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Autore: ___Page    17/03/2016    4 recensioni
"-Yukino, devo parlarti! Mi è venuta un’idea!- mi interrompe, voltandosi verso di me e fermandosi nel corridoio.
-Oh! O-okay! Dimmi!- lo invito, un po’ titubante.
-Mi serve il tuo aiuto per conquistare Lucy!- esclama con un sorriso che improvvisamente mi sembra ebete e io sgrano gli occhi incredula.
Non tanto per il riferimento a Lucy. Tutti e sottolineo tutti sanno che Sting ha una cotta epocale per Lucy da Settembre. Ma vorrei capire cosa c’entro io in tutto questo.
-C’è stato qualche sviluppo tra te e Dragneel?!-"
Perché non sempre le cose vanno come ci si aspettava.
|StingYu e NaLu|
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Sting Eucliffe, Yukino Aguria
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Carico meglio lo zainetto sulle spalle, avvicinandomi alla vetrina per sbirciare i vestiti sul manichino. Quel vestitino mi piace davvero e potrei anche entrare per provarlo ma sono da sola e non avrei nessuno a cui chiedere un parere quindi decido di lasciar perdere.
Scrollando le spalle mi allontano dal negozio e mi avvio con l’intenzione di gironzolare un altro po’ prima di tornare a casa, chiedendomi ancora una volta se telefonare a qualcuno ma ho già tentato con Cana, Minerva e Kagura e nessuna di loro poteva.
Forse devo rassegnarmi che oggi pomeriggio va così.
O forse potrei chiamare Sting.
Mi passo una mano tra i capelli mentre ripenso agli ultimi quindici giorni. È tutto così surreale, così strano. Prima, non avevo mai trascorso così tanto tempo con Sting e, per estensione, con Rogue e ho anche imparato a sostituire il “sama” con il “kun” anche se a volte mi confondo ancora.
Per i primi tre giorni siamo stati il caso più chiacchierato della scuola ma ora che le acque si sono calmate è quasi piacevole come situazione.
Voglio dire, non… non fingere di stare con Sting.
Però ho scopeto che mi piace stare in compagnia sua e di Rogue e questo mi permette di staccare un po’ da Natsu e Lucy e la cosa mi fa incredibilmente bene. E comunque anche il pensiero che tutto questo lo sto facendo solo per conquistare Natsu mi fa sentire molto meglio rispetto a due settimane fa, quando non facevo che assistere impotente alla fine della mia agognata storia d’amore senza che nemmeno fosse ancora iniziata.
E quindi insomma, non mi fa strano neanche un po’ che mi sia venuto in mente di chiamare Sting. Cinque giorni fa sarei arrossita al solo pensiero. Potrei proporgli un caffè al nostro solito posto.
Sì, lo so, sembra strano che abbiamo già un “nostro posto” dopo appena dieci giorni di finta relazione ma il punto è che, vista la situazione, nessuno dei due voleva presentare l’altro ai propri genitori e così abbiamo aggirato il problema del dove trovarci a discutere la nostra strategia scegliendo una caffetteria che piacesse a entrambi e quella è diventata il “nostro posto”.
Di solito ci andiamo dopo la scuola anche se un paio di volte Sting ha proposto di accompagnarmi a casa in modo da discutere le mosse future senza essere obbligati a bere il caffè.
Ma oggi è sabato e suppongo abbia di meglio da fare che accompagnare me in giro per il centro senza un obbiettivo né una meta solo perché con le giornate primaverili mi scoccia stare chiusa in casa.
Sto ancora tentennando con il cellulare in mano che una voce mi chiama e io mi volto in automatico.
-Ehi Yukino!-
Trattengo il fiato e sgrano appena gli occhi nel metterla a fuoco, mentre un sorriso nervoso affiora sulle mie labbra.
-Lucy-san- saluto, portando una ciocca dietro l’orecchio -Che coincidenza-
Si ferma a pochi passi da me, sorridendomi radiosa, così radiosa che sento la tensione diminuire inevitabilmente. Non posso davvero provare fastidio verso di lei e nemmeno voglio a dirla tutta.
È gentile, simpatica, divertente.
In realtà non mi stupisco così tanto che più di un ragazzo a scuola sia pazzo di lei.
-Anche tu in giro da sola?!- mi domanda e io mi stringo nelle spalle.
-Dovevo uscire con mia sorella ma ha avuto un contrattempo e non è potuta venire. Ero già in centro quando mi ha avvertito e ho pensato di fare un giro comunque. E tu?!- le chiedo, stringendo le bretelle dello zainetto.
Ho il terrore che mi dica che sta aspettando Natsu per andare al cinema o qualcosa del genere.
Ma se anche fosse non è detto che si tratti per forza di un appuntamento, giusto?! Insomma potrebbe essere una semplice uscita tra amici, potrebbe anche essere che fosse d’accordo con Erza che poi non è potuta venire, proprio come Sorano con me, e magari Natsu l’ha chiamata per chiederle qualcosa su quell’esercizio di letteratura che abbiamo per lunedì e parlando lei gli ha detto del cinema e che voleva andare a vedere proprio quel film che Natsu aspetta da tre mesi di vedere e quindi…
-Oh beh io sai avevo… bisogno di cambiare aria!- conclude, passandosi una mano nei capelli e distogliendo per un attimo lo sguardo, il che mi permette di sbuffare di sollievo e maledirmi mentalmente.
Devo smetterla di farmi tutti questi film mentali! Non è sano!
-Visto qualcosa di interessante?!- chiede Lucy, riscuotendomi.
-Uhm… un vestito in quel negozio ma non sono molto brava a fare shopping da sola- spiego, indicando con il pollice la vetrina da cui mi sono appena allontanata.
-Se vuoi posso darti un consiglio io!- mi propone con un’alzata di spalle e io sobbalzo, presa in contropiede.
-Ah io… ecco…-
Non so se sia una mossa saggia, con tutto quello che c’è in ballo. Però in fondo Lucy è una mia compagna di classe e una specie di amica e io non ho davvero voglia di tornare a casa quindi…
-Perché no?!- le sorrido in risposta.
-Bene! Allora andiamo a cercare un vestito per farti bella per Sting!- esclama affiancandomi mentre torniamo indietro verso il negozio in questione.
Un scarica di calore mi attraversa mentre divento dello stesso colore dei capelli di Erza e punto gli occhi a terra in totale imbarazzo.
-Ho… ho detto qualcosa che non dovevo?!- mi domanda lei, preoccupata.
-Eh?! Come?! No, no, figurati! Dai andiamo!- la incito poi, accelerando il passo per distanziarmi da lei il tempo necessario a tornare di un colore normale.
 

 
§

 
-Ecco a voi ragazze!-
-Grazie mille!- ringraziamo all’unisono la cameriera della caffetteria, prima di dedicarci alle nostre bibite fresche e rigeneranti, necessarie dopo la sessione di shopping selvaggio a cui ci siamo dedicate.
A dimostrazione che il mio unico problema con Lucy è il suo rapporto con Natsu, è stato un pomeriggio stupendo. Abbiamo riso, ci siamo divertite, non abbiamo parlato dei ragazzi nemmeno una volta ed è filato tutto liscio.
Alla fine ci sono venuta con lei qui a bere una cosa, nel posto mio e di Sting e, per quanto possa essere assurdo, per un attimo quando prima siamo entrate e io mi sono mossa in automatico verso il nostro tavolo, ho provato una punta di malinconia per il fatto di non essere qui con lui.
-Quel vestito ti stava alla perfezione! Hai fatto bene a prenderlo!- ribadisce Lucy, mordicchiando la cannuccia del suo the freddo.
-Oh! Grazie!- ribatto, avventandomi sulla mia limonata.
Beviamo in silenzio per un po’, godendoci l’aria tiepida che entra dalla finestra socchiusa e che porta il profumo dei fiori con sé.
-Senti Yukino…- comincia poi di punto in bianco, con tono grave e io mi irrigidisco.
-Dimmi- la invito, un po’ perplessa dall’espressione così seria che ha messo su.
-Scusa se prima ti ho messo in imbarazzo con quell’affermazione su Sting-
Questa non me l’aspettavo proprio. Che fosse tanto preoccupata per questo. In fondo, io e Sting ufficialmente stiamo insieme, sono io quella che si comporta in modo strano.
-Ehi non preoccuparti è solo che…- comincio, sporgendomi verso di lei.
-Siete davvero una bella coppia sai?!- continua, con un sorriso malinconico e io deglutisco a vuoto.
Cos’è quell’espressione?! Perché sembra quasi sofferente?!
Un’illuminazione improvvisa mi attraversa la mente.
Non è che… che è gelosa?!
Forse Sting ha ragione, forse ora che lui è fidanzato Lucy sta aprendo gli occhi.
Okay, calma Yukino, questa te la devi giocare bene.
-Lucy-san?!- la chiamo cauta -Stai bene?!-
-Come?! Oh sì certo. Sto bene, tranquilla- cerca di minimizzare ma non mi convince e un moto di sincera preoccupazione per lei mi attraversa.
-Sei sicura?!- chiedo accigliandomi e non mi sento più come se stessi recitando -Ti sei improvvisamente rabbuiata. Potrebbe… potrebbe essere che tu e Sting-kun…- comincio senza girarci troppo intorno ma come nomino Sting, Lucy salta quasi sulla sedia, spaventandomi a morte.
-Oh no!!! Assolutamente no!!!- esclama, facendo girare un paio di tavoli verso di noi.
-Okay Lucy-san ma calmati- la invito agitando le mani davanti al viso.
-Scusa! È che non voglio che pensi che io abbia qualche problema con la vostra relazione! Anzi, sono felice per voi e per Sting soprattutto! Sai mi è dispiaciuto un sacco dovergli dire di no tutte quelle volte ma ora ha trovato te finalmente!-
Tutta la preoccupazione scivola via e trattengo a stento un grugnito.
Ecco appunto. Figuriamoci se poteva essere come pensavo io.
-Sono preoccupata per Cana, per quello ogni tanto mi spengo- prosegue, attirando di nuovo la mia attenzione.
-Cana-san?!- domando, accigliandomi -Che succede?!-
-Ultimamente si comporta in modo strano ma non mi ha raccontato niente. Di solito si confida con me ma continua a dire che va tutto bene eppure ho l’impressione che ci sia qualcosa che non va. Mi evita, si inventa un sacco di scuse quando la invito. Anche oggi l’ho chiamata per chiederle se voleva fare un giro ma ha detto di no giustificandosi con una cosa così contorta che nemmeno me la ricordo- sospira, prendendo un altro sorso di the.
-Anche io le ho telefonato prima- ammetto, riflettendo rapida.
-Davvero?! E non ti è sembrata strana?!-
-A dire il vero un po’ sì ma credevo avesse il ciclo. Cana-san è sempre strana quando ha il ciclo- mi giustifico, stringendomi nelle spalle.
Lucy sorride dopo un attimo di riflessione.
-Hai ragione. Forse sono io che mi sto allarmando troppo. Scusa, Yukino-
-Non scusarti!- la ammonisco subito -È bello che ti preoccupi così per lei- aggiungo, allungando una mano sul tavolo.
Lucy la afferra e la stringe un attimo, prima di finire il suo the e alzarsi.
-Io ora devo andare- mi avvisa, rimettendosi lo zainetto in spalla e recuperando tutti i suoi sacchetti.
-Grazie mille per il pomeriggio Lucy-san-
-È stato un piacere! Dovremmo rifarlo qualche volta! A lunedì!- mi saluta, prima di uscire dal locale.
Porto la cannuccia alle labbra con l’intenzione di finire la limonata e tornare a casa a mia volta ma un rumore vibrante proveniente dal mio zainetto mi distrae. Lo porto sulle gambe e apro rapida il taschino davanti per estrarre il cellulare che vibra rapido nella mia mano.
Aggrotto le sopracciglia e lo stomaco mi fa una capriola nel leggere il nome di Sting sullo schermo lampeggiante.
 

 
***

 
Imbocco l’ingresso del parco mantenendo un ritmo costante. Oggi è una splendida giornata per andare a correre, non potevo scegliere momento migliore e non c’è in giro nemmeno troppa gente.
A essere sinceri prima volevo sentire Yukino e proporle di vederci per discutere su come procedere con il piano, e poi magari si poteva pure andare al cinema ma, sinceramente, oggi è sabato ed è giorno di svago sia per me che per lei. E poi devo allenarmi per bene per i giochi di atletica, ci tengo a sbaragliare gli avversari e restare nella storia della Sabertooth.
Solo mi domando cos’avesse mai da fare Rogue di così impellente da non potermi accompagnare.
Oh beh, peggio per lui.
Scarto una coppietta che passeggia mano nella mano, deviando dietro una panchina e aguzzando la vista per capire quanto dista il baracchino che vende bibite e gelati, perché ora ho davvero bisogno di una bottiglietta d’acqua, e, con sollievo, lo vedo a pochi metri di distanza.
Con un paio di poderose spinte mi avvicino in fretta e, continuando a correre sul posto, mi metto in  paziente attesa del mio turno. Osservo, senza realmente vederli, i due ragazzi prima di me mentre chiedono due gelati, perso nei miei pensieri e nelle mie riflessioni.
La mia idea per conquistare Lucy per il momento non ha ancora dato frutti ma sono un tipo paziente io. So che Lucy non si conquista schioccando semplicemente le dita e anche questo mi piace di lei ed è un aspetto che mi piace anche di Yukino, devo ammetterlo. Il che non mi conforta per niente, perché a quanto pare Natsu ha esattamente il tipo di appeal capace di far capitolare questo genere di ragazza.
Ma non ho intenzione di arrendermi o farmi scoraggiare. Lucy sarà mia prima della fine dell’anno, ne sono certo. Anche perché Yukino sta facendo un ottimo lavoro, sono sorpreso. È molto più disinibita di quanto pensassi e, a parte che ogni tanto le sfugge ancora uno “Sting-sama”, sembra sinceramente innamorata di me vista da fuori.
Non avrei potuto scegliere alleata migliore, senza contare quanto è dolce e divertente.
Dragneel è un uomo fortunato, anche se ancora non lo sa.  
-Ehilà Sting!-
Faccio un salto alto così mentre lo stomaco mi si rivolta e il cuore sale in gola.
Oh porca di quella porca che spavento!!
-Tutto bene?!- mi domanda perplesso, mentre mi giro verso di lui respirando grosso.
-Natsu! Ma sei fuori?!-
-Ti ho spaventato?!- si informa e io lo fisso incredulo.
-No figurati, è la mia normale reazione quando incontro qualcuno per caso!-
-Ah! Okay allora!- esclama sorridendo a trentadue denti e lasciandomi totalmente interdetto.
È irrecuperabile!
Mi passo una mano tra i capelli, cercando di calmarmi e regolarizzare il respiro. E tanti cari saluti al mio ritmo di corsa!
-Ti stai allenando! Niente Yukino oggi?!- mi domanda, cogliendomi un po’ impreparato.
Ma torno subito in me e ghigno in risposta, scuotendo il capo.
-Devo tenermi in forma per i giochi di atletica! Ho sentito che anche voi avete passato le selezioni!- affermo con orgoglio mentre lui sorride altrettanto soddisfatto, consapevole di essere la punta di diamante della Fairy Tail, la squadra di tennis del nostro liceo.
-Io e Gray abbiamo dato il meglio di noi!- mormora solenne, annuendo con vigore.
Lo osservo ritrovandomi a provare una strana empatia e, per un qualche motivo, anziché salutarlo e andarmene per la mia strada lascio fare alla mia bocca, senza nemmeno provare a controllarla. 
-Quindi anche tu ti stai allenando?!- gli chiedo e mi fermo appena in tempo.
Stavo per aggiungere un “Niente Lucy oggi?!”  con tanto di sguardo goliardico e saputo e inorridisco alla sola idea. L’ultima cosa che voglio è che Natsu si renda conto di quanto sembrino una coppia visti da fuori. Non giocherebbe di sicuro a mio favore se lui aprisse gli occhi in quel senso.
-Mi annoiavo e ho pensato di uscire a fare un po’ di movimento!- spiega semplicemente, stringendosi nelle spalle.
-Una bottiglietta d’acqua per favore- dico al tizio del baracchino, tirando fuori i soldi -Tu vuoi qualcosa?!- gli chiedo ma Natsu scuote il capo.
Afferro la mia salvezza in bottiglia e a quel punto, senza avere un’idea di come sia potuto succedere, con una naturalezza che quasi mi spaventa, mi ritrovo a camminare fianco a fianco con Natsu Dragneel, il mio peggior rivale, come se fossimo amici di lunghissima data, con una confidenza che pensavo solo Rogue potesse suscitare in me.
-Allora, come vanno le cose con Yukino?! Da quando sta con te ce la riusciamo a godere solo durante le lezioni!- mi fa notare.
Sembra solo curioso di sapere come sta la sua amica ma forse gli interessa anche capire gli sviluppi della nostra storia per un altro motivo, un motivo più personale. O almeno lo spero.
-Eh che ci vuoi fare?!- mi stringo nelle spalle -Siamo innamorati persi, se potessimo staremmo insieme ogni minuto della giornata- aggiungo, lanciandogli una finta occhiata di scuse, come se volessi cercare la sua comprensione quando invece voglio solo sbirciare la sua reazione.
E, contro ogni pronostico, lo trovo immerso in qualche riflessione.
Partiamo dal presupposto che nemmeno credevo che Natsu Dragneel fosse in grado di riflettere. Aggiungiamoci che non mi è chiaro cosa ci sia da riflettere riguardo quello che ho appena detto. Mi sorge il dubbio che magari stia riflettendo su tutt’altro e abbia semplicemente perso il filo del discorso.
Accosto la bottiglia alle labbra più per prendere tempo che per sete.
-Ho chiesto a Lucy di aiutarmi a studiare fino alla fine dell’anno- afferma e poco ci manca che mi strozzo.
Cos’ha detto?!
Mi piego in avanti, tossendo e sputacchiando acqua dappertutto.
Avevo ragione, stava pensando a tutt’altro ma perché?! Perché ha sentito il bisogno di dirmelo e perché questa decisione visto che…
-Non ti aiuta Yukino di solito?!- domando, la voce roca e spezzata.
Lui si volta a osservarmi perplesso.
-Stai bene?!- chiede e io agito una mano nell’aria per minimizzare.
-Dicevi!- insisto, ritrovando la voce.
-Sì ho sempre studiato con Yukino è vero ma lei ora sta con te e mi trovo bene anche con Lucy, se non fosse che perde la pazienza subito!- spiega, grattandosi una guancia.
Ci tengo a spezzare una lancia. Il “subito” di Natsu è una cosa come “dopo tre ore di sopportazione” per i comuni mortali. La verità è che Lucy ha una pazienza sconfinata e Yukino la batte solo perché vede Dragneel con le lenti rosa dell’amore e perché è infinitamente gentile.
-Ma per me non era un problema!- lo informo agitato.
Così non va bene! Non è così che dovrebbe andare! L’idea non era avvicinarli ancora di più!
Merda!
Ci sta sfuggendo di mano la situazione!
-Sei grande Sting!- mi omaggia di una pacca sulla spalla -Ma così avrete più tempo da passare insieme!- 
Sorride complice e io rispondo anche se la mia espressione è semplicemente terrorizzata.
Yukino mi ammazza quando lo scopre. Mi uccide in modo lento e doloroso.
-Ora comunque devo andare, amico!- mi informa ancora e io annuisco, incapace di articolare alcunché.
Fa per rimettersi a correre ma, fatti due passi, si blocca e torna a guardarmi, una strana luce negli occhi, determinata e quasi minacciosa che attira la mia attenzione.
Che gli prende ora?!
-Una cosa- dice, tornando verso di me e puntandomi contro l’indice -Falla soffrire e te ne pentirai, chiaro?!-
Sobbalzo, colto alla sprovvista. Sobbalzo e annuisco, apparendo probabilmente spaventato dalla minaccia ma in realtà sono solo pateticamente pieno di speranza di fronte a tutto questo suo coinvolgimento. Natsu annuisce secco e deciso in risposta al mio cenno prima di voltarsi di nuovo e dirigersi per uscire dal parco.
Rimango immobile dove sono e sogghigno.
So cosa fare, finalmente so come dare una svolta al nostro piano e non ho intenzione di perdere un minuto di più.
Estraggo il cellulare e vado veloce sul registro chiamate, lanciando la telefonata senza esitare. Devo attendere nemmeno un minuto per sentire la sua voce che chiama il mio nome.
-Yukino, dove sei?! Devo parlarti subito!- 
  
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