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Autore: jacksmannequin    15/03/2016    1 recensioni
Secondo Frank, lavorare in un ufficio era incredibilmente noioso.
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Attenzione: questa storia non è mia, ma una traduzione dell'utente @PenceyPr3p di Wattpad, che mi ha dato il permesso di tradurla.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una volta raggiunto - finalmente - il condominio di Gerard, Frank portò la macchina nel parcheggio sotterraneo e lasciò la macchina nel posto riservato al più grande, ovviamente vuoto. Uscirono entrambi barcollando e, una volta controllato di aver chiuso per bene la macchina, entrarono nell'edificio. Gerard premette il pulsante dell'ascensore, e una volta arrivato entrarono entrambi, attendendo che raggiungesse il quarto piano.

Frank era nervoso: era la prima volta che rimaneva a casa di Gerard la notte. Il solo pensiero gli faceva venire le farfalle allo stomaco.Il rossore sul suo viso non accennava a sparire, causato dal modo in cui il ragazzo si comportava intorno a lui; e non erano nemmeno ubriachi. Una volta usciti, Gerard lo condusse al suo appartamento e aprì la porta.

Frank si tolse le scarpe prima di entrare, lasciandole poi vicino alla porta di ingresso, in attesa di Gerard; quest'ultimo riapparve,mordendosi il labbro inferiore.

"Scusa per il casino-"

"Non fa niente, è apposto. Quindi..."

"Quindi, ci guardiamo un film?"

"Oh, va bene."

"Ho dei vestiti che possono andarti bene, se vuoi. Credo che dormire in jeans sia abbastanza scomodo, no?"

"Ma non devi-"

Gerard lo interruppe con un gesto della mano. "Però voglio."

Frank si morse il labbro, spostando lo sguardo prima sulle labbra screpolate dell'altro, e subito dopo ai suoi occhi, prima di mormorare un "Okay".

Non mosse un muscolo per andare a prendergli quei vestiti, rimase semplicemente a fissare Frank negli occhi, e l'altro ricambiava lo sguardo.

Frank si accorse che Gerard si stava avvicinando e il cuore iniziò a battergli più velocemente nel petto.

Oddio...,pensava, mentre le farfalle nel suo stomaco davano di matto; in quel momento squillò il telefono.

I due sbatterono gli occhi e distolsero i loro sguardi; Frank si schiarì la gola, evitando il suo sguardo. Frank poteva giurare di aver udito Gerard mormorare un "cazzo", o qualcosa del genere, ma non ne era sicuro.

Si raddrizzò e guardò Gerard rispondere al telefono, borbottando cose che non riusciva a sentire.

Stava davvero per baciarlo? Non lo sapeva, ma gli sembrava quasi normale, nonostante non si conoscessero nemmeno da tanto tempo.

Sentiva Gerard parlare al telefono, scocciato e imbarazzato allo stesso tempo.

"Che vuoi, Mikey? No, c'è un mio amico a casa, non puoi venire. Mikey. Va bene, passo domani. Taci, ora devo andare. Sì, ciao."

Frank lo fissava a disagio, grattandosi con due dita la nuca, quando Gerard tornò indietro, le guance arrossate. "Scusa, era mio fratello. Allora, vogliamo vedere questo film?"

"S-sì, lo metto io, se vuoi." Frank ridacchiò nervosamente, indicando con la mano all'enorme collezione di DVD di Gerard.

"Grazie, ti vado a prendere dei vestiti."

Annuirono entrambi, ridendo quasi nervosamente mentre ognuno andava verso la propria destinazione. Frank prese un film a caso mentre Gerard tornava, con addosso un pigiama e in mano un paio di pantaloni e una maglietta.

Frank sorrise e ringraziò il maggiore, per poi andare nel bagno di Gerard per cambiarsi. Si tolse velocemente i vestiti e mise quelli che gli aveva appena portato il ragazzo, guardandosi allo specchio una volta fatto, notando così il proprio viso ancora rosso. Sospirò e si rinfrescò con dell'acqua fredda, pensando al quasi-bacio di poco prima; smettila, si disse. Pensarci non avrebbe cambiato nulla.
Piegò i propri vestiti e se li mise sotto il braccio, per poi uscire una volta finito. Tornato nell'altra stanza, trovò Gerard avvolto in una coperta rossa sul divano con il telecomando in mano. Posò i vestiti piegati su una sedia, controllando di non aver dimenticato nulla, e si sedette sul divano, buttandosi addosso una coperta blu.

Gerard premette 'play' e i titoli di Watchmen partirono sullo schermo della televisione. Frank si ritrovò a metà film con la testa appoggiata sulle gambe di Gerard, addormentandosi poco dopo mentre quest'ultimo giocava con i suoi capelli.

***

Furono amici per un po' di mesi, ma sembravano quasi anni. I due erano praticamente inseparabili. Durante il lavoro, finivano in fretta tutto quello che avevano da fare, in modo da poter uscire dopo e guardare dei film, o andare al parco, o semplicemente stare in compagnia. Dopo il lavoro, passavano il tempo a casa di entrambi,fino al punto di avere vestiti e spazzolino dell'uno a casa dell'altro.

Mr. Parish non aveva problemi con Frank e Gerard finché facevano il loro lavoro, e non poteva licenziare quest'ultimo o Mr. Way avrebbe preso a calci nel sedere sia lui che il figlio. Gerard sapeva che se avesse fatto casini sarebbe finito nella merda: sarebbe stato impossibile rendere felice di nuovo il padre, che aveva sopportato le sue idiozie per parecchio tempo.

Pensavano che la loro amicizia non potesse diventare più forte di così, ma si sbagliavano alla grande.

Accadde a fine gennaio: Frank si ritrovò sulla porta di casa un Gerard ancora con i capelli bagnati, tremante e con le labbra blu. Frank,non sapendo che fare, lo lasciò entrare, alzando subito i termosifoni e cercando delle coperte per il maggiore.

"Gerard, che è successo? Perché hai i capelli bagnati, si muore di freddo!"

"E'a-andata via la corrente a-appena avevo finito la d-doccia-"

"Va tutto bene, vai a farti un'altra doccia calda mentre ti preparo qualcosa da mangiare. Come sei arrivato fin qui?!"

"C-camminando."

"Oh, cristo, potrebbe venirti un'ipotermia! Avresti dovuto chiamarmi. Ti vado a fare un po' di minestra, okay? Vai e basta, usa tutta l'acqua calda che vuoi, io non ne ho usata per niente."

Gerard annuì, cercando di ringraziare Frank, e si diresse verso il bagno, mentre il più piccolo cercò del ramen da cucinare. Non aveva nient'altro che fosse abbastanza facile da cucinare, perciò quella era la sua unica opzione. Tirò fuori della minestra di pollo, provando così una ricetta che gli aveva mostrato sua nonna, e la versò in due scodelle, sperando che a Gerard andasse bene. Dopo, versò l'acqua bollente in due tazze e ci aggiunse del caffè istantaneo, facendolo nel modo in cui piaceva ad entrambi.

Appoggiò tutto sul tavolo di fronte al divano e accese la televisione, preparando una maratona di Harry Potter, mentre aspettava Gerard tornare, quando si ricordò che l'uomo aveva bisogno di vestiti.

Frank riuscì a ripescare dei pantaloni del pigiama di qualche taglia più grandi e una felpa enorme e bussò alla porta del bagno. Dopo poco, Gerard aprì con un asciugamano sulle spalle; tremava ancora, nonostante le sue labbra fossero tornate al loro colore naturale e il suo viso avesse ripreso una tonalità normale.

"Hey, grazie per i vestiti."

"Di niente, ho preparato qualcosa per cena."

"Grazie davvero, Frankie. Sei il migliore."

Con quell'ultima affermazione, Gerard chiuse la porta e Frank tornò sul divano ad aspettarlo, prestando a malapena attenzione al film. Dopo qualche minuto, Gerard comparve, i capelli ancora bagnati; i vestiti gli andavano alla perfezione, ma stava ancora tremando visibilmente.

"Forza, ho messo Harry Potter e il prigioniero di Azkaban." affermò Frank,indicando la TV.

Gerard si lasciò cadere a lato di Frank, adocchiando all'istante una coperta e gettandosela addosso. Mangiarono entrambi la loro cena mentre guardavano Harry Potter; dopo un po' di tempo, Gerard smise finalmente di tremare. Una volta finito di mangiare, restarono semplicemente a guardare il film, mentre Gerard appoggiava la testa sulla spalla di Frank.

Lo sguardo di quest'ultimo fu attirato verso il basso, stabilendo così un contatto visivo con l'altro; si voltò quasi subito, ma sentiva ancora gli occhi di Gerard fissi su di sé. Il suo cuore batteva rapidamente e le sue guance erano già più rosa del normale. Era in ansia? Realizzò che era così.

Era sempre notevolmente agitato quando si trovava vicino al maggiore, e sentiva le farfalle nello stomaco ogni volta che lo toccava, abbracciava o addirittura gli parlava, quando gli argomenti di cui trattavano si facevano troppo seri. A volte, si ritrovava a fissare le labbra di Gerard e, altre volte, trovava l'altro a fare lo stesso con le proprie.

Ricordava la prima volta che era andato a casa di Gerard, come si erano quasi baciati, interrotti da una chiamata al cellulare. Era tutto nella sua testa, ma sapeva per certo, a quel punto, di provare qualcosa per Gerard.

Non erano al liceo, comunque. Non aveva certo intenzione di nascondere i propri sentimenti o di fare il timido su come si sentiva veramente.Voleva che Gerard sapesse.

Passò esitante le mani fra i capelli neri inchiostro del ragazzo,spostandoglieli dal viso pallido, avvertendo il calore che emanava il suo viso sui polpastrelli delle dita. Il più grande non si mosse; sospirò e basta, avvicinandosi maggiormente a Frank, trovandosi a respirare piano sul suo collo e facendolo ridacchiare.

Frank continuò a fissarlo, passando la propria mano fra i suoi capelli con un piccolo sorriso sulle labbra.

"Frank...?" sussurrò all'improvviso Gerard, il film ormai dimenticato.

"Mh?"

Gerard si tirò su, ritrovandosi così a fissare le labbra dell'altro. Il respiro di quest'ultimo si bloccò quasi all'improvviso, ma si avvicinò maggiormente, finché le sue labbra non toccarono quelle di Gerard. Il bacio iniziò lentamente, con i due che si scambiavano dei leggeri baci a fior di labbra, mentre Frank teneva le mani appoggiate delicatamente sulle guance di Gerard. Le sue mani tracciarono una linea dalla nuca fino al collo di Gerard, approfondendo il bacio mentre l'altro ricambiava, tenendo le mani sulle spalle di Frank.

Il più giovane si ritrovò dopo poco a spostarsi sulla schiena dal tocco delicato dell'altro, che nel frattempo si sporgeva verso di lui, ricominciando a baciarlo, mentre passava le mani fra i capelli di Frank, scompigliandoli.

Dovettero riprendere fiato, alla fine; le loro bocche si separarono e rimasero fronte contro fronte a guardarsi negli occhi.

"Non sai da quanto aspettavo questo momento." Gerard sorrise timidamente, mentre arrossiva ulteriormente.

"Idem." Frank ridacchiò, lasciando un leggero bacio sul naso di Gerard

"Per quanto?" mormorò l'altro ragazzo, evitando di incontrare lo sguardo di Frank con gli occhi. Frank portò una mano alla guancia di Gerard, permettendogli così di guardarlo. "Per un bel po' di tempo, in realtà."

Frank circondò il corpo di Gerard con le braccia, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. "Andiamo, coccolamico, finiamo questo film."

"Solo se uscirai con me."

"Non mi dispiacerebbe."

   
 
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