Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: ClosingEyes_    18/03/2016    1 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai così tanto intontita da non capire più quello che era successo qualche ora fa, avevo un mal di testa fortissimo e delle voci mi vorticavano per il cervello.

Rin ritorna, tu hai ancora qualcosa qui, tu devi tornare.

Cosa dovevo fare, tornare forse nel passato? Tentare in tutti i modi di trovare finalmente me stessa per poi tornare al presente, mi sembrava una cosa abbastanza inutile. Dovevo fare delle scelte e forse avrei dovuto rinunciare al mio di presente.

Non era il caso di pensarci adesso, avevo dormito troppo e sicuramente Sesshomaru mi stava aspettando da qualche parte oppure mi toccava fare un altro, l'ennesimo, giro per i vari reparti, che croce.

Dopo essermi data un contegno, uscì dallo studio, chiudendomi la porta alle spalle.

Il corridoio era stranamente silenzioso, non c'erano urla di bambini esasperati ; giusto , quello era il reparto di neurologia , al massimo avrei potuto trovare qualcuno con la testa aperta in due parti.

Mi inoltrai nel reparto di ostretricia e pediatria, sentendo già delle urla strazianti di bambini capricciosi oppure appena tornati da un intervento.

Certo che per avere un corpo così piccolo, hanno un'estensione vocale invidiabile anche ai cantanti di lirica, urlavano come degli ossessi senza pace.

Non so come faceva Kagome a sopportare tutto questo, ma ciò che mi colpì era proprio la sua mancanza di equilibrio con almeno un centinaio di cartelle cliniche in mano.

Kagome non è mai stata una brava equilibrista, è stata sempre particolarmente maldestra, non ricordo una volta che lei non sia caduta anche da ferma.

Scuotendo la testa andai verso di lei , prendendo una parte delle sue cartelle dalle braccia e notai il suo viso stanco e spossato.

-Kagome vuoi il cambio? Sono più informa di te- dissi sorridendole e prendendo un carrello per poggiare sopra quella massa di fogli.

-No Rin non ti preoccupare da sola ce la faccio, anzi magari se mi aiuti in due penso che finiremo prima! Mi sto disperando con questi bambini che non fanno altro che urlare tutto il tempo..- disse Kagome cercando di mantenere l'equilibrio e guardandomi come se fossi un angelo sceso dal cielo per aiutarla.

-Ma figurati! Non è un problema dai a me! Sono abituata a fare diagnosi e analisi dalla mattina alla sera! Pensa che ad Osaka ho battuto il record di stare chiusa in ospedale per una settimana a fare più di 400 cartelle cliniche! Queste sono una sciocchezza per me !..- mi ricordo benissimo l'inferno che ho passato per colpa del mio maledetto capo.

-Rin ma sei sicura?- mi chiese Kagome guardandomi bene , cercando di capire se la stavo prendendo in giro o meno.

-Si Kagome sono sicurissima!Tu adesso vai e riposati , qua ci penso io! Più che altro dove posso appoggiarmi per fare tutte queste cartelle?.- chiesi guardandomi intorno.

-Nel mio studio mi sembra ovvio!Ecco prendi le chiavi , se hai bisogno di qualcosa io sono nella stanza 3 per riposarmi , non esitare a svegliarmi!Nel caso c'è l'infermiera , si chiama Ayame..- disse Kagome sorridendomi.

-Va bene , allora nel caso se ne avrò bisogno vedrò che fare!..- sorrisi, rincuorata del fatto che finalmente poteva riposarsi.

-Si Rin! Il mio studio si trova quasi alla fine del corridoio, stanza 06 , non puoi sbagliare! Io ora vado , grazie mille sei la mia salvezza!- disse Kagome abbracciandomi e uscendo dal reparto.

Voltandomi lungo il corridoio, ciò che attirò la mia attenzione fu una testa di una bambina biondina, all'incirca penso sui cinque, sei anni, che camminava per il corridoio con la flebo attaccata al braccio, rischiando però di staccarsela nei peggiori dei modi.

Spinsi il carrellino fino ad arrivare vicino a lei, sorridendole e piegandomi alla sua altezza.

-Piccolina ciao! Io sono la dottoressa Rin Takame, come mai sei da sola in giro e con questa piccola farfallina nel braccio?.- le chiesi guardandola bene e notando che il suo braccio stava diventando viola all'altezza dell'ago.

-Mi sono persa! Voglio la mia mamma!- Mi abbracciò tremendamente spaventata, come se avesse quasi paura a restare da sola.

-Susu non ti preoccupare! Adesso ti riporto nel lettino e poi cerchiamo la mamma va bene?.- dissi sorridendo a quel batuffolo piccolo e biondo.

Mi guardai intorno cercando qualcuno che potesse portare le cartelle nello studio di Kagome e per fortuna vidi un'infermiera.

Aveva i capelli rossi e ricci , raccolti in una coda morbida che lasciava sfuggire qualche riccio ribelle sulla fronte , gli occhi verde smeraldo e la pelle candida, contornata da una buffa coroncina con dei fiori bianchi, probabilmente faceva intrattenimento ai bimbi.

-Scusi infermiera?.-richiamai la sua attenzione agitando il braccio.

-Ayame Taiwa al suo servizio dottoressa..- si mise sull'attenti, come i soldatini.

-Ti prego dammi del tu, non amo queste formalità! Comunque potresti portare queste schede nello studio della dottoressa Higurashi? Sai io ho un piccolo impegno con quetso angioletto! La dottoressa è andata a riposare , mi ha lasciato le chiavi! Ah che sbadata , il mio nome è Rin Takame , piacere!..- le sorrisi, ma notai il suo sguardo quasi fra il sorpreso e l'incredulo.


 

Mi guardava come se fossi uno spirito , un fantasma resuscitato dall'oltretomba; effettivamente avevo una faccia abbastanza bianca ma nulla di grave , è sempre stato quello il mio colore.

-Rin! Non ci credo sei tu! Allora sei viva?!Dio come sono felice!!Come stai? Che ci fai qui! Allora il turbine temporale non ti ha ucciso!..- disse Ayame felice e saltellando.

Ecco ci risiamo,un'altra persona che sa chi sono e io non so chi è lei.

-Ehm.. Si!Però io non mi ricordo di te , a dirla tutta io non mi ricordo di nessuno.- che delusione, non mi ricordavo proprio di nessuno, ma che ingiustizia.

-Rin non ti preoccupare ! Può succedere! Comunque agli ordini, porto tutte queste belle scartoffie nell'ufficio di Kagome! Ahh non vedo l'ora di dirlo a Koga!..- disse Ayame sorridendo e prendendosi le chiavi dalla mia mano.

-Koga?..- ma non era quel dottore che mi ha fatto la predica prima per l'intramuscolo?.

-Si Koga! Mio marito! Non ti ricordi di lui?..- disse Ayame prima di avviarsi verso lo studio di Kagome.

-Ehm diciamo che ci ho avuto a che fare prima e non è stato piacevole.- a dir la verità avrei preferito ucciderlo.

-Non ci far caso, è il solito scorbutico, non si sa stare mai zitto- lo avevo notato.

-Comunque grazie per il favore che mi fai..- notai che la bambina si era praticamente addormentata fra le mie braccia.

-Di nulla!Ci vediamo allora!..- disse Ayame prima di allontanarsi del tutto.

Osservai quella piccola creatura fra le mie braccia e mi fece una tenerezza assurda , sembrava veramente un angelo ma sicuramente anche lei aveva un super acuto come i suoi coetanei , meglio non farla arrabbiare.

Sul suo braccialetto ospedaliero c'era scritto il numero della sua stanza, dunque fu semplice trovare il suo “rifugio”.

Con una maestria che non pensavo di possedere, aprì la porta con il piede, cercando di non far cadere ne lei ne la flebo che avevo fra le mani.

Le rimboccai le coperte e sistemai la flebo sull'asta, sperando che la bambina non avesse un altro attacco di ansia e follia nel trascinarsi la flebo per mezzo reparto.

Uscì dalla stanza e andai nello studio di Kagome, il quale era già aperto con le chiavi vicino, e mi chiusi al suo interno, sbuffando al fatto che dovevo fare oltre cento cartelle cliniche.

Con un lungo respiro, mi rassegnai a fare il mio dovere, mettendomi così gli occhiali da vista e facendo diagnosi su diagnosi.

Erano disastrose quelle analisi, le diagnosi erano tutte scombinate: c'erano bambini che necessitavano di essere operati, altri che dovevano fare ancora altri accertamenti, ma che diamine fanno in questo ospedale, si grattano la pancia o lavorano?!.

Le mie molteplici critiche furono fermate dalla vibrazione del cellulare nella mia tasca; appena lo presi il mio sguardo si fece ancora più esasperato.

Era Akury.

-Pr-Pronto?.-

-Rin Ciao!! Come stai? Come vanno le cose la?.- mi chiese Akury tutta felice.

-Ciao Akury! Tutto bene , sto sbobbinando sulle cartelle cliniche di alcuni pazienti!Sapessi che macello! Se ci fossi tu sarebbe tutto bello e sistemato!- dissi lusingandola.

-Veramente?! Tanto che sono disastrose?- disse Akury ridendo.

-Non hai idea! Comunque all'ospedale come va? Te la stai cavando?Qualche problema?..- chiesi preoccupata per la salute sua e dei miei pazienti.

-Tutto fila liscio come l'olio capo! La signora Smith e la signora Hudson hanno partorito nello stesso giorno! Forse quello è stato il giorno più impegnativo in assoluto, per il resto tutto bene, soliti controlli di routine ai pancioni!..-

-Meglio così! Ora non dirmi nulla ma se non finisco queste cartelle va a finire che davvero ritorno a casa di nuovo dopo una settimana! - dissi cercando di sviarmela.

-Ah Rin! Senti ma il capo mi ha detto che ha prolungato la tua permanenza li di un mese per ordine di Taisho, tu ne sapevi qualcosa?..- disse Akury un po dispiaciuta.

-Ma che dici?Sul serio?Io non ne sapevo niente di niente di niente!Non so se essere felice o triste.- dissi io stupita.

-Dovresti essere felice!..-

-E allora sarò felice! Ora vado, ci sentiamo dopo..-

-Ciao Rin! Buon lavoro!!.-

-Anche a te Akury! Per qualunque emergenza non esitare a chiamarmi!-

-Va bene capo!-

Chiusi la telefonata e la mia faccia era a dir poco sbalordita; ha prolungato il contratto perchè ha visto che sono brava o perchè Sesshomaru aveva esplicitamente chiesto di farmi restare finchè non mi convinceva a farmi rimanere qui per sempre?.

Avere una specializzazione in ginecologia e un diploma nel corso di ostetricia e pediatria non mi aiutava molto, potevo tenermi solo la specializzazione invece di subirmi tutte queste cartelle cliniche.

Per distrarmi, decisi di andare al bar dell'ospedale, magari dopo una bella tazza di thè sarei stata meglio.

Chiusi lo studio e mi fiondai davanti all'ascensore e, non appena si aprì, vidi quelle due teste argentee poggiate vicino allo specchio.

-Rin a che piano devi andare?- mi chiese Inuyasha guardandomi.

-Ah? Ei voi due che ci fate qua? Quando siete entrati?- chiesi spalancando gli occhi.

-Se tu invece di dormire in piedi ti accorgessi delle persone intorno a te..- disse Sesshomaru guardando in cielo.

-Può succedere!Comunque vado al bar , venite con me?..- dissi io premendo il pulsante.

-Stavamo andando anche noi- disse Inuyasha guardando il fratello.

-Bene così uno di voi due mi offre un bel thè caldo! - dissi guardando Sesshomaru.

-Quello che vuole signorina!- disse Sesshomaru mentre si avvicinava a me.

-Dottoressa prego!- dissi puntualizzando il mio titolo.

Sesshomaru mi abbracciò forte al suo petto e io mi consolai di quel calore improvviso, poggiai la mia testa e sentì il suo cuore battere per me, era una semplice e dolce melodia.

Gli diedi un dolce bacio sulla guancia, non mi sembrava corretto nei confronti di Inuyasha fare cose sdolcinate o peggio.

Non appena si aprirono le porte, vidi una schiera di specializzande pronte ad assalire il mio neo fidanzato, in preda ad ormoni da pre-mestruazioni.

Sesshomaru aveva già capito la situazione , ma invece di schivarle, iniziò a ridere e mi guardava divertito.

Si attaccavano addosso peggio delle sanguisughe e questa cosa mi stava snervando troppo.

Se prima avevo mal di testa per la stanchezza , ora il mal di testa era per la rabbia nei confronti di quelle ochette malefiche.

-Dottore mi scusi, potrei assistere al suo intervento ? Sa per me è un onore poter partecipare e imparare da una persona così brava come lei..- disse una specializzanda osservandolo con ammirazione.

-Dottore faccia venire me la prego!.- disse un'altra ochetta.

-Inuyasha tra un po mi incazzo giuro!- dissi osservando lo sguardo divertito di Inuyasha.

-Suvvia Rin! Sono solo specializzande! Vogliono imparare..- disse Inuyasha ridendo.

-Si imparare a scoparsi mio marito quando io non ci sono.- dissi furiosa.

-Tuo marito?- chiese Inuyasha sbalordito.

-EH? Che ho detto? Ho detto marito?Ma quando mai vedi che ho detto fidanzato!- dissi sconvolta, come ho pensato di dire marito, da dove mi è saltato di dire una cosa del genere.

-Hai detto marito!Rin già sei al matrimonio,congratulazioni, a quando le nozze? - disse Inuyasha puntando il dito verso di me e facendosi sentire sia da Sesshomaru che da quelle oche maledette che giravano intorno a lui.

Iniziai a balbettare, non sapendo neanche io cosa dovevo dire, maledetto Inuyasha, quelle oche mi guardavano peggio di prima, come se poi Sesshomaru fosse loro.

Bel casino, non sapevo neanche cosa dovevo dire, non riuscivo a parlare.

Improvvisamente Sesshomaru mi sorrise e mi fece l'occhiolino, dovevo stare al suo gioco forse, aveva una buona idea per scrollarsi di dosso quelle femmine.

-Dottoresse calma! Non mi sembra corretto nei confronti di mia moglie che voi siate così confidenziali con me , se terrò opportuno, prenderò in considerazione l'idea di chiamare una di voi ad assistere all'intervento , ora tornate a lavoro..- disse Sesshomaru guardando ognuna di quelle oche invidiose di me.

L'idea di essere sua moglie era una lontana ipotesi, considerando che adessi che ci siamo ritrovati, mi sembra assurdo prendere in considerazione un matrimonio.

Tentai di dire qualcosa ma le parole mi morivano in gola, ma peggio mi morì il fiato quando sentimmo un urlo straziante provenire dal pronto soccorso.

La scena che mi si presentò davanti mi fece rattoppare la pelle, mai successo in tanti anni di pronto soccorso: un uomo , all'incirca sulla trentina , era steso sul lettino , sanguinante, squarciato quasi da qualcosa di sovrannaturale, e una donna accanto a lui che gli manteneva la ferita chiusa invanamente.

Troppo sangue per i miei gusti, mi girava così tanto lo stomaco che da li a poco avrei anche rimesso, considerando che già un po di nausea l'avevo.

-Miroku maledizione ma che diamine hai combinato! - disse Inuyasha procurandosi delle bende e del disinfettante.

-Si è recato al pozzo Inuyasha! Io avevo detto di non farlo ma qualcosa lo ha ferito e appena è entrato, ne è uscito poi tutto ferito.- la donna era in chiaro stato di shock, tanto da parlare a tratti, con gli occhi spalancati.

-Sango ma ne sei sicura?Come è possibile che il pozzo sia ancora integro!- Sesshomaru quasi non volle credere alle sue parole.

-Il pozzo?- c'era qualcosa che non quadrava, cosa c'entrava il pozzo- Signora venga con me, lei è in evidente stato di shock-.

-Rin? Rin sei davvero tu?..- disse Sango guardandomi negli occhi.

-Dopo le spiegazioni ora vieni con me!- dissi trascinandola fuori dalla stanza e affidando la vita di quell'uomo nelle mani di Sesshomaru e Inuyasha.

Ci sedemmo nella saletta accanto, mentre pulivo anche le sue di ferite e tutto quel sangue.

-Hai parlato di un pozzo, io ho fatto un sogno dove una voce mi diceva che dovevo ritornare nella vecchia epoca perchè il mio destino non era concluso- dissi osservando la figura della donna . Aveva i capelli legati in una coda alta e due ciocche ribelli le contornavano il viso , i suoi occhi grandi erano color nocciola e portava un leggero filo di trucco sugli occhi.

-Anche Miroku ha fatto lo stesso sogno, per questo è andato, però il pozzo è stato contaminato e c'è bisogno di Kagome per purificarlo! Rin ma tu non ricordi proprio nulla?- mi chiese prendendo le mie mani, ma le scostai subito, erano sporche del sangue di quel Miroku, non dovevo contaminare altro.

-Purtroppo no , Sesshomaru mi ha spiegato qualcosa ma io non ricordo nulla di nulla- dissi girando la testa da un'altra parte.

-Rin abbiamo bisogno di te e Kagome- disse Sango speranzosa- Solo voi potete purificare il pozzo e far tornare l'equilibrio fra le due epoche-.

-Speriamo che tu abbia ragione.Comunque qui abbiamo finito, sei pulita- dissi sospirando- Che dici vuoi un thè o un camomilla?-

-Camomilla rin , grazie- disse Sango sorridendomi .

Uscì dallo studio, notando che Miroku non se la passava proprio bene nella sala traumi, anzi Sesshomaru era in evidente difficoltà, ma subito quelle maledette ochette si sono messe vicino a lui ad aiutarlo.

Meglio così, infondo io dovevo stare con Sango e meglio che lei Miroku non lo vedesse ancora.

Sango era evidentemente ancora scioccata, non sapevo se crederle o meno, ma questa storia comunque continua a non quadrare.

Cosa ci sarà di vero in tutto questo?.

E se fossimo dei burattini comandati da qualcuno?

E se ci fosse di più?.

Meglio che mi limito a prendere la camomilla.

   
 
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