Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: jjk    14/03/2016    6 recensioni
Ne aveva fatte di cavolate nella sua vita, ma probabilmente nessuna così stupida e completamente priva di significato.
Ma cosa gli aveva detto la testa quella sera? E perché invece che ammettere subito il suo errore aveva insistito sul continuare quella strada per tutto quel tempo?
Sperava solo che non fosse troppo tardi per rimediare anche se era certo che le cose non sarebbero state così facile. Era stato via abbastanza tempo da spingere chiunque ad andare avanti con la propria vita.
Era stato via abbastanza a lungo da causare un dolore che non poteva essere perdonato.
Chissà quante cose erano cambiate durante la sua assenza.
Chissà se lui.....
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andy Dermanis, Fortunè Penniman, Yasmine Penniman
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Mika, ci sei? Noi siamo pronti!-esclamò Ian irrompendo nella stanza e facendo schizzare i due giovani ai lati opposti sella stanza.
-Oh, Andy ciao. Non sapevo fossi qui-
Il ragazzo non disse nulla, ma salutò l'uomo con un cenno della mano.
-Allora sei pronto o no?!-
Il riccio annuì, anche lui in rigoroso silenzio cercando di ricomporsi.
-E allora cosa ci fai lì impalato?! Di là ti stanno aspettando tutti! -
Mika lanciò un'occhiata furtiva ad Andy, ma il manager se ne accorse.
-Puoi venire anche tu di là, anzi forse sarebbe meglio.
Non è carino girovagare per le stanze senza nessuno che ti accompagni-disse quindi uscendo dalla sala assicurandosi di essere seguito da entrambi.
Mentre camminavano per il lungo corridoio li osservò meglio e si accorse che c'era qualcosa che non andava.
-Tutto bene? -domandò al riccio accanto a lui. 
-Si, è solo che hai davvero un pessimo tempismo-
-Io? Cosa avrei….-
-Lascia stare ti prego. Sarebbe meglio non parlarne ora-lo fermò Mika indicando con lo sguardo il gruppo di giornalisti poco distanti da loro. 
Il manager fece un cenno di assenso e si accomodò su una sedia posta di fronte al divanetto dove era seduto un giornalista sulla quarantina e su cui si prese posto il cantante.
Il giornalista cominciò a parlare del nuovo album in uscita.
-Non abbiamo potuto evitare di notare che il Mika di questo nuovo disco è completamente diverso dal "bambino" dei due precedenti.
Come mai? -
Era una domanda semplice effettivamente e da un lato il cantante se l'aspettava, ma quanto poteva rivelare senza scoprirsi troppo? 
-Credo sia perché per la prima volta rappresenta veramente la mia vita personale. 
Ho deciso di scrivere di me stesso senza mettere dei personaggi nelle mie canzoni.
I primi due album avevano questo aspettò infantile e impudente in senso buono, ma adesso le caricature sono scomparse, c'è molto più..... cuore-cominciò a dire.
Le interviste erano sempre più difficile all'inizio, quando bisognava iniziare a parlare e Mika stava sempre attento a non dire troppo, dopo ci prendeva la mano e tutto sembrava più semplice.
-Cuore e amore a giudicare dal titolo che prende il nome da una delle nuove canzoni se non sbaglio.-
-Oh si, quella è la mia preferita.
La prima che ho composto dopo un blocco creativo fin troppo lungo.
Pensi che ho scritto tutti i versi in circa 15 minuti!-
-E da dove viene l'ispirazione per una scarica creativa del genere?-
Il riccio si guardò intorno.
Cosa avrebbe dovuto rispondere?
La verità o solo qualcosa che le somigliasse? 
Cercò lo sguardo di Andy, ma il ragazzo aveva abbassato la testa guardandosi la punta delle scarpe per non vedere il libanese mentire di nuovo sulla loro storia. 
Mika gli aveva spiegato più volte che non diceva mai bugie, semplicemente ometteva una parte di verità,  e Andy sapeva che era importante per la carriera del libanese non rivelare pubblicamente la sua sessualità, ciononostante, vederlo nascondere quello che era veramente continuava a farlo stare male. 
-Questa canzone parla di qualcuno che amo-cominciò a dire tentennando il cantante
-Ed è ok amare qualcuno, anche se sono innamorato di un uomo-
Pronunciò le ultime parole con orgoglio, come se fosse una cosa di cui andare fieri e non da nascondere. 
Il biondo alzò il volto di scatto, incrociando gli occhi sorridenti del libanese.
L'aveva fatto per lui. 
-Origin of love è la mia versione della perfetta canzone d'amore.
Sostanzialmente dice che troverò fiducia nel tuo amore attraverso questa relazione conquisterò ogni montagna, supererò ogni odio.
Potrò gettare via tutti i pregiudizi e tutti i pesi che ho portato sulle spalle-
Mika aveva smesso da tempo di guardare il giornalista e oramai i suoi occhi erano persi in quelli del greco dall'altro lato della stanza.
Sapeva che da quel momento si sarebbe scatenata una vera e propria caccia per scoprire chi fosse l'uomo del mistero,  quindi avrebbero dovuto stare più attenti a non farsi notare, eppure non riusciva a distogliere lo sguardo dal ragazzo.
-Sono venuto a patti con la sessualità nella maniera più positiva-concluse sorridendo e rivolgendosi di nuovo verso il giornalista.
L'intervista andò avanti, ma Andy non riuscì a sentire più nulla. 
Mika era venuto allo scoperto  anche se non aveva la certezza che sarebbero tornati insieme.
Lo aveva fatto per farlo sentire libero, per renderlo felice.
E lui avrebbe dovuto esserlo perché Mika lo amava abbastanza da tornare da Montreal solo per lui, da scrivere un album pieno di canzoni scritte per lui, ma soprattutto da rivelare al mondo la sua sessualità solo perché sapeva che lui avrebbe voluto cosi.
E ora anche lui poteva amarlo allo stesso modo senza doversi più nascondere.
 
Il giornalista stava ancora sommergendo Mika di domande quando Andy decise di uscire dalla stanza per andare al bar dell'Hotel e  prendersi qualcosa di caldo che lo aiutasse a riprendersi dalla bomba che Mika aveva appena sganciato. 
Chiuse gli occhi e si lasciò circondare dal caldo odore del caffè che il barista gli aveva appena messo davanti.
Circondò la tazza con le mani, estremamente fredde malgrado il tepore dell'edificio, e lasciò che la bevanda le riscaldasse.
Non aveva voglia di pensare, così si concentrò sui suoni attorno a lui e sulle persone sedute lì vicino. 
Provò ad immaginare le loro storie, un trucco che gli aveva insegnato Mika quando erano ragazzi e lui trovava troppo emotivamente stressante stare in un posto pieno di gente senza la possibilità di riprendere nessuno.
Era così concentrato che non si accorse della persona che era alle sue spalle e quando una mano si poggiò sulla sua spalla fece un salto sulla sedia.
-Ehi, sono solo io-disse una voce fin troppo familiare.
Il ragazzo si voltò.
-Volevo chiederti se andava tutto bene. Prima sei quasi scappato, in più non mi sembra che tu abbia un ottima cera-
Il riccio sembrava sinceramente preoccupato, eppure gli stava sorridendo e questo fece sentire Andy ancora peggio. 
-Io.... si, credo. Probabilmente è solo un po' di stanchezza a causa del viaggio-balbettò quindi cercando di essere il più convincente possibile. 
-Che stupido sono stato! -esclamò il cantante battendosi un mano sulla fronte.
-Non sei ancora tornato a casa e chissà da che ora sei sveglio! 
Io.... sono stato un egoista! Lascia che ti riaccompagni a casa-
-Mika, apprezzo il gesto, ma al volante sei terribile e io vorrei arrivare a casa tutto intero-
Entrambi scoppiarono a ridere ed Andy scoprì che il suo nodo allo stomaco si stava leggermente sciogliendo.
-Può guidare Ian se ti fa sentire meglio-
-No, grazie.  Io non ho voglia di parlare con più gente di quanto non sia fondamentale, tanto meno o voglia di parlare con Ian e sai che mi riempirebbe di domande. Prenderò la metro-
-Casa tua è troppo distante! Ci metterai una vita!-
-Ci metterei una vita anche se mi accompagnassi tu.
Ci tengo a ricordarti che hai un pubblico davanti a cui suonare.
Non puoi andartene prima della listening session-
Il libanese sbuffò e Andy si ritrovò a sorridere.
-Questa giornata sembra non finire mai-esclamò esasperato.
-Non lo dire a me-mormorò il biondo spostandosi lo sguardo dall'altro lato della stanza.
Il riccio lo sguardo con fare indagatore. 
Sapeva che c'era qualcosa che non andava, ma cosa poteva essere? 
-Ehi, sai che non puoi mentirmi sperando che io creda veramente a quello che dici? Cosa mi stai nascondendo? -
Il greco rimase in silenzio senza guardarlo. 
-Lo so che non va tutto bene. Perché non mi dici a cosa sto pensando?-
Solo a quel punto Andy lo guardò negli occhi e per la prima volta Mika non riuscì a capire quali sentimenti si agitassero nel cuore del ragazzo.
-Non avresti dovuto farlo-
Il libanese lo guardò perplesso senza capire a cosa si stesse riferendo, poi un lampo di comprensione attraversò il suo volto.
-Perché-
-Ci sono mille buoni motivi per cui non avresti dovuto farlo-
Mika non capiva.
Andy aveva insistito tanto perché lui facesse coming out e ora gli stava dicendo che aveva sbagliato?
Certo, non gli aveva mai chiesto apertamente di rivelare a tutti la sua sessualità però... 
E se avesse frainteso i discorsi del giovane?
-Dimmene almeno uno-
Il suo sguardo si fece serio e Andy sentì il suo cuore spezzarsi notando con che dolore glielo stava chiedendo.
-Per esempio hai appena messo a rischio la tua carriera.
I gay non sono ancora molto ben visti sai?-
-Si, lo so, ma non mi sembra un buon motivo-
-Beh, a me si. E poi cosa dirà la tua famiglia?-
-Con loro ho già parlato mentre tu eri in Grecia-
Il biondo rimase pietrificato.
Sapeva quanto il cantante avesse il terrore di affrontare questo argomento con quella parte di parenti che ancora non sapevano come stavano veramente le cose. 
Non era facile dare una notizia del genere ad una famiglia come la sua.
Già era stato abbastanza difficile dirlo ai suoi genitori, alle sue sorelle e a Fortunè, con gli altri sarebbe stato impossibile.
Per questo Andy gli aveva promesso che avrebbero affrontato la cosa insieme e ora scopriva che Mika aveva fronteggiato tutto il suo parentado senza di lui. 
-E come è andata?-chiese preoccupato.
Il riccio fece spallucce. 
-Bene credo-
-Quindi hanno accettato la cosa più o meno?-
-Alcuni si e alcuni no, ma suppongo che questo sia un loro problema.
Non posso cambiare chi sono-
-Tu come stai?-domandò ancora vedendo lo sguardo affranto del libanese 
-Starò meglio, non ti preoccupare-
-Non volevo costringerti a fare tutto questo-
Solo in quel momento il cantante capì qual era il vero problema che assillava il greco.
Si avvicinò al ragazzo, gli posò una mano sulla spalla e avvicinò i loro volti in modo da essere sicuro che non potesse sfuggire al suo sguardo.
-Guardami bene-
Gli occhi azzurri di Andy si scontrarono con quelli nocciola di Mika e i cuori dei due giovani cominciarono a battere all'unisono. 
-Tu non mi hai costretto a fare nulla. 
Mi hai solo indicato la strada per essere felice-
-Non mi sembri felice-
-È una strada lunga, ma porta esattamente dove voglio.
Sarò felice, è una promessa-
Andy gli voleva credere davvero.
-Ma non posso essere felice se tu non lo sei e non ci vuole un genio per capire che non lo sei-
Mesi e mesi di sofferenza stavano pesando veramente troppo sulle spalle del biondo che iniziava a portarne i segni sul volto.
-Eppure sembravi felice quando eravamo nella saletta con il pianoforte-
-E lo ero-
-Perché ora non lo sei? -
Il greco non aveva una risposta da dargli, per quanto avrebbe voluto.
-Dimmi solo come posso aiutarti-
I loro sguardi erano rimasti legati per troppo tempo e Andy cominciò a sentire pizzicare gli occhi. 
Una grossa lacrima scappò al suo controllo, ma il cantante fu svelto ad intercettarla. 
Posò una mano sulla sua guancia e un brivido percorse la schiena del biondino. 
-Ti prego,  lascia che ti aiuti-
La voce del cantante cominciò a spezzarsi.
Andy si ritrovò a sorridere senza un vero perché mentre circondava il petto del riccio e lo stringeva forte nascondendo il volto nella sua maglietta.
Si lasciò andare e Mika poté sentire sulla sua pelle quante lacrime quegli occhi azzurri avevano trattenuto.
Il libanese lo abbracciò ancora più forte lasciando che si nascondesse tra le sue braccia.
-Non posso andare avanti così. Ci ho provato, ci ho provato così tanto-
-A fare cosa?-
-A non amarti, a dimenticarti.
Continuo a ripetermi che potresti scappare un'altra volta, che Montreal potrebbe succedere di nuovo, eppure ogni volta che ti vedo, ogni volta che sono con te..... Non mi importa che cosa potrebbe succedere. Io voglio solo tornare ad essere quello che eravamo un tempo.
 Ascoltare la mia parte razionale mi sta sfiancando-
-E allora non farlo, lasciati andare-
-Ho solo paura che... -
Ma Mika non lo fece finire. 
Si allontanò lievemente dal biondo e posò l'indice sotto il suo mento per poter permettere ai loro sguardi di incrociarsi nuovamente.
Andy tremava. 
Sembrava così fragile è il riccio temeva che lo avrebbe rotto se avesse fatto un gesto sbagliato.
Fece per dire qualcosa, ma poi ci ripensò. 
Si sporse lentamente verso il volto del ragazzo e posò delicatamente le proprie labbra sulle sue. 
Andy provò ad indietreggiare, ma il riccio lo trattenne circondandogli la schiena con una mano.
Il greco non oppose molta resistenza e si lasciò presto andare, rilassando i muscoli e ricambiando quel bacio.
Era una bacio tenero e delicato; un bacio semplice ma che diceva più di mille parole. 
Un bacio di cui aveva davvero bisogno.
Quando il cantante lo lasciò andare fu il biondo ad avvicinarsi nuovamente a lui. 
Gli sfiorò le labbra con un dito, facendolo poi scendere più in basso mentre brividi percorrevano il corpo del libanese che lo seguiva con lo sguardo.
Poi inaspettatamente Andy si tuffò sulla sua bocca impossessandone, mentre le sue mani scorrevano dietro la nuca del ragazzo cominciando a giocherellare con i suoi capelli.
Mika gli circondò la vita con entrambe le braccia e lo strinse a sé.
I loro corpi si incastravano alla perfezione e, sentendo il calore l'uno dell'altro, entrambi cominciarono a stare meglio.
-Basta giochetti da adolescenti-sussurrò Andy con un accenno di fiatone staccandosi per qualche secondo da lui. 
Mika annuì e poi riprese a baciarlo. 
-Prometto che cercherò di essere il miglior fidanzato del mondo.
Probabilmente non sarò perfetto ma farò del mio meglio-
Questa volta fu il riccio a separare le loro labbra e Andy annuì.
-Allora riproviamoci-gli rispose.
-Riproviamoci-ripeté il cantante con il sorriso più luminoso che si fosse mai visto.
Furono interrotti da un paio di colpi di tosse. 
-Mi dispiace disturbarvi ma sarebbero ora che cominciassi a prepararti Mika-disse Ian che era spuntato dietro di loro. 
-Cosa ti stavo dicendo prima a proposito del tuo pessimo tempismo?-gli rispose il riccio leggermente scocciato, ma era troppo felice per potersi arrabbiare davvero.
Andy scoppiò a ridere.
-Credo che sia giunto per me il momento di levare il disturbo-disse prendendo lo zaino che aveva appoggiato per terra. 
-No,  ti prego resta-provò a convincerlo Mika, ma il biondo scosse la testa.
-Sono davvero stanchissimo. È meglio che torni a casa e basta. Ci sentiamo ok?-
-Posso passare dopo da te dopo che ho finito-
-È meglio di no-
Si avvicinò al libanese in modo che il manager non sentisse quello che stava per dire.
-Se vogliamo davvero riprovarci questa volta dobbiamo farlo per bene.
Faremo le cose con calma, moltissima calma.
Non voglio commettere gli stessi errori dell'ultima volta. 
Se vogliamo davvero farlo lo faremo nel modo giusto, ok?-
Mika annuì.
Non era proprio ciò che voleva sentire ma era sempre meglio di niente.
Andy gli sorrise.
-Ti chiamo io domani-disse dandogli un ultimo bacio prima di allontanarsi velocemente.
-E buona fortuna per stasera-gli urlò quando era ormai lontano. 
Il riccio lo guardò allontanarsi con un sorriso dolce e al contempo malinconico. 
Sapeva quanto sarebbe stato difficile fare come aveva detto Andy. 
Fare le cose nel modo convenzionale non era mai stato il suo forte e ancora meno lo era fare le cose con calma.
Lo aspettavano dei mesi abbastanza duri, ma sapeva che ne sarebbe valsa la pena. 
-È quasi ora Mika-
Il cantante guardò un'ultima volta il punto in cui la sagoma di Andy era scomparsa prima di seguire il manager nella stanza che avevano adibito a camerino.

Nota: Non dirò quanti capitoli mancano alla conclusione di questa storia perchè sembrerebbe che stia facendo il conto alla rovescia, mentre in realtà sto solo cercando di abituarmi all'idea che tutto è destinato a finire; ma come mio solito sto diventando troppo melodrammatica.
La prima parte di questo capitolo è completamente rispresa dall'intervista su un giornale inglese("Istinct" se non erro)attraverso cui Mika fece ufficialmente coming out nel 2012, non mi sono inventata nulla, sono tutte parole sue(quelle dell'intervista ovviamente).
Detto ciò, non so più come ringraziare le persone che perdono tempo a leggere tutto questo e ancor di più chi recensisce; questa settimana siete quasi riuscite a farmi commuovere e, essendo io un cuore di ghiaccio, è un'impresa molto ardua.
Grazie ancora e alla prossima settimana!

 
  
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