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Autore: lightwood4life    18/03/2016    2 recensioni
AU-MONDANI
IN QUESTA STORIA GLI SHADOWHUNTERS SONO MONDANI
Ciao, mi chiamo Alexander Lightwood, per tutti sono Alec però, solo i miei genitori mi chiamano con il nome completo, a volte anche Izzy quando….okay una cosa di me la avrete capita, sono logorroico ed uno sfigato.
Ho quindici anni, i miei sono divorziati ed ho poche certezze nella vita, una delle quali è questa: sono pazzamente innamorato di mio fratello.
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sarò veloce per non rompervi le scatole, ma mi dispiace tanto per aver ritardato di tanto l’aggiornamento!

Per cercare di farmi perdonare l’ho fatto un pochino più lungo degli altri. Spero che vi facciate sentire con una recensione. Ci vediamo a fine capitolo. Se avete il coraggio e la pazienza di sprecare del tempo con me :)

SCRITTRICE NASCOSTA

 

 

CAPITOLO SETTE

 

POV ALEC

Magnus se ne è andato da una mezz’oretta e sento ancora la pressione delle sue labbra sulle mie. Ho le guance in fiamme e le labbra gonfie per il bacio. Mi passo una mano tra i capelli che già erano un disastro prima che Magnus ci passasse le mani in mezzo, adesso lo sono ancora di più. Mi do un pizzicotto, non riesco a rendermi conto del fatto che sia successo realmente. Ho baciato Magnus. Credo che la febbre mi sia ritornata, ho troppa confusione in testa.

-Alexander, tesoro, tutto a posto?- mamma appare alla porta di camera mia. Dopo diciotto anni ancora mi stupisco di quanto si somiglino lei e Isabelle.

-Si mamma-

-Okay se hai bisogno di qualcosa chiama-

Dopo aver accennato un si lei se ne va e io mi addormento, mi sento tutto lo stomaco in subbuglio e non ho voglia di mangiare.

 

 

 

 

 

È passata un’altra notte e oggi mi sento bene, così vado a scuola. Voglio andare a scuola sia perché non mi va di perdere spiegazioni di materie scolastiche, sia perché voglio incontrarlo. Incontrare Magnus.

Non posso dire di conoscerlo bene solo perché ci siamo baciati, ma sembra si comporti in modo diverso con me. Sembra quasi che con gli altri finga di essere qualcun altro.

Una volta pronto mi decido a scendere e prendo una mela dal tavolo per poi incamminarmi a passo sostenuto a scuola. L’andata sembra lunghissima, pare quasi che ad ogni mio passo la destinazione si allontani sempre di più.

 Giunto a scuola lo cerco ovunque ma non trovandolo mi avvio nella mia aula per poi passare una delle solite ore monotone. Al suono della campanella mi reco in bagno e lo trovo davanti ad uno dei lavandini. Mi rendo conto che è bellissimo. Non che non me ne fossi già accorto, ma adesso mi soffermo su ogni particolare: la curva delle spalle, il prefetto profilo del viso, i rigonfiamenti dei bicipiti…

-So che sono degno di essere ammirato a lungo, ma così credo che sia un tantino esagerato, no?- mi dice accorgendosi di essere rimirato.

-Io…-

Si tuffa sulle mie labbra prima che io possa dire alcun che e comincia a baciarmi con trasporto. Visto che il bacio si sta facendo molto….focoso decide che è meglio metterci in un posto più isolato; così mi spinge all’interno di uno dei bagni chiudendosi poi la porta alle spalle.

Insinua le sue mani sotto la mia maglietta e mi fa rabbrividire.

-M-magnus, a-aspetta…possono vederci- devo usare tutto il mio autocontrollo per riuscire a far uscire fiato dalla mia bocca, considerato il fatto che Magnus ha cominciato a lasciare baci appiccicosi sul mio collo.

Lui alza la testa e posso chiaramente vedere nei suoi occhi l’eccitazione, lui invece può chiaramente vedere la mia eccitazione dai miei pantaloni.

-No, non preoccuparti- sta per continuare quella gradevole lenta tortura ma io lo blocco prima poggiandogli due dita sulle labbra per farlo fermare.

-Magnus io…vorrei che tutto questo continuasse, davvero ma…sono un po’ confuso. Scusami- e senza guardarlo negli occhi esco dal bagno il più in fretta possibile lasciandolo solo lì dentro.

 

 

            

 

 

 

POV CLARY

 

 

-Okay Simon, riprenditi presto- poi chiudo la chiamata.

È ora di pranzo e io credo proprio che mangerò sola soletta oggi; Simon si è ammalato e non mi sono fatta molti amici dall’inizio della scuola. A dire il vero non ho proprio parlato con molte persone, senza contare le tante che mi hanno mandato a quel paese ogni volta che a pallavolo le prendevo in piena faccia. In realtà una persona l’ho notata: si chiama Jace Wayland ed è un figo pazzesco, piace anche alle ragazze più grandi…

Entro nella mensa della scuola e mi avvicino al bancone dove si prendono i vassoi. Una ragazza dopo essersi riempita il piatto di una poltiglia che sembra porrige o uovo si incammina verso un tavolo come se avesse veramente intenzione di mangiare. Inorridisco. Non capisco per quale motivo ogni volta i cibi nelle scuole devono essere delle porcherie.

Riempio disgustata anche il mio vassoio e quando mi giro per andare a cercarmi un tavolo mi trovo un angelo davanti!

Jace Wayland è di fronte a me e l’unica cosa che riesco a fare e rimanere bloccata a guardarlo. Ci vuole una quantità di tempo imbarazzante per accorgermi che lo sto fissando, così distolgo lo sguardo.

-Clary, visto che mi sembra che non ci siano più tavoli liberi ti va di sederti al tavolo con me, Izzy e Alec?-

Deve aver notato la mia faccia stranita perché si affretta a spiegare che Alec e Isabelle sono i suoi fratelli.

-Okay- rispondo accennando un timido sorriso.

Jace fa cenno ad Alec e la sorella di venire con noi due. Si siede e faccio per sedermi nel posto accanto a lui, ma Alec ha già occupato il posto. Io mi sistemo sulla panca di fronte e Isabelle mi dice di scorrere per farle spazio.

-Io sono Isabelle Lightwood, la sorella di Jace- mi dice lei armeggiando per aprire la bottiglietta di acqua, che alla fine passa ad Alec. Certo che è una ragazza invidiabile: capelli neri lisci lunghi fino alla base della schiena, forme al punto giusto, alta, magra…insomma il genere di ragazze che sono il mio esatto opposto. Io sono bassa, piatta, nerd ed è già un miracolo che Jace mi abbia rivolto la parola.

Davanti a me i due ragazzi parlano. Ad un certo punto Alec scoppia a ridere per qualcosa che non ho sentito -Ti ricordi…- inizia, e si lancia in una storia piena di nomi di persone che non conosco, così non cerco nemmeno di seguirla. Ne approfitto per osservare Alec mentre parla con Jace. C’è in lui un’energia cinetica quasi febbrile che non aveva prima. È qualcosa in Jace ad attivarla, ad accendere quella scintilla.

Mentre Alec parla, Jace guarda in basso, sorridendo leggermente e tamburellando con le dita sul suo bicchiere d’acqua. È come se stesse pensando a qualcos’altro. Provo un improvviso lampo di solidarietà nei confronti di Alec. Non deve essere facile voler bene a Jace.

Ricordo che una volta Jace mi aveva detto guardando me e Simon insieme “Sto ridendo perché le dichiarazioni d’amore mi divertono, soprattutto quando si tratta di amori non corrisposti” , quando poi è lui che non si accorge che quello che Alec prova per lui non è solo amicizia.

Ad un certo punto Jace alza lo sguardo.- Che ne dite di andare in discoteca stasera?- dice ad alta voce interrompendo Alec a metà di una frase.

Alec si spegne, come se avesse finito le energie.- Io…-

-A proposito di discoteche, oggi un tipo mi ha dato questo biglietto- Isabelle fruga nello zaino in cerca di qualcosa. Trovato quello che cercava sventola un biglietto colorato in aria.- Stasera c’è una festa a casa di un ragazzo di questa scuola, un certo Magnus…- parla guardano il fratello di sangue che improvvisamente abbassa lo sguardo imbarazzato.- Alec, tu lo conosci-.

Il diretto interessato senza alzare lo sguardo borbotta un- non lo conosco ci siamo solo seduti accanto una volta-.

-Comunque io ci vado- Jace mi sembra abbastanza il tipo da feste.

-Anche io, tanto non ho niente da fare- butto lì.

-Io non lo so…non amo le feste- immaginavo anche la risposta di Alec.

-Tanto vieni per forza, ti trascino per i piedi io sennò- Izzy scocca al fratello un’occhiata furba.

-A che ora c’è la festa?-

-Alle 19:30 circa a casa sua, Brooklyn- legge dal biglietto la ragazza.

-Odio Brooklyn- sbuffa il moro.

-Non fare lo snob- dice Jace.

-Clary alle sei e mezza vieni a casa nostra così ci prepariamo insieme. Tu come ti vesti?- Izzy tamburella sul tavolo da pranzo le sue unghie laccate.

-Non lo so, credevo di andarci così: jeans e maglietta. Perchè?-

-Scherzi vero? È una festa, non un picnic- si passa una mano sul viso in modo teatrale.- Ti do io qualche bel vestito-.

 

 

 

 

POV ISABELLE

 

 

 

-Clary dai, fatti vedere!-

-No, non posso uscire così!-

-Puoi! Lo faccio anche io!-

-Ma io non sono come te!-

-Dai su! Se non vieni ti vengo a prendere io!-

Finalmente Clary si decide ad uscire. Le ho prestato uno dei miei vestiti più attillati. È corto fino a poco sotto il sedere, nero con delle paillettes nere molto luccicanti che formano dei disegni orientali su tutta la stoffa.

-Non so come muovermi-

-Io credo che se aggiungi le scarpe giuste- dico alzando le mani con da un lato degli stivaletti con la zeppa neri, e nell’altra mano delle decoltè nere tacco dodici.

Lei fa una smorfia specchiandosi nello specchio a muro di camera mia.- No io voglio dire, che neanche respiro da quanto è attillato-.

Scuoto la testa.

-Non hai qualcos’altro?- poi riflette.- O ancora meglio, io mi metto un jeans dei miei e siamo tutti felici-.

-Stiamo andando ad una festa Clary. E poi dovresti cominciare a vestirti in modo più…non lo so…carino? Insomma a Jace piacciono le tipe bollenti-.

Quando la vedo arrossire aggiungo alzando gli occhi al cielo:- Che c’è? Si nota a chilometri che ti piace-.

-Anche fosse? Tanto non credo di piacergli io-.

-Se tu non piacessi a Jace lui non ti avrebbe mai chiesto di sederti al nostro tavolo oggi- le faccio notare.- Vuol dire che è interessato, non è un tipo molto aperto, ma con te sembra che sia cambiato qualcosa-.

Va a provarsi le scarpe e alla fine le consiglio le decoltè, così arriva alla stessa altezza di Jace. Più o meno.

-Adesso c’è la parte che più preferisco: il trucco!- batto le mani muovendomi verso il mio bagno in camera e aprendone la porta.- Forza, entra!-

Prendo l’ombretto argento e comincio a spalmarglielo con un pennellino apposta. Poi prendo il mascara extra volume e inizio a metterglielo in silenzio.

Poi Clary chiede:- Posso farti una domanda?-

-Certamente-

-Alec è gay?-

La domanda mi coglie così di sorpresa, soprattutto fatta da una persona che comunque non conosco da molto tempo. Il mio polso ha uno spasmo tale che per poco non ficco il pettinino del mascara nel suo occhio.

-Oddio! Scusa ti ho fatto male?-

-No, no non è niente-.

Le prendo un fazzolettino di carta e mentre si strofina un po’ l’occhio reintroduco il discorso.

-Come lo hai capito?-

-Bhè…insomma l’ho notato da come guarda Jace, dalla luce che ha negli occhi-.

-Non lo devi dire a nessuno, capito? Succederebbe un casino se qualcuno lo venisse a sapere…So che non sono proprio la tua migliore amica, anzi scusa se ti ho trattato male in passato, qualsiasi cosa tu voglia che faccia, io la farò. Ma ti prego…-

-Isabelle tranquilla non lo dirò. Non pensavo che fosse una cosa tanto importante. Insomma, un mare di persone hanno fatto coming out-.

-Figurati, per me non è un problema, ma lo è per i miei genitori. Soprattutto per mio padre…non sono proprio persone che definirei “dalla mentalità aperta”. Se lo venissero a sapere lo caccerebbero di casa. O meglio mamma lo farebbe visto che papà vive da un’altra parte-.

-Non sapevo che i tuoi fossero divorziati- mi chiede scusa con lo sguardo. Clary è il mio esatto opposto, cerca di non farsi notare troppo e si mostra anche dal suo lato debole. È una persona abbastanza aperta per quello che ho potuto notare quelle poche volte che ci parlavamo a scuola o che Jace la invitava a casa nostra. Io invece penso che se i cuori si infrangono poi non si torna più come prima. O perlomeno questo è quello che ho visto fare: Alec non potrà dire ai miei che gli piace un uomo senza che lo caccino, i miei genitori si sono lasciati dopo lunghe litigate, e Jacebhè Jace è stato con il cuore a pezzi dopo la morte dei suoi.

-Ehi ragazze, siete pronte?- compare il mio fratello adottivo da dietro la soglia della porta.

-Si, ora vado da Alec, anche lui non sa mai cosa mettersi alle feste- rispondo io uscendo.

 

 

 

 

Scusate, scusate, scusate.

Non sono in ritardo, di più! Non avevo mai postato un capitolo dopo così tanto tempo, di solito sono abbastanza puntuale.

Spero di sentirvi a fine capitolo con una recensione. Ora passo ai ringraziamenti:

 

GRAZIE A QUESTE PERSONE CHE HANNO RECENSITO:

shadow11

Drachen

Kalisi_81

 

GRAZIE ALLE PERSONE CHE L’HANNO MESSA TRA I PREFERITI:

 Andra12 
Andru12 
Dio_dei_Fluff  

effie_394 
saochan 
shadow11

__Dreamer97

 

 

GRAZIE A CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE RICORDATE:

Andra12

Deevid
Ehi_Ciao_3

 

GRAZIE A CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE SEGUITE (WOW 16!):

Andra12 

Andru12 
carlikiller 
Deevid 
effie_394 
Fantasya94 
 fliflai 
LorasWeasley 
Lovely Midnight 
Misa_chan99 
mojo_jojoA7X 
nami78 

Ouden 
sery_as 
walker 
warbleron_01

 

 

Grazie davvero tante!

 

PS: se vi va potete andare su instagram, che ho una fan page che si chiama fangirls.are.everywhere

 

 

ALLA PROSSIMA, SPERO PRESTO!

 

SCRITTRICE NASCOSTA

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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