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Autore: butterflygirl    19/03/2016    3 recensioni
dall'addio del faraone sono passati quattro mesi e la terra è finalmente in pace , ma tutto sta per cambiare perchè un nuovo nemico sta per tornare e vendicarsi ma non fatevi ingannare dalle apparenze , perchè sarà solo l'inizio di una lunga avventura che porterà con se misteri e segreti da svelare che riguarderanno da vicino proprio Yugi
salve a tutti , questa è la mia prima ff che scrivo. il finale dell'anime e del manga non mi è mai andato particolarmente giù perciò ho deciso di scrivere un seguito tutto mio. fatemi sapere che ne pensate e se avete delle critiche a riguardo e mi raccomando commentate :)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Atemu, Un po' tutti, Yuugi Mouto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“ Esigo immediatamente delle plausibili spiegazioni sul perché mia figlia Elizabeth è qui e sul perché non sia stata ancora squalificata come ho chiesto “ il Presidente era davvero furibondo , nessuno poteva permettersi di prendersi gioco di lui in quella maniera e imbrogliarlo come aveva osato fare sua figlia. Avrebbe dovuto sospettare che la sua decisione di voler andare a Orlando con sua madre fosse legata al torneo al quale Seto Kaiba lo aveva invitato per inaugurarlo e si meravigliava di come nessuno fosse stato in grado di accorgersene, soprattutto lui che era stato per un giorno intero all’arena e su un palco rialzato con la visuale su tutti i duellanti. Avrebbe dovuto dare ascolto a Willelmina fin dall’inizio , quando gli aveva detto che Elizabeth tramava qualcosa insieme a sua madre ma mai avrebbe immaginato che si trattasse del torneo. Willelmina aveva ragione, Elizabeth doveva ricevere una punizione esemplare e il collegio gliel’avrebbe data. Stavolta non sarebbero stati pianti, urla, litigi ne l’intervento di sua sorella a impedirgli di cambiare idea, Elizabeth sarebbe partita per la Svizzera a conclusione di quell’assurdità di torneo  e avrebbe ricevuto l’educazione che sua madre non le aveva mai saputo dare , un educazione pari allo status sociale a cui Elizabeth apparteneva. Ma soprattutto era furibondo con Seto Kaiba , lo aveva invitato ad inaugurare un torneo di Duel Monsters per poi osare prendersi gioco di lui invitando sua figlia a parteciparvi, ben sapendo che non gradiva che sua figlia si dedicasse a stupidaggini simili che andavano a minare la sua educazione. Non gradiva che si facevano cose del genere , soprattutto di nascosto.
Seto avrebbe tanto voluto sbarazzarsi non solo del Presidente ma anche di Lizzie, tuttavia aveva ricevuto una richiesta inaspettata proprio dalla madre di Lizzie poco dopo la discussione con lei. Sua madre aveva fatto di tutto per garantire a Lizzie la più sicura partecipazione al torneo oltre che la garanzia di non far scoppiare il finimondo , cosa che lo aveva portato ulteriormente a cedere e ad accettare , ma adesso se ne stava pentendo amaramente non solo di aver accettato Lizzie al torneo ma anche di aver accettato la telefonata della madre di lei. Quella finale stava andando a rotoli ma non aveva altra scelta che non fosse quella di mandarla avanti, con o senza il Presidente a intralciare. E poi , il curriculum sull’iscrizione di Lizzie era stato organizzato e spedito da sua madre in persona, il nome poteva essere il suo nomignolo e il cognome quello della madre ma le firme e le generalità di base erano originali, Lizzie era regolarmente iscritta a quel torneo e dato che non si era cancellata di sua spontanea volontà dal torneo quando glielo aveva chiesto, era regolarmente autorizzata a partecipare e non si poteva squalificare neanche se l’avesse voluto , a meno che non si sarebbe arresa di sua spontanea volontà, cosa che non avrebbe mai fatto “ Temo di non poter soddisfare la sua richiesta , Presidente “
“ E per quale motivo?! Mi sembra che si sia presentata sotto falso nome, o sbaglio? “ se era uno scherzo era davvero di pessimo gusto, Elizabeth si era presentata usando il suo nomignolo e il cognome di sua madre e non con il suo nome completo il che doveva significare squalifica immediata , eppure Seto si rifiutava di farlo
“ Vede, non posso farlo perché sua figlia è regolarmente iscritta a questo torneo “ sapeva che si stava tirando addosso le ire del Presidente, glielo leggeva chiaro negli occhi che non stava gradendo per niente le sue risposte , anzi era sicuro che stava per scoppiare a urlare e temeva che questo potesse avere ripercussioni sul suo appoggio in politica.
 
Lizzie era arrivata al limite della sopportazione, a tutto c’era un limite e lei il suo lo aveva già superato da un pezzo. Aveva fatto di tutto per reggere ma adesso ne aveva abbastanza di sentirlo urlare in quella maniera. Lo sapeva che aveva sbagliato ad iscriversi al torneo di nascosto, ma come poteva essere altrimenti , non le avrebbe mai permesso di partecipare a un torneo ufficiale contando che Willelmina ci avrebbe messo del suo e avrebbe iniziato a screditarla per non parlare del fatto che avrebbe iniziato a parlare di nuovo del collegio svizzero , anche se ormai era sicura che qualsiasi cosa sarebbe successa di lì a poco il collegio non glielo avrebbe tolto nessuno, peccato che la sua destinazione sarebbe stata un’altra. Ormai il danno era fatto, cosa le poteva costare di confessare tutto quello che lei e sua madre avevano organizzato per partire per Orlando, del resto era già arrabbiato, tenere tutto nascosto non avrebbe cambiato l’esito della litigata. La sola cosa che le dispiaceva era che c’erano tutti gli amici di Tea ad assistere a quello scenario pietoso , l’unica fortuna era che almeno il pubblico all’esterno non avrebbe ascoltato niente visto che la trasmissione era stata interrotta “ Papà, dacci un taglio. È stata tutta una mia idea, Seto non centra niente “
 
Lizzie aveva sentito da dietro la porta della stanza ovale la telefonata che suo padre aveva ricevuto da parte di Seto Kiaba, lo immaginava che il motivo di tutto era l’inaugurazione del torneo. girava voce che sarebbe stata un’inaugurazione stellare e con la presenza di suo padre lo sarebbe stata ancora di più. Seto non si sarebbe mai scomodato a fare una telefonata simile a suo padre se non per il torneo e la sua inaugurazione, solo uno stupido non se ne sarebbe reso conto. Corse immediatamente giù per le scale, arrivando immediatamente nella sua stanza e chiudendo la porta a chiave, non gradiva interruzioni da parte di persone inopportune. Prese il cellulare e iniziò a digitare il numero di Seto, non poteva perdere l’occasione che aspettava da tempo “ Seto kaiba , è un vero piacere parlare con te “
“ Chi parla?!”
“ Non ha importanza, ho bisogno che tu mi faccia un grande favore e sono certa che non mi deluderai “ o almeno lo sperava, conosceva Seto Kaiba, non era il genere di persona che scendeva a patti così facilmente e se voleva ottenere quello che voleva doveva giocare d’astuzia e provare quanto meno a convincerlo a cedere, al resto avrebbe pensato sua madre. Non mancava a lei riuscire a farle ottenere quello che voleva e Seto avrebbe accettato
“ Mi dica chi è e cosa vuole”
Lizzie sospirò, a quanto sembrava non aveva scelta, doveva per forza dirgli la verità “ Sono Elizabeth Brooks, se proprio ci tieni saperlo. Voglio iscrivermi al tuo torneo di Duel Monsters , si tratterà di un’iscrizione segreta, mio padre non deve sapere che sono al torneo o saranno guai seri per tutti e due. Sono disposta ad accettare tutte le condizioni che mi imporrai “
“ Sei impazzita , per caso? “
“ No, non sono pazza “ non poteva rinunciare così a partecipare a quel torneo, doveva convincerlo prima che riattaccasse “ Ascolta, ti prego. Mia madre è al corrente delle mie intenzioni. Verrà a parlarti lei stessa , basta che le dici quando e dove. Ti prego, è importante , non devi preoccuparti di mio padre, lui non saprà niente di niente e se dovesse saperlo mi assumerò le mie responsabilità e terrò fuori sia te che la tua azienda. Ma ti prego, fallo , non ci saranno problemi “ sperava che accettasse, era disposta a fare qualsiasi cosa, anche la più insignificante. Non poteva rinunciare anche a quel torneo, era stato più che sufficiente non poter partecipare alla Città dei duelli e al Grand Prix, non poteva mancare anche a quello, era la sua occasione per vedere Tea. Le aveva parlato del imminente torneo di Duel Monsters e lei sarebbe stata più che contenta di poter finalmente passare qualche giorno insieme, doveva accettare, doveva per forza
“ Come vuoi, lo farò. Ma la responsabilità delle conseguenze sarà tua “
“ Grazie , Seto “
 
“ Mamma ha pensato a tutto il resto. Almeno lei è sempre stata dalla mia parte e non si è mai fatta abbindolare dalla feccia dell’umanità “ gli sputò quelle parole velenose dritte in faccia, metaforicamente parlando visto che lei era nell’arena e suo padre sulla balconata superiore, ma il senso era quello visto che era rimasto paralizzato sul colpo. Era tutta colpa sua se si era ritrovata a dover mentire per ottenere quello che voleva, compresa la partecipazione ad un torneo del cavolo, e a lottare per non permettere a una strega con i tacchi a spillo, vestita peggio di Effie Trinket di Hunger Games e che solo per lo stimato buon senso di sua zia non era la First Lady, di prenderla e spedirla ai confini del mondo come un pacco postale insieme a un velato A mai più rivederci.  Non le interessava come l’avrebbe presa, era quello che pensava di Willelmina e se aveva ancora qualche neurone messo in croce che gli funzionava doveva capire a chi era riferita quell’offesa, almeno avrebbe avuto la possibilità di dirgli tutto quello che pensava sulla sua odiosa matrigna del cavolo, pescata chissà da quale sobborgo di Washington e che credeva di essere la prima diva di Hollywood, quando invece era solo una maledetta vipera sfottuta da tutti che odiava sua madre solo perché era sempre stata più apprezzata di lei in tutto. All’inizio aveva sofferto la loro separazione, ma adesso era più che felice che sua madre lo aveva lasciato, lui non la meritava, non l’aveva mai meritata e visto il modo in cui stava trattando anche lei non si meritava neanche la sua presenza alla Casa Bianca.
Il presidente era imbestialito, osava non solo prendersi gioco di lui ma addirittura insultare in quella maniera Willelmina , come se fosse una donna di strada di prima categoria. Adesso stava davvero oltrepassando il limite consentito “ Adesso smettila , altrimenti …”
“ Cosa?! mi fai le valigie e mi spedisci in Svizzera? “ se pensava di metterle paura si stava sbagliando di grosso , anzi sarebbe stata lei a dargli il ben servito e con tutti i sacramenti. Willelmina voleva sbarazzarsi di lei e adesso suo padre l’avrebbe accontentata , ma non nel modo che sperava di mettere in pratica “ Risparmia i biglietti per il viaggio, sono già organizzata per il mio trasferimento a Domino. Così puoi fare contenta la tua mogliettina e non preoccuparti più di me, anche se, lasciatelo dire, non l’hai mai fatto. Per te non conto niente, ti preoccupi sempre e solo degli interessi tuoi , fregandotene di come si sento io “
 
Joey teneva gli occhi puntati su Lizzie , ascoltava il suo discorso a suo padre e , tutto ad un tratto, gli saltò nuovamente in testa la promessa che aveva fatto a sua madre riguardo Seattle. Aveva completamente dimenticato la storia del trasferimento da lei e sua sorella, la questione della sua decisione, era stato così preso dal torneo, a trascorrere il tempo con i suoi amici da averlo rimosso dalla mente. Aveva promesso a sua sorella che l’avrebbe chiamata per darle comunicazione sulla sua decisione ma non l’aveva più fatto e adesso cominciava ad agitarsi. Non era stato capace di prendere una decisione prima del torneo ma ascoltare il discorso di Lizzie, vedere come lei aveva deciso di mettere la parola fine a tutto quello che le era successo decidendo di trasferirsi in un’altra città, cominciava a fargli aprire gli occhi. Se lei aveva scelto di partire per Domino per essere finalmente serena, forse anche lui poteva seguire il suo esempio , però i suoi amici, come poteva lasciare i suoi amici, la sua scuola e andarsene via come se niente fosse, trovarsi degli amici non era mai stato il suo forte, aveva Tristan solo perché imparato a fidarsi di lui con il passare del tempo e Yugi perché gli aveva fatto capire quanto fosse importante aprirsi con gli altri, ma dover ricominciare da capo lo terrorizzava a morte , però doveva prenderla una decisione e la chiave per riuscirci era davanti a lui e si chiamava Lizzie Everdeen … anzi , Elizabeth Brooks, visto che si era rivelata essere la figlia del Presidente Harris Brooks. Solo, che se voleva prendere una decisione definitiva, quelle poche informazioni appena sapute da Lizzie non gli bastavano, voleva sapere il vero motivo della sua decisione di andarsene via da Washington, doveva saperlo e forse Tea sapeva qualcosa. E adesso che ci pensava, Tea non aveva mai detto a nessuno di loro in quei giorni che Lizzie non era altro che la figlia del Presidente, se era la sua migliore amica doveva per forza saperlo , ma allora perché non ne aveva mai fatto parola con nessuno di loro. Le mollò una gomitata e le bisbigliò  “ Tea, ma tu lo sapevi che Lizzie  , o Elizabeth a questo punto, era la figlia del Presidente? “
“ Tu che dici?” certo che lo sapeva, e sapeva anche che quello che Lizzie stava facendo era decisamente la scelta più giusta che poteva fare anche se era un po’ brutale dirlo in quella maniera a suo padre e durante un duello di un torneo tra l’altro. la vita di Lizzie era un inferno, forse addirittura peggio di quanto osasse immaginare , ma con una matrigna del genere era difficile vivere in santa pace e lasciare Washington era senza dubbio la scelta migliore “ E comunque Lizzie significa Elizabeth, non è un nome a parte “
“ E perché non ce lo hai detto? “
“ Per lo stesso motivo del perché non andiamo a sventolare in giro che Atem è un faraone egizio “ se non era un idiota doveva capirlo che era una questione di priorità. Sarebbe stato assurdo oltre che rischioso andare a dire che Lizzie non era altro che la figlia del Presidente degli Stati Uniti , oltre al fatto che conosceva i suoi amici da così poco che non era una buona idea andare a dire subito chi era davvero. Per lei erano ancora degli estranei, sicuramente glielo avrebbe detto ma quando sarebbe stato il momento opportuno, era pur sempre una situazione delicata che non si poteva sbandierare così come se niente fosse, del resto era lo stesso principio che si applicava per Atem, ok  la sua era pur sempre una situazione diversa ma pur sempre delicata.
Adesso era tutto chiaro , anche se poteva risparmiarsi tutta quella segretezza. Ormai erano amici, poteva anche dirlo , non era di certo uno scandalo per nessuno, ok forse un po’ strano all’inizio , ma non così sconvolgente. Del resto loro erano amici con un faraone di 3000 anni che non faceva altro che trascinarli nelle situazioni più assurde a fronteggiare pazzi scatenati , spiriti vendicativi, e mostri ai limiti della soprannaturalità solo per salvare il mondo neanche fossero gli Avengers, questo sarebbe stato sicuramente la cosa più normale che avessero mai sentito , anche se quello che gli interessava di più in quel momento era sapere qualche dettaglio in più su Lizzie, doveva saperlo. Si fece coraggio e chiese “ Tu sai qualcosa riguardo quello che sta succedendo? Insomma, Lizzie e suo padre stanno litigando e…”
“ Riguarda la matrigna di Lizzie “ sapeva che non era giusto dirlo agli altri al posto di Lizzie, ma era giusto dare almeno le spiegazioni generali, ormai la storia era venuta a galla “ I suoi genitori sono divorziati e suo padre ha sposato la donna che abbiamo visto al torneo , quella vestita da palla da discoteca. È una strega a sonagli che odia Lizzie e ha deciso da un paio di anni di volerla spedire in collegio contando il fatto che suo padre…beh, è un mostro egoista. Perciò, ha deciso di trasferirsi a Domino da sua madre “
Adesso capiva tutto, e doveva ammettere che aveva ragione a volersene andare. In alcuni aspetti gli sembrava di rivedere la storia dei suoi genitori anche se diversa e senza matrigne mostruose. Ma il concetto era lo stesso, suo padre se ne fregava di lui e la sua presenza non gli faceva ne caldo ne freddo , adesso non aveva davvero più dubbi sulla decisione di Lizzie, ma ne aveva ancora sulla sua. Da una parte la felicità, dall’altra tutto ciò a cui teneva, era sicuro che anche Lizzie aveva qualcosa a cui teneva a Washington e si domandava come poteva lasciare tuto e trasferirsi mentre lui ci stava ancora pensando. Era davvero complicato, più di quanto pensasse. Credeva che conoscere la storia di Lizzie lo avrebbe aiutato a decidere, ma gli aveva messo ancora più dubbi. Avrebbe tanto voluto non dover ricordarsi di quella promessa ne della sua condizione familiare , ma ormai era ritornato tutto nella sua mente , ogni parola , ogni gesto e ricordo, e adesso non poteva più scappare.
 
Atem ascoltava in silenzio tutto quello che Lizzie e suo padre si stavano dicendo, o meglio quello che lei diceva e non si stupiva per niente della reazione da perfetto tiranno egoista del Presidente. Gli sembrava di rivedere suo padre, il genere di persona che non accetta essere contraddetto e che pretende la più totale ubbidienza, mettendoci anche qualche bella minaccia nel mezzo. Già a vederlo sul palco alla presentazione del torneo non gli era stato molto simpatico, e vedendolo adesso era molto peggio di quel che pensasse. Lui e suo padre andavano a braccetto, e sapeva cosa stava passando Lizzie, capiva perfettamente quello che cercava di fare, far capire a suo padre che la vita che voleva condurre era lontano da lui e in un’altra città, un po’ come lui aveva cercato di far capire a suo padre che il suo posto era sulla terra insieme ai suoi amici e non nell’oltretomba a fare l’idiota a guardare gli altri, contando anche il fatto che il misterioso amico di Aknadin aveva minacciato di prendersela con tutti i suoi amici oltre che con il mondo intero, non poteva di certo starsene in panchina a guardare il mondo andare a rotoli e i suoi amici venire uccisi. Sapeva che la storia non era finita , almeno augurava che quella di Lizzie finisse in fretta. Se lo meritava di vivere in pace e tranquillità ma a giudicare da come si mettevano le cose non sembrava che lui volesse cedere. Era proprio vero, certe volte i genitori si rifiutavano di capire cosa faceva davvero felici i propri figli , e lui lo sapeva, c’era passato 3000 anni fa e continuava a passarci ancora adesso
 
Il presidente ormai non tollerava più ne Lizzie ne il suo discorso senza senso. Non poteva parlargli in quella maniera ne permettersi di prendere simili decisioni senza prima consultarlo. Non poteva comandare lei su quella che doveva o non doveva fare , era lui il tutore di Lizzie, certo l’affidamento era in comune ma lei viveva con lui e come tale doveva attenersi alle sue decisioni senza discutere. Willelmina aveva capito fin da subito che Lizzie era troppo ribelle per lo stato sociale a cui apparteneva e aveva avuto ragione fin da subito che bisognava inquadrarla , gli dispiaceva solo che non lo avesse capito prima  , ma in fondo era anche colpa di sua madre. Quella donna non solo non aveva saputo educare Lizzie, ma osava addirittura mettere il naso in faccende che non la riguardavano, conosceva le regole e il suo modo di pensare ma come al solito doveva sempre mettere a Lizzie idee strane in testa , ma adesso avrebbe pensato lui a tutto “ Adesso basta, non sei nella posizione di prendere decisioni del genere. Fin tanto che vivi con me, ti atterrai alle mie regole , Elizabeth. Dimenticati questa assurda faccenda del trasferimento, dimenticati questo duello assurdo , dimenticati tua madre e vieni immediatamente con me. E vedi di gettare via quelle ridicole figurine e quell’affare che porti al braccio, o mi assicurerò io stesso di farli sparire per sempre “ Lizzie doveva obbedire , non erano ammesse proteste di nessun tipo ai suoi ordini. Non aveva fatto due ore di aereo per niente, quella ragazza era un tornado vivente e il suo comportamento era intollerabile oltre che sconveniente per la sua figura. Era il Presidente degli Stati Uniti, rispettato da tutti coloro che lavoravano con lui , la sua autorità era legge e non avrebbe permesso di certo a una Teenager ribelle di minarla davanti a tutti in quel modo “ Obbedisci “
Lizzie non ce la faceva più, era arrivata allo stremo delle forze, ce la stava mettendo tutta per resistere ma suo padre non voleva sentire ragioni di nessun tipo e non se ne sarebbe andato senza di lei. Avrebbe tanto voluto che in quel momento ci fosse sua madre a sorreggerla, era sicura che lei lo avrebbe fatto tacere per sempre e lo avrebbe rispedito da dove era venuto con la coda tra le gambe , ma non era lì e lei era da sola. certo non poteva chiedere aiuto ne a Tea ne ai suoi amici, era già umiliante che avessero assistito a una cosa simile, se si fosse rivolta a loro sarebbe stato il colmo dell’umiliazione , ma in fondo era questo quello che voleva Willelmina, la sua più completa umiliazione davanti a tutti in modo da poter sentire le sue risate sguaiate nelle orecchie come le peggiori arpie della storia dell’umanità. Portò la mano sul dueling disk, posandola sul deck , forse era meglio per tutti se si arrendeva, almeno avrebbe risparmiato altre urla da parte di suo padre. Già poteva immaginarsi la faccia di soddisfazione che aveva stampata, felice come una pasqua di essere riuscito a domarla. Strinse il labbro con i denti, in preda a una crisi di nervi furente che la stava divorando
“ Molto bene, adesso andiamo “ era stato più facile di quanto temesse, alla fine aveva vinto lui e adesso non restava altro che mettere quella ragazza in riga come era giusto che fosse
 
Joey e gli altri , Atem compreso, continuavano a guardare Lizzie con delle espressioni incredule, non poteva finire in quella maniera, Lizzie doveva continuare il duello e lasciar perdere suo padre , non era giusto che per colpa sua lei si arrendesse. Soprattutto Tea continuava a sperare che lei reagisse in qualche altra maniera, aveva faticato tanto per partecipare a quel torneo, aveva lottato dimostrando le sue capacità a tutti come sognava di fare e non era giusto che si tirasse indietro solo perché suo padre voleva imporle la sua volontà. Lizzie se lo meritava di vincere , si meritava di poter vivere la vita come voleva e di stare con chi voleva senza dare soddisfazione a nessuno, tanto meno alla sua odiosa matrigna insopportabile e maligna. Quelle non erano parole di suo padre, erano le parole che Willelmina gli aveva inculcato da quando l’aveva conosciuto e il suo comportamento con Lizzie era il risultato di quanto quella donna fosse capace di manipolare con la sua finta bontà le persone che la circondavano, suo marito più di tutti.
L’espressione di Lizzie, però, mutò all’improvviso. Un diabolico sorriso spuntò sulle sue labbra e la sua mano si richiuse, mentre due dita restarono poggiate sulla cima del deck. No, non sarebbe andata a finire come voleva suo padre, non sarebbe stata al gioco che volevano imporle. Era esattamente dove aveva da sempre sognato di trovarsi, in un arena dei duelli a giocare per la vittoria, insieme alla sua migliore amica e contro a quello che doveva essere il più temuto degli avversari. Da lì non se ne sarebbe andata come se niente fosse, ne sarebbe tornata a Washington dopo la vittoria. Sua madre la stava aspettando e lei non vedeva l’ora di andare con lei in quella che sarebbe stata la sua nuova città con i suoi nuovi amici. Alzò lo sguardo verso suo padre, guardandolo con aria di sfida che, era evidente , non gli stava piacendo affatto. Perfino i suoi amici avevano cambiato espressioni, la guardavano in attesa di una sua mossa o di una sua parola ed era sicura che quello che stava per dire avrebbe sconvolto tutti quanti, ma molto di più suo padre “ Adesso , tocca a me “ tirò fuori la carta dal deck, posizionandola tra due dita al lato della faccia, mentre continuava a guardare suo padre, con un preoccupante pallore bianco violaceo sulla faccia. voltò lo sguardo verso il gruppetto , soprattutto verso Tea, che la guardava con gli occhi sbarrati , e le fece l’occhiolino , cosa che fece scoppiare a ridere Tea e sollevare tutti gli altri. Quel duello era ancora tutto da giocarsi e lo avrebbe portato a termine, fino all’ultimo life point. Si girò verso Atem e gli disse “ Non sei d’accordo? “
Lui le sorrise soddisfatto della sua decisione , aveva fatto la scelta giusta e adesso doveva solo dimostrarlo “ Non aspetto altro, coraggio “
Il presidente era indignato, non aveva idea di cosa si era tirata addosso quella piccola insolente di sua figlia. Scioccò le dita e fece retromarcia seguito dai due Bodyguard della scorta, andandosene via seriamente infuriato. La cosa non sarebbe finita lì, ma preferì lasciarle il suo momento di gloria , perché poi avrebbe dovuto fare i conti faccia a faccia con lui.
Lizzie osservò suo padre andarsene, tirando un sospiro di sollievo per essersi liberata momentaneamente di lui. Adesso poteva continuare il suo duello in santa pace senza interruzioni di qualche altro genere “ Possiamo continuare, Seto? “
Il ragazzo fece cenno a Roland, il quale , dall’auricolare, diede il permesso ai responsabili di riattivare le telecamere dell’arena. Il segnale fu ripristinato e dopo un a serie di scuse generali, la folla riprese ad esultare e Lizzie decise di riprendere da dove si era fermata, infliggere ad Atem una sonora sconfitta “ D’accordo, allora ricomincio da dove mi erano interrotta “ girò la carta che aveva preso verso Atem “ Evocando Dono della fata in posizione di attacco “ il mostro, con i suoi 1400 punti , apparve sul terreno di gioco “ Dopo di che… “ non aveva potuto farlo prima, ma quel cavaliere doveva sparire alla svelta e lei sapeva come farlo “ Tethys, distruggi Gaia “ il mostro partì all’attacco, disintegrando Gaia cavaliere del vento oscuro e spedendolo in frantumi.
Atem fu fortunato, aveva spostato il mostro in difesa e grazie al cielo Lizzie non aveva deciso di attaccare con Gragonith altrimenti avrebbe perso altri punti e la situazione era già disperata di suo
“ Concludo qui il mio turno, per adesso “ era tutto perfetto, aveva ricominciato alla grande e non vedeva l’ora di vincere quello scontro. Chi se ne importava di suo padre, lei era lì per divertirsi e non ci avrebbe rinunciato per niente al mondo a concludere con la sua vittoria.
“ Bene, è il mio turno “ pescò una carta dal deck, proprio quella che faceva al caso suo, o almeno lo sperava “ Gioco la carta magia Resuscita mostro “ Lizzie cambiò espressione, infastidendosi , ma Atem non si fece intimorire e continuò “ Che uso per riportare in vita Breaker “ il mostro ritornò sul campo e , come prima, un segnalino magia si illuminò e guadagnò 300 punti extra, guadagnando 1900 punti. Non poteva farsi scappare quell’occasione, Lizzie poteva avere anche una carta coperta , ma non aveva importanza, doveva fare qualcosa “ Vai , Breaker, disintegra Dono della fata “ il suo mostro partì all’attacco e fece piazza pulita della fata di Lizzie, che si portò dietro con se 1400 dei suoi life points facendoli scendere a 2100.
Lizzie non si era aspettata un attacco simile, pensava di essere ben protetta ma si sbagliava e doveva conservare bene quella carta coperta. Non aveva trappole o magie in mano e se quella fosse stata utilizzata avrebbe dovuto aspettare chissà quale turno per averne nuovamente in mano qualcuna. La sua dose di fortuna si era esaurita con le carte trappola e magia, ma almeno non con i mostri “ Bravo, ma non è ancora finita, sappilo “
“ Lo so, infatti concludo con una carta coperta “
Analizzò attentamente la situazione chi si era presentata, adesso Lizzie aveva in campo due mostri, quelli che gli davano più problemi. Gragonith attaccava i mostri in difesa e infliggeva danni da combattimento, Tethys era quello più vulnerabile dal punto di vista di effetti ma potente e lui aveva in mano solo Breaker , che fin ora aveva 1900 punti di attacco. Per distruggere Thetys gli serviva un mostro abbastanza forte da riuscire a piegarla e fin ora non ne aveva nessuno. L’unico che poteva aiutarlo era finito nel cimitero con i punti di attacco dimezzati, stavolta sarebbe stato difficile sia evocare la Divinità Egizia, che abbattere quelle difese. Lizzie l’aveva studiata bene, era più forte dell’ultima volta e molte di quelle carte neanche le conosceva , forse esisteva davvero qualcuno che poteva batterlo , a parte Yugi, chissà se era lei
 
“ Non c’è che dire, Lizzie ha piegato Atem in una maniera a dir poco geniale “ Duke aveva visto farle mosse fuori dal comune, ben pensate strategicamente e tutte collegate fra di loro. Qualunque fosse la strategia di Lizzie, stava funzionando e , gli dispiaceva ammetterlo, ma il faraone era davvero messo male. Era la seconda volta che lo vedeva alle strette e soprattutto da una duellante che non aveva mai affrontato prima. Forse il vincitore non sarebbe stato Atem , ma Lizzie. Bisognava solo stare a vedere se la situazione non si fosse capovolta da lì a poco.
 
Mokuba era sbalordito, non aveva mai visto una cosa simile in vita sua, due duellanti accaniti che riuscivano a mettersi alle strette a vicenda, ma soprattutto una duellante che riusciva a piegare il faraone “ Seto, è a dir poco pazzesco “
“ Si, hai ragione “ però, non si sarebbe mai aspettato di vedere Atem in quelle condizioni, messo con le spalle al muro da una ragazzina con un deck ultra raro da 40.000 dollari che non aveva portato altro che scompigli in quel torneo. forse il suo torneo avrebbe avuto un vincitore che non sarebbe stato il faraone, ma era una cosa che escludeva fortemente. Non mancava ad Atem trovare la falla nella strategia di Lizzie, c’era sempre un punto debole e lui lo avrebbe trovato, doveva solo fare attenzione a ciò che faceva e come lo faceva.
 
“ Tocca a me “ Lizzie pescò una carta dal deck e l’aggiunse a quelle che aveva in mano, ma non aveva nessuna intenzione di fare mosse , a parte una, e aveva a che fare con Gragonith. Atem le aveva distrutto un mostro e adesso lei gli avrebbe restituito il favore “ Bene, adesso te la farò pagare per aver distrutto il mio mostro. Gragonith, distruggi Breaker “ il mostro partì all’attacco, puntando dritto contro Breaker. Atem non poteva fare niente contro il suo mostro, poteva solo stare a guardare il suo ridicolo guerriero venire distrutto per la seconda volta
“ Scusa, ma una volta è stata più che sufficiente “ attivò la carta coperta facendo sbiancare Lizzie “ Ti presento Blocca attacco “ Gragonith si fermò e ritornò indietro , lasciando intatto il mostro di Atem. si era aspettato che quel drago / cavallo attaccasse Braker e così si era preparato. Aveva perso troppi punti per rischiarne altri.
Lizzie strinse i pugni, in preda a un attacco di rabbia. Quel ragazzo era più forte di quanto pensasse, era riuscita a mettergli fuori gioco molti attacchi ma adesso sembrava che la situazione si fosse capovolta, ma non per questo avrebbe rinunciato a farlo fuori “ Posiziono Samurai della barriera di ghiaccio in posizione di difesa e concludo “ iniziava a perdere la pazienza, voleva farlo fuori a tutti i costi ma non sembrava esserci verso di riuscirci e le sue idee cominciavano a scarseggiare , anche se non era ancora finita. C’era una carta che poteva salvarla ma pescarla era difficile tanto quanto evocarla e di certo non ci sarebbe riuscita se avesse continuato in quella maniera.
“ Tocca a me “ Atem tirò fuori dalle carte che aveva in mano un mostro che non poteva non giocare, ne aveva bisogno per dopo “ Gioco Neo lo spadaccino magico in posizione di difesa “ il mostro con 1700 punti, apparve sul terreno di gioco “ Poi attivo un altro segnalino magia su Breaker, che guadagna altri 300 punti “ i punti del mostro salirono così a 2200. Tutto sembrava procedere bene, un po’ a rilento e con delle difficoltà, ma bene. Adesso aveva due mostri sul terreno , gli mancavano solo un altro mostro e la Divinità Egizia , solo che prima avrebbe dovuto sperare di prenderla. Non aveva idea se fosse riuscito a pescarla prima che il duello finisse ma la speranza era l’ultima a morire e lui doveva sperarci di prenderla.
“ Va bene, ora è il mio turno “ pescò una carta dal deck, augurandosi di avere in mano qualcosa di utile e… lo era, era decisamente utile. Certo, non per farci chissà che, ma era utile lo stesso “ Ok, per prima cosa rimuovo dal cimitero delle carte L’Agente della creazione – Venere e Dono della fata “ tirò fuori dal cimitero le due carte per poter evocare Anima della luce e della purezza “ il mostro apparve con 2000 punti sul terreno di gioco “ Vai, Anima della luce e della purezza, fai fuori Neo spadaccino magico “ il mostro partì all’attacco, ma Atem era prontissimo, ormai era prassi che lei continuasse ad attaccare, voleva distruggerlo a tutti i costi ma non ci sarebbe riuscita, non più. prese una carta fra le due che aveva in mano e la evocò , posizionandola spora la carta di Neo. Il mostro di Lizzie sferrò l’attacco ma invece di colpire Neo colpì Kuriboh , che venne distrutto senza che Atem perdesse punti. Lizzie non sussultò, il suo mostro doveva colpire Neo e invece aveva colpito un mostro del tutto diverso , ma cosa stava succedendo “ Ma che cosa significa?!”
“ Te lo spiego io. Ho giocato Kuriboh ed essendo stato distrutto lui invece che il mio mostro, non ho perso nessun punto “
 
Tea tirò un sospiro di sollievo nel vedere che Atem non aveva subito danni gravissimi da parte del mostro di Lizzie “ C’è mancato poco “ si tappò la bocca con una mano. Ma che stava facendo?! Invece di imprecare per la mossa di Atem, si sentiva sollevata che avesse bloccato quell’attacco. Non era possibile che ci stesse cascando di nuovo, doveva fare il tifo per Lizzie per farla pagare ad Atem per il modo in cui l’aveva trattata e invece tifava per lui, doveva smetterla subito, non doveva per nessuna ragione tifare per lui, neanche una.
 
 
“ Concludo qui , per ora “ erano già due attacchi che le andavano a vuoto, adesso cominciava davvero ad averne abbastanza sia di lui che delle sue carte
“ Molto bene “ pescò dal deck e si ritrovò in mano un carta che poteva essergli utile quanto inutile, ma ne valeva la pensa giocarla, chissà che non riuscisse ad avere in mano quello che gli serviva “ Comincio giocando Anfora dell’avidità. Mi consente di pescare due carte dal mio deck “ prese due carte e le aggiunse a quelle che aveva in mano “ Dopo di questo, gioco questa carta, Walkyria del mago “ il mostro, una sorta di evoluzione della Giovane maga nera in versione walkiria , apparve sul terreno con 1600 punti di attacco
Lizzie non poteva credere ai suoi occhi, quell’idiota aveva giocato un mostro debole. Cosa sperava di farci?! era inutile per il punteggio che aveva “ Ehm… a cosa ti dovrebbe servire?”
“ Presto lo vedrai “ e come se l’avrebbe visto, sicuramente sarebbe rimasta scioccata non appena avrebbe sacrificato i suoi mostri per evocare la sua Divinità Egizia, certo doveva ancora pescarla , ma era sicuro che c’era vicino. Raramente il suo intuito falliva, ed era sicuro che ormai non mancava molto. Però, voleva fare a Lizzie quello che lei aveva provato a fare a lui, distruggere uno dei suoi mostri e aveva già inquadrato quale fosse  solo che doveva sbarazzarsi della carta coperta di Lizzie, era stata inattiva per buona parte di duello ed era sicuro che avrebbe provato a giocarla da un momento all’altro “ Dopo di che, voglio usare due segnalino magia di Breaker, che mi consentono di poter scegliere come bersaglio una carta magia o trappola avversaria “
Lizzie si pietrificò, non poteva farle una cosa del genere, quella carta che le serviva , era l’ultima difesa che le era rimasta. Aveva aspettato per tutto il duello l’occasione di giocarla e lui voleva distruggergliela “ No, non puoi “
“ Si che posso “ i due segnalino magia si spensero e la carta di Lizzie , Forza riflessa, venne distrutta “ Vai Breaker, fai fuori Tethys “ il mostro partì all’attacco e distrusse il mostro di Lizzie , ma lei decise di tentare l’ultima possibilità. Prese una carta fra le tre che aveva in mano e la scartò, in modo da non perdere punti. Atem si accorse che il punteggio di Lizzie non era sceso, il suo dueling disck segnava ancora 2100 punti “ Perché non stai perdendo life points?!”
“ Ho scartato Hanewata dalla mia mano e l’ho spedita al cimitero, così i miei life points si sono salvati “ aveva fatto bene a conservare quella carta dall’inizio del gioco, immaginava che era rischioso tenere Forza riflessa sul terreno senza usarla anche se non immaginava che lui gliel’avrebbe distrutta, una seconda via di scampo era sempre il caso di tenerla a portata di mano
Non aveva importanza, le aveva comunque distrutto un mostro ed era quello che contava “ Concludo con una carta coperta e i 300 punti extra di Breaker“ il mostro guadagnò altri 300 punti arrivando ad avere 2500 punti
“ Adesso tocca a me “ pescò una carta dal deck e si trovò davanti quella che le serviva, giusto in tempo per rimettersi in carreggiata “ Attivo la carta magia Carità Gentile , che mi consente di prendere tre carte e scartare due delle mie “ spedì le ultime due carte che aveva in mano al cimitero e prese tre nuove carte, sbarrando gli occhi, finalmente l’aveva in mano, la carta che avrebbe cambiato l’esito del duello , facendolo concludere con la sua vittoria “ Dopo gioco questa carta magia, Santuario incantato. Tutti e due possiamo pescare dal deck una carta “
Tirarono fuori dagli alloggi i loro deck e sia Lizzie che Atem pescarono una carta ciascuno e Lizzie non si fece scappare l’opportunità, aveva scelto da tempo quella che voleva prendere e quella carta faceva proprio al caso suo, adesso avrebbe dimostrato ad Atem tutta la potenza del suo imbattibile quanto bellissimo deck.
Atem prese la carta che gli interessava, voleva fare a Lizzie una bella sorpresa , anche se temeva che la sorpresa l’avrebbe fatta lei a lui. non gli piaceva quello sguardo trionfale sulla sua faccia, era sicuro che quella carta che aveva appena preso avrebbe sancito gli ultimi turni della sfida e la cosa non gli piaceva, era come se un campanello d’allarme stava suonando nel suo cervello e doveva fare molta attenzione a quello che faceva, non poteva permettersi degli sbagli ne di abbassare la guardia con Lizzie.
Lizzie si sentiva trionfante, la carta che aveva in mano avrebbe regalato a tutti una sorpresa fuori dagli schemi, già immaginava la faccia di tutti i ragazzi quando avrebbe fatto le mosse che non vedeva l’ora di fare “ Sai , Atem, è un vero peccato che questo duello debba finire. Mi stavo divertendo davvero “
“ Ah si? beh, anche io mi stavo divertendo “ non gli piaceva per niente quella situazione, Lizzie stava facendo il suo classico discorso conclusivo Prè - tempesta ed era sicuro che la carta che aveva in mano era davvero l’inizio di una tempesta
 
“ Ragazzi, la situazione non mi piace “ Bakura cominciava a vedere qualcosa di pericoloso in quella fase finale, la carta che Lizzie aveva in mano non faceva ben sperare ed era sicurissimo che si stava mettendo male per il faraone
“ Neanche a Me “ Marik non aveva idea di quale carta si trovasse nella mano di Lizzie, ma il suo sorriso vittorioso non dava buone speranze, sperava che il faraone riuscisse ad evocare la sua Divinità Prima che Lizzie sfoderasse le sue tattiche distruttrici. Quel deck era pieno di carte rare e fortissime e qualsiasi carta Lizzie avesse pescato, era sicuramente al pari di quella che aveva giocato durante il duello contro Brukido, se non ancora più potente. Il faraone doveva fare attenzione, o sarebbe stato sconfitto
 
“ Molto bene, spero che tu sia pronto “ ormai c’era quasi, non appena avrebbe giocato quel mostro, i mostri di Atem avrebbero avuto le ore contate
Atem fece spallucce con aria di sfida “ Tanto non mi impressioni “
Lizzie era pronta, ormai mancava poco “ Lo vedremo , ma intanto…. Gioco questa carta , Resuscita mostro “ attivò la carta magia e prese una carta dal suo cimitero “ Che uso subito per richiamare Hanewatha “ il mostro apparve sul terreno di gioco “ Dopo di che, sacrifico non solo Hanewatha ma tutti i mostri che possiedo sul mio terreno di gioco , per poter evocare Parshat cavaliere vendicatore “ tutti i mostri sparirono dal terreno di gioco mentre fece la sua apparizione, tra giochi di luce dorata e piume bianche , un centauro con il corpo tutto bianco , gli zoccoli azzurri , munito di scudo e di spada e con due paia di ali piumate di colore argento e oro con ben 2600 punti di attacco, un mostro decisamente più forte di quelli di Atem, al quale decise di dare immediatamente una dimostrazione di cosa il suo mostro era capace di fare “ Ti darò subito la dimostrazione di cosa il mio mostro è capace di fare “ osservò i mostri di Atem e decise di puntare proprio su Breaker, quel mostro le faceva antipatia , non c’era altro da dire “ Scegliendo Breaker “
Ma non era possibile, un’altra volta Breaker, quella ragazza sembrava avercela con il suo mostro “ Ne hai fatto una questione personale, per caso? ho perso il conto di tutte le volte che hai puntato a Breaker  “ ne era sicuro, quel mostro non doveva farle molta simpatia
“ Riderai di meno quando avrò attivato il potere speciale del mio mostro “ Breaker , inspiegabilmente , passò dalla posizione di attacco a quella di difesa , senza che lui avesse fatto niente “ Si, è una cosa normale , e adesso…Parshath , fai a fette Breaker e per sempre anche “ il mostro partì all’attacco e distrusse Breaker per la seconda volta, infliggendo ad Atem un danno da combattimento di ben 1000 punti. Lizzie scoppiò a ridere, Atem aveva una faccia che dire sconvolta era poco , un mostro andato in frantumi e 1000 punti in meno senza sapere neanche come , era divertente “ Lo so, non è piacevole, ma il mio mostro ha la facoltà di scegliere un bersaglio e se esso è in posizione di attacco , lo porta in difesa infliggendo un danno da combattimento perforante. Sei ancora sicuro di voler andare avanti? È a tuo rischio e pericolo “
Ma non era possibile, adesso iniziava davvero ad averne abbastanza, quel duello gli stava facendo venire i capelli bianchi. Mai affrontato avversario più ostinato di Lizzie e mai affrontato strategie di gioco così complesse con mostri così allucinanti, era un incubo non un duello , voleva mettere la parola fine a tutto quello immediatamente , ma se non pescava un altro mostro non poteva fare niente. Si era divertito, ma ora basta, il gioco era bello quando durava poco non in eterno, e per di più aveva 1500 life points. Per fortuna aveva già la Divinità in mano, altrimenti avrebbe sclerato per davvero “ Ok, adesso basta” pescò una carta dal deck , ed era proprio quella che faceva al caso suo, adesso avrebbe messo quel duello a tacere nel migliore dei modi “ Adesso voglio giocare Mostro reincarnato, che mi consente di prendere un mostro dal cimitero e aggiungerlo alla mia mano “ prese la carta e decise di giocarla subito, senza perdere tempo “ E io scelgo Gaia cavaliere del vento oscuro “ il mostro con 2300 punti, ritornò sul campo , ma il bello doveva ancora venire e lei sapeva come farlo venire “ Adesso, arriva il bello, prepara gli occhiali da sole, ti serviranno “
“ Gli…occhiali da sole? ” che voleva dire con questo, a cosa doveva prepararsi per farle una battuta così squallida come quella che le aveva fatto
“ Esatto, perché ho intenzione di sacrificare i miei tre mostri per evocare questa carta “ i mostri sparirono e Atem piazzò sullo scanner una carta che Lizzie non avrebbe mai più dimenticato. Il soffitto divenne una sorta di cielo nuvoloso con i fulmini azzurri e i tuoni artificiali e Lizzie iniziò a tremare, non aveva mai visto una cosa simile, almeno nella vita reale visto che quello era un effetto da film del cinema. Ad un tratto, dei raggi luminosi dorati si fecero strada tra le nuvole nere e spuntò una grossa , enorme e luminosa palla di luce dorata , con una luce così accecante che Lizzie fu costretta a coprirsi gli occhi con le braccia per non rimanere abbagliata , così come furono costretti a farlo anche gli altri. Quando la luce iniziò ad affievolirsi, Lizzie si ritrovò davanti una palla tutta d’oro che fluttuava in cielo, così grossa che non sarebbe stata utile neanche per giocare a calcio “ Ma non ho ancora finito, perché sacrifico questa sfera di luce per evocare un mostro che ti lascerà a bocca spalancata “ tirò fuori dal deck , che aveva allargato in mano, la carta ufficiale del mostro e dopo aver rimesso tutte le altre carte a posto, rimosse la sfera e piazzò al suo posto la vera Divinità Egizia, Drago alato di Ra.
Lizzie era senza parole, un grosso dragone tutto d’oro con due occhi rosso sangue si materializzò davanti ai suoi occhi, un gigantesco mostro alto si e no tre o quattro metri a forma di rapace draghesco, era inquietante oltre che impressionante
“ Ho l’onore di presentarti la più potente delle Divinità Mostro Egizie, il Drago alato di Ra “
“ Divinità…. Cosa?” non aveva mai visto niente di simile in vita sua, di mostri fenomenali ne conosceva ma quello li batteva tutti. Doveva essere una delle carte rare e uniche che Pegasus doveva aver commercializzato solo una volta, ma non aveva idea che Atem la possedesse nel suo deck, quel mostro era… era… era familiare. Lo aveva visto già da qualche parte ma non ricordava dove. Iniziò a spremersi il cervello finchè alla mente non le venne un’immagine altrettanto sconcertante, la schiena di Marik. Il suo cuore accelerò i battiti, per il terrore indietreggiò ma finì per cadere a terra, senza staccare gli occhi da quel mostro mentre l’immagine della schiena di Marik si faceva sempre più nitida nella sua mente. Aveva visto i segni strani e le figure di tre mostri non ben specificati ma uno di loro somigliava a quel mostro , ne era sicura. Ma perché l’immagine di un mostro raffigurato su un pezzo di carta doveva essere inciso sulla schiena di qualcuno, cosa stava succedendo e soprattutto cosa significava. Tremava come una foglia, impressionata e spaventata a morte , voleva tanto che quello fosse un incubo “ No… non può essere…” si rialzò in piedi, cercando di tranquillizzarsi , ma il suo cervello non connetteva
 
Tea notò qualcosa di strano nel comportamento di Lizzie, qualcosa che non le piaceva, era come sbiancata ed era sicura che non centrava niente il mostro “ Lizzie, stai bene ?”
“ è solo rimasta sconvolta, come chiunque abbia visto uno di quei mostri per la prima volta in vita sua “ Joey non era preoccupato, anche lui era rimasto scioccato come Lizzie quando aveva visto quel mostro per la prima volta, ma almeno lei ci andava fortunata , se quel mostro l’avesse sconfitta non l’avrebbe di certo spedita in coma o uccisa.
 
“ Si… “ si schiarì la voce per sembrare normale “ Si, sto bene “ cercò di fare un mezzo sorriso , magari per sbollire il terrore “ Alla faccia del mostro “
“ Con 4000 punti di accatto “ Atem aveva deciso di giocare prima la sfera perché avrebbe potuto dare al mostro ben 4000 punti di attacco usando il potere speciale , così da avere un vantaggio in più
Lizzie scosse velocemente la testa per risvegliarsi dallo stato di trance nel quale era finita “ Hai detto 4000?” ma non poteva essere possibile, non esistevano mostri con simili punti di attacco in partenza, dovevano essere fatti dei sacrifici che sommavano i punti di attacco di tutti i mostri, o attivare poteri speciali , come poteva avere 4000 punti di attacco in partenza. Ma allora, voleva dire che l’aveva praticamente sconfitta, il suo mostro aveva solo 2600 punti , briciole in confronto a quel bestione dorato
“ Vai, Drago alato di Ra, distruggi Parshath e metti fine al duello “ il mostro sferrò un solo attacco, una palla di fuoco incandescente sputata dalla sua bocca e spedita contro Parshath , distruggendolo come se niente fosse e azzerando i life points di Lizzie. La ragazza rimase sconcertata , ferma a  fissare il vuoto più totale mentre gli ologrammi sparivano e gli occhi delle statue si spegnevano. Aveva perso, aveva perso davvero e contro un mostro venuto fuori da chissà dove e tatuato sulla schiena di Marik. Non sapeva per cosa essere più sconvolta, sapeva solo una cosa, che Atem l’aveva sconfitta e che il torneo era finito.
 
Tea aveva finito di fare le valigie , ma la testa non l’aveva alla partenza per ritornare a casa ma ad Atem, dalla fine della sfida non gli aveva più parlato e non si poteva di certo dire che lui voleva parlare con lei, anzi , aveva fatto di tutto per evitarla e ignorarla, concentrandosi solo su Lizzie. La cosa le aveva dato fastidio, ma aveva ragione lui, lei non era nessuno per comandarlo ne per insultarlo ed era già tanto se le avesse detto quattro parole in croce durante il volo. Doveva parlare con lui, chiedergli scusa per quello che gli aveva detto in quei giorni e lo avrebbe fatto subito. Chiuse la valigia e uscì dalla sua stanza per incamminarsi verso quella di Atem, due porte più infondo a destra. Aveva il cuore che le batteva come un tamburo, era sicura che non avrebbe gradito molto la sua presenza , ma doveva parlargli e chiedergli scusa a qualunque costo, anche a quello di litigare nuovamente con lui. arrivò davanti la porta della sua camera, fece per bussare , ma la porta si aprì di botto e si trovò davanti proprio lui “ Atem…”
“ Tea….”
Yugi, che aveva appena chiuso la sua valigia, raccolse in fretta e furia le sue cose e disse “ Io vado “ uscì dalla porta in fretta , quasi scappando via. Non aveva nessuna intenzione di stare ad assistere alla loro litigata ne di fare da intralcio a una loro riappacificata, se dovevano chiedersi scusa a vicenda, qualsiasi cosa fosse successa tra loro, perché era sicuro che Atem non gli avesse detto tutto , avevano bisogno di stare da soli , con la speranza che nessuno di loro rovinasse tutto.
Tea rimase ferma e immobile, come una statua di pietra a guardarlo, incapace di dire qualsiasi cosa. ancora una volta il suo cervello non collegava con le parole, era come se non sapesse cosa dirgli, ma qualcosa doveva spiccicarla, prima che Atem si infuriasse
Atem non aveva nessuna intenzione di voler parlare con lei, dopo quello che gli aveva detto non averla davanti agli occhi gli sarebbe piaciuto moltissimo, ma era lì, davanti a lui, tutta rossa, come poteva mandarla via “ Tea, io….”
“ Scusa “ glielo disse tutto d’un fiato, quasi urlandoglielo in faccia , solo che non bastava dirgli scusa e basta, lo vedeva che aspettava qualcos’altro oltre a quella semplice frase e decise di dirgli tutto quanto, anche se avrebbe rischiato di balbettare “ Scusa per quello che ti ho detto, per come ti h trattato e soprattutto per aver pedinato te e Lizzie, non avevo alcun diritto di farlo “ sperava che la perdonasse, conosceva i suoi modi di fare, quelli tipici di un faraone con la F maiuscola
“ E io non avevo diritto di prendermela con te per l’orribile vita che ho condotto in Egitto “ anche lui aveva la sua buona parte di colpa, le aveva urlato contro solo per i suoi stupidi ricordi di quando era stato un faraone, lei non aveva colpe se la sua vita era stata un vero inferno, tra regole rigide, impegni regali che non potevano essere rimandati e ordini impartiti dagli altri, era così fuori di se da non essersi reso conto che quello era il passato e che adesso la sua vita era nel mondo moderno insieme a tutti i suoi amici
“ Allora… pace?”
Lui annuì “ Pace “ scoppiarono tutti e due a ridere, la loro era stata una litigata stupida, peggio di quelle dei bambini dell’asilo. Atem c’aveva pensato subito dopo il duello con Lizzie, i suoi erano davvero stati i capricci di un bambino viziato e tutto solo per il suo orgoglio ferito da una stupida offesa, senza che ce fosse alcun motivo. Era semplicemente infastidito perché Tea lo aveva seguito, e il fastidio si era trasformato in rabbia e la rabbia lo aveva portato ad accendere una litigata con Tea che si era protratta per due giorni interi senza che ce ne fosse motivo valido. Ma ormai era tutto finito , tutto quello che restava di fare era di salire sul jet di Seto e tornare a casa.
 
Lizzie stava caricando le ultime valigie nel cofano della limousine di sua madre, ma non riusciva a smetterla di pensare alla litigata con suo padre ne a quello che si erano detti dopo la fine della sfida. Aveva continuato ad insistere sul fatto che non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare a Domino, ma alla fine aveva vinto lei, spedendolo sulla sua macchina e augurandogli di godersi la sua mogliettina per il resto della vita, con la raccomandazione di regalarle tutti i soldi che aveva in banca, ovviamente lui non aveva gradito ne la sconfitta ne la battuta e se n’era andato via con la coda tra le gambe. Non vedeva l’ora di raggiungere Domino, ma la convention di sua madre non era ancora finita e non sarebbero partite prima di Lunedì. Era contenta tutto sommato, aveva la possibilità di cominciare una nuova vita e di divertirsi ogni giorno insieme a Tea e ai suoi amici
Atem uscì dalla porta insieme a Tea ma vedendo Lizie, decise di avvicinarsi a lei mentre Tea andava dagli altri che parlavano con il nonno “ Vieni con noi?”
“ No, non lascerò Orlando prima di domani “
“ E le valige?” indicò l’accumulo di bagagli che Lizzie aveva inserito del cofano, insieme a tutti i pacchi degli acquisti a Orlando
“ Sto cambiando albergo, raggiungo mia madre”
“ Come è finita con tuo padre? dopo il duello sei scappata via “
Lizzie gli sorrise amareggiata “ è finita come doveva finire, lui a Washington e io per un’altra strada “ si intristì, quella discussione era stata decisamente imbarazzante oltre che inopportuna “ La sola cosa che mi dispiace è che avete assistito tutti a uno scenario pietoso come quello “
“ Succede, a volte i genitori sono un incubo “ lo capiva perfettamente cosa aveva passato, perché c’era passato anche lui , però, adesso era meglio se smetteva di pensare a suo padre e alla sua matrigna. A parte la discussione, il loro duello era stato davvero fenomenale, Lizzie era stata una grande avversaria e per poco aveva davvero creduto di perdere quello scontro. Si meritava di aver fatto parte di quel torneo e lui era felice di averla conosciuta “ Sai? Nonostante tutto, sei stava una dei pochi a essere riuscita a mettermi alle strette durante il duello “
“ Davvero?” allora non aveva scherzato durante il duello, quando le aveva fatto quei complimenti come temeva, la considerava davvero una valida avversaria “ Grazie, fin ora nessuno me lo aveva mai detto” il motore della macchina si accese e Lizzie capì che era il momento di andare anche se non ne aveva voglia, continuava a guardare Atem senza riuscire a spiccicare altro. Sapeva che era tardi e che doveva andare ma salutarlo le veniva difficile ma doveva farlo. Come se fosse guidata da chissà quale istinto, si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia, arrossendo come se fosse una bambina e , in preda all’imbarazzo, si allontanò in fretta da lui e montò in macchina , che partì poco dopo mettendo distanza tra lei e Atem. non aveva la più pallida idea di cosa le era preso, sapeva solo che si sentiva stranissima, aveva il cuore che batteva fortissimo e temeva che sarebbe svenuta in preda ai capogiri , ma si sentiva anche felice, euforicamente felice.
 
 “ State scherzando, vero?” Atem era sconvolto, l’ultima cosa che si fosse aspettato , dopo il bacio di Lizzie che lo aveva lasciato sconvolto ,  era che i suoi amici avessero aspettato fino alla partenza per Domino per raccontargli di quello che era successo a Shadi. Erano in volo sul jet della Kaiba ormai da una ventina di minuti e per tutto il tragitto gli avevano parlato di quello che era successo a Shadi, lui disintegrato e la chiave e la bilancia in mano all’amico pericoloso di Aknadin. Non sapeva se essere infuriato o terrorizzato, ma adesso capiva perché Yugi si era inventato la balla sul compleanno del nonno, altro che regalo, gli aveva nascosto una cosa seria come quella e poi era lui quello che mentiva agli altri, gli mollò una brutta occhiata , cosa che fece terrorizzare Yugi , costringendolo ad agitarsi a dire un “ Vado da Joey e Tristan “ si alzò in fretta e sparì , sedendosi accanto a loro, posti più in fondo all’aereo e impegnati in qualche conversazione top secret che non volevano far sapere a nessuno evidentemente
“ Cosa facciamo, adesso? Abbiamo tre oggetti in meno da dover proteggere “ Marik era preoccupato, soprattutto per sua sorella. Non aveva ricevuto più attacchi da parte di nessuno ma gli ultimi oggetti rimasti erano la barra , il puzzle , la collana e l’anello, e sicuramente Aknadin avrebbe fatto di tutto per averli, contando il fatto che cercavano anche una cosa chiamato Sigillo e che nessuno di loro aveva idea di cosa fosse ne di come fosse fatto , la situazione era più grave di quanto pensassero
“ Non lo so, intanto cerchiamo di proteggere i nostri oggetti, al Sigillo ci penseremo dopo “ era fondamentale che quegli oggetti venissero custoditi gelosamente, Aknadin avrebbe operato senza tregua per mettere le mani su di essi, ma dovevano impedirglielo, o la fine del mondo sarebbe arrivata prima di quanto pensassero e avrebbe avuto il volto di un nemico ancora sconosciuto ma pronto a tutto pur di fare fuori sia lui che tutti i suoi amici.


nota dell'autrice
salve a tutti con questo nuovo capitolo, vi giuro che il duello è stato stancante, ho dovuto cambiare combinazioni di carte almeno 100 volte per renderlo scorrevole.
spero che vi piaccia, commentate, commentate, commentate.
P.s. ma secondo voi come sarà questo nuovo film di Yu- Gi - Oh?
  
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