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Autore: ___Page    14/03/2016    5 recensioni
"-Yukino, devo parlarti! Mi è venuta un’idea!- mi interrompe, voltandosi verso di me e fermandosi nel corridoio.
-Oh! O-okay! Dimmi!- lo invito, un po’ titubante.
-Mi serve il tuo aiuto per conquistare Lucy!- esclama con un sorriso che improvvisamente mi sembra ebete e io sgrano gli occhi incredula.
Non tanto per il riferimento a Lucy. Tutti e sottolineo tutti sanno che Sting ha una cotta epocale per Lucy da Settembre. Ma vorrei capire cosa c’entro io in tutto questo.
-C’è stato qualche sviluppo tra te e Dragneel?!-"
Perché non sempre le cose vanno come ci si aspettava.
|StingYu e NaLu|
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Sting Eucliffe, Yukino Aguria
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Io adoro il mio liceo.
Sì, potrà sembrare strano perché è risaputo che tutti odiano la scuola ma a me piace andarci.
Mi piace perché è questo liceo, con questi professori e questi compagni.
Soprattutto questi compagni, alcuni dei quali posso definire senza dubbio amici.
Sì, io adoro il mio liceo, la squadra di atletica, il giardino con gli alberi di ciliegio e tutte le strane dinamiche che regolano la vita qui dentro, tanto che mi dispiace di essere all’ultimo anno.
Non che io non veda l’ora di scoprire cosa mi riserva il futuro, è solo che mi mancherà tutto questo.
In fondo, non vedo proprio perché dovrei lamentarmi. Sono una ragazza fortunata, bella famiglia, amici fantastici.
Io, Yukino Aguria, sono una ragazza soddisfatta e felice, circondata da persone meravigliose, come mia sorella Sorano, i miei genitori, Yubiwa-san, Natsu…
Già, Natsu.
Le guance mi prendono fuoco solo a pensare a lui, mentre attraverso il giardino diretta verso l’ingresso dell’istituto.
Lui è forse l’unica nota dolente in quella che ritengo essere una vita assolutamente apprezzabile, croce e delizia dai tempi delle medie, qualcuno che forse sarebbe stato meglio non incontrare mai ma di cui non posso proprio fare a meno.
Natsu Dragneel è il mio migliore amico, il mio primo amore e il solo ragazzo in grado di farmi battere il cuore così furiosamente che sembra voglia sgusciare tra le mie costole per saltare direttamente nelle sue mani.
Okay, quest’immagine faceva un po’ impressione e probabilmente suono terribilmente drammatica in questo momento, ma le cose stanno proprio così.
Il problema?! Natsu non sa niente dei miei sentimenti, non ha mai colto nessuno dei miei palesi tentativi di avvicinamento e non fa che ripetere che fantastica amica io sia.
Sospiro, passandomi una mano tra i capelli.
Forse ha ragione Cana, dovrei smettere di accontentarmi di questo, delle sue amichevoli pacche sulla spalla, degli attimi rubati quando si studia tutti insieme, dei pomeriggi di quando a studiare insieme siamo solo io e lui.
Forse dovrei decidermi a dirgli come mi sento da parecchi anni ormai ma non ci riesco. E ora, meno che mai.
Perché se è vero che ciò che mi ha sempre frenato dal confessare a Natsu ciò che provo per lui è sempre stato il suo smaccato disinteresse verso il sesso femminile in un senso che andasse al di là dell’amicizia, ora le cose sono peggiorate ulteriormente.
Ora, devo fare i conti anche con lei.
Lucy Heartphilia.
Chiariamo subito, io con Lucy ci vado d’accordo, davvero molto d’accordo, la trovo assolutamente fantastica e la cosa sembra essere al cento per cento reciproca. Probabilmente sarebbe la mia più grande amica se non fosse per quel minuscolo dettaglio che mi sta portando via Natsu e nemmeno lo sa.
Si è trasferita qui all’inizio dell’anno scolastico ed è venuto fuori che lei, Natsu e Cana avevano fatto insieme tutte le scuole elementari. Manco a dirlo, si è integrata subito nel gruppo e nella scuola in generale.
Lei e Natsu non vanno d’accordo. Di più.
E se non provassi quello che provo per lui, posso assicurarvi che la cosa non mi turberebbe affatto. Il comportamento di Natsu nei miei confronti non è cambiato di una virgola ma non posso non essere gelosa quando vedo come sono affiatati, anche più di quanto non siamo mai stati io e lui.
E io comincio seriamente a perdere le speranze perché, conoscendo Natsu, dubito che basti dichiararmi per aprirgli gli occhi. No, Natsu è uno che si innamora senza nemmeno realizzarlo, uno che va conquistato e io sto tentando da tanto di quel tempo che ho finito le munizioni.
Mi guardo intorno attenta ma non riesco a individuare nessuno in giardino, così mi muovo per entrare senza esitazione e dirigermi in classe dove sono sicura di trovare tutti quanti già intenti a chiacchierare mentre aspettano l’inizio della prima lezione della giornata.
-Ehi Yukino!-
Mi blocco e volto nel sentirmi chiamare, mentre una folata di tiepido vento trasporta un paio di fiori di ciliegio verso di me.
Un ragazzo biondo si sta avvicinando a passo di carica e io sgrano gli occhi un po’ sorpresa.
-Sting-sama!- lo chiamo, sorpresa.
Mi domando cos’abbia da dirmi per rivolgermi la parola al di fuori delle ore di ginnastica, probabilmente qualcosa di legato agli allenamenti.
Io e Sting facciamo parte entrambi della Sabertooth, la squadra di atletica della scuola, in cui gareggia anche Rogue, il suo migliore amico con cui vado abbastanza d’accordo anche io. Ora, non è che Sting mi stia antipatico o io stia antipatica a lui, semplicemente non siamo altro che compagni di scuola e di squadra e il nostro rapporto si limita a questo, con dei semplici e cortesi “Ciao, come va?!” e comunicazioni di servizio su quale squadra di questo o quest’altro liceo si è qualificata per i giochi di atletica che si terranno a Maggio, sull’orario degli allenamenti o sull’ultimo record ottenuto.
Fine.
Per questo mi stupisce tanto che mi abbia chiamata a gran voce e ora abbia anche accelerato il passo per raggiungermi, quasi frenetico.
-Ciao! Come stai?!- mi domanda con un sorriso a trentadue denti che gli è valso la popolarità di cui nutre qui a scuola.
Più o meno tutte vanno pazze per Sting Eucliffe. Bello, alto, atletico.
Le solite cose insomma.
-Bene! Tu?!- domando, sorridendo in risposta e avviandomi con lui al mio fianco per entrare a scuola.
-Non c’è male! Oggi ci sei all’allenamento del pomeriggio, vero?!- domanda e io annuisco subito.
Ormai è Aprile, manca poco ai giochi di atletica e voglio essere in forma smagliante per la nostra ultima performance per la Sabertooth.
-Molto bene- mormora sottovoce.
Mi acciglio, voltandomi verso di lui.
Questo suo comportamento è proprio strano.
-Sting-sama…-
-Yukino, devo parlarti! Mi è venuta un’idea!- mi interrompe, voltandosi verso di me e fermandosi nel corridoio.
-Oh! O-okay! Dimmi!- lo invito, un po’ titubante.
-Mi serve il tuo aiuto per conquistare Lucy!- esclama con un sorriso che improvvisamente mi sembra ebete e io sgrano gli occhi incredula.
Non tanto per il riferimento a Lucy. Tutti e sottolineo tutti sanno che Sting ha una cotta epocale per Lucy da Settembre. Ma vorrei capire cosa c’entro io in tutto questo.
-C’è stato qualche sviluppo tra te e Dragneel?!- mi domanda, prima che io faccia in tempo a ribattere.
La cosa mi coglie impreparata e sobbalzo, sentendo la faccia prendere fuoco.
-N-n-non sono affari c-che ti riguardano!- ribatto imbarazzata.
-Proprio come pensavo- ghigna lui, soddisfatto -Senti, pensaci bene! Se il mio piano funziona avrai un tornaconto anche tu! Se Lucy cade tra le mie braccia avrai campo libero con Dragneel una volta per tutte!-
Un panorama che non avevo considerato si apre davanti ai miei occhi.
Sting ha ragione.
E come lo penso, mi sento una cattiva persona.
Non sono quel tipo di ragazza che fa soffrire gli altri per avere ciò che vuole. Non voglio separare Natsu e Lucy, sapendo quanto sono importanti l’uno per l’altra e quanto vanno d’accordo. Però…
Però se non lo allontano da lei non avrò una sola chance con Natsu, questo lo so io, come lo sa Sting e come lo sa chiunque li veda insieme, e al pensiero che mai sarà mio il cuore mi si stritola in una morsa.
È davvero poi così sbagliato?!
Una parte di me mi dice che la mia chance io l’ho già avuta, anche più di una, prima dell’arrivo di Lucy e sono stata io, con la mia timidezza, a sprecarla.
Ma in fondo, il mio non è stato solo un paziente lavoro per gettare le fondamenta?!
Come ho già detto, Natsu è un ragazzo che non si conquista così facilmente e, dopo tutto questo tempo, l’arrivo di Lucy ha scombinato tutto proprio quando ero intenzionata a raccogliere finalmente i frutti.
È poi così sbagliato cercare di averlo per me?!
In fondo non è come se Lucy e Natsu stessero insieme. E poi, se il piano di Sting dovesse funzionare, Lucy  sarà felice con lui e io non avrò nulla da rimproverarmi o per cui sentirmi in colpa, giusto?!
Giusto?!
-Allora ci stai o no?!- mi domanda, tendendomi la mano.
Mi riscuoto dalle mie riflessioni, rendendomi conto che nel frattempo lui ha continuato a parlare e io non ho sentito una sola parola di ciò che ha detto, ergo, non so quale sia il suo piano. Ma ormai manca poco all’inizio delle lezioni e non ho tempo di farmelo rispiegare ora.
Decido che glielo chiederò più tardi e afferro la sua mano con la mia, arrossendo leggermente nel sentire quanto è calda e rassicurante la sua stretta.
-Ci sto!- aggiungo a voce, tanto per essere chiari.
Mi sorride felice, trattenendo la mia mano qualche secondo e mi ritrovo a piegare anche io le labbra verso l’alto mentre una parte del mio cervello continua a chiedersi cosa dovrò fare mai per aiutarlo.
-Bene! Ora è meglio che vada!- afferma, allontanandosi da me e dirigendosi verso la propria classe -Ci vediamo oggi pomeriggio allora!- mi ricorda, girandosi un attimo ancora.
-A più tardi, Sting-sama!- lo saluto con la mano prima di muovermi a mia volta verso la mia classe.

 
§

 
-Fantastico Yukino!- esclama, bloccando il cronometro quando raggiungo la linea che segna la fine della pista -Il tuo miglior tempo fino ad oggi!-
Sorrido a Sarusuke-san, mentre faccio dei profondi respiri per recuperare un po’ di ossigeno, estremamente soddisfatta. Sto dando tutta me stessa per prepararmi ai giochi di quest’anno e non deludere i miei compagni di squadra, senza contare che nulla mi fa sentire viva e libera come correre senza un solo pensiero.
-Direi che per oggi può bastare- aggiunge, annotando il mio risultato mentre io recupero la bottiglietta d’acqua.
-Grazie Sarusuke-san!- lo saluto, infilandomi la felpa e avviandomi verso il campo da tennis, dove un gruppetto di studenti è riunito per assistere al torneo che Yubiwa-san ha deciso di organizzare per questo pomeriggio.
Mentre mi avvio, mi guardo intorno alla ricerca di Sting che sembra essere sparito nel nulla.
Strano. Sembrava così ansioso che ci fossi anche io oggi pomeriggio, per un motivo a me sconosciuto che ha a che fare con il suo piano di conquista, e poi è lui a non farsi vedere.
Mi stringo nelle spalle, accelerando appena l’andatura, mentre i fischi e le urla di incoraggiamento degli spettatori  riuniti intorno al campo cominciano a riempirmi le orecchie, e mi accosto, facendomi largo per raggiungere la rete che delimita il campo.
Lì, sulla terra rossa e sotto lo sguardo attento di Yubiwa-san, Natsu e Gray stanno sfidando in un due contro due Gerard e Erik. Juvia e Kinana si trovano oltre la rete proprio come me e sono tutte prese a fare il tifo per i loro ragazzi, mentre Cana e Lucy sono all’interno e in disparte, già vestite e con le racchette in mano, in attesa di sfidarsi con Erza e Kagura alla fine di questo scontro.
Lucy sembra in tensione almeno quanto Juvia e Kinana per le sorti di questo match e mi rendo conto che io non sono da meno ma che, in effetti, non so neppure a che punto sono.
-Com’è la situazione?!- chiedo, senza neppure guardare a chi sto ponendo la domanda.
-Match point per Natsu e Gray- risponde laconico il ragazzo al mio fianco e io mi giro sorpresa.
-Rogue-san!- esclamo.
-Ciao Yukino- mi saluta con un sorriso appena accennato.
-Ehi! Ciao! Ma chi fine avete fatto?! Non vi ho visti al campo!-
-Io ero qui a seguire il torneo, Sting non so dove sia sparito- risponde, allungando poi il collo per guardarsi intorno.
-Servizio!- avvisa una voce e mi giro rapida, concentrandomi anima e mente su Natsu che ha il compito di battere questo importante punto.
Fa rimbalzare la palla a terra un paio di volte, gli occhi fissi sull’altra metà campo, lo sguardo determinato, la pelle imperlata di sudore, i muscoli tesi.
Deglutisco a vuoto e ringrazio il rossore dovuto allo sforzo dell’allenamento che copre e confondo quello di tutt’altro tipo che mi sta pervadendo la faccia.
-Stai per andare a fuoco, Yukino?!- mi domanda divertito Rogue e io mi giro di scatto verso di lui, sgranando gli occhi.
Oh andiamo!
È così evidente?!?!
Il rumore della palla che rimbalza a terra mi riporta di nuovo sulla partita e alzo una mano per avvinghiare le dita intorno alla rete, concentrata su di lui.
Sì, probabilmente è così evidente ma non ci posso fare nulla e francamente non sono nemmeno così sicura che mi importi.
Sono tesa come una corda di violino per l’esito di questa partita, voglio che Natsu vinca e non fatico a capire, con una sola occhiata, che Lucy è esattamente nelle mie condizioni. Vorrei tanto potermi illudere che sia così tesa per Gray ma so fin troppo bene chi sta fissando e mi lascio scappare un sospiro.
-È davvero così bella?!- domando, senza pensare e sento lo sguardo di Rogue posarsi su di me -Lucy intendo. Sting-sama dice che è la ragazza più bella della scuola-
-La bellezza è una cosa soggettiva- commenta Rogue dopo qualche attimo di riflessione -Tu e Lucy vi somigliate molto sai?! E comunque l’aspetto fisico non è tutto, ci sono molte altre cose da considerare-
-Questo lo so- rispondo prima di sorridere un po’ timidamente -Grazie Rogue-san- aggiungo e anche lui mi sorride, come poco fa.
-Figurati-
-Forza Gray-sama! Fagli vedere di cosa sei capace!!!- esulta Juvia e mi volto appena in tempo per vedere Gray colpire la pallina e Gerard rispedirla la mittente con un poderoso colpo di racchetta.
Gray si lancia di lato per recuperarla ma non è abbastanza rapido e tutti tratteniamo il fiato quando la piccola sfera gialla comincia a scendere verso il suolo, minacciando di colpirlo subito all’interno della linea che delimita il campo. Una racchetta sembra comparire dal nulla sollevando la pallina e rilanciandola nell’altra metà campo e metà degli spettatori esulta impazzito per il salvataggio di Natsu.
Da qui in poi è come assistere alla scena a rallentatore.
La pallina supera impunemente Gerard, colto alla sprovvista dall’intervento inaspettato di Natsu e Erik si lancia troppo tardi. La pallina sfiora il bordo della sua racchetta e prosegue indefessa il suo tragitto, rimbalzando per due volte all’interno della loro metà campo e segnando il punto della vittoria per Natsu e Gray.
-Match point!- urla Yubiwa-san e c’è un millisecondo di silenzio prima che l’area intorno al campo esploda delle urla di giubilo di noi spettatori, tra cui si inserisce qualche commento sconfortato di chi tifava per la squadra avversaria.
Io sorrido senza riserve mentre Yubiwa-san si avvicina per complimentarsi con tutti e quattro.
-Grazie Loki- lo ringrazia Gray, tendendogli una mano, mentre Gerard si è già spostato verso Erza, pronta a consolarlo con un bacio.
Yubiwa-san, proprio come Sarusuke-san, è un ex studente di questo liceo e ha solo ventisei anni. Insegna matematica ed è istruttore della squadra di tennis. Alcuni di noi, come Gray e Natsu, lo chiamano per nome ed è per tutti una specie di fratello maggiore. A volte si fa fatica a pensare a lui come a un professore.
Ora sta stringendo la mano anche a Natsu che subito dopo si gira e, finalmente, mi vede. I suoi occhi incrociano i miei e solleva la mano per salutarmi, flashandomi con uno dei suoi appuntiti sorrisi.
Sento il cuore accelerare e sollevo a mia volta una mano per ricambiare ma proprio in quel momento la sua espressione si fa strana, interrogativa quasi. Corrugo le sopracciglia perplessa e sto per fargli un cenno come a chiedergli cosa c’è che non va quando un braccio si avvolge intorno alla mia vita e qualcuno mi trascina contro il proprio costato, sconvolgendomi.
Chi diavolo…
-Sei stata bravissima prima Yukino- mormora una voce famigliare -Complimenti per il record- aggiunge prima di chinarsi su di me e baciarmi la guancia.
-Sting-sama?!- domando scioccata.
Rimane piegato su di me e avvicina la bocca al mio orecchio, mandandomi completamente in confusione.
-Che ti prende?!- domanda, chiaramente perplesso.
Cosa prende a me?! Ma cosa prende a lui semmai!
Mi giro verso Rogue, in cerca di aiuto, ma lui ci fissa con un sopracciglio alzato, per poi tornare a puntare gli occhi davanti a sé.
-Non so neppure perché hai accettato- commenta, stringendosi nelle spalle.
Accettato?! Di cosa sta parlando?! Io non ho accettato proprio…
Ed è allora che un’illuminazione improvvisa mi coglie.
Il piano! Sta parlando del piano! Ovvio che Sting glielo ha detto, gli dice qualsiasi cosa!
Ma esattamente cosa prevede questo dannato piano, allora?!?! Perché Sting mi stringe come se fosse questione di vita o di morte?!
Mi giro a cercarlo spersa e lui socchiude gli occhi per scrutarmi meglio.
-Uhmmmm- mormora a labbra strette e poi lancia una rapida occhiata verso il campo da tennis, imitato a ruota da me.
Natsu e Lucy, ora vicini, ci osservano perplessi e sorpresi e io sento l’urgenza di allontanarmi da Sting che però non sembra intenzionato a lasciarmi andare. Mi giro a guardarlo, per chiedergli di mollarmi ma ciò che vedo sul suo viso mi fa gelare il sangue nelle vene.
Un ghigno. Di trionfo.
Oddio, ma non è che…
-Il tuo piano è fingere di stare insieme per farli ingelosire?!- domando incredula, in un soffio talmente basso che solo Rogue e Sting riescono a sentirmi.
Sting solleva un sopracciglio, evidentemente perplesso.
-Perché hai accettato allora?!- domanda.
A quanto pare traspare chiaramente dal mio viso ciò che penso e cioè che è un piano idiota.
-Perché non ho sentito una parola di ciò che mi hai detto stamattina!- ammetto senza remore.
Un attimo di imbarazzante silenzio segue la mia confessione ma un secondo dopo Sting mi sta trascinando via, lontano dalla rete e ancora stretta al suo costato. È solo quando siamo un paio di metri lontani dalla folla che mi lascia finalmente andare e io mi giro a fronteggiarlo.
-Ma come può funzionare, Sting-sama?!- chiedo, preoccupata.
-Yukino fidati! Sta già funzionando!- mi dice, mettendomi le mani sulle spalle e guardandomi quasi implorante.
Arrossisco appena per via dello sguardo intenso che mi sta lanciando ma continuo a pensare che sia un’idea stupida.
-Ma cosa dici?! Così se uno di loro dovesse avere anche solo un pallido interesse per me o per te, lasceranno perdere senza nemmeno tentare!-
-Non è vero! Apriranno gli occhi! Vedrai!-
-Sting-sama…- protesto sconfortata ma una voce, per quanto lontana, riesce a sovrastare il chiacchiericcio intorno al campo da tennis.
Una voce che riconoscerei fra mille. Una voce che da sempre attira la mia attenzione in qualunque situazione e contesto.
-Ehi Rogue! Da quando Sting e Yukino escono insieme?!-
Sgrano gli occhi incredula, senza distoglierli dal viso di Sting che ora sorride tra il trionfante e l’incoraggiante.
Natsu ha chiesto a Rogue… A Natsu interessa sapere da quanto esco con Sting…
A… A Natsu interessa sapere se esco con qualcuno…
Il cuore accelera e io cerco di riordinare i pensieri senza farmi sopraffare.
Mi raddrizzo e faccio un profondo respiro per riprendere il controllo su me stessa.
Poi, come se niente fosse, faccio scivolare le mie dita tra quelle di Sting, intrecciando le nostre mani. Lui mi guarda sorpreso e io gli sorrido, cercando di scacciare l’imbarazzo.
-Andiamo a vedere la fine del torneo?!- propongo e mi sento incredibilmente meglio quando lui aumenta la presa su di me e annuisce, avviandosi senza lasciarmi la mano.
Penso sinceramente che sia una totale follia.
Credo di essere completamente impazzita.
Ma se penso che a fare questa cosa non sono sola ma c’è Sting con me allora, per un qualche motivo, sento di poterlo fare.
 



Angolo di Piper: 
Ehilà, minna-san!!! 
Eccomi con una nuova long! Dunque mi prendo due secondi per chiarire un paio di punti. 
Tanto per cominciare i caratteri di Sting e Yukino sono ispirati alla post creazione della nuova Sabertooth. 
Poi ci sono Yubiwa-san e Sarusuke-san che sono Loki e Jet. Per Jet ho fatto diventare il suo vero nome un cognome mentre per Loki me lo sono inventato di sana pianta (Yubiwa vuol dire "anello" in giapponese). 
Detto questo ringrazio tutti quelli che sono arrivati fin qui e chi vorrà dare una possibilità a questa storia! 
Grazie di cuore e alla prossima! 
Piper. 

 
  
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