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Autore: Shary_Leonetta    11/03/2016    1 recensioni
Violetta, dopo una vacanza con il papà German, torna a Buenos Aires allo Studio Onbeat e rincontra i suoi migliori amici e la splendida zia Angie. Farà nuove amicizie e scoprirà, così, anche l'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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“Ragazzi che vi va di fare oggi?” chiede Camilla mentre ci accasciavamo sul divano. “mah non saprei..” dice Maxi sistemandosi il cappellino. “Fran prova a guardare su internet se trovi qualcosa, se c’è qualche festa o qualche avvenimento” esclama sempre la rossa. Così Fran, dopo aver annuito, prese il suo cellulare e iniziò a navigare. “Vilu ma alla fine Angie e German?” mi chiede Nata, cavolo è vero! Mi sbatto una mano in fronte “avete ragione! Ora la sento” prendo il mio Galaxy e la chiamo. “Pronto?” .. “zia sono Violetta, disturbo? Sei ancora in riunione?” chiedo mentre Leon mi accarezza la schiena “ehi nipotina! No, la riunione è finita poco fa. Tutto bene?” la sento piuttosto felice. “sì, tutto bene. Senti volevo chiederti com’è andata con papà?!” tutti puntano gli occhi su di me per aspettare un mio cenno “ah.. Vilu ne parliamo appena ci vediamo ok? Qualcosa mi diceva proprio che mi avevi chiamata per questo motivo!” si mette a ridere ed io scrollo la testa “uffa però!” sbuffo “oh che curiosona! Sei proprio come tua zia. Senti oggi che fate?” gli altri stanno guardando ancora me ma io faccio gesto con la mano come per dire che gli avrei spiegato dopo, così tornano a fare quello che stavano facendo. “mmh non lo sappiamo zia.. Francesca sta guardando su internet se c’è qualcosa” la sento annuire “mmh.. e se stasera andaste in discoteca?” io sgrano gli occhi “zia ti senti bene? Sei impazzita?” si mette di nuovo a ridere “mai stata così seria!” .. “aspetta che lo dico agli altri” allontano il telefono dall’orecchio e tutti di nuovo si girano verso di me “ragazzi.. ehm.. mia zia dice che stasera potremmo andare in.. ehm.. discoteca” tutti sgranano gli occhi e spalancano la bocca, l’unico che ride è Leon. “beh si può fare” dice Ludmilla alzando le spalle, faccio gesto di aspettare. “ehm zia, ci vediamo più tardi a casa ok? Così ora ne parlo con gli altri. E grazie per l’idea, anche se non è da te” .. “oh figurati! Sei giovane! Dai, a più tardi” ci salutiamo e mettiamo giù. “allora.. che ne dite?” alla fine tutti accordammo. “Fran sta vibrando qualcosa” dice Diego e l’italiana tasta il divano dietro la schiena e sotto al sedere, alla fine trova il cellulare. “oh è mia cugina Sabrina! Un attimo” si mette il telefono all’orecchio “ehi cugina! Quanto tempo.. sì dimmi.. ah d’accordo! Quando? Certo nessun problema! Sì.. va bene, ciao Sabri” mette giù e la vedo che si sente osservata “che ti ha detto amore?” chiede Diego e poi Leon aggiunge “ma Sabrina di zia Emma?” .. “certo Leon, chi altro?” risponde Fran ironica “aaah quella carina” esclama Federico facendo ingelosire Ludmilla che infatti gli da uno schiaffo dietro la testa “dai amore scherzavo.. l’ho detto apposta” e infine si danno un bacio. “comunque, mia cugina ha un bar appena fuori città e mi ha chiesto se posso sostituirla un paio di giorni nel pomeriggio. Perché zia Emma non sta molto bene e quindi deve starle vicino” Leon annuisce “ah ok.. beh mi sembra ovvio che ti cerchi perché ha bisogno di qualcosa” .. “piantala Leon! Non cominciare” risponde l’italiana sbuffando “eh Leon, fa questo perché tu l’hai mollata” si intromette Fede. Io guardo Leon e lui sorride “storia vecchia amore” poi guarda il suo migliore amico “stare zitto no eh” gli do uno schiaffo sul braccio e lui fa il faccino dolce, tutti scoppiano a ridere. “ehm Vilu..” mi chiama la sorella del mio ragazzo “sì?” .. “ti.. ti va di aiutarmi in quei giorni al bar?” le sorrido “certo! Mi farebbe molto piacere” .. “che? Lei non va da nessuna parte” esclama Leon tirandomi a sé “e perché scusa?” domanda la sorella “perché? Perché in quel bar è pieno di ragazzi!” io lo guardo e rido “e cosa ridi? Dico sul serio” continua lui. “Leon smettila! La prima cosa in un rapporto è la fiducia.. vero tesoro?” dice Francesca per poi voltarsi verso il mio migliore amico “ehm.. certo.. Leon tu sai dove si trova il bar giusto?” risponde lo spagnolo poi rivolgendosi al mio ragazzo “certo! Hai intenzione di fare quello che penso io?” .. “beh penso proprio di sì” io e Fran ci guardiamo “che bambini” diciamo insieme. “non è questione di essere bambini Violetta, è che non ci fidiamo degli altri” esclama Leon e Diego annuisce “vabbè comunque sia noi lo faremo. Tranquilla Fran” le dico, facendo gesto con la mano. Diego e Leon si fanno l’occhialino. “ragazze.. non vi siete offese perché l’ho chiesto a lei, vero?” domanda l’italiana alle altre nostre amiche “ma stai scherzando Fran?” dice Nata “ma figurati! Mica siamo stupide” concorda Camilla “ma non dire cavolate Francesca” continua Ludmilla dandole una spinta sulla spalla. Francesca annuisce e sorride “va bene.. allora Vilu, domani pomeriggio alle due da me?!” io annuisco “sì, perfetto”. Nelle prime ore del pomeriggio io e le ragazze facemmo la nail art e ci dicemmo cosa avremmo indossato stasera. I ragazzi hanno giocato alla play e fatto battute che non facevano ridere manco a dei bambini.. anzi, loro stessi sembravano dei bambini! “ragazze io devo andare, che devo parlare con Angie. Sono già le cinque. Dove ci troviamo?” dico io guardando le mie amiche “ti veniamo a prendere alle 21” a rispondere è stato il mio ragazzo. Mi volto da lui e annuisco sorridendo “d’accordo. Allora ci vediamo stasera” mi alzo e lo stesso fa Leon “ti accompagno” .. “ma non è necessario” rispondo io prendendo la borsa “eh ma sai Vilu, metti che qualcuno ti rapisce.. no Leon?” dice ironicamente Federico e Leon gli da una spinta mentre tutti ci mettiamo a ridere. “ciao Vilu, a stasera” tutti mi salutano ed io ricambio. Siamo arrivati sotto casa mia e Leon mi prende l’altra mano (visto che una già era intrecciata alla sua). “non farmi impazzire stasera, ti prego. Non voglio picchiare nessuno” io mi metto a ridere “ma no, sta tranquillo! Guarda che sei avvisato anche tu eh” gli rispondo indicandolo. “certo. Ci vediamo stasera allora” mi prende in vita ed io gli prendo il viso con le mani “certo” ci stiamo baciando quando qualcuno apre la porta d’ingresso. “Violetta Castillo! Che diamine fai? Entra subito in casa, muoviti!” proprio sul momento meno opportuno esce mio padre urlando. “papà cosa urli?! Arrivo” .. “muoviti! E tu scollati da mia figlia se non vuoi che ti denuncio per stalker o per violenza” ok, mio padre è definitivamente impazzito! “papà!” per fortuna arriva quella santa di mia zia Angie “German! Entra dentro” lo spinge in casa mentre lui continua a fulminare un po' me e un po' il mio ragazzo. “scusatelo. Ciao Leon” dice cordialmente mia zia “ciao Angie” la saluta lui con una mano e un sorriso meraviglioso. Mia zia rientra, dopo avermi fatto l’occhiolino. “mi spieghi una cosa?” chiedo al mio ragazzo, incrociando le braccia al petto “cosa?” chiede lui un po' preoccupato “come fai ad avere un sorriso così bello ed essere tu stesso bellissimo?” fa di nuovo quel sorriso e mi prende come prima, in vita. “sei dolcissima. Non sai quanto mi rendi felice! Ti amo” lo abbraccio “anche io ti amo”. Ci diamo un ultimo bacio e ci salutiamo, ma quando lui si volta per andarsene lo vedo passarsi una mano tra i capelli. “Leon!” gli urlo dietro e lui si gira continuando a camminare all’indietro “smettila” lui sorride, capendo, e mi manda un bacio con la mano facendomi anche l’occhiolino. Scrollo la testa ed entro in casa sapendo che mi aspettava una ramanzina da papà. “Angie tu non capisci!” sbatto la porta sentendolo parlare con mia zia. “oh eccola! Beh hai finito di fare porcherie con quel ragazzo?” incrocio le braccia al petto “papà prima di tutto non erano porcherie, era un semplice bacio. Vuoi che ti prenda il dizionario per cercare la parola “porcherie” in modo da farti leggere e capire il significato?” gli dico nervosa “ah ma brava! Fai la spiritosa eh? Devo farti un applauso? Ecco tieni” mi fa l’applauso ed io rido “sei ridicolo!” gli dico mettendo una mano in fronte “ah io sarei ridicolo? Non tu che ti sbaciucchi con uno che non conosci?” io sgrano gli occhi “ah tu quindi mi ritieni una stupida? Pensi che io baci il primo che mi passa davanti?” inizio ad urlare “Violetta non alzare la voce con me! Te lo proibisco” io alzo le braccia al cielo per poi lasciarle andare “tu mi proibisci qualsiasi cosa papà! Quello che hai visto poco fa è Leon, un ragazzo dello Studio ed io lo amo, come lui ama me e quindi stiamo insieme.. che ti piaccia o meno” dico tutto ciò urlando e gesticolando. Papà si posa una mano al cuore “cosa?! Vuoi farmi venire un infarto Violetta?” incrocio di nuovo le braccia al petto “ma per favore! Tu sei innamorato e dovresti capirmi meglio di chiunque altro!” si guarda dietro di sé, puntando gli occhi su Angie e poi io riprendo a parlare, sempre nervosa. “sono una brava ragazza, aiuto in casa appena posso, sono sempre andata bene a scuola, non ho mai fatto nulla di male.. mi spieghi cosa c’è di male ora? Non lo conosci nemmeno!” ora ad intromettersi è zia Angie, per fortuna e finalmente.. aspettavo questo momento da un po'. “German.. Vilu ha ragione. Posso assicurarti che Leon è un ragazzo meraviglioso. È molto bravo e sono sicura che protegge tua figlia come se fosse la cosa più preziosa al mondo.. anzi sono certa che per lui è la cosa più preziosa al mondo. Devi fidarti di tua figlia, è grande e non ti farebbe mai un torto” mia zia gli posa le mani sulle spalle e lui continua a stare zitto. “lascia stare, è inutile. E tanto per la cronaca, stasera me ne vado in discoteca e NESSUNO me lo impedirà!” mentre corro su per le scale sento papà urlare il mio nome, ma io entro in camera mia sbattendo la porta. Mi siedo sul letto cercando di calmarmi. Pov Angie “German..” lui subito mi blocca “no Angie.. non dire niente.. mia figlia non andrà da nessuna parte stasera, è in punizione” sta per muoversi, so che vuole andare in camera di mia nipote ed io lo fermo. “ascoltami un momento per favore.. te ne prego” lui sta zitto per qualche secondo poi abbassa lo sguardo. Gli prendo una mano e ci sediamo sul divano. “Amore, Violetta è una ragazza straordinaria! È una figlia fantastica, brava, intelligente e soprattutto non deluderebbe mai nessuno.. specialmente le persone che ama. Ha anche degli amici fantastici ed ora ne ha conosciuti altri che sono altrettanto buoni. E per quanto riguarda Leon..” lui a sentire il nome del ragazzo di mia nipote alza lo sguardo di scatto guardandomi. “non fare così.. Leon è un ragazzo meraviglioso. In tutti i sensi. Credimi, tua figlia è e sarà al sicuro con lui. Sa difendersi e sono più che certa che per Violetta farebbe qualsiasi cosa. Loro si amano e questo non può deciderlo nessuno. Dobbiamo rispettare la loro scelta.. e se Vilu non approvasse la nostra relazione? Mettiti nei suoi panni e pensaci.. a te farebbe piacere?” mi fermo guardandolo e come prima resta zitto un po' poi parla. “no.. certo che ne sarei molto triste.. e hai ragione che al cuore non si comanda e che non si sceglie di chi innamorarsi. Però capiscimi, è mia figlia e l’ho sempre protetta. Non voglio per nulla al mondo che le venga fatto del male” gli poso una mano sulla guancia “ti prometto che non accadrà. Ha una famiglia che la ama, un ragazzo che le starà sempre accanto e degli amici che le vogliono un bene dell’anima. Fidati.. di me, di lei e di Leon” German mi prende le mani e annuisce “hai ragione amore mio.. hai perfettamente ragione. Menomale che ci sei tu” io sorrido felice e lo abbraccio. “sono io ad essere contenta di avere te. Ma.. c’è qualcos’altro?” gli chiedo vedendolo un po' perplesso. “beh.. spero solo che non si allontani da me” mi confessa con un finto sorriso. “questo non accadrà mai, te lo posso assicurare. Sei la sua ancora, la sua salvezza e il suo scudo protettivo. E ti ama più di qualsiasi altra persona e cosa al mondo” lo tranquillizzo io accarezzandogli le mani. “più di Leon?” mi chiede speranzoso.. io rido “beh è un amore ben diverso” gli rispondo scrollando la testa “lo so, scherzavo” dice il mio uomo, sorridendo. “beh allora perché non vai a parlarci?” gli propongo, rassicurandolo “dici? In questo momento non vorrà sicuramente vedermi” io lo spingo “muoviti! Sei ancora in tempo” mi da un bacio e poi si alza. Sta per salire le scale, quando si ferma e si volta verso di me “grazie” mi dice semplicemente, ma quella parola così semplice so che detta da lui vuol dire ben altro. Io sorrido dirigendomi in cucina. Pov Violetta Sento bussare alla porta “Vilu? Posso?” riconosco la voce di mio padre. “no!” gli rispondo urlando. “dai tesoro, voglio parlarti” sbuffo sollevandomi dal cuscino “e entra”. Papà entra e indica il letto “posso?” io annuisco senza dire niente e lui si siede. “se sei venuto per farmi la seconda parte della ramanzina, non ho voglia di ascoltarti” gli dico riappoggiandomi al cuscino. “no.. sono venuto a chiederti scusa. Hai ragione, devo fidarmi di te e delle persone che ti stanno attorno. Sono certo che ti proteggeranno.. mi sono comportato male, ma capiscimi ti prego. Sei mia figlia, la persona più importante della mia vita ed io sono tuo padre quindi..” lo fermo mettendomi i capelli dietro le orecchie “papà.. io ho capito cosa tu vuoi dirmi. Anche tu sei la persona più importante per me, ma come hai detto devi fidarti. Io non ti farei mai del male e non ti deluderei mai. Te l’ho sempre promesso e te lo continuerò a promettere” papà mi abbraccia “hai ragione tesoro. Perdonami” mi da un bacio tra i capelli “sì che sei perdonato” ci stacchiamo ma le sue mani sono ancora sulle mie guance “promettimi ancora una cosa.. che non ti allontanerai mai da me, per nulla al mondo” io sorrido “papà non lo farei mai, te lo prometto” mi da un bacio in fronte “ti voglio bene figlia mia” .. “anche io papà, moltissimo”. Sentiamo bussare e mia zia entra di poco nella mia stanza “posso?” chiede ed io annuisco facendo gesto di avvicinarsi. “tutto aposto?” io e papà ci guardiamo e sorridiamo “tutto aposto” rispondiamo insieme. “ehm.. voi due non dovete dirmi niente?” domando socchiudendo gli occhi “chi noi? Nono” risponde mio padre facendo finta di nulla per poi ridere e lo stesso fa mia zia, sedendosi poi sulle gambe di papà. “beh non c’è molto da dire.. la cena è andata a meraviglia ed io e tuo padre ora stiamo insieme.. spero non ti crea dei problemi questa cosa o che non ti infastidisca” mi spiega mia zia. Io mi metto a ridere felice e li abbraccio di slancio “è la notizia più bella della mia vita! Finalmente! Effettivamente ho sempre notato che c’era qualcosa tra voi.. credetemi, sono felicissima per voi! Vi voglio troppo bene e poi fate una bellissima coppia” mia zia e mio papà si guardano e si abbracciano “grazie tesoro. È molto importante per noi.. prima di tutto vieni tu e la tua opinione conta molto” continua Angie e papà annuisce “sì, Angie ha ragione. Quindi tutto ok?” io faccio di sì con la testa “assolutamente!”. Qualcuno di nuovo bussa alla porta “sono Roberto. German è qui?” .. “Roberto che fai lì? Entra pure” dico io ridendo e così il migliore amico di papà entra. “ehm scusate l’intrusione.. German c’è il signor Pennisi al telefono” papà si alza “arrivo subito, grazie Roberto” papà si avvicina a me e mi da ancora un bacio sulla fronte. Appena i due uomini chiudono la porta della mia camera, io abbraccio mia zia “grazie zia! Grazie per tutto. Sai sempre come far ragionare papà” .. “ah quindi l’hai subito capito che gli avevo parlato io, eh?!” risponde lei ridendo “eh beh certo. Nessuno lo fa ragionare così bene come lo fai tu”. Alla fine mia zia mi chiese di Leon ed io le raccontai tutto per filo e per segno.. le dissi anche di Fran e Diego, che stasera allora saremmo andati a ballare e che nei prossimi due giorni avrei aiutato la mia amica al bar. Lei mi rispose che non c’erano problemi per lo Studio, che ne avrebbe parlato lei con gli altri professori e con Pablo. Mi disse anche che era felicissima per e Leon, che me lo merito e ovviamente mi ha fatto le mille raccomandazioni come una buona mamma fa con la figlia. “bene, io vado a dar una mano ad Olga. Ah mi sono dimenticata di dirti una cosa..” mi dice Angie alzandosi dal letto e mettendo le mani nelle tasche dei jeans. “cosa?” le chiedo curiosa “ehm.. vengo a vivere qua” io mi alzo immediatamente e la braccio di nuovo “ooh che bello zia! Ne sono contentissima” .. “ed io sono contenta che tu la sia. Ti voglio bene” mi da un bacio sulla tempia “anche io!” sciogliemmo l’abbraccio e andò di sotto. Mi metto di nuovo sul letto aspettando che sia pronta la cena. Nel frattempo ripensai a tutto quello che è successo in questo periodo.. quando ad un tratto vibrò il telefono: un messaggio da Leon. “ehi piccola.. tutto bene con tuo padre?” .. “sì, tutto bene. Dopo ti racconto, ma non preoccuparti è tutto apostissimo” risposi con una faccina sorridente. “bene, ne sono felice. Ci vediamo dopo, ti amo” fece un cuore alla fine del messaggio “a dopo amore, ti amo anche io” ed anche io gli mandai un cuore. La sua ultima risposta fu la faccina con i cuoricini negli occhi ed io gliela rimandai. Sorrisi tra me e me. Qualcuno bussa alla porta “tesoro è pronto” dice mia zia “sì arrivo”. Poso il telefono sul comodino e lo metto in carica, visto che stasera avrei fatto tardi e poi scendo al piano di sotto annusando un buon profumino di cibo.
   
 
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