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Autore: Ryu_    16/03/2016    1 recensioni
Sasuke è tornato e si recherà in una nuova missione con Naruto. A fare cosa? Proteggere Harry Potter ovviamente. Quello che non sanno è che i nemici si nascondono tra le tenebre. Nemici che dovrebbero essere morti. Come se la passeranno i nostri due protagonisti nei panni di studenti di Hogwarts? Scopritelo leggendo la storia!
SasuNaru, SasoDei con accenni a KakuHida.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Hidan, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke, Sasori/Deidara
Note: Cross-over, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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(Giapponese)

 

 

“Danna!”, esclamò Deidara, correndo verso il corpo che giaceva sulla sedia. Appena gli fu accanto, si attaccò a lui in un abbraccio pieno di disperazione. Il biondo non poteva credere ai suoi occhi, ma la persona che aveva davanti era Sasori. Il suo Sasori.

Aveva soltanto una cosa diversa....pelle vera. Non era più fatto di legno, nessun segno della marionetta che aveva lasciato.

Nel frattempo la mente di Harry era in tumulto. Come faceva Sasori ad essere qui? Deidara gli aveva chiaramente detto che era morto!

'Magari è un'altra persona..', pensò il mago, ma non poteva essere così. Lo aveva capito vedendo l'espressione del biondo. Anche lui sembrava sconcertato e confuso quanto il moro. Tutti lo sarebbero stati, al suo posto, se si fossero ritrovati la persona più importante della loro vita, che pensavano fosse morta, viva davanti a loro.

Decise di non pensarci più e, sorridendo lievemente, si avvicinò ai due ninja.

Deidara stava leggermente tremando, mentre teneva strettamente il rosso tra le sue braccia.

'È reale', si disse mentalmente il ragazzo.

“Deidara”. Sentendo il suo nome, il biondo portò il suo sguardo su Harry, il quale gli stava sorridendo dolcemente. “Portiamolo all'infermeria, eh?”, propose il mago, cercando di essere d'aiuto. Il ninja acconsentì semplicemente.

 

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Hidan era ancora appoggiato al muro. Accanto a lui stavano Hermione e Ron, che stavano urlando insulti verso l'albino, il quale semplicemente faceva finta di nulla.

Improvvisamente la porta della Stanza delle Necessità si aprì, lasciando uscire le tre persone, che stavano all'interno. I due maghi gelarono sul posto, vedendo il “nuovo arrivato”, sorretto da Deidara.

Ron fu il primo a parlare: “Chi è lui?”. Hidan alzò lo sguardo. Quando i suoi occhi incontrarono la figura di Sasori, quasi cadde dallo sconcerto. Scansò immediatamente i due maghi, correndo ad aiutare il compagno a sorreggere il rosso.

Che cazzo ci fa qui?”. Deidara lo guardò, ovviamente era confuso quanto lui.

Io...non lo so, un”, sospirò, appoggiandosi al muro per riprendere fiato, lasciando cadere la sua testa sulla spalla di Hidan. Gli occhi viola dell'albino si spalancarono dalla sorpresa quando sentì il capo del suo amico poggiarsi su di sé, ma poi sospirò solamente, sorridendogli.

Immagino che tu sia felice, ora”, disse lievemente. Era vero. Gli importava veramente del biondo, era comunque il suo migliore amico, no?

Il trio guardò prima Hidan poi Deidara. Cosa stava succedendo? Hidan si stava comportando in un modo strano. Che si sentisse rimpiazzato?

Il biondo alzò lo sguardo verso l'albino e gli sorrise. I loro volti erano a soli pochi centimetri di distanza. Hidan continuava a guardarlo e sorridergli, prima di tornare a puntare lo sguardo sui tre maghi che aveva di fronte.

“Dov'è l'infermeria?, chiese poi.

“A Nord del castello, proprio in cima”, rispose Hermione.

“Bhe, allora ci vediamo più tardi, un”, salutò Deidara, prima di incamminarsi con i due compagni nella direzione che gli era stata indicata.

“Ah, giusto. Potter, tu vieni con noi”, disse Hidan, fermandosi e girandosi verso il mago in questione. Senza replicare, Harry li seguì.

Ron ed Hermione rimasero fermi per un momento nel corridoio, prima di correre in modo da raggiungere i loro amici.

 

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Oh, Uchiha”, gridò Hidan entrando dalla porta dell'infermeria.

Ciò che ricevette in risposta a tale esclamazione, fu un'occhiataccia da parte di Madame Pomfrey e Sasuke.

Che c'è?”, chiese ingenuamente, senza capire il motivo di tali sguardi.

La faccia di Sasuke divenne cupa. “Naruto è stato attaccato...”. A questa notizia, l'espressione dell'albino si fece preoccupata, così come pure quella di Deidara, che era entrato dalla porta in tempo per sentirla.

Non ci credo! É ferito?!”, chiese il biondo, con occhi spaventati.

No....ma....dovrebbe essere morto.” disse debolmente Sasuke. I due Akatsuki alzarono le sopracciglia. Fu a questo punto che Naruto, tutt'altro che contuso, entrò correndo nella stanza.

Oi Sasuke, io voglio del ramen! Nutrimi adesso o mangerò....!”, iniziò a protestare Naruto, prima di fermarsi, notando la persona che Deidara portava sulla schiena.

Non ci credo”, disse.

Hidan ghignò. “Dovresti, invece”, ribattè.

Deidara intanto aveva agiato il corpo dell'amato su un lettino, guardando l'infermiera portare alcune bottiglie di medicinali.

“Questo dovrebbe aiutarlo a riprendersi”, informò allegramente.

Madame Pomfrey diede un boccettino di liquido strano a Deidara, il quale lo accostò alle labbra di Sasori, facendoglielo bere.

Tutta la stanza cadde nel silenzio, prima che questo venisse rotto da un colpo di tosse del rosso.

Quest'ultimo, infatti, si stiracchiò, aprendo piano gli occhi color nocciola, che tanto amava Deidara.

D....Deidara..?”, pronunciò, sedendosi con difficoltà sul letto.

Il nominato lo guardò inquieto. “Hogwarts ti dice qualcosa?”, chiese cauto.

Si! Ho stipulato alcuni accordi per potermi nascondere qui”, rispose semplicemente Sasori.

Cosa, un?

Essere partner di Orochimaru mi ha aiutato, alla fine”, disse ancora lo Scorpione, sorridendo.

Ciò era alquanto strano, visto che tutti sapevano quanto odiasse quella specie di Serpente ninja.

Cosa intendi dire, un?”. Lo sguardo di Sasori si fece distante.

Perchè non sei tornato, un?!”, chiese ancora Deidara con voce ormai rotta dal pianto. Non riusciva a capire.

 

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Harry, Hermione, Ron, Sasuke, Naruto, e pure Hidan, che erano stati cacciati fuori dall'infermeria nel momento esatto in cui Sasori aveva ripreso conoscenza, stavano con le orecchie attaccate alla porta, cercando di sentire qualcosa.

Hermione era riuscita a fare un incantesimo su di lei e i due maghi, grazie al quale riuscivano a capire il Giapponese. In questo modo anche loro poterono capire quello che stava succedendo al di là della porta.

Ero morto, Deidara”. Sentirono pronunciare da Sasori.

 

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Ero morto, Deidara

Cosa intendi, un?”, chiese il biondo.

La faccia del rosso si incupì. “Sai cosa sono gli Hocrux?”, sussurrò debolmente.

Un, si! È quello che ha fatto Voldemort”, rispose il biondo. “ti dà la possibilità di avere un'altra vita, o qualcosa del genere”.

Beh, non stai sbagliando. Ero morto in quella lotta contro la Nonna. Ma non potevo permettermi di morire, non senza aver completato il mio lavoro riguardante la creazione della mio marionetta: la più perfetta, la più bella forma d'arte eterna. Quindi creai un Horcrux......due, per essere precisi. Feci molte ricerche al riguardo, chiedendo aiuto anche a Orochimaru, poi ci riuscii. Creai i due Horcrux, prima di usare il jetsu delle marionette. Quando morii, la mia anima si trasferì in questo corpo, che era ancora vivo”, spiegò Sasori.

Ma perchè non sei tornato?! Perchè non mi hai cercato, un?! Come hai potuto stare qui per tutto questo tempo?!”, esplose Deidara, sconcertato e arrabbiato allo stesso tempo. “Pensavo fossi morto....”, continuò quasi in un sussurro. “Non sono nemmeno mai riuscito a dirti...

Sasori guardò il biondo con sguardo interrogativo. “Dirmi che cosa?

Dediara si rese conto di ciò che stava per dire e immediatamente si bloccò. Arrossì e abbassò lo sguardo imbarazzato. Il rosso non era stupido, però. Infatti si ridestò immediatamente, sentendo un brivido di emozione corrergli nel corpo.

Poggiò la mano sulla guancia del biondo.

Deidara”. Questo alzò la testa, trovandosi una paio di morbide labbra appoggiate sulle sue. Sasori si soffermò su quel bacio per pochi secondi, prima di staccarsi.

“Un?”, fu tutto quello che Deidara riuscì a pronunciare.

Ti amo”, sussurrò il rosso. Al biondo servirono alcuni secondi per riprendersi dallo shock, ma quando lo fece, sorrise allegramente.

Ti amo anche io, Danna”, rispose.

 

Hidan non riuscì a sopportare oltre. Spalancò la porta dell'infermeria, facendo precipitare a terra tutti i compagni che, come lui, stavano origliando la conversazione.

Superò i caduti, e si diresse quasi correndo dai due, come una furia.

Appena fu davanti a loro, li divise con forza, facendoli cadere a terra.

Deidara rimase sorpreso, non capendo il comportamento dell'albino. Quest'ultimo, dal canto suo, fronteggiava Sasori con un ghigno sul viso.

Come va, testa rossa?”, chiese arruffando i capelli a Sasori. “Assomigli a una donna, come sempre, eh?”.

Questo a sua volta si accigliò. “Hidan, che cazzo stai facendo?”. L'albino rise di gusto, prima di allacciare le braccia attorno al collo del biondo.

Sono il suo partner, ormai”, lo provocò facendogli la linguaccia. Deidara lo guardò incredulo, mentre l'espressione di Sasori si fece sempre più minacciosa.

A quel punto, i due ninja si resero conto che nella stanza erano entrati anche tutti gli altri, e che li stavano guardando confusi.

Avete ascoltato tutto, vero, un?”, chiese scocciato Dediara.

Naruto sghignazzò, guardando poi Sasuke.

Beh, si”.

“Sono felice per voi”, aggiunse Harry, facendo arrossire Deidara, e pietrificando Sasori.

“Comunque io sono Harry, e questi sono Hermione e Ron”, si presentò al nuovo arrivato, indicando anche i due amici.

 

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La notizia della battaglia contro i Mangiamorte si diffuse rapidamente nel castello.

Hidan, Deidara e Sasori stavano, quella mattina, camminando attraverso il corridoio che li avrebbe portati nella Sala Grande per la colazione.

La vittoria della battaglia, fu affidata, ovviamente, agli insegnanti, per non destare sospetti. C'era soltanto un unico mistero, che nessuno sapeva spiegarsi: il corpo morto di Lucius Malfoy, ritrovato nella Stanza delle Necessità. Era stato ovviamente ucciso, ma non da un mago. Era stato ucciso da un babbano.

Deidara sospirò, prima di sedersi al tavolo dei Grifondoro, ignorando le occhiate di disapprovazione che gli rivolgevano i Serpeverde.

Delle voci erano circolate anche, per quanto riguardava l'apparizione di Sasori, che ritraevano Deidara come gay. Ovviamente questo fece accrescere la sua popolarità tra i maschi della scuola, e molti di essi andavano al suo tavolo, anche solo per vederlo.

Tutto questo però infastidiva un certo rosso di nostra conoscenza, che non perse tempo e piazzò il suo braccio intorno alla vita del biondo, lanciando sguardi minacciosi a chiunque cercasse di avvicinarsi al ragazzo. Deidara dal canto suo, divertito dalla gelosia del compagno, gli schioccò un bacio sulla guancia, per poi scendere e baciarlo sulla bocca.

 

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Nel tardo pomeriggio Deidara portò Harry nell'ufficio di Silente. Il mago aveva bisogno di un incantesimo della memoria, perchè se avesse continuato a ricordare, sarebbe stato rischioso.

“Silente, dobbiamo fargli l'incantesimo Oblivion. Deve dimenticare”.

Gli occhi di Harry si spalancarono dalla sorpresa.

“Co...Cosa?! Perchè?!”, chiese spaventato.

Il ninja si girò, sorridendogli dolcemente.

“Scusa, ma non possiamo permetterti di ricordare, un”.

Queste furono le ultime parole che il mago sentì, prima di risvegliarsi nel dormitorio dei Grifondoro.

'Che cazzo è successo?', si chiese confuso.

 

 

 

NOTE AUTRICE.

Eccovi il 15esimo capitolo! Spero vi piaccia e che sia comprensibile!

Scappo subito, perchè devo andare via!

Ci vediamo Venerdi!

Grazie a chi leggerà, un bacio.

Ryu_

   
 
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