Film > Il gobbo di Notre Dame
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Autore: Roylove    16/03/2016    0 recensioni
una ragazza che ama disegnare, il nostro caro Clopin che si legherà molto a lui beh tutta da leggere! Ricorrerà la storia del gobbo di notre dame ma con un personaggio in più e visto dai suoi occhi e quelli di Clopin. Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~~Ecco un nuovo capitolo, wow vado come un treno oggi! Buona lettura!!!

 

 

Pov Oreliè

 

 

Quella mattina quando mi svegliai stranamente Clopin era ancora addormentato nel nostro letto ed era avvinghiato a me.
-Clopin, sveglia.-Dissi scuotendolo un poco.
-Mmm...-Ok appena sveglio forse dovevo evitare domande elaborate.
-Così facciamo tardi a lavoro.-Dissi guardandolo , aveva gli occhhi socchiusi.
-Non oggi Cherie, sta diluviando fuori e non accenna a smettere, non comboniano niente se il maltempo non cessa.-Disse lui con un piccolo sbadiglio.
-Ah, scusami allora.-Dissi mettendomi di nuovo comoda nel letto.
Lui si era già riaddormentato, ma io dopo dieci minuti non riuscii più a stare a letto, decisi quindi di andare a fare il bucato , così non avrei dato fastidio a Clopin che se la dormiva alla grande.
C'era una fontana sotterranea e già altre donne stavano lavando le brache dei loro mariti. Io rimasi abbastanza sulle mie, anche perché avevo un mare di panni da lavare.
Quando finii tornai a casa per stenderli e trovai Clopin con in mano una brioches ancora mezzo addormentato.
-Bonjour!-Esclamai.
-Bonjour Cherie.-Disse lui.
-Se vuoi c'è anche del latte fresco.-Dissi stendendo il bucato .
-Mi basta questa per ora... Hai fatto il bucato?-Chiese mangiando tutta la brioches.
-Si! Si erano accatastati molti panni.-
-Quindi oggi penserai solo alle faccende di casa?-Chiese lui un po' deluso.
-Solo i panni, per il resto ho tutto pulito.Che avevi intenzione di fare?-Chiesi maliziosa.
-Mmmm non so, abbiamo tutta la giornata , potevamo dedicarci un po' a noi due, solo io e te.-Disse lui con un grosso sorriso.
-Va bene! Finisco di stendere questi e possiamo fare quello che vuoi.-Risi, a volte era come i bambini, ma adoravo questo suo lato.
Finii di stendere i panni, lui era ancora con i suoi pantaloni che usava come pigiama.
Chiacchierammo un bel po' sul letto abbracciati , era davvero piacevole parlare con lui, e aveva un rispetto per me che nessuno aveva, soprattutto per il fatto che non mi fosse saltato subito addosso anche se eravamo ufficialmente fidanzati, avrebbe aspettato finché non glielo avessi detto io.
-Dovremmo fare un vero letto.... -Disse lui notando tutti i grossi cuscini per terra.
-Dici?-Chiesi.
-Cherie non possiamo dormire per sempre su questi cuscini, finché ero solo io andava bene, ma adesso ci sei anche tu e sarebbe molto più comodo.-Spiegò.
-Allora va bene, anche se per me vanno bene anche i cuscini.-Risi.
-Non se ne parla, voglio solo il meglio per te, e ti chiedo scusa se non potrò darti tutto quello che vorrai.-Disse lui serio.
-A me basta e avanza quello che abbiamo qui, e poi basta che ci sei tu io ho tutto.-
-Oh Cherie.-Disse lui baciandomi appassionatamente.
Eravamo intenti nel baciarci nel letto quando non ci accorgemmo che Esmeralda era entrata.
-Se i piccioncini hanno finito mi servirebbe Oreliè per qualche ora.-Esmeralda sembrò un attimo in imbarazzo e Clopin si staccò da me.
-Arrivo subito.-Dissi ridendo.
-La prossima volta puoi anche avvertire prima di entrare nella mia tenda.-Disse lui un po' alterato.
-Ti ho visto in circostanze peggiori.-Rise Esmeralda.
Prima che Clopin potesse imprecare qualche santo uscimmo dalla tenda e con Esmeralda andammo prima alla tenda di Ana che mi fece provare un provino del vestito, era ancora da rifinire ma stava venendo su bene. Poi Esmeralda mi portò da un suo amico che era un fabbro.
-Perché siamo qui?-Chiesi.
-Per la misura del dito per la tua fede.-Spiegò lei con un sorriso.
-Signorine.-Ci salutò l'uomo.
-Pablo, ci serve una fede per lei.-Disse Esmeralda.
-Vieni qui , vediamo un po' la grandezza del tuo dito.... Che mani piccole!-Esclamò con un sorriso.
Prese la mia misura con un aggeggio particolare del mestiere e dopo ci congedó con un grosso sorriso.
-Non credevo che per un matrimonio bisognava fare tutti questi giri.-Risi.
-Approposito.... Hai fatto gli auguri a Clopin?-Chiese Esmeralda cadendo dalle nubi.
-Auguri?-Chiesi pensierosa.
-Oggi è il suo compleanno! Non te lo ha detto?-Chiese lei.
-Non mi ha detto nulla! Ecco perché voleva stare con me oggi!-Esclamai.
-Allora ti lascio a lui, tanto noi abbiamo finito. A stasera!-Mi salutò mentre io correvo verso la nostra tenda.
Quando entrai, trovai Clopin con delle assi di legno ,un martello e dei chiodi.
-Auguri, auguri , auguri!-Esclamai baciandolo tre volte.
-Wow, merci Cherie. Esmeralda te lo ha detto.-Disse lui ridendo.
-Si! Perché non me lo hai detto?-Chiesi come una bambina offesa.
-Non so, se è per questo neanche io so quando è il tuo compleanno.-Rise lui posando il martello a terra e abbracciandomi.
-È il 28 febbraio.-Dissi con un sorriso.
-Quindi è passato da poco!-Constató.
Scoppiai a ridere , e lui mi guardò in modo strano.
-Che ridi Cherie?-Chiese poi.
-Scusami, è che ci stiamo per sposare e non conoscevamo neanche le nostre date di nascita.-Risi ancora.
-Non sono importanti per me.-Disse baciandomi.
-Che stavi facendo?-Chiesi curiosa nel vedere le tavole di legno inchiodate solo a metà.
-Oh beh, costruivo un letto, Francesco mi ha aiutato con le travi e io sono più abile di quanto sembri a fare il falegname.-Disse orgoglioso.
-Posso darti una mano?-Chiesi prendendo il martello.
-Se sai cucire ho preso un po' di stoffa per le federe.-Disse indicando della stoffa bianca sul tavolo.
-Certo mi metto subito all'opera.-Presi ago e filo ed iniziai a cucire.
Piano piano stavamo costruendo il nostro nido d'amore, e la cosa che mi sorprese era il fatto che Clopin era veloce con martello e chiodi, mentre io con ago e filo ero a rilento.
-Bene anche il materasso di paglia è messo, a che punto sei Cherie?-Chiese avvicinandosi a me.
-Quasi fatto, scusa ma con il cucito sono una frana.-Mi scusai per il mio lavoro poco curato, un cieco avrebbe cucito federe migliori.
-Fanno pena -Continuai.
-Non tutti siamo bravi in tutto, tu ad esempio sei una cuoca provetta, avrai tutto il tempo di questo mondo per imparare a cucire.-Lui si che sapeva tirarmi su di morale.
Finimmo di assemblare il letto all'ora di pranzo, dopodiché gli preparai un bel pranzetto, mentre pensavo a quale regalo potessi fare a Clopin poi mi venne in mente un'idea, donargli me stessa, ero pronta per questo passo e credo che non ci sarebbero stati problemi al riguardo.
-Stasera dopo cena ti darò il mio regalo.-Sorrisi.
-Un regalo?-Chiese lui bevendo un bicchiere di latte, mentre io sparecchiavo la tavola.
-Oui, ma dovrai aspettare stasera.-Risi.
-Così mi incuriosisci Cherie, posso avere un anticipo?-Chiese lui con un sorriso malizioso.
-Ti dico solo che ti piacerà!-
-Mi fido di te!-Rise lui finendo il latte.
Dopo pranzo il tempo fuori era addirittura peggiorato era metà marzo e iniziavano le piogge .
La Corte sembrava dormire dopo pranzo , i bambini dormivano tutti e anche qualche adulto sonnicchiava mentre altri passavano il tempo a fabbricare qualcosa.
Io e Clopin eravamo tra quelli che sonnecchiavano.

 

 

Pov Clopin

 

 

Compleanno migliore non poteva esserci, volevo passare del tempo con Oreliè e finalmente potevo stare una giornata intera con lei. Avevamo costruito il nostro letto in una mattinata e devo dire era proprio comodo.
Oreliè dormiva alla grande mi teneva la mano ben stretta, come se avesse paura che io me ne andassi. Chissà quante ne aveva passate oltre alla morte dei genitori, ogni tanto aveva il sonno agitato , qualche incubo ma appena la stringevo a me tutto passava.
Sarà stato sul pomeriggio tardi che si svegliò e decidemmo di fare un giro per la Corte, ma Ana ci cercava, voleva vedere le ferite se stavano guarendo bene.
-Ana stiamo benissimo !-Esclamai .
-Fammi vedere !-Ordinò lei e quando lei ordinava una cosa le dovevamo dare retta, era capace di ucciderti con lo sguardo.
Per fortuna le ferite andavano bene, guarivano in fretta e non avevamo niente di cui preoccuparci.
-Noi andiamo a farci un giro,ci vediamo dopo.-Colsi l'occasione per scappare dalle grinfie di mia sorella e feci un giro per la Corte con Oreliè, un buon re non deve stare sempre e solo nella sua tenda, ma girare tra le altre persone.

 

 

Pov Oreliè

 

 

Finalmente era arrivata la sera e quindi ora di cena, non avevo mai partecipato ad un compleanno lì alla Corte ed ero curiosa di vedere come si svolgeva da loro.
Arrivammo nella tenda di Esmeralda dove lei , Ana , Febo ed il marito di Ana ci stavano aspettando.
-Eccovi qui! -Disse il marito di Ana.
-Che si mangia di buono?-Chiese Clopin con un grosso sorriso.
-Come se tu non lo sapessi! Lo sai che il giorno del tuo compleanno prepariamo sempre del maiale glassato e ratatouille come lo faceva la mamma.-Rise Ana mettendo a tavola le pietanze.
Clopin aveva quasi la lingua a penzoloni e gli occhi gli brillavano.
-È una tradizione?-Chiesi io, dopotutto dovevo pur imparare i gusti del mio futuro marito.
-Si, la mamma preparava il nostro piatto preferito solo il giorno del nostro compleanno, e questo è il piatto preferito di Clopin.-Spiegò Esmeralda mettendosi a tavola.
-Allora Clopin, stai diventando vecchio!-Esclamò Febo.
-Più saggio di te lo sono di sicuro.-Rise il festeggiato.
-Ma chi stiamo aspettando?-Chiese poi il marito di Ana.
-Scusatemi, ho fatto più in fretta che potevo.-Era appena entrato Quasimodo, con la mantella zuppa.
-Benvenuto Quasimodo! Grazie per essere venuto!-Disse Esmeralda assieme a Febo.
-Grazie per l'invito , ho fatto una cosa per te Clopin ma in un certo senso c'entra anche Oreliè.-Disse Quasimodo porgendo a Clopin un cuore intagliato perfettamente e l'immagine di un uomo ed una donna che si tengono per casa.
-Quasimodo è bellissimo , grazie!-Disse Clopin abbracciando il campanaro.
Io feci lo stesso e pensai che non c'era una persona più buona di lui.
Ci accomodammo di nuovo e iniziammo a mangiare, davvero buono il maiale glassato e chiesi ad Ana se mi passava la ricetta.
-Allora avete deciso la data del matrimonio?-Chiese Quasimodo .
-Noi pensavamo tra qualche mese, sai vorremmo farlo alla cattedrale e vorremmo ci sia bel tempo.-Spiegò Clopin.
-Ottima idea!-Disse il campanaro.
A fine cena prima del dolce io parlai con Quasimodo dato che era seduto vicino a me è nella conversazione si infilò anche il marito di Ana, non parlammo di niente di importante  solo di come fosse la vita su in città.
Arrivò finalmente la torta dei re (dolce tipico francese con la quale la sottoscritta si è quasi rotta un dente trovando la famosa sorpresa nda) il profumo era invitante.
-Buon compleanno fratellone!-Dissero Esmeralda e Ana abbracciandolo.
-Vediamo un po'.... Oreliè fai tu le fette, che non possono farle chi ha preparato il dolce.- Disse Ana con un sorriso.
Feci delle fette belle grandi e le servii e la sorpresa capitò a Quasimodo.
-Molta fortuna! Beato te!-Disse Clopin.
-Anche tu sei molto fortunato a quanto vedo.-Rise Quasimodo.
Quando la festa fu finita, era circa mezzanotte, e tornammo nella nostra tenda.
Quando stavamo andando a letto lo stupii non mettendomi la solita vestaglia, ma rimanendo senza niente addosso.
-È arrivato il momento del mio regalo.-Dissi sdraiandomi al suo fianco.
-È quello che penso io?-Chiese lui con un brillio agli occhi.
-Si credo.-Risi dandogli un bacio lungo e appassionato.
-Sei sicura? Sai che non voglio costringerti a fare cose che non vuoi.-Disse lui preoccupato.
-Tranquillo , sono prontissima e voglio di mia spontanea volontà.-Lo vidi più sereno, si preoccupava molto per me.
-Allora vieni qui non amour!-Disse baciandomi con tutto se stesso.
Quella sera fu indimenticabile, fantastica,capii finalmente il fuoco dell'Andalusia che c'era in lui, un fuoco di amore e passione.

  
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