Una
melodia natalizia risuonava sopra il brusio di voci all'interno del
locale, si ripeteva anche lo scampanellio della porta che si apriva e
chiudeva in continuazione. Steve versò una seconda bustina
di zucchero dentro la sua tazza di cioccolata fumante. Alzò
il capo e vide il viso di Tony nascosto da una serie di tazze di carta
di caffé. Tony ne stava bevendo una e metà
avevano smesso di fumare.
"Io
non ho neanche cominciato e tu ne hai già bevute tantissime.
Pensavo ne avresti presa solo una" sussurrò.
Il
riscaldamento gli aveva arrossato le guance e un rivolo di sudore gli
scese lungo il collo. La sua voce possente, nonostante avesse
sussurrato, aveva coperto parecchie voci circostanti.
Tony
mandò giù il caffè, sorrise
arricciando il naso e ne prese un altro.
"Non
riesco a stare senza. Specie quando sono agitato" disse.
Steve
si mordicchiò il labbro, giocherellò con il
ciuffo ed infilò il cucchiaio nella tazza.
"Non
era parso. Le brutte figure le ho fatte solo io".
Si
portò un cucchiaino alle labbra.
Tony
ridacchiò, agitò la tazzina di caffè e
mugugnò bevendola d'un soffio; espirò
avvolgendogli le spalle con un braccio.
"Sono
io incapace nelle relazioni, nel Natale e nelle relazioni a Natale!".
Steve
strofinò il suo naso contro quello di Tony, sporgendosi
verso di lui. Sorrise, aveva le labbra sporche di cioccolato.
"Beh,
possiamo allenarci nei prossimi appuntamenti. Cosa ne dici?"
domandò.
Tony
gli poggiò due dita sotto il mento, lo avvicinò a
sé e sorrise.
"Insieme"
sussurrò.
Lo
baciò, le proprie labbra sapevano di caffè, che
si fuse al sapore di cioccolato su quelle di Steve, che
contraccambiò al bacio.