Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: _happy_04    16/03/2016    5 recensioni
Conan è arrivato alla soluzione del caso, ed è pronto per mettere fine ai giri dell'Organizzazione Nera, ma c'è un imprevisto: Vodka è andato da Ai per farla tornare tra i corvi... la ragazza accetterà? Questo potrebbe essere il capolinea per il Detective dell'Est...
--tratto dal testo--
"Io non le do' mai retta, ma la mia vocina interiore mi dice che stavolta sarà diverso, che stavolta ci sarà un motivo in più per contrastare e rischiare. O per accettare e tornare al lato oscuro. O forse, più semplicemente, voglio smettere di cercare di mimetizzarmi nel bianco del foglio nonostante io sia il nero di seppia. Forse voglio solo rassegnarmi al fatto che il nero non viene più via dal cuore."
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  1. Doppio gioco

 

[(Heiji)]

 

Dopo un tempo che non saprei quantificare, riesco, in qualche modo, a riprendere possesso del mio corpo, e riapro gli occhi. Ho il torace quasi completamente bendato, il braccio sinistro fasciato strettissimo. E sono steso... su un letto. È strano, la mia sistemazione per la notte dovrebbe essere a terra, accanto a questo letto.

Abbasso gli occhi. Kazuha è distesa affianco a me, dove dovrei dormire io. Ha le guance rigate di lacrime, come se avesse pianto nel sonno. Sta scomodissima, ha freddo, trema come una foglia, ma nonostante ha accettato di dormire per terra, pur di lasciarmi il letto comodo e morbido.

Sorrido, commosso, e ancora una volta mi ritrovo a pensare quanto sia dolce e generosa Kazuha nei miei confronti.

Così, piano, la prendo in braccio e la poggio sul letto, sistemandole le coperte e la testa sul cuscino. È sempre bellissima, in qualunque situazione si trovi.

Mi distendo anch'io, accanto a lei, carezzandole la guancia morbida finché il suo volto non si distende e le labbra si contraggono in un sorriso. Solo ora mi concedo di addormentarmi di nuovo anch'io.

 

[(Shinichi)]

 

Sono sempre più preoccupato.

Ieri, durante il duello, ho notato che Shiho era l'unica che non osservava con il fiato sospeso come gli altri. Se ne stava da parte, seguendo semplicemente i proiettili con lo sguardo. In più, quando Korn aveva sparato prima del dieci, non aveva detto neanche una lettera per avvertirmi, ma era rimasta in silenzio, gli occhi gelidi come sempre.

I dubbi mi aggrediscono sempre più spesso, ma lei continua a comportarsi come fa di solito: a ogni passo che fa si guarda intorno, come se volesse fissare nella mente tutto quello che vede, evita quante più chiacchiere possibili, parla meno di un cadavere (e so di cosa parlo).

Lo ammetto, non riesco più a vederla come un membro della squadra. Mi appare sempre di più come una donna dei Corvi, infiltratasi tra di noi per seminare zizzania e raccogliere vittoria nera. Tendo sempre di più a ignorare le sue richieste, raramente addirittura a criticarle. Ma è più forte di me. Agli istinti non so resistere, chi mi conosce lo sa bene.

Così, per esempio, oggi si deve decidere chi farà i turni di ronda stasera. Abbiamo deciso che che si offre ma è già andato dovrà cedere il turno agli offerti non ancora usciti. Shiho si era sempre offerta, ma non era mai stata scelta. Fatto sta che tutti gli altri lo hanno già fatto almeno una volta.

Concediamo di andare a Mitsuhiko e a Sonoko, ma Shiho scatta subito: “Ehi, ma io non sono mai uscita! Oggi tocca a me!”

Vari gli danno ragione, ma io sono irremovibile: non mi fido a mandarla con qualcuno nei turni di ronda, ho paura che possa mandare tutto a rotoli. Lo so, sono tragico, ma non ce la faccio. Più cerco di scacciare il dubbio più questo riesce a convincermi.

Tuttavia, alla fine, le concedo di andare in ronda con Sonoko, con gran disappunto di Mitsuhiko. C'è una ragione. Mitsuhiko adora così tanto Shiho lei potrebbe sfruttare questo fatto a suo favore. O almeno io la vedo così.

 

[(Sonoko)]

 

Devo i miei ringraziamenti a Shinichi. Non mi va di andare in giro con un ragazzino quattordicenne. Cioè, anche Shiho ha quattordici anni, ma è una ragazza. E poi, in realtà ne ha venticinque.

Solo non capisco perché abbia fatto tante storie prima di accettare. Lei aveva ragione, era toccato a tutti tranne che a lei, era il suo turno. Anzi, trovo che in questo periodo Shin ce l'abbia un po' con lei. Ma giusto un po', eh. Solo che non capisco il motivo di questa faccenda. Sarà qualche divergenza che ha avuto con lei, o qualcosa di simile.

Ad ogni modo, sia io che Shiho ci prepariamo, con una pistola carica nascosta in caso di necessità sotto la giacca, e ci accingiamo a uscire.

“Posso sapere cosa è successo tra te e Shin?”

“Eh?”

“Sembra che tu e lui stiate un po' ai ferri corti.”

“Non lo so, è da un po' di giorni che mi guarda in modo strano...” si decide a rispondere alla fine, abbassando lo sguardo. “Non vorrei aver fatto qualcosa di sbagliato nei suoi e nei vostri confronti. Insomma, sono tornata di qua ormai, contro i Corvi, ma Shinichi continua a comportarsi male con me...”

“Stai tranquilla, i ragazzi sono strani a volte!” cerco di consolarla io, dandole una leggera gomitata nel fianco. Lei mi guarda, e sorride.

“A proposito... non è che un giorno di questi mi insegneresti a mettere la matita nera come lo fai tu?”

 

[(Shinichi)]

 

Di norma, mentre ci sono due persone che fanno i turni di ronda, gli altri dormirebbero. In effetti, io sono disteso nel mio letto, con Mitsuhiko, Genta e Heiji nella “stanza”, ma non riesco neanche a chiudere gli occhi. Non riesco a fare a meno di pensare a Sonoko da sola con Shiho là fuori, non so neanche dove con precisione.

Cerco di convincermi che è tutto a posto, che Shiho sta con noie ha voltato le spalle ai Corvi, ma ogni volta mi torna in mente il suo sguardo, e torno a contorcermi nel letto, stritolando le mie povere coperte. Così, dopo mezz'ora passata in questo inferno, mi alzo dal letto, infilo le scarpe ed esco, furtivamente, quanto più in silenzio mi riesce possibile, e cammino dietro a Sonoko e Shiho.

A un certo punto,però, la prima si allontana per un attimo... e Shiho scappa, verso la tenda dei Corvi. Istintivamente, le corro dietro, insospettito. La mia mente vuole beccarla a tradirci, ma il cuore continua a desiderare follemente che mi sbagli.

All'improvviso, si ferma, e io mi nascondo dietro una cassa, sperando che il battito frenetico del mio cuore non mi tradisca e mi faccia scoprire.

Shiho si guarda intorno, cercando disperatamente qualcosa.. o qualcuno. Pochi istanti dopo una figura emerge dal buio, vestita ovviamente in abiti neri, sulle cui spalle cade una cascata di riccioli biondi ed affascinanti, incorniciando un volto elegante, con le labbra lucide e gli occhi azzurri e indecifrabili. Vermouth...

Le due donne si scambiano delle battute. Non riesco a distinguere le parole che dicono, ma sembrano in atteggiamenti piuttosto confidenziali, come due amiche. Il sangue comincia a scorrermi velocemente nelle vene, salendo alla testa. Non posso fare a meno di rimanerci male. È vero, i miei dubbi erano fortissimi, ma una parte di me sperava ancora che mi sbagliassi. Ora però so che i miei interrogativi erano perfettamente fondati: Shiho sta chiaramente parlando con Vermouth degli sviluppi della situazione da questo lato del campo, per aiutarli a preparare qualcosa contro di noi.

“Shiho.”

Lei si volta, la follia della paura negli occhi turchesi. Ma non è paura di quello che è successo. È la paura di essere beccata, di dover scoprire la proprie carte.

Vermouth, al contrario, rimane del tutto indifferente alla mia comparsa. Smette di parlare con Shiho, e mi guarda negli occhi con la sua solita espressione enigmatica e capace di confondere le idee a chiunque.

“Shiho, vieni con me.”

All'inizio lei è un po' riluttante, ma poi si decide e si avvia al mio fianco. Si tormenta le mani, agitata, guardandosi intorno ma evitando di incontrare il mio sguardo.

“Shiho, voglio sapere che ci facevi fuori dal giro di ronda, a parlare con Vermouth.” dico, fermandomi con la schiena appoggiata a un albero. Lei non risponde subito, ma poi si decide a buttare fuori qualche parola. “Non posso dirtelo.”

“Era qualcosa su di noi, vero? Stavi facendo il doppio gioco.”

“No.” nega, senza però guardarmi negli occhi. Così le alzo lo sguardo, fissando i miei occhi nei suoi e tenendole il volto fermo. “Rispondimi: cosa stavi facendo?”

Silenzio. Continua a guardarmi, lo sguardo terrorizzato, le lacrime agli occhi. Non voglio spaventarla, ma non mi lascia altra scelta. Anzi, così non fa che peggiorare la sua situazione. Con uno sforzo immane, riesce ad abbassare lo sguardo. “Nulla.”

Sento la rabbia montarmi in corpo. Lascio le sue guance e distolgo lo sguardo, per evitare di esploderle in faccia. “Mi dispiace Shiho, ma non ho altra scelta.”

Deve aver capito, perché mi fissa negli occhi, pieni di lacrime. “No... Shinichi, non puoi, ti prego...” La sua voce trema, sull'orlo dei singhiozzi.

Tuttavia non credo di poter rimediare in altro modo. Tutto quello che ho visto non fa che confermare i miei sospetti, oltre che amplificarli, e non posso fare altro che prendere una decisione definitiva. “Purtroppo sì, Shiho. Sei fuori dalla squadra.”

--------Angolo dell'autrice------
Ciao a tutti!!
chiedo scusa per un capitolo così tragico.... non ho giustificazioni se non che the show must go on!
beh, spero che il capitoolo vi piaccia!
bacioni!!!
<3, _happy_04

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: _happy_04