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Autore: Crepuscolina13    14/03/2016    3 recensioni
E se Emma fosse un angelo custode con il compito di vegliare, e di rendere di nuovo buona la famosa Evil Queen ?
Ovviamente SwanQueen.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov.Regina.

Un po' scocciata ma enormemente lieta di rendere felice Emma aprì il libro e cominciai a leggere.
Da piccola avevo già letto quella storia, di conseguenza sapevo di cosa parlava ed è per questo che all'inizio mi ero opposta.
Sapevo che me ne sarei pentita.
Quel libro parlava di bugie ed io ne stavo dicendo una enorme ormai da giorni.
Mi sentivo male a mentirle ma non  potevo farne a meno.
Emma si era innamorata della Regina che stava cercando di diventare buona ma la realtà era che era tutta una finzione.
Io non volevo diventare buona.
Cosa ci avrei guadagnato??
Lo facevo solo per lei, fingevo di voler cambiare perché sapevo che altrimenti Emma non mi avrebbe mai amato ed io avevo bisogno del suo amore.
Ne avevo bisogno come un pesce ha bisogno dell'acqua.
Anche prima, quando avevo aiutato quella sguattera stavo solo recitando, io non avrei voluto aiutarla ma sapevo che un gesto del genere avrebbe fatto piacere ad Emma e così lo avevo fatto.
Certo c'erano alcuni momenti, in cui i suoi occhi incrociavano i miei, che avrei voluto dirle..."Emma tu mi piaci veramente ma io sono cattiva, e devi accettarmi così come sono" ma sapevo che non lo avrebbe fatto.
Certo mi sentivo in colpa ma la mia parte egoistica vinceva sempre.
Avevo bisogno di lei e ogni volta che la guardavo il mio fiato si bloccava e tutti quei sensi di colpa sparivano all'improvviso.
Era così bella.
Lei non ci dava importanza, perché per lei era normale ma io si, ogni volta che la osservavo i miei occhi si fissavano sulle sue ali.
Erano così......bianche, di un bianco candido, quasi accecante....
Erano piccole e non ingombranti e  le teneva sempre piegate sulla schiena.
Ricordo che la prima volta che le avevo viste aperte avevo fatto fatica a trattenermi perché avrei tanto voluto mettermi a piangere per tanta bellezza.
Lei con i suoi capelli biondo miele, il suo vestito lungo e delicato e le sue ali risplendendi, era così paradisiaca.
Ed anche il suo dolce profumo al gusto di latte contribuiva a farla risplendere di una purezza unica.
Purezza che io stavo macchiando con le mie bugie.
Ancora non riuscivo a credere che lei si fosse innamorata di me..insomma...apparte Henry e Daniel nessuno mi aveva mai amato nella mia vita..
Era un'emozione così inusuale che quasi ne ero disorientata.
-E quindi il burattino si trasforma in un bambino vero?- chiese Emma per conferma una volta che ebbi letto l'ultima pagina.
Si ero multitasking, riuscivo a leggere ed a pensare contemporaneamente.
-Si- risposi ancora assorta nei miei pensieri.
-Perché hai detto che è una storia stupida??Non è poi tanto male-
-Mh a me non piace- risposi tranquillamente chiudendo il libro per poi andarlo a riporlo subito sul suo scaffale.
-Ehi ma fuori è buio!- Esclamò all'improvviso facendomi notare anche a me come il tempo fosse passato velocemente e in effetti facendoci caso,  cominciavo ad avere un po' di fame.
-Che dici andiamo a cena?- proposi io, felice di uscire da quel luogo e lasciarmi alle spalle quei sensi di colpa.
-Certo-
Durante la nostra permanenza nella biblioteca ogni domestico era tornato al suo ruolo ed adesso il palazzo era abitato come un tempo.
Quando arrivammo nell'area più trafficata del palazzo alcuni servitori mi vennero subito incontro.
-Vostra maestà vi stavamo cercando da tutte le parti, dove eravate?- mi chiese uno facendomi l'inchino e la prima cosa che volli dire fu: come osi rivolgerti a me in questo modo? Ma ricordandomi di avere Emma accanto cercai di essere il più gentile possibile, ovviamente dentro i miei limiti.
-Non credo che ciò ti riguardi- e dicendo ciò lo fulminai con lo sguardo.
-Oh certo, volevamo solo dirvi che per ringraziarvi di averci concesso questa piccola pausa la cuoca vi ha preparato i suoi piatti più speciali- e a quelle parole avrei voluto cominciare a ridere.
Era uno scherzo vero?
Da quando mi avevano affibbiato il nome di Regina Cattiva nessuno e sottolineo nessuno mi aveva mai fatto una gentilezza.
-Sul serio?- chiesi stupita.
Ovviamente gli avevo concesso quel piccolo svago sulla neve solo per compiacere Emma e mai avrei pensato di venir ripagata.
-Certo, se vuole accomodarsi in sala da pranzo  può cominciare subito a mangiare-.
Senza dire niente mi avviai alla sfarzosa porta che precedeva il salone e quando entrai rimasi piacevolmente stupita.
Il tavolo era addobbato da fiori e candele, e numerose leccornie erano gia lì, pronte per essere gustate.
Tutto ciò non mi era nuovo perché comunque ogni sera pretendevo una tavola addobbata alla mia altezza ma questa era la prima volta che qualcuno faceva qualcosa senza che io lo chiedessi...lo avevano fatto di loro spontanea volontà, per ringraziare me,la Regina Cattiva.
Il muscolo creato per pompare il sangue in tutto il mio corpo si riempì all'improvviso di un' inusuale sensazione, era forse questo che si provava a compiere delle buone azioni????
Forse allora non era così male comportarsi bene.
-Ehi Regina ti senti bene?- chiese Emma interrompendo i miei pensieri, e come portata alla realtà all'improvviso la guardai confusa.
Per caso avevo già detto che era bellissima???
-Cosa?-
-Ti ho chiesto se stai bene...all'improvviso ti sei bloccata in mezzo alla stanza-.
-Si si certo benissimo- risposi snobbando la questione e sedendomi a capotavola.
Emma si sedette accanto a me e osservò la tavola che le stava dinnanzi.
-È stato un gesto carino da parte loro- commentò sorridendo.
-Molto- risposi ancora un po' stupita e alzando un coperchio che copriva un vassoio lo fui ancora di più.
La cuoca aveva cucinato il mio dolce preferito.
La torta di mele.
Ed anche una specie di pasta chiamata lasagna.
E a quella vista non seppi se essere arrabbiata od onorata.
Quando io chiedevo di farle quella vecchia cuoca diceva sempre di non avere i giusti ingredienti, ahhhh ma adesso mi avrebbe sentito quella....
-Regina ma sei sicura di stare bene? Ti vedo un po' strana- mi chiese Emma per la seconda volta e allora decisi di dirgli la verità.
-In realta sono un po' stupita sai....un gesto così gentile mi scombussola un po'-
-Non sei abituta al fatto che qualcuno possa fare qualcosa di carino per te ho indovinato?- chiese avvicinandosi impercettibilmente a me.
-Si-
-Ehi ascolta, è da tanto che non lo facciamo ma...mi concedi il permesso di avere accesso alla tua anima?- mi chiese così dolcemente che non avrei mai potuto dirle di no ma in realtà non avrei voluto perché in fin dei conti adoravo quella emozione così speciale.
-Ok..ay- risposi con la voce tremante.
I suoi occhi si fissarono nei miei e la sensazione che provai fu  indescrivibile.
Il sangue cominciò a scorrere veloce nelle mie vene ma apparte questo cosa successe veramente?
La mia inquietudine e il mio ormai lieve senzo di colpa se ne andarono magicamente e furono rimpiazzate da amore.
Lo riconoscevo perché erano le stesse sensazioni che provavo io quando guardavo Emma, solo che il suo amore a differenza del mio era puro.
Di tutte quelle variabili di passione che potevano trasformarsi in violenza non ce n'erano traccia.
Solo amore.
E come un macigno il senso di colpa mi colpì allo stomaco, come potevo mentire ad un essere così puro?
Ma proprio per questo non potevo permetterle di scopire che la mia cattiveria era ancora lì e che non se ne era mai andata.
Una  brava persona l'avrebbe allontanata per il suo bene, ma io facevo sempre le scelte sbagliate, ero cattiva ed egoista e non volevo perderla.
-Regina che cosa hai combinato?- mi chiese lei con il tono di voce che una mamma usa per sgridare il suo bambino e nel mentre mi scrutò con i suoi occhi verdi in cerca di una risposta.
-Niente- risposi cercando di non far tremare la voce.
-Stai mentendo-
Come cavolo aveva...?
Come una stupida mi ero dimenticata che il legame era a doppio senzo e quasi quasi avrei voluto darmi una botta in testa.
-Ascolta per favore..possiamo non parlarne stasera?- chiesi arrendendomi e cercando di ottenere un po' di tempo per inventare una scusa decente.
-Va bene- acconsentì sorridendo.
Si fidava di me ed io la stava ringraziando con un sacco di bugie...
Bloccai subito quei pensieri e come se nulla fosse addentai il primo boccone di lasagna.
Era davvero squisita.
-Forse questo legame non è poi così tanto conveniente- disse Emma ridacchiando un po'.
-Perché dici questo?- anche se ero perfettamente consapevole dei lati negativi della cosa.
-Grazie alla tua delizia ho una voglia matta di provarne un po' anche io- spiegò lei, indicando con gli occhi il piatto che avevo davanti.
-Ne vuoi un pezzo?- chiesi per cortesia anche se sapevo benissimo che avrebbe rifiutato.
-Sono incorporea ricordi?- domandò infatti.
-Non potrei mai dimenticarlo- risposi fissando quelle splendide e morbide labbra che si ritrovava.
Avevo una voglia matta di baciarla, ma soprattutto di toccarla.
Fino ad oggi non avevo mai desiderato così tanto e così arduamente un così semplice contatto come una stretta di mano ma che adesso mi sembrava il massimo del desiderio
Capì che le mie emozioni erano arrivate ad Emma quando quelle che mi tornarono indietro furono uguali alle mie.
Anche lei avrebbe voluto baciarmi ma siccome non poteva mi stava amando semplicemente con i suoi occhi e ciò era una sensazione estremamente frustrante.
Provare il doppio dell'amore che un essere umano può naturalmente sopportare era distruttivo.
Interruppi il nostro sguardo di fuoco e cominciai a mangiare le mie lasagne molto velocemente.
-Cosa stai facendo?- mi chiese giustamente lei notando che mi stavo rimpizzando come un maiale.
-Mi sono rotta di aspettare, voglio dormire, ora- esclamai mettendo molta enfasi sulla parola "ora".
-Cosa? E la torta?- chiese confusa lei.
-Al diavolo- e detto ciò mi alzai in piedi e mi precipitai nelle mie stanze, per fortuna Emma mi seguì subito.
Senza perdere tempo mi tolsi finalmente di dosso quello sfarzoso ma anche pesante abito e indossai una vestaglia da notte.
Quando però mi girai mi resi conto di essermi dimentica la presenza della bionda o forse più semplicemente lo avevo incosciamente fatto a posta.
-Se non chiudi la bocca ti ci entreranno le mosche- la provocai divertita.
A quella affermazione lei arrossi e per sfuggire al mio sguardo si sedette sul letto.
Lentamente la seguì e mi accomodai sotto le coperte.
-Buonanotte Regina-
-Anche a te- e con una boccata d'aria spensi le candele intorno a noi, sistemai meglio la testa sul cuscino e non perdendo altro tempo chiusi gli occhi....
Purtroppo dopo cinque minuti ero ancora sveglia.
Avvilita sbuffai e mi rigirai nelle lenzuole.
-Non riesci a dormire?- chiese la sua voce melodiosa proveniente dall'oscurità vicino a me.
-Credo di essere nervosa- ammisi imbarazzata.
-Che carina- commentò Emma dolcemente ma io non seppì cosa rispondere, insomma era così umiliante.
Io la grande Regina Cattiva che non riuscivo a dormire perché troppo nervosa di poter finalmente avere un contatto con la mia ragaz...Aspetta!!! Ma Emma era la mia ragazza????? A quel pensiero andai nel panico.
-Ehi calmati Regina, non c'è nulla per cui essere preoccupati- cercò di tranquillizzarmi lei, ricordandomi in questo modo che il legame era ancora attivo.
-Vuoi che ti canti una ninna nanna?-
Ringraziai il cielo per il fatto che fossimo al buio perché altrimenti Emma avrebbe visto le mie guance prendere fuoco.
-Va bene- risposi timida e una melodia dolce e delicata si diffuse nell'aria e finalmente mi addormentai.
  
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