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Autore: RiverWood    16/03/2016    1 recensioni
La notte in cui Lauren Jauregui s'imbatte in Camila Cabello non è un caso. Non che fosse programmato, ma tutto ciò che a Lauren servono sono dieci minuti. Dieci minuti durante i quali Camila dovrà fingere di essere la sua ragazza.
"- Mi dispiace. Sapevo che sarebbe successo, accidenti sono così maldestra in certi momenti. Se c'è qualcosa che posso fare per farmi perdonare magari... - Camila mantiene un tono di voce basso.
Mi viene quasi difficile cogliere le sue parole a causa del frastuono della musica.
Improvvisamente ricordo per quale motivo mi trovo qui di fronte a lei, con il liquido appiccicoso che impregna la mia maglietta. Annuisco.
- In realtà ci sarebbe qualcosa che potresti fare per me - confermo.
La vedo inclinare il capo e fissarmi con curiosità, in attesa che io continui.
- Potresti fingere di essere la mia ragazza per tipo... i prossimi dieci minuti? - nello stesso momento in cui pronuncio quelle parole, mi rendo conto di quanto possa suonare assurda la mia richiesta.
- Come scusa? -."
Ci vorrà una playlist infinita di canzoni, momenti, emozioni, sentimenti, per farle innamorare l'una dell'altra.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Ally Brooke, Camila Cabello, Dinah Jane Hansen, Lauren Jauregui, Normani Kordei
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7. "Still"

 

Dinah stava disperatamente cercando di concentrarsi sulla lezione in corso, ma la fastidiosa risatina di alcune cheerleaders alle sue spalle rendeva tutto più complicato.

Camila non seguiva quel corso con lei, quindi il posto accanto a Dinah era irrimediabilmente vuoto. Non che non avesse altri amici al di fuori della cubana, semplicemente non le dispiaceva restare da sola durante quell'ora, ma le sue tempie stavano iniziando a pulsare fastidiosamente e non desiderava nient'altro che un po' di silenzio. Silenzio che, ovviamente, non le veniva concesso.

Dinah è intenta a massaggiarsi le tempie, quando improvvisamente il posto accanto a lei viene occupato. L'improvvisa presenza di Normani la fa sussultare sul posto.

Quest'ultima sorride in segno di saluto.

<< Hansen >>.

 

Dinah annuisce appena con il capo.

 

<< Cosa posso fare per te, Kordei? >> domanda con malcelato sarcasmo.

<< Woah, qualcuno non sembra essere di buon umore oggi, eh? >> replica Normani sollevando le mani in segno di difesa.

 

La polinesiana sospira prima di rispondere.

 

<< No, scusami... è solo che ho questo fottuto mal di testa e lì dietro non smettono di parlare o di ridere nemmeno per un secondo >>.

 

Normani getta un'occhiata alle sue spalle prima di muoversi in modo tale da fronteggiare completamente il banco dietro di lei. Abbozza un sorriso tanto gentile quanto falso e le ragazze la fissano in attesa che dica qualcosa.

 

<< Vi spiacerebbe spostare le vostre stupide conversazioni da qualche altra parte? La mia amica qui presente gradirebbe un po' di silenzio >> parla con tranquillità ma fermezza al tempo stesso.

 

La prima delle due si limita a scrollare le spalle.

 

<< Se non si sente bene può benissimo chiedere di uscire dalla classe e andare in infermeria o dovunque voglia >>.

 

Lo sguardo di Normani si fa più serio questa volta.

 

<< D'accordo, lasciatemi riformulare la frase con più chiarezza: a nessuno interessa sentire le vostre inutili chiacchiere su quanto vi vorreste fare Brad, il capitano della squadra di nuoto, perché sappiamo tutti qui dentro che Brad non uscirebbe con nessuna di voi due >> termina con un sorriso sarcastico stampato in volto.

 

Le due arrossiscono in un primo momento, consapevoli di essere state udite.

 

<< Beh... dopo aver sentito che la Jauregui esce con la Cabello direi che c'è abbastanza speranza per tutti >> replica velenosamente quella che non aveva ancora proferito parola tra le due.

<< Ehi! >> subito la voce di Dinah si alza con tono più scontroso. << Non osare dire nulla di simile sulla mia migliore amica! >>.

<< Perché te la prendi tanto, Hansen? È solo la verità >> sorride quella beffarda.

 

Ma non appena Dinah si alza in piedi, mettendo in rilievo la notevole differenza d'altezza fra lei e le due cheerleaders, queste sembrano rimpicciolire sotto il suo sguardo.

 

<< Non sapete assolutamente nulla di lei, e poi cosa diavolo significa che esce con la Jauregui? Loro due si conoscono a malapena >> domanda confusa.

 

Camila che frequenta Lauren Jauregui? Quella Lauren Jauregui? No, non può essere.

 

Camila le avrebbe senz'altro detto una cosa simile.

 

Una delle due cheerleader ride ironicamente.

 

<< Direi che la tua amichetta non ti dice proprio ogni cosa, Hansen. Perché non chiedi a Normani? >> ed è con queste ultime parole che le due raccolgono le loro cose e lasciano il banco vuoto alle loro spalle.

 

Dinah si volta istintivamente verso Normani con espressione interrogativa prima di cadere nuovamente sulla propria sedia.

 

<< Non sono sicura se ringraziarti per aver cercato di farle smettere, o avercela con te per essere rimasta a guardare la scena con  quel sorriso da idiota sulle labbra per tutto il tempo >>

 

Normani scoppia a ridere prima di potersi controllare guadagnandosi un'occhiata poco piacevole dal professore e da Dinah.

 

<< Questa è una tua scelta, non credo di poterti aiutare molto >> inarca le sopracciglia divertita Normani, non prima di aver rivolto un cenno di scuse all'insegnante.

<< Allora aiutami a capire questo: da quanto io e te saremmo amiche? >> chiede ironica Dinah.

 

Il sorriso sul volto di Normani si allarga.

 

<< A dire il vero speravo che tu potessi dirmi qualcosa in più su cosa sta succedendo fra la mia migliore amica e la tua >>.

 

La ragazza più alta aggrotta la fronte nuovamente confusa.

 

<< Che vuoi dire? Non c'è nulla fra loro due, Mila me ne avrebbe parlato... >>.

 

Normani da una scrollata di spalle.

 

<< Anche noi pensavamo che Lauren avrebbe fatto lo stesso, ma a quanto pare sembra più interessata a tenersi queste informazioni per sé >>.

<< Noi? >> domanda Dinah interrogativa.

 

Normani indica Ally con un cenno della mano. La ragazza più bassa impegnata al cellulare non nota gli sguardi delle due su di lei.

 

<< Ignora la cosa, quel sorrisetto diabetico è riservato soltanto a Troy, il suo ragazzo >>.

 

Dinah annuisce e abbozza un sorriso perché sì, ha sentito parlare di Ally e Troy, e sì, li ha visti insieme.

 

<< Sono oltremodo adorabili quei due >> ammette senza preoccuparsi di distogliere il suo sguardo dalla ragazza più bassa.

 

<< Ti prego, non farmi cominciare ad elencare i motivi per cui quei due sono perfetti l'uno per l'altra >> Normani finge di commuoversi portando una mano al petto.

 

Dinah scuote la testa e torna a concentrarsi sulla ragazza di fronte a sé.

 

<< Camila e Lauren non escono insieme >>.

<< Allora immagino che non ti dispiacerà chiederglielo, giusto? >> e dopo aver pronunciato quelle parole e averle rivolto un sorriso ampio, torna al suo posto accanto ad Ally.

Dinah si chiede per quale motivo in primo luogo Normani Kordei sia venuta a parlarle.

- - - - - - - - - -

Sono distesa tranquillamente sul cofano anteriore della mia macchina, gli occhiali da sole abbassati sugli occhi e le braccia a sostenermi il capo mentre i raggi del sole mi riscaldano la pelle.

Mi permetto di rilassarmi nel momento, quando qualcosa mi colpisce dolorosamente allo stomaco.

Tossisco pesantemente e scivolo giù dall'auto constatando che l'oggetto che mi ha colpita non è altro che uno zaino.

Sollevo gli occhi di scatto togliendomi gli occhiali da sole. La luce che m'inonda il viso mi coglie di sorpresa, ma non ho dubbi che la figura di fronte a me sia quella di Camila Cabello.

<< Che cazzo Camila, vuoi uccidermi o cosa? >> chiedo con tono infastidito massaggiandomi la parte colpita con espressione dolorante in volto.

<< Oh, non era davvero così pesante, e poi non sapevo bene come attirare la tua attenzione >> si stringe nelle spalle.

<< Ehm non lo so... forse chiamando il mio nome? Ma immagino che questo debba essere stato troppo difficile da elaborare per te >> replico con sarcasmo.

 

Lei rotea gli occhi al cielo.

 

<< D'accordo, scusami, hai ragione. Adesso possiamo andare, Lauren? >> enfatizza un po' troppo il mio nome alla fine, ma mi piace comunque il modo in cui lo pronuncia.

 

Mi piace sentire il suono venire fuori dalle sue labbra.

 

<< Andare dove? >> domando confusa sollevando un sopracciglio.

<< Sul tetto >> indica con l'indice la parte più alta dell'edificio alle nostre spalle.

<< Non ti era abbastanza chiaro che io e le altezze non andiamo esattamente d'accordo? >> chiedo ironica.

 

Camila scrolla le spalle.

 

<< Non hai avuto così tanti problemi l'ultima volta >> replica con tranquillità.

 

Scuoto la testa.

 

<< Non puoi semplicemente dirmi ciò che desideri qui? >>.

 

Lei fa schioccare la lingua trai denti e sorride.

 

<< No. Tu fidati >>.

 

Sorrido anche io perché questa è la stessa cosa che mi ha detto ieri al luna park.

 

<>.

 

Ma lei sta già correndo nuovamente verso l'interno dell'edificio. Si gira e con un cenno del capo mi chiede silenziosamente di raggiungerla.

 

<< Sta funzionando, no? Dai seguimi! >>.

 

Lo faccio. La seguo, e prima di potermene rendere conto, ci ritroviamo  sul tetto della scuola.

 

<< Wow... >> commento senza fiato, un po' per la corsa improvvisa, un po' per la visione che mi si para davanti.

 

La nostra scuola non è certamente l'edificio più alto dell'intera città, ma il panorama è senza dubbio bellissimo.

 

<< Vieni spesso qui? >> domando non scostando gli occhi dalla vastità di Miami di fronte a me.

 

Camila si avvicina e sfiora la sua spalla con la mia. Non saprei dire se è un movimento fatto di proposito o totalmente casuale, però non m'infastidisce, anzi... per qualche attimo mi fa desiderare di averla più vicina di così.

 

<< Quando ho bisogno di tranquillità e ho voglia di saltare le lezioni >> risponde tranquilla.

 

Trattengo una risata e mi volto a guardarla.

 

<< Camila Cabello che salta le lezioni? Roba da non credere >> commento divertita.

 

Camila mi da un debole pugno sulla spalla.

 

<< Non dirmi che tu non l'hai mai fatto, Jauregui >> solleva entrambe le sopracciglia in un chiaro gesto di sfida.

<< Certo che sì, ma non avevo mai pensato al tetto della scuola come alternativa >> ammetto.

 

La cubana annuisce.

 

<< Questo perché eri troppo impegnata a scoparti Taylor Keegan dentro una qualche aula vuota >>.

 

Quasi mi strozzo con la mia stessa saliva alla sua affermazione.

 

<< Come scusa? >> la mia voce è più acuta del normale, lo riconosco, ma non posso davvero credere all'affermazione che è appena uscita fuori dalle sue labbra.

<< Vorresti negarlo? >> domanda lei.

<< I-io non... >> tento di difendermi, ma non c'è davvero motivo di farlo.

Camila ha un punto valido. Non ho ancora ben capito come faccia a sapere una cosa simile o se stia soltanto tentando di indovinare, ma ha dannatamente ragione.

 

<< Lo sapevo! >> esclama con tono poco sorpreso.

 

Beh...non tutte le volte che saltavo delle lezioni ero con Tay, ma la maggior parte sì.

 

<< Come... come fai a saperlo? >> chiedo imbarazzata passandomi una mano sulla nuca.

 

Camila si gratta il mento per qualche secondo prima di rispondere.

 

<< Te l'ho detto, ti ho osservata >>.

<< Questo è fottutamente inquietante Cabello, lo sai? >> sono sinceramente stupita dalla sua risposta. 

 

Lei si limita a sollevare un angolo delle labbra.

 

<< Quella ragazza non ti merita in ogni caso >>.

<< No eh? Come mai dici una cosa simile? >> domando curiosa di sentire la sua risposta.

 

Camila si stringe nelle spalle.

 

<< Crede di possedere questo posto, crede che un suo schiocco di dita possa farle ottenere ognuna delle nostre vite >>.

 

Non riesco a figurarmi Tay come una persona del genere, non dopo averla conosciuta come ho fatto io. Ma poi ancora... la conosco davvero?

 

Scuoto la testa.

 

<< Tay non è davvero così >> tentò di difenderla in qualche modo.

 

So che Camila non la sta seriamente insultando, sta soltanto mettendo a punto delle dinamiche evidenti, questo non posso negarlo. Ancora una volta mi ritrovo a maledire lo strano legame che ancora sento con la bionda. Chissà se per lei è lo stesso.

 

<< Forse no, ma è quello che vuole far vedere di sé, e dannazione se ci riesce bene >> replica la cubana.

<< Non mi hai ancora detto per quale motivo una del genere non mi merita >> inarco un sopracciglio.

 

Camila mi fissa per qualche attimo con sguardo divertito, come se fossi io la stupida a non esserci ancora arrivata.

 

<< Lauren tu sei... incredibile. Lo sei in ogni senso possibile e nessuno dovrebbe permettersi di tenere nascosta una ragazza come te. Non meriti di essere il segreto di nessuno, ma molto, molto di più >> risponde alla fine.

 

Le sue parole mi colgono alla sprovvista e mi fanno arrossire furiosamente prima che abbia il tempo di accorgermene.

La domanda scivola fuori dalle mie labbra senza che io possa fermarla.

 

<< Se sono davvero così tanto incredibile, per quale motivo hai rifiutato la mia proposta di uscire insieme? >>.

 

Gli occhi di Camila hanno un guizzo e la vedo mordersi l'interno della guancia pensierosa.

 

Sospira prima di rispondere.

 

<< Perché renderebbe tutto più... complicato, ed io non credo di essere brava con le cose complicate >>. 

<< Cosa c'è di complicato? Voglio solo avere la possibilità di conoscerti meglio perché sei davvero interessante, Camila >> ammetto confusa dalla sua risposta.

<< E cosa succederà dopo che mi avrai conosciuta? >> domanda lei allargando le braccia.

<< Cosa dovrebbe succedere? >> aggrotto la fronte.

 

Un sorriso quasi triste si fa spazio sulle sue labbra. Giuro che ci sto provando ma non riesco davvero a capire la ragazza di fronte a me. Camila Cabello continua ad essere un mistero...

 

<< Esattamente... >>.

 

Si allontana da me voltandomi le spalle e fa per avviarsi verso le scale che la condurranno giù dal tetto, ma prima che possa anche solo arrivarci la raggiungo e le afferro delicatamente un braccio, c'è una certa urgenza nel mio movimento che la costringe a riportare l'attenzione su di me.

 

Per una frazione di secondo ho la certezza di aver capito perfettamente i pensieri che girano nella sua testa.

 

<< Tu vuoi... tu vuoi che succeda qualcosa? Tra me e te intendo... >> una parte di me si sente così stupida a chiederle una cosa simile, ma ho bisogno di capire se mi sono sbagliata o no nel decifrare i suoi comportamenti.

 

Camila spalanca gli occhi presa in contropiede dalla mia domanda improvvisa.

 

<< C-cosa... no! Dimenticati questa conversazione, okay? Non importa, dimenticala e basta >>.

 

Scuoto immediatamente il capo in segno di negazione.

 

<< No, non ho intenzione di dimenticare proprio nulla. È di questo che hai paura? Hai paura di... oh... tu hai paura di restare ferita >> pronuncio quasi insicura le ultime parole.

 

Ho seriamente paura che gli occhi di Camila possano incenerirmi sul posto in quest'esatto momento. Il suo sguardo sembra trapassarmi. A quanto pare ho una certa abilità quando si tratta di rovinare i momenti tra me e lei.

 

<< I-io non... >> inspira e le sue iridi puntano non più su di me, ma al pavimento. Non mi piace. Non mi piace quando lo fa, ancor di meno se io sono la causa. << Non chiedermelo più, Lauren. Per favore non... non chiedermelo più >>.

Il tono che utilizza è quasi implorante. Non posso fare altro che allentare la presa e guardarla allontanarsi nuovamente da me. 

Senza essere in grado di afferrarla.

- - - - - - - - - - - - - - - -

"Two feet standing on a principle
 Two hands longing for each others warmth
Cold smoke seeping out of colder throats
Darkness falling, leaves nowhere to go

It's spiralling down
Biting words like a wolf howling
Hate is spitting out each others mouths
But we're still sleeping like we're lovers

Still with feet touching
Still with eyes meeting
Still our hands match
Still with hearts beating."

 

<< Lo? >> Normani richiama la mia attenzione.

 

Sollevo gli occhi e la fisso.

 

<< Va tutto bene? Sei stata china su quel foglio per l'ultima mezz'ora >> osserva la mia amica.

<< È una nuova canzone? >> Ally sbuca dalle spalle di Normani.

 

Leggo per qualche attimo le parole scritte sul foglio non più bianco. Non mi sono nemmeno resa conto di averle scritte, è venuto tutto così spontaneo.

 

<< Uhm... non lo so, forse. Per ora sono solo un mucchio di frasi con poco senso, ma vedrò di continuarla, magari potrebbe uscire fuori una nuova canzone >> scrollo le spalle.

 

Entrambe le ragazze di fronte a me annuiscono, ed io non posso fare a meno di maledirmi mentalmente perché so con esattezza chi era nella mia mente mentre le scrivevo.

 

Raccogliamo i nostri strumenti sparsi per il garage di Normani, ed Ally e io la salutiamo per poi salire in macchina dirette verso casa mia.

 

<< Tuo fratello ha ancora monopolizzato la tua auto? >> mi chiede scherzosamente Ally abbassando il volume della radio.

<< Sì, a quanto pare gli piace fare colpo sulle ragazze con la mia macchina, giuro che qualche giorno me la farà ritrovare a pezzi >> ridacchio al pensiero di Chris.

 

Ally mi segue. Restiamo in silenzio per qualche altro secondo.

 

<< Come stai, Lo? >> domanda improvvisamente.

 

Le sue parole mi prendono un po' alla sprovvista, ma forzo un sorriso e annuisco.

 

<< Sto bene, Allycat, davvero >>.

<< Sei sicura? Magari io e Mani evitiamo di chiedertelo così spesso, ma osserviamo sempre i tuoi comportamenti o i tuoi cambi d'umore, siamo state davvero preoccupate per te dopo... >> Ally mi lancia un'occhiata come a volermi chiedere se può pronunciare quel nome ed io faccio un cenno quasi impercettibile con il capo.

<< Dopo Tay... lo so Ally, e lo apprezzo davvero molto, non credo che senza di voi sarei riuscita a farcela, siete le migliori amiche che avessi mai potuto desiderare >> sorrido e le stringo una mano per farle capire che sono davvero grata della loro presenza.

È vero, nemmeno una parola di ciò che ho detto è falsa, senza Ally e Normani probabilmente non sarei riuscita a venirne fuori.

La ragazza più bassa sembra rilassarsi un po'.

<< Bene, sono felice di sentirtelo dire. Quindi è vero? >>.

Inarco un sopracciglio.

<< Cosa è vero? >> domando confusa.

<< Di te e la Cabello, state uscendo insieme? >> il suo tono è colmo di curiosità.

<< No, ve l'ho già detto, non stiamo uscendo insieme >> rispondo con un'alzata di spalle.

<< Lo sai vero che anche se così fosse non ci sarebbe alcun problema per noi, sì? Normani stava solo scherzando la scorsa volta >> mi rassicura.

Abbozzo un altro sorriso.

<< Certo Ally, lo so... è solo che non sono esattamente sicura di cosa stia succedendo tra me e Camila >> ammetto.

Allya ggrotta la fronte.

<< Cosa vuoi dire? >>.

<> mi passo una mano tra i capelli e abbandono la testa contro il sedile morbido.

<< Perché? >> mi chiede ancora Ally.

Roteo gli occhi verso di lei.

<< Perché cosa? >>.

<< Perché senti il bisogno di avere vicina quella ragazza? >> precisa.

Mi gratto la nuca e mi prendo qualche secondo per rifletterci.

<< Non... non lo so, non sono sicura... è solo così diversa da tutti gli altri e sento il bisogno irrefrenabile di scoprire come sia, che cosa pensi, come riesca a farlo... questo genere di cose qua >> rispondo.

<< Chiedile di uscire allora >> afferma Ally con ovvietà.

Rido un po' e ripenso alla scena di fronte casa di Camila.

<< Già, non succederà. Ho provato a chiederglielo >>.

Ally sgrana gli occhi.

<< Sul serio? >> domanda distogliendo l'attenzione dalla strada per diversi attimi.

<< Sul serio >> confermo.

<< Ma... perché? Ti ha dato almeno una giustificazione, vero? >>.

<< Ally, io vorrei arrivare a casa sana e salva, sempre che a te non dispiaccia >> le mie parole funzionano perché torna a concentrarsi sulla guida. << A quanto pare io sono solo un altro casino nella sua vita e non vuole complicazioni. D'accordo, non che m'interessi più di tanto; non vuole uscire con me? Okay allora >> scrollo le spalle fingendo indifferenza.

In realtà le parole di Camila continuano a risuonarmi in testa, soprattutto dopo la conversazione che abbiamo avuto sul tetto della scuola. Perché non riesco semplicemente a lasciare fuori quella ragazza dai miei pensieri? Lei non sembra farsi troppi problemi quando s'invertono i ruoli, o almeno così sembra.

Ally stringe le labbra come se si stesse trattenendo dal dire qualcosa, alla fine annuisce.

<< E Tay? >>.

<< Tay cosa? >> domando muovendomi a disagio sul sedile.

Non ho voglia di sentir parlare di Tay, meno il suo nome viene menzionato, più facile sarà ignorare quello che è successo fra noi.

<< Le hai più parlato? >> chiede Ally con un tono più insicuro.

<< Ha provato a contattarmi qualche sera fa, ma le ho quasi chiuso il telefono in faccia... ha detto che le dispiace, che le manco, che non mi ha mentito sui suoi sentimenti... ma adesso è troppo tardi, non posso ignorare quello che ha fatto e non posso sopportare di vivere una relazione nascosta e dividerla con gli altri. Non di nuovo >> rispondo tutto d'un fiato.

<< Wow, questa nuova Lauren è sorprendente >> scherza Ally.

Ridacchio alle sue parole.

<< Anche lei aveva bisogno di crescere un po', non trovi? >>.

<< Assolutamente >> mi da un buffetto sulla guancia prima di fermare l'auto di fronte casa mia.

<< Vuoi fermarti per cena? >> le chiedo dal finestrino.

Lei scuote gentilmente la testa.

<< No, ma grazie per l'invito, qualche altra volta magari. Ho un appuntamento con Troy stasera >> risponde sorridendo istintivamente al nome del suo ragazzo.

<< Siete così perfetti voi due da farvi quasi odiare >> affermo ironicamente.

Ally si finge indignata.

<< Lauren, so che mi ami, ma la nostra storia non è possibile, dovresti saperlo... c'è sempre Normani libera >>.

Scoppio a ridere perché è così tipico delle mie migliori amiche fare battute del genere di fronte a me.

<< Già, magari lei sarebbe rimasta con me stasera; non posso crederci di aver accettato la tua offerta di riaccompagnarmi e averti dato l'occasione di spezzarmi il cuore >> dico con tono drammatico portandomi una mano al petto per enfatizzare la scena.

 

Ally ed io ridiamo per diversi minuti restando in quella posizione, mi godo la leggerezza di quel momento e non penso a nulla. Dovrei farlopiù spesso. Sì, decisamente.

 

Quando riusciamo a tornare più serie, Ally sembra avere un guizzo negli occhi.

 

<< Cosa? Che succede? >> domando.

 

Lei si limita ad indicare alle mie spalle e, non appena mi giro, tutto diventa più chiaro.

 

 

<< Camila... >>.

 

 

 

 

 

 

 

 

Note conclusive: e nulla insomma... Camila si presenta davanti casa di Lauren come se niente fosse. Ho idea di cosa succederà dopo? Nemmeno una :') ma yaaaay.

Allora, non oso nemmeno più provare a scusarmi per i periodi di tempo che passano tra un capitolo e l'altro. (Soprattutto per quello di Who Are You?.... non uccidetemi vi prego).

Ho avuto un periodo decisamente non troppo florido per la scrittura, incolpiamo pure la scuola che non ha lasciato un secondo di tempo libero, ma ora sono entrata nella pausa natalizia, quindi spero di poter buttare giù qualche capitolo più velocemente.

Oh, un'ultima cosa che volevo dirvi è che un paio di settimane fa, di sera, ho avuto l'illuminazione divina per scrivere qualcosa di nuovo e lo sto facendo. Non voglio anticipare nulla, spiegherò tutto nel momento giusto ma quella sarà una storia che non posterò fino a quando non sarà completa e fino a quando non avrò terminato almeno una di queste due che ho in corso. Ci tenevo comunque a farvelo sapere :') 

"Curiosità":

1. Il titolo del capitolo è tratto da una canzone dei "Daughter" (di nuovo lol) appunto "Still", i versi che Lauren "ha scritto" sono proprio una parte del testo di quella canzone (che adoro da morire).

2. Camila che osserva Lauren di nascosto è abbastanza creepy, ma c'è una ragione (certo che c'è... se io stessa la trovo :') )

3. Onestamente ho più volte avuto l'idea di scrivere altri pezzi esterni dal punto di vista di Lauren per incentrarli su Dinah, Normani ed Ally e sono seriamente indecisa se sviluppare in questa storia le Norminah come coppia o solo come amicizia.

 

Credo sia tutto... per il momento :')

See you! 

 

  
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