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Autore: HakunaMatata_3    18/03/2016    2 recensioni
Dal primo capitolo:
Appena rientrato, Joe si leva il camice e prende dal cassetto della scrivania due cornetti e due caffè enormi.
"Allora? Come stai?" mi chiede dopo aver scaldato il tutto con un colpo di bacchetta.
"Oh, andiamo, Joe! Come potrei stare, secondo te? Oggi è… "
"Venerdì. Grazie a Dio è venerdì. La solita storia" mi interrompe lui, liquidando tutto con un gesto della mano. Scuoto il capo.
"Tu proprio non capisci" gli dico.

Rose Weasley, 25 anni, Indicibile. Felicemente fidanzata, ha un lavoro che adora e una famiglia che le vuole bene.
Scorpius Malfoy, 26 anni, Spezzincantesimi. Felicemente single, ha un lavoro all'estero e una famiglia che non vede da anni.
Ma il letale morso di un Nundu africano sconvolgerà le loro vite.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lorcan Scamandro, Roxanne Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Mercoledì, 02 aprile 2031
 
Quando mi sveglio, noto una chioma biondissima, quasi bianca, china sul letto. Ciocche di capelli mi solleticano la mano e mi affretto a svegliare il suo proprietario con una spintarella.
Lui sussulta, poi si mette dritto.
<< Non stavo dormendo >> biascica con la voce impastata. Rido, ma mi fanno male le costole.
<< Come no, Lorc, come no. Che ore sono? >>
<< Le cinque del mattino >>. Sospiro.
<< Quando potrò andarmene da qui? >>  chiedo per l’ennesima volta.
<< Quando il guaritore lo riterrà giusto >> risponde Lorcan seccato.
<< Senti, non che abbia qualcosa contro Joe o contro Shepard, ma… non è il loro campo… potrei essere affidata a un guaritore specializzato in spaccamenti o come si chiamano? >>
<< Rose, hai due dei migliori guaritori del San Mungo a disposizione. Di che ti lamenti? >>. Non rispondo.
Mi sarei aspettata l’intervento di Joe, questo sì: infondo è il mio guaritore ed è stato lui a portarmi in braccio nella prima sala libera per potermi riattaccare la gamba, prontamente consegnata da Roxanne. Ero certa delle cure di Victoire, dato che, oltre a essere una cugina molto affettuosa, è anche una delle infermiere del mio reparto… quando si dice la sorte! Quello che non capisco, però, è perché il guaritore Shepard, lo stesso che ha curato Scorpius e che ha implicitamente contribuito a rovinarmi la vita, sia presente a tutti i consulti, mi venga a trovare e mi monitori con la sua inseparabile cartellina. Come se mi avesse letto nel pensiero, Lorcan mi dice che Shepard è uno a posto. Io gli rispondo che lo so, poi mi perdo nel pensiero di questi ultimi giorni.
Sono stata incosciente per ventotto ore, mi sono risvegliata con la gamba al posto giusto e una cicatrice enorme. Quando zio Harry l’ha vista mi ha detto “Benvenuta nel club!”. Mio padre è scoppiato a ridere facendo bella mostra delle impronte di cervelli che ha sugli arti superiori, mentre mia madre si è toccata impercettibilmente il braccio. Mio zio deve aver capito di aver detto qualcosa di poco carino, perché si è scusato subito. Mamma gli ha tirato uno scappellotto.
Ieri mi hanno fatto fare un sacco di esami dagli specializzandi. Ovviamente uno di loro ha sbagliato e mi ha fratturato le costole, quindi hanno aggiunto anche l’ossofast alle medicine da prendere. Mio zio l’aveva guardato con apprensione e mi ero ricordata di qualcosa come un braccio scomparso.
<< Chi è venuto? >> chiedo in tono casuale. Lorcan mi lancia uno sguardo truce.
<< Non Scorpius, se è quello che t’interessa >> inizia. << Certo, avrebbe voluto, ma sai com’è, hai detto a tutti di non volere sue visite! >>
<< Ehi! Io l’ho fatto venire! >> ribatto irata.
<< Sì, il primo giorno. Quando eri incosciente e non potevi obiettare. C’è rimasto malissimo, me l’ha detto Roxanne >>
<< Be’… se sono qui è colpa sua! >>
<< Sei qui solo per colpa tua, Rose >>. Spalanco la bocca come per ribattere, ma Lorcan m’interrompe.
<< Ascoltami bene: ho già vissuto questa situazione più di dieci anni fa e non ho intenzione di passare altre notti insonni identiche a quelle che passavamo io, tu e Roxanne nel bagno dei prefetti mentre ti struggevi per lui >>
<< Ero piccola >> sussurro arrabbiata e imbarazzata.
<< No, non lo eri. Rose, prima ammetti ciò che provi per Scorpius e meglio sarà per tutti. Ora bevi la pozione soporifera e non svegliarmi più >>.
Non so cosa dire, quindi mi limito ad annuire e a bere. Mi addormento subito.
Il risveglio è molto più brusco di quello di stanotte: si sentono voci ovunque, urla sofferenti e vengono chiamati almeno cinque guaritori tutti insieme.
<< Ben svegliata! >> mi saluta Joe. Ha delle occhiaie da far spavento e la barba di qualche giorno.
<< Joe, dovresti dormire un po’ >> gli dico. << Ho un bel po’ di pozione soporifera che ti aspetta >>. Lui scoppia a ridere.
<< Tra qualche ora mi concederò un meraviglioso sonno, te lo prometto. Devo solo controllarti per poter firmare la dimissione >>
<< Dimissione? Finalmente esco di qui? >>
<< Oh, sì! Ma sarai comunque prigioniera del tuo appartamento, temo. Il tuo capo ti ha dato due settimane di permesso e Roxanne controllerà che tu rimanga a casa a riposarti >>.
È come se mi fossi spaccata di nuovo, ma al posto della gamba non mi sento più le viscere. Boccheggio.
<< Cosa? >>
<< Niente lavoro per due settimane >> mi dice cauto Joe.
<< Senti >> inizio, cercando di mantenere la calma. << Il lavoro è l’unica cosa che funziona come dovrebbe, nella mia vita. Non potete sottrarmelo >>
<< Non è vero. Non c’è niente che non vada nelle tua vita, Rose. Sei tu che fai di tutto perché sia un disastro >>
<< Ma che avete tutti? >> chiedo con rabbia. Joe scrolla le spalle e mi porge un foglio e una pergamena. Firmo, poi mi alzo e inizio a vestirmi.
<< Viene un’infermiera ad aiutarti >> mi dice Joe, ma io gli dico che non ne ho bisogno.
Dopo pochi minuti compare Roxanne, pronta a portarmi via di qui.
<< Ci sei? >> mi chiede. Io annuisco e la precedo fuori la porta, dritta dritta verso l’ascensore e le uscite.
<< Arrivederci, guaritore Carson >> dico fredda a Joe. Lui mi guarda sorpreso, ma si limita a dire che mi verrà a trovare.
Quando le porte dell’ascensore si chiudono, Roxanne mi chiede come sto. Le racconto tutto quello che hanno detto Lorcan e Joe e lei scuote la testa. Credo che sia per l’indignazione e sono contenta che qualcuno sia finalmente solidale con me, ma mi sorprendo quando mi dice “quindi non te l’hanno detto?”.
<< Detto cosa? >>
<< Lo vedrai tra poco. Ci materializziamo direttamente dietro casa tua. Non preoccuparti, la smaterializzazione congiunta è la mia specialità >>.
Serro gli occhi e Roxanne mi prende per mano, gira su se stessa e scompariamo con un crac.
La prima cosa che faccio è tastarmi ovunque. Roxanne ride. << Sei tutta intera, Grifondoro >> mi schernisce. Io annuisco e apro gli occhi. Mi gira la testa. Mia cugina mi aiuta ad arrivare fino al palazzo, poi alla porta di casa e mi ordina di farmi una doccia mentre lei mi sistema il letto. Quando entro in bagno, lo trovo insolitamente vuoto.
<< Dov’è Scorpius? >> chiedo cercando di celare l’ansia nella mia voce. << Accio schiuma da barba >> sussurro, ma non compare niente. Roxanne mi raggiunge.
<< Lui e Louis stanno per un po’ da me >> inizia soppesando le parole. << Louis ancora non ha trovato una casa, così è da dopo la tua festa che gli ho offerto la stanza degli ospiti. Mentre Scorpius… be’, dopo che gli hai vietato di venire a farti visita aveva deciso di tornare dai suoi, ma gli ho proposto uno scambio di appartamento promettendogli che ti avrei fatto ragionare. Cosa che ho intenzione di fare >>. Io annuisco e, per la prima volta da quando ho detto a Victoire che non avrei voluto vedere Scorpius, mi sento in colpa.
<< Sono proprio una stronza >> sospiro mentre levo le tende della doccia.
<< Migliorerai >> mi dice Roxanne, prima di lasciarmi da sola in bagno.
<< Allora, cosa mi sono persa? >> chiedo a Roxanne accoccolandomi sulla poltrona. Lei caccia la testa dal frigo.
<< Ma la spesa in questa casa è un optional? >> chiede irritata, poi punta lo sguardo su di me. << Scendi immediatamente da lì! >> mi dice sgranando gli occhi.
<< Cosa? Perché? >> chiedo guardando la poltrona sulla quale siedo. Roxanne mi punta la bacchetta contro e ordina “Evanesco”. Mi ritrovo a terra.
<< Sei impazzita? >> le urlo contro mentre mi alzo, rassetto la gonna e mi massaggio il sedere.
<< Questo è un incubo >> dice Roxanne. Continuo a fissarla con rabbia, così lei decide, finalmente, di darmi una spiegazione.
<< Rose, guardami negli occhi e dimmi che provi qualcosa per Scorpius, ti prego. Prima lo ammetti e meglio sarà >>.
Sbuffo e prendo posto sul divano, dopo essermi assicurata che Roxanne non farà evanescere anche quello.
<< Io non provo niente per lui, Rox. Ma che lingua parlo, Goblinese? >>. Mia cugina scuote la testa.
<< Ti dico solo una cosa >> inizia, poi si avvicina al camino e prende una manciata di polvere volante. << Abbiamo ventisei anni, Rose, siamo adulte e la vita ti ha dato – vi ha dato – un’altra possibilità. Cogli la pluffa al balzo, agisci. Non fare come le Babbane dei film che vivono in stato comatoso trascinandosi per casa con il maglione di lui addosso >>. Alzo un sopracciglio.
<< Era la sua poltrona, genio. Perché credi che ti abbia fatto rovinare culo a terra? Le mie mutande sono più carine >>
<< Roxanne, sei una cafona! >>
<< Abituatici. Vado a prendere le ultime cose e a vedere come se la cavano Scorpius e Louis. Mi sa che dovrò anche passare per il supermercato >>.
Io annuisco e le indico dov’è la cassetta con i soldi babbani che tengo da parte per la spesa. Starà via almeno un’ora, il che mi permetterebbe di creare il mio estratto di Ricordella senza essere disturbata. Senza lavoro per due settimane: poveri illusi.
Roxanne entra nel camino e, prima di sparire in un vortice di fiamme danzanti, mi dice: << Non ci provare, Rose, ho sequestrato tutto >>. Fisso con rabbia il punto in cui pochi secondi fa c’era mia cugina, poi afferro la bacchetta.
<< Accio calderone! >> dico con voce ferma. Non succede niente.
<< Miseriaccia >> sospiro disperata, poi accendo la TV. Ovviamente, danno Friends.
È un episodio che ho visto almeno un centinaio di volte, Ross e Rachel litigano come al solito.
<< Sei tu quella che mi ha lasciato >> la accusa Ross.
<< Sì! Perché ero arrabbiata con te, non perché avevo smesso di amarti >> risponde Rachel.
Continuo a guardare l’episodio e quello successivo, senza smettere di pensare alla frase di Rachel. Mi alzo di scatto dal divano dopo mezz’ora a ripetere in mente sempre le stesse parole. Mi serve il pensatoio. Mi serve il pensatoio, miseriaccia, ma non per lavorare.
<< Accio pensatoio! >> urlo disperata. Niente. Inizio a pensare che sia il mio incantesimo di appello a essere un fiasco, anche perché non è possibile che Roxanne abbia trasfigurato o imposto un incantesimo di adesione permanente ai miei strumenti e li abbia nascosti chissà dove. Mi avvicino con rabbia alla libreria e inizio a cercare un libriccino nero, in pelle di drago, che ho nascosto nello scaffale dei libri di scuola. Con un colpo di bacchetta serro la porta, in modo da essere sicura di avere il tempo di nasconderlo di nuovo prima dell’arrivo di Roxanne.
Lo apro e inizio a sfogliarne febbrilmente le pagine. Trovo le poesie e le filastrocche che scrivevo da quando ero piccola –forse ce n’è una anche su Scorpius*–, qualche scarabocchio astratto. E poi eccola lì, la zona diario, dove, da quel che ricordo, scrivevo solo di lui.

27 marzo 2022
Caro diario,
oggi è il mio sedicesimo compleanno. Quando sono entrata in Sala Grande, tutti i miei parenti e amici si sono avvicinati al tavolo Grifondoro e mi hanno fatto gli auguri e qualcuno mi ha addirittura dato un regalo. Helena ha detto che lei e Roxanne hanno una sorpresa in sebo per me nel dormitorio, ma non ho sentito molto. In quel momento si era avvicinato Scorpius per farmi gli auguri insieme ad Al. Si sono seduti al nostro tavolo per la colazione. Roxanne continuava a darmi gomitate, credo che stasera mi ritroverò con un livido enorme sul fianco, ma non m’importa. Ho parlato con Scorpius per tutto il tragitto dalla Sala Grande alle serre e abbiamo anche fatto coppia per la lezione sui puffagioli. Abbiamo guadagnato cinque punti a testa, poi lui mi ha dato un bacio sulla guancia, mi ha detto “ancora auguri, Rose” e se n’è andato con Al e gli altri Serpeverde per andare a Incantesimi. Roxanne e Helena hanno ridacchiato per tutto il tempo.


Scuoto la testa mentre arrossisco per quell’episodio che mi riaffiora piano alla mente. Le labbra calde di Scorpius, l’odore di terriccio intorno a noi, lo stomaco che fece una capriola simile a quella che sta facendo ora. Sfoglio molte altre pagine finché non trovo quella che stavo cercando.

15 maggio 2023
Caro diario,
ieri pomeriggio Grifondoro ha vinto contro Tassorosso nella penultima partita di Quidditch del campionato! Siamo a soli dieci punti dai Serpeverde e sono determinatissima a non far passare nemmeno una loro pluffa. Scorpius mi ha mandato un biglietto per congratularsi con me e per dirmi di stare molto attenta ai suoi tiri. Ho trascorso tutta la serata a rigirarmi il bigliettino tra le mani, mentre Roxanne non ha fatto altro che parlare di Lysander e di quanto stiano bene insieme. Li invidio molto e Roxanne lo sa, così ha organizzato una specie di gioco con James durante i festeggiamenti per la vittoria. Sono stata sfidata a baciare un Serpeverde del mio anno e, anche se non so ancora come, devo chiederlo a Scorpius, ma sono sicura che, se gli dico che è una scommessa, capirà. Secondo Roxanne anche lui è cotto di me, gli serve solo una spintarella. Io non sono molto d’accordo, non voglio con Scorpius un bacio finto, ma sono anche emozionata. Non sto più nella pelle. Ora ho Trasfigurazione, dopo pranzo vado in Biblioteca e parlo con Scorpius. Non vedo l’ora di correre in dormitorio e scrivere qui cos’è successo.

Non ho baciato Scorpius. Richard Harris, compagno di Scorpius e Al, ha detto di aver sentito della scommessa e che potevo baciare lui. I Grifondoro del settimo sono passati di lì proprio mentre Richard mi parlava e un amico di James e Frank ha urlato “dacci dentro, Weasley!”. Non è stato male, anche se il vedere Scorpius a pochi passi da noi dopo il bacio mi ha fatta sentire male. Devo andare ora, se non scendo subito ad aiutare Helena e Roxanne con i compiti di Pozioni rischio una fattura.


Scorro un altro paio di pagine, tutte in cui mi lamento del fatto che Scorpius è strano con me, non mi saluta più, non si siede più vicino a me ad Aritmanzia… come ho fatto a non accorgermi che era a causa del bacio con Harris?

30 maggio 2023
Sono in infermeria a seguito del giorno più brutto della mia vita. Grifondoro ha vinto la coppa del Quidditch, ma ho giocato solo per i primi cinque minuti. Scorpius ha giocato come battitore e mi ha tirato contro un bolide mentre ero concentrata nel festeggiare l’ennesima parata. Mi ha rotto il setto nasale, ha detto madama Robins. Sono svenuta pochi secondi dopo essere caduta all’indietro dalla scopa. Roxanne mi ha detto che Scorpius, dopo il tiro, ha lasciato cadere al suolo la mazza da battitore e se n’è andato negli spogliatoi. James era riuscito ad afferrare il boccino durante tutto il trambusto e ci aveva portati alla vittoria. Sono contenta che James e Frank abbiano ottenuto la tanto agognata vittoria dell’ultimo anno e sono davvero grata a tutti i miei compagni, che
sono venuti a festeggiare qui prima che madama Robins li cacciasse tutti. Frank ha detto che vuole passarmi le redini della squadra, ma sono troppo triste e confusa per pensarci ora.
Credo che Scorpius mi odi. Non era una tiro normale, quello, e non è nemmeno passato in Infermeria. Al ha detto che non mi vuole vedere.

Ricordo di aver pianto su quel foglio per tutta la notte, ignorando la pozione soporifera che l’infermiera della scuola, madama Robins, mi aveva consigliato caldamente di bere. Continuo a sfogliare le pagine e leggo di battibecchi e liti con Malfoy, di come continuassi a provare qualcosa per lui nonostante il suo odio, delle notti insonni passate nel bagno dei prefetti insieme a Roxanne e Lorcan che cercavano di consolarmi. Il settimo anno continuò identico all’ultima parte di quello precedente.
Mi metto alla ricerca dei diari del periodo dei corsi preparatori per diventare Indicibile. Ancora accenni a Scorpius, ancora batticuori ogni volta che lo incontravo per caso al Ministero o alle riunioni degli ex alunni che un paio di Tassorosso erano soliti organizzare. Altri litigi, poi avevo smesso di frequentare le riunioni e avevo evitato la Gringott, dove gli spezzaincantesimi continuano la loro preparazione, il più possibile.
Perché ero arrabbiata con te, non perché avevo smesso di amarti ripete Rachel nella mia testa.
<< Oh mio Dio >> dico, folgorata, alla casa vuota. << OH MIO DIO >>.
Ho bisogno di Roxanne. Dov’è Roxanne quando serve? Sto pensando di correre al Tesco e aspettarla lì, ma un rumore proveniente dalle parti del camino mi fa sobbalzare. Sorrido voltandomi verso quella che sono sicura sia Roxanne, poi il sorriso mi si gela sulle labbra. Il cuore inizia a battere forte e mi sento come catapultata tra le pagine del diario che stringo ancora in mano.
<< Roxanne ha detto che c’è della posta per me, me ne vado subito >> dice Scorpius avvicinandosi alla porta di casa e controllando nel porta lettere appeso accanto al citofono.
<< Fai con calma >> gli dico, imbarazzata. Sto per chiedergli scusa per come l’ho trattato, quando un gufo batte forte alla finestra. Sobbalzo di nuovo mentre mi affretto ad aprire l’imposta.
<< Ma che cavolo…? >> dico a me stessa. Scorpius si gira nello stesso istante in cui un barbagianni plana nella stanza con un enorme fascio di rose. Sono sicura che siano di Scorpius, così mi giro verso di lui. Il suo sguardo confuso mi fa capire che non ne sa niente. Scorge un biglietto legato alla zampa del barbagianni e me lo tende.
Lo apro, leggo e non so davvero come reagire.
<< Chi è che non ti invia dei fiori d'arancio? >> chiede Scorpius mentre legge la posta. Mi giro verso di lui e lo vedo compilare un modulo con una delle mie piume.
<< Eh? >>
<< Io ti avrei mandato dei fiori d'arancio, sono i tuoi fiori preferiti, no? Quindi, chi è l’ammiratore che non conosce i tuoi gusti? >>. Arrossisco, poi gli porgo il biglietto.
Scorpius sgrana gli occhi, ma si riprende subito.
<< Complimenti, bel colpo >> mi dice continuando a compilare il modulo. Firma con una certa decisione un paio di carte.
<< Non andrò a cena con il guaritore Shepard, né stasera né in futuro >> chiarisco facendo evanescere sia le rose che il biglietto, poi scribacchio una risposta a Sheprard e la mando indietro con il barbagianni. Scorpius annuisce, poi sigilla un paio di buste e le manda al Ministero usando Cooper, il mio gufo.
<< Come stai? >> mi chiede Scorpius, alzandosi da tavola e avvicinandosi alla finestra. Fissa fuori e io lo studio con più attenzione. I miei occhi non si posavano seriamente su di lui da un paio di settimane. Mi siedo sul divano.
<< Bene, grazie. Un po’ di dolore alla schiena, ma per il resto è tutto okay. Tu come stai? >>
<< Bene. Domani torno a lavoro, finalmente >>
<< Oh, meraviglioso! Ti hanno trovato un posto qui? >> chiedo sinceramente contenta. È un buon segno il fatto che Scorpius abbia accettato un lavoro a Londra.
<< Non proprio >> dice lui, sempre senza voltarsi. Il mio cuore perde un battito.
<< C-come? Dove vai? >> gli chiedo celando la preoccupazione.
<< Vado in Russia come capomissione. Se tutto va bene, nel giro di un mese avrò addirittura un’équipe >>.
Scorpius finalmente si gira. Mi guarda fisso per un po’, poi si riscuote.
<< Be’, ci si vede >> mi dice. Lo vedo incerto su come salutarmi, così si limita a un cenno con la mano.
<< Grazie per essere stata una buona coinquilina e amica >> aggiunge prima di entrare nel camino e sparire per andare al Ministero.
Mi alzo dal divano come in trance, con l’intento di apparecchiare per il pranzo.
Quando Roxanne torna a casa mezz’ora dopo, mi trova a piangere seduta al tavolo, mentre stringo forte nel pugno la piuma auto-inchiostrante che Scorpius ha lasciato lì, dopo averla trasfigurata frettolosamente in un fiore d'arancio con ancora il pennino.
 
 
Titolo tratto dall'omonima canzone di Carmen Consoli.
 
 
*l’episodio cui fa riferimento Rose lo trovate in questa one-shot (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3409141), parte della mia nuova song-fic “Could this be the magic, at last”. Spero vi piaccia e lo stesso vale per il capitolo :-P
Ringrazio alheka, che ha inserito la storia tra le preferite, Minerva McGonagall, regarde_le_ciel, che hanno inserito la storia tra le ricordate; Baj04, Minerva McGonagall, rebeccaforever, elisabeth89, Mashina, giuliateramista, shelovespotter, harpiano18, _Wonderwall_, cat_princesshp, Lilyth Kira Potter, che hanno inserito la storia tra le seguite e stefaniad e tomemma, che hanno recensito lo scorso capitolo.
A venerdì!
  
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