevrotici l’ampiezza della sua assenza.

Non aveva desiderato altro che ritrovarsi di fronte la sua figura esile, fremente per la troppa inattività, le punte delle sue dita congiunte, lo sguardo perso oltre le proprie mani, nei meandri del suo inaccessibile palazzo mentale.

Aveva desiderato i casi rocamboleschi, i messaggini sul cellulare agli orari e nei momenti più improponibili, il brivido lungo la schiena nell’aprire il frigorifero senza sapere cosa diavolo avrebbe potuto trovarci questa volta. Aveva desiderato senza speranza ogni singolo giorno una qualsiasi di quelle cose.

Buoni pretesti per ritornare con la mente al loro primo incontro e fingere che fosse tutto come prima, come doveva essere.

Ricordava ancora ogni dettaglio. L’odore asettico dell’obitorio, lo schiocco della frusta, persino l’impercettibile cigolio della porta che si richiudeva alle spalle di quello sconosciuto, dopo che gli aveva dato il proprio indirizzo con una strizzatina d’occhio. E ricordava anche la conversazione nel salotto del 221B, l’istante in cui aveva capito di essere irrimediabilmente fregato, senza sapere ancora bene QUANTO.

Proprio come adesso, con la stessa sfacciataggine inaudita, lui l’aveva trapassato con lo sguardo e senza sorpresa ne disgusto, anzi, con una leggera complicità, gli aveva sbattuto in faccia i fatti: lui desiderava proprio questo.

John Hamish Watson VOLEVA i casi, i messaggi, le stranezze di Sherlock Holmes. Voleva farsi trascinare per mano nel pericolo, con il fiatone, il cuore infilato in gola, il gelo nel sangue che penetrava fino alle ossa, l’adrenalina come una droga a ondate potenti nel cervello. Voleva trattenere il respiro fino a un secondo prima di perdere il controllo, e poi riderne.

E la cosa più tremenda era che, per provare quelle sensazioni, a volte non aveva neppure bisogno dei casi, dei messaggi, delle stranezze, dei pericoli. Gli bastava fissarlo negli occhi...

(376 parole)

 

 

Angolo di IMma



*In uno scantinato semibuio, località indefinita...*

Salve, sono IMmatura e tutte le volte che scrivo una fanfiction ho sempre l'impressione che sia la sorella brutta dell'idea fighissima che avevo in testa...

Gruppo di ascolto fanwriters: Ciao IMmatura.

Non so se anche voi avete mai avuto questa sensazione... o tutti questi dubbi prima di pubblicare... il fatto è che si tratta di una semplice flash, niente di complicato, giusto? Però... sulla Johnlock!

Gruppo di ascolto: Gasp!

Come si fa a spiegare la Johnlock in meno di 500 parole? Anzi, come si fa a spiegarla e basta? Non è una semplice ship... è uno stile di vita!

*Vari cenni di assenso*



Questo è, pressappoco, quello che è avvenuto stanotte, durante l'ultima revisione, nel mio palazzo mentale. Quindi, per favore, siate clementi. Tento per la prima volta di scrivere su queste due patate e potrei davvero essere caduta nel banale o in un eccesso di dolcezza. Chiedo perdono.

In ogni caso sono contenta di averci provato e spero che continuerete a seguire la raccolta. Ringrazio come sempre chiunque stia leggendo. L'appuntamento è al prossimo capitolo, con un fandom a sorpresa (di nuovo tirato fuori dalla mia "infanzia"...)

Saluti

IMmatura


  
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