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Autore: Pandina9    13/03/2016    0 recensioni
Molti ragazzi da tutto il Giappone sognano di fare parte della nazionale. Ebbene, tra questi ci sono i giocatori della Raimon Junior High, e non solo. Anche dall'abbastanza lontana e fredda regione di Hokkaido, Fy e Shaw, due abilissime punte, sognano di sfidare il mondo; così come tanti altri. Ma tra le fila del torneo si celano amori da scoprire, ricordi perduti, nuovi e vecchi amici, occasioni ed emozioni..., e un piano malefico per far soppiare la terza guerra mondiale, ma questo va a parte ;)
Buona lettura❤❤❤
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 6

POV GOENJI


-Ti andrebbe di accompagnarmi?-

Anche se dall'espressione che probabilmente ho in viso non si direbbe, sono felice che me l'abbia chiesto. Non ho molta scelta. Sono seduto su un divano scomodo, a cercare di digerire la minestra salata di Natsumi e a guardare i miei compagni giocare a Monopoly.
-Vengo volentieri. Prendo la felpa e arrivo-
Risponde allora con un sorriso, dicendo che mi aspetterà all'ingresso dei dormitori.
Così mi alzo dal divano verde del salotto, e mi dirigo verso la mia stanza. C'è un po' di confusione  non sono mai stato uno ordinato io.
Apro l'armadio e cerco la mia felpa rossa e bianca preferita, ma non si trova. È molto probabilmente sotto quella matassa di giornalini sportivi e calzini, ma non ho nessuna voglia di cercarla.
Va beh. Ne prenderò una pulita dall'armadio. Quella blu va bene.

Shuuya, sei vestito con i pantaloni della tuta e una t-shirt arancione; sei assolutamente impresentabile.

Grazie voce nella mia testa che non manchi mai quando non c'è bisogno di te.
Facciamola contenta e prendiamo i jeans e una maglia a caso. Non muoio mica. Vado solo a passeggiare al fiume. Che sarà mai...


POV FY

Caspita che lentezza. Se la sta ampiamente prendendo comoda il ragazzo! Si dia una mossa perché io, che ci sia o meno, tra due minuti vado.
Oh, eccolo.

POV SHUUJA

-Finalmente! Sai che sei lento?- mi urla dalla porta.
-Uff… scusami. Allora, andiamo?-
Mi squadra da testa a piedi con un' espressione stranita sul volto. Ma che ho di strano?
Adesso sorride divertita, mi prende per il polso e comincia a correre.


POV FY

Perché è vestito così? Stiamo andando a camminare. Va beh. Si arrangia.
Lo prendo per il polso e comincio a correre per i vialetti di Tokio.
-Fy, ma che stai facendo?!-


POV GOENJI

-Ti ho detto che avremmo passeggiato al fiume: durante il tragitto, si corre!!-
Mi risponde con un sorrisetto, quasi la mia espressione stupita e gongolante la diverta.
Mi trascina per circa dieci minuti. Ha una velocità sorprendente! Adesso capisco perché mi guardava in quel modo.
Arrivo al fiume tutto trafelato, mentre lei, sembra non aver patito la fatica. Però la cosa è strana: oggi ho visto Shirou che, uscendo dalla sua stanza, ha buttato delle siringhe nel cestino dell' immondizia.


Flashback

< Mi sto dirigendo verso la mia camera per disfare le valigie, che avevo accuratamente (si fa per dire) buttato sul letto appena arrivato. Lo so, non sono mai stato un tipo ordinato, okay? Vedo una porta a poco più di venti metri da me, aprirsi . Oh guarda, c'è Shirou. Che ci faceva nella camera di Fy? E sopratutto, perché ha in mano una siringa e del cotone usato? Vado a chiederglielo, tanto non credo che uno come lui si vergogni di raccontare certe cose.

-Hey Fubuki.-

Gira la testa lentamente, quasi non sorpreso di vedermi.

-Ciao Goenji. Hai bisogno?-

Chiede molto gentilmente.

-No più che altro volevo sapere perché hai quei cosi in mano-

Gli dico, indicandogli la mano destra.

Non si è scomposto da prima, ma si volta completamente nella mia direzione.

-Ah, questi? Li ho trovati nel corridoio per terra e li stavo andando a buttare.-

Caspita, è bravo a mentire. Se non l'avessi visto con i miei occhi, gli crederei.

-Voglio la verità.-

- E se ti raccontassi una storia?-
Ma che razza di domande fa questo? Vediamo che cos’ha da dire…
-Parla.-
Sorride pacatamente, come al suo solito, e comincia…
- C’erano una volta, due lupi, un puma, ed un leopardo delle nevi. Loro giocavano insieme,andavano a caccia e si sorridevano. Ma un brutto giorno, i cacciatori, uccisero la famiglia delle due bestie sorelle, il puma e il leopardo, ed il lupo, perse i genitori ed il fratello. Tutti e tre, caddero in una profonda fossa, chiamata tristezza, dalla quale solo il leopardo non uscì più, e tuttora si trova lì, privo di forze, senza la voglia di vivere …-
Umm… vuoi vedere che…
- Quindi, i lupi siete tu e Atsuya, mentre il puma ed il leopardo sono Fy e Giorgia, ho indovinato?-
Che intuizione geniale! Sono proprio un genio. Sorride, si gira, e se ne va, liquidandomi con un cenno della mano. Sono proprio un genio incompreso.

Si allontana.

Decido di lasciar perdere per un po' : così com'è non mi racconterà un fico secco. Mi dirigo verso la camera numero ventidue, la mia.
Cerco le chiavi nella tasca, ma non le trovo. Eppure ero sicuro fossero qui! Aspetta, controllo nelle tasche della felpa … Niente! Ma dove cavolo sono!


-Comincio davvero ad innervosirmi. Se non saltate fuori subito … -

-Cercavi queste?-

Mi giro di scatto. C'è una ragazza dai capelli argento che tiene tra le dita una chiave blu con un portachiavi con il numero 22.

- Fy, ma come … -

-Scusa non ho resistito a farti uno scherzo! Sei così buffo!! Che faccia che hai!! Hahahahahahaha!-

Ride di gusto. Sembra una bambina. Sorrido.

-Come cavolo ho fatto a essere così stupido da non accorgermi che mi rubavi le chiavi?-

-Non sei tu quello stupido, sono io che sono scaltra!-

Dice continuando a tenersi la pancia dalle risate. Ridacchio anch'io. Dovevo essere veramente buffo.

-Scusa. Tieni le chiavi. Ora devo andare, ciao!-

Mi saluta scuotendo la mano, e se ne va.

[ un'ora dopo … ]

Okay. Ho finito. Vado a parlare con Fubuki. Abbiamo ancora una questione in sospeso.
Chiudo la porta (ma sta volta faccio attenzione, non sia mai che Fy mi freghi un’altra volta. Non ci tengo a fare una figura del genere di nuovo) e mi dirigo a passo svelto verso la reception, dove chiedo dove si trova la camera di Shirou.
Quaranta, numero tondo tondo eh? Salgo le scale per andare al secondo piano, dove si trovano le stanze dalla trenta alla cinquanta.
Arrivo. Busso.

- Fubuki, posso entrare?-

- Arrivo. –

Come fa ad essere sempre pacato e tranquillo, è un mistero.

-Ciao Goenji, hai bisogno?-

Bugiardo. Sa benissimo perché sono qui.

-Senti tagliamo corto. Voglio sapere perché eri davanti alla stanza di Fy con una siringa in mano. –

-È  una storia lunga-

Si rabbuia.

-Ho tempo-

-Vieni.-

Mi fa entrare nella sua stanza. Caspita! È preciso il ragazzo! Ha almeno una dozzina di palle di vetro con la neve, ordinate per colore e tipo sul davanzale della finestra.
-Parla.-

-Okay okay. Vedi, Fy soffre di molte malattie. Non ricordo i nomi esatti, ma i suoi ormoni non funzionano molto bene, infatti se hai studiato capra...-

-Hey, io non sono una capra!-

Rispondo offeso. Io non sono una capra, e lui che è troppo intelligente. È il confronto tra un genio incompreso ed un secchione a farmi sembrare una capra.

-Seh seh. Comunque, credo che tu l'abbia notato senza troppi problemi. Inoltre il suo sistema nervoso presenta delle incompetenze mostruose nei neuro trasmettitori, che non svolgono a pieno, in poche parole, il loro compito di antidolorifico naturale. Assume medicine speciali per compensare questa mancanza, infatti le è stato consigliato di non sottoporre il suo corpo a sforzi eccessivi, anche perché non sarebbe in grado di sentire quando arriva al limite delle forze. Quando l'effetto dei medicinali finisce, non ha più una percezione limitata al dolore. Anche solo il fiatone, una pacca sulla spalla oppure il battito accelerato, le possono causare dolori tali  da non poterli descrivere da fattore esterno. Senza contare il fatto che il suo sangue fa fatica a "controllare" il tasso di glicemia, soffre di cali di pressione e insonnia –

-Ma stai scherzando vero?!! Non è possibile essere ridotti in questa maniera a dodici anni … -

Si è rabbuiato ancora di più. E sul punto di piangere, poverino. Lo capirei anch'io.

-Ti chiedo aiuto Goenji. A te e a tutta la squadra. Bisogna limitare i suoi sforzi fisici. Ti rendi conto che quando eravamo a casa, nell’Hokkaido, alle cinque di mattina era in piedi, andava a farsi una corsa, poi tornava a casa, a colazione non mangiava praticamente nulla, andava a scuola, faceva un pomeriggio intero di allenamento intensivo da sola, e poi tornava a casa. Saltava i pasti e si rifiutava di prendere le medicine. Così non può andare avanti. Prima o poi si spegnerà del tutto. Io le voglio bene, non voglio perdere anche lei … -


Non so che rispondere. Non avrei mai immaginato che sotto quel mantello di felicità ed innocenza, ci fosse tutto questo …

-Ma non è finita qui. Il suo passato fa quasi paura. Quando aveva solo cinque anni, i sui genitori vennero assassinati. Lei e sua sorella rimasero sole, così accadde anche a me. Mia nonna, quella dalla parte della mamma, ci aveva presi per un po’, poi evidentemente, si stufò di noi, e spedì me in un orfanotrofio nelle zone più a nord dell’Hokkaido, Giorgia in un collegio nella Siberia sud-occidentale, mentre di Fy non si seppe più nulla: solo che era in una scuola speciale nel nord Siberia. Come ho già detto, non si seppe più nulla di lei: non una lettera, come invece arrivavano puntualmente da Giorgia, non una telefonata, non una mail…  niente. Come fosse scomparsa. Ma non lo era. Quando ci ritrovammo, dopo quattro anni, io e Giorgia riuscimmo a ritrovarci, ma Fy si era volatilizzata. Nel frattempo la nonna era morta, quindi non ci poté rivelare dove fosse. Quando due anni fa() si rifece viva, era traumatizzata. Non raccontò mai a nessuno che le fosse successo lì, in Siberia: né a me, né a sua sorella maggiore Giorgia, né ai dottori, né agli psicologi. Lei li detesta. Dice che sono solo dei parassiti delle menti, che vogliono cercare di infettarla con le loro conoscenze subdole. Spesso e volentieri, salta le sedute di terapia.-

-Aspetta, che centra la terapia dallo strizzacervelli scusa?-

-Vedi, è … come dire … -


Comincia a gesticolare. Si vede che è andato nel panico.

-Soffre di personalità multipla-

Ci giriamo di scatto. Vediamo un ragazzo dal capelli color cioccolata e gli grigio-blu, sullo stipite della porta con le mani incrociate.

- Foudou, che vuoi? –

Chiedo io freddo. Non mi piace ha quel non so che di losco e strafottente che mi fa innervosire.

- Foudou, siediti anche tu. Stavo esponendo a Goenji il piano(…) -

- Ti ho già detto che è una cavolata! La farai solo soffrire. Io non ti aiuterò, e non dovresti farlo nemmeno tu Goenji, se ci tieni veramente a Fy… -

Dopo questa sua affermazione, rimango spiazzato.

-E’ appunto perché ci tengo che voglio mettere in atto il piano!-

Posso dire di aver perso il filo del discorso. Non ho la più vaga idea di che stiano parlando.

- Senti, io non so se ti stai rendendo conto della sua situazione psicologica, ma io le sarò fedele fino alla fine.-

Chiude il discorso, e se ne va.

-Scusa, ma che cosa sarebbe “il piano”? E che centra Foudou in tutto questo? –

Chiedo un po’ confuso.

-Non lo so. Lui fa parte di quel passato di Fy che non conosceremo mai. Il piano consiste nell’evitare sforzi fisici da parte sua durante le partite, allenamenti  o altro. Mi chiedo ancora perché il Mister abbia convocato lei, pur sapendo che ha dei problemi… -

Cerco di cambiare argomento, e sto con lui ancora per una decina di minuti, per poi tornare nella mia stanza.>

Fine flashbak


- Fy, ma non sei stanca?- Chiedo tra un respiro e l’altro.

- No perché? –

- Così –

Passano alcuni minuti di puro silenzio finché lei non comincia un discorso.


POV FY

E adesso come glielo chiedo!! Non posso mica digli “Ciao, perché oggi stavi parlando con Shirou in cima alle scale?”! Uffa. Ci devo almeno provare.

-Emm… senti… ecco…  io… -

Cavolo! Non mi ero mai trovata così a disagio prima. Che gli dico?!

-Senti Fy… -

Siiii. Ha cominciato lui! Vediamo cosa chiede…

-Siii? –

Ma perché lui è costantemente calmo? Non lo capisco! Si può letteralmente toccare con mano la tensione che c’è.

- Ho parlato con Fubuki, cioè Shirou. Mi ha parlato de…-

Cazzo! Anche lui. Non ci posso credere. Ma perché Shirou deve sempre fare così! No, non voglio stare sola! No, non voglio!

- Lo so cosa ti ha detto. Ma tu non te ne devi assolutamente preoccupare. Anzi, avrei preferito parlare d’altro. Per esempio, non trovi che oggi ci sia un cielo stupendo?-

Calma e pacata, brava Fy così ti voglio. Speriamo che non ricambi discorso o sarò costretta ad interpellare di nuovo le luci arancioni.
Ma invece no, mi sorride. Mi sdraio allora su un masso, con i piedi a mollo.




L'autrice non ha un angolo ;)


 
   
 
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