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Autore: LorasWeasley    17/03/2016    6 recensioni
AU [solangelo]
Raccolta di One-Shot
Ogni storia è fine a se stessa, non collegate assolutamente tra di loro.
-Un bacio al gusto di alcool
-Un bacio sotto il vischio
-Un bacio da meritare
-Un bacio sul palco
-Un bacio che mai sarà dato
-Un bacio dato per gioco
-Un bacio a San Valentino
-Un bacio al sapore di sangue e lacrime
-Un bacio che ti salva la vita
-Un bacio per una scommessa
-Un bacio spinto dalla gelosia
-Un bacio cullato da una melodia
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Quasi tutti, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Un bacio per una scommessa


Nico Di Angelo, Percy Jackson e Jason Grace erano tre ragazzi completamente differenti.
Ma c’era una cosa molto importante che li accomunava: erano figli dei tre pezzi grossi.
Ade, Poseidone e Giove erano le persone più importanti in quel paese, i più grandi imprenditori e le persone più ricche dell’intero stato.
Così, i tre ragazzi erano stati quasi costretti a diventare amici, perché non avevano nessun’altro con cui parlare durante le cene e i pranzi di lavoro.
Erano praticamente cresciuti insieme e si conoscevano meglio di quanto immaginassero.
Si comportavano anche da ribelli, volevano bene ai loro padri e loro ricambiavano, ma non c’erano mai.
Così erano diventati i classici “cattivi ragazzi” della situazione.
Passavano le loro sere in locali da quattro soldi, dove nessuno sapeva chi erano sul serio. Bevendo e fumando, qualche volta arrivavano anche a drogarsi.
Stavano cadendo sempre più a picco fino a quando non si diedero un freno.
Il primo a mettere la testa a posto fu Percy, dopo aver iniziato una relazione con Annabeth. Ragazza che conoscevano da una vita, ma che il moro aveva sempre odiato.
Ma si sa che dall’odio nasce l’amore.
Annabeth aveva poi presentato una sua amica, Piper, a Jason. Il ragazzo era letteralmente caduto ai suoi piedi. Adesso il biondo aveva anche deciso di frequentare il college.
Qualche sera, tutti insieme uscivano ancora per divertirsi, ma non più ai livelli di prima.
Percy e Jason avevano chiesto ad Annabeth e Piper se avessero qualche altra amica da poter presentare a Nico. Ma le due ragazze scoppiarono a ridere, chiedendo loro se fossero seri perché, dopo tutto quel tempo, non avevano ancora capito che Nico fosse gay.
Nico non si fece problemi a rispondere che fosse vero, quando i due ragazzi andarono a chiederglielo.
Davvero, non ci vedeva nulla di male e pensava che, alla fin fine, non potevano creare così tanti danni.
Si sbagliava di brutto.
Jason e Percy entrarono in fase “cupido”. Fase che durò circa un anno e mezzo. Periodo di tempo in cui Nico avrebbe solo voluti soffocarli nel sonno a giorni alterni.
Quando ormai avevano quasi rinunciato,  un “miracolo” si abbatté su Jason.
-Ho la soluzione.
Furono queste le uniche parole che il biondo annunciò a Percy per telefono. Poi, dopo che entrambi si furono accertati che nessuno era a portata d’orecchio, iniziò a spigare il suo piano.
 
-Piper ma ti ci metti anche tu? Sbaglio o è il tuo ragazzo?
La ragazza si limitò a un’alzata di spalle, come se non le facesse né caldo né freddo –Una scommessa è una scommessa, Nico.
-Non vorrai mica venir meno alla parola data- continuò Percy.
Nico si limitò a sospirare pesantemente, passandosi una mano sul volto e tra i capelli.
Ancora non era ben certo di come fosse finito in quella situazione.
Tutti i suoi amici erano più che convinti che, il giorno prima, dopo che si fosse pesantemente ubriacato, avesse fatto una scommessa con Percy che poi aveva perso.
La sua penitenza era quella di baciare Jason, alla festa che ci sarebbe stata quella sera nella sua confraternita, alla quale tutti loro erano stati invitati.
Nico era abbastanza certo che ci fosse qualcosa sotto.
Ne era più che certo per svariati motivi:
-Non ricordava nulla di una scommessa e di solito, anche a piccoli flash, ricordava cosa faceva da ubriaco, ma in quel momento aveva solo il vuoto.
-Piper era perfettamente tranquilla.
-Annabeth non aveva ancora aperto bocca.
-Percy aveva un inquietante sorrisetto da quando erano partiti e, per tutto il tragitto in macchina, non aveva accennato a farlo scomparire (questo era ciò che lo preoccupava più di tutti).
Dopo 20 minuti arrivarono a quella festa.
La musica si sentiva già a due isolati di distanza, bicchieri vuoti e altra spazzatura rotolava per le strade. Il cortile era pieno di ragazzi sballati che ballavano non seguendo il ritmo, pomiciavano e vomitavano dietro i cespugli.
Dentro era ancora peggio.
Puzza di sudore, la musica che spaccava i timpani che, insieme alle luci stetoscopiche, fecero subito venire il mal di testa a Nico.
Voleva solo andare a casa, per questo disse in fretta –Se proprio devo farlo muoviamoci, prima faccio quest’assurda cosa e meglio sarà per tutti.
-Sono perfettamente d’accordo- rispose Percy quasi urlando per farsi sentire sopra la musica.
Dopo aver lanciato uno sguardo in giro adocchiò la persona che stava cercando.
-Guarda, Jason è li, di spalle al tavolo degli alcolici, lo vedi?
Nico seguì il suo sguardo, non è che capisse molto con tutte quelle strane luci, ma vide una massa di capelli biondi, così si limitò ad annuire.
-Ricorda, Jason non sa niente e lo devi cogliere completamente di sorpresa.
-Ho capito Percy, me l’avrai ripetuto centro volte.
Poi, prima che il moro potesse aggiungere altro, Nico si immerse tra la folla, cercando di sgusciare tra di essa, facendosi spazio a gomitate.
Arrivò da Jason, che era ancora girato, e senza pensarci due volte lo afferrò per una spalla per farlo voltare. Contemporaneamente si mise in punta di piedi e serrò gli occhi. Poi lo baciò.
Fu un semplice labbra contro labbra.
Inizialmente nessuno dei due si mosse, in verità Nico non aveva idea di che tipo di bacio avrebbe dovuto dare.
In realtà neanche immaginava che baciare uno dei suoi migliori amici fosse così piacevole. Aveva le labbra morbide e calde, abbastanza diverse da come se l’era sempre immaginato.
Stava per staccarsi quando il biondo reagì.
Gli artigliò un fianco con la mano, portandoselo più vicino, poi approfondì il bacio aprendo leggermente la bocca.
Nico rimase spiazzato, non che non gli stesse piacendo tutto ciò, ma sembrava piacere anche a Jason e… diavolo, lui stava con Piper!
Si staccarono quando il bisogno di ossigeno divenne una necessità.
Nico si sentiva stordito, aprì lentamente gli occhi e gelò sul posto.
Okay, il ragazzo davanti a lui, che lo stava anche fissando con un cipiglio confuso, aveva i capelli biondi, ma non era assolutamente Jason.
-E tu chi diavolo sei!?- Sbottò quasi con voce isterica.
Il ragazzo biondo sbatté le palpebre ancora più confuso, Nico notò che aveva gli occhi blu, ben differenti da quelli del suo migliore amico. In effetti si rese conto che era un ragazzo particolarmente bello.
-Oh … Ehm … Dovrei domandartelo io, considerando che mi hai baciato tu.
Aveva anche una voce melodiosa. Subito dopo aver parlato si portò una mano a spettinarsi ancora di più i ricci biondi e sorrise imbarazzato, delle fossette spuntarono sulle sue guancie.
Dal bianco cadaverico le guance di Nico divennero rosee, raggiunsero tutte le gradazioni del rosso e arrivarono al viola.
-Io li uccido- sibilò in un sussurro –Davvero, mi dispiace, sono stati quei deficienti dei miei amici e …
-Tranquillo, non mi è dispiaciuto- lo interruppe il biondo.
Nico strabuzzò gli occhi ancora di più –Ma … Sono un ragazzo.
-Si, lo so.
-Oh …
Nico non rispose in nessun’altro modo, primo perché non avrebbe saputo come rispondere, secondo perché altre due voci, ben conosciute, si unirono alle loro.
-Hey! Finalmente vi siete conosciuti!
Nico iniziò a respirare lentamente, cercando di calmarsi per non ucciderli sul posto.
Continuò Jason a parlare facendo le presentazioni –Nico, lui è Will Solace, mio compagno di stanza qui in confraternita. Will, ti ricordi di Nico? L’altro giorno hai visto una sua foto e hai detto che era carino.
-Jason…- sibilò piano Will, adesso lui terribilmente in imbarazzo.
Ma quello che lasciò sconvolti tutti fu Nico.
Iniziò a ridere, prima piano, poi sempre più forte. Era una risata terribilmente isterica.
Aveva capito tutto, tutti i pezzi erano andati a loro posto. Jason e Percy dovevano davvero smetterla di intromettersi nella sua vita sentimentale, avevano fatto tutto quello solo perché un ragazzo aveva espresso un parere vedendo una sua foto, magari l’aveva fatto senza neanche pensarci, come quando per strada commenti un paio di scarpe viste nella vetrina di un negozio.
Continuando a ridere istericamente si girò di scatto a fissare i suoi due migliori amici.
Aveva uno sguardo così terrificante che entrambi non poterono fare a meno di sbiancare.
Una vocina nella loro mente disse loro che forse avevano un po’ esagerato quella volta.
-Vi do tre secondi di vantaggio per scappare.
-Ma …
-Tre.
-Andiamo Nico …
-Due.
-Lo stavamo facendo solo per te …
-Uno.
  
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