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Autore: ClosingEyes_    19/03/2016    1 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando tornai con la camomilla fra le mani, vidi Sango ancora sotto shock, con le mani sul viso e le lacrime che le solcavano le guance, poverina era ancora provata da quello che era successo al suo ragazzo.
Mi avvicinai a lei , carezzandole la spalla e cercando di sorriderle.
Mi sedetti vicino a lei , le porsi la camomilla fra le mani accettandola volentieri, ringraziandomi molteplici volte.
-Senti Rin , sai dove si trova Kagome? Vorrei parlarle, non è che puoi portarmi da lei?- mi chiese Sango mentre sorseggiava la camomilla.
-Certo Sango andiamo , so dove si trova, ti farà bene parlare anche con lei- le sorrisi , porgendole la mano per andare da quella pigrona che sicuramente stava ancora dormendo.
-Grazie Rin , sei sempre gentilissima, proprio come quando eri bambina..- disse Sango abbracciandomi.
-Pr-Prego.- non me lo aspettavo, mi ha lasciato senza parole, non pensavo che lei mi conoscesse da quando ero una bambina.
Prendemmo l'ascensore e salimmo al 5 piano , dove vi erano le stanze di riposo per i medici e infermieri; percorremmo il corridoio e mentre leggevo i numeri delle stanze , cercando di ricordarmi il numero di quella di Kagome , notavo che Sango si guardava intorno spaesata e forse un po impaurita.
-Sango tutto bene?Ti vedo un po strana..- dissi prendendola sotto braccio e cercando in tutti i modi di tranquillizzarla.
-S-si , è solo che gli ospedali mi fanno paura, al pensiero che possa uscire dal nulla un malato mi fa venire la pelle d'oca..- disse stringendosi sempre di più al mio braccio.
-Ti svelo un segreto , anche io avevo paura degli ospedali, anzi tutte le volte che mi facevo male , mi portavano con la forza qua dentro!Avevo paura di tutti, persino degli infermieri, anzi loro sono la razza peggiore perchè alcuni sono abbastanza infami..- dissi sorridendo e pensando a quella volta in cui un infermiere tentò di mettermi i punti ma alla fine si arrese , stressato dalle mie urla.
-Però adesso sei un medico Rin e non hai più paura..- mi disse Sango.
-A dirla tutta , la paura ancora la ho , principalmente quando entro in sala operatoria, quella è la paura peggiore di tutti, però cerco di non pensarci, spesso mi metto anche a cantare a bassa voce per non dirsturbare i colleghi che stanno con me. Alcune volte parliamo anche di vicende amorose e litigi e non ci accorgiamo nemmeno che abbiamo finito il lavoro..- questo anche quando ho dei parti naturali o cesarei.


Arrivammo davanti alla stanza di Kagome , finalmente dopo una lunga ricerca l'ho trovata; innanzitutto bussai , per evitare di farla spaventare spalancando la porta peggio di un genitore isterico che non trova il figlio, poi lentamente la chiamai, per farla riprendere dal sonno.
-Kagome?Senti qui c'è Sango che vorrebbe parlarti, potresti cortesemente riprenderti dalla fase di “ rincoglionimento”?- risi, Kagome era davvero buffa quando dormiva. Si rannicchiava su se stessa e teneva le braccia sopra alla testa.
-Mhmhm..Che c'è?C'è bisogno di me?- disse Kagome con la voce impastata dal sonno. Stranamente era calma , forse stava sognando qualcosa di bello.
-Si Kagome , sono Sango ho bisogno di parlarti, possiamo entrare?- chiese timidamente Sango.
-Entriamo dai questa sta ancora nella fase “rinco”.- dissi sorridendo e osservando la mia migliore amica rotolarsi fra le coperte.
Chiusi la porta alle mie spalle e aprì un pochino la finestra, giusto per non sentire le urla di Kagome che le entrava la luce negli occhi.
Sango si sedette sulla sedia, io preferì sedermi sul letto di Kagome cercando di farla “resuscitare”.
-Sono tutta orecchie Sango , dimmi..- disse Kagome un po più sveglia.
-Ecco vedi, Miroku oggi si è recato al pozzo e io l'ho seguito, non mi fidavo a farlo andare da solo. Quando siamo arrivati, Miroku mi ha detto che aveva fatto un sogno strano. Aveva sentito una voce nel pozzo che lo chiamava e diceva che il suo destino non era terminato in quell'epoca. Così Miroku appena arrivati si è avvicinato al pozzo e ha visto una luce rossa, ma non era la luce di purificazione , era una luce maligna, come se ci fosse uno spirito maligno nel pozzo. Miroku ha provato a purificarlo ma non ci è riuscito e qualcosa è uscito dal pozzo e lo ha ferito gravemente. Sono riuscita a liberarlo perchè mi ero portata un coltellino per qualunque emergenza ma ora si trova giù al pronto soccorso insieme a Inuyasha e Sesshomaru ed è in gravi condizioni.- disse Sango spiegando per bene ogni dettaglio a Kagome.
-Quindi mi stai dicendo che il pozzo deve essere purificato e vorresti che lo facessi io giusto?- chiese Kagome toccandosi le tempie.
-Tu eri una sacerdotessa e forse il tuo potere è ancora bloccato nell'arco , forse se lo riprendi i tuoi poteri torneranno..- disse Sango speranzosa.
-Non lo so Sango è rischioso, poi come faccio? Non so se il potere mi ritorna , ricorda che siamo in un'epoca che non esistono spiriti o cose varie..- disse Kagome scuotendo la testa.
-Però esistono demoni Kagome , è pur sempre rimasto qualcosa ..- dissi improvvisamente- Anche io ho fatto un sogno simile, anche a me il pozzo chiamava, forse dobbiamo andare..-
-Ma è una follia! Anche Sesshomaru e Inuyasha sarebbero d'accordo con me! Come facciamo poi con il lavoro ? Chi lo spiega al capo questa cosa?-la sua voce mutò dall'essere calma al diventare isterica.
-E se non lo dicessimo? Andassimo semplicemente a controllare?- chiesi speranzosa di avere una risposta positiva.
-Non so quanto i nostri ragazzi sarebbero d'accordo , ma se proprio ci tenete..- disse Kagome alzandosi dal letto.
-Secondo me anche tu sei stata chiamata dal pozzo e non lo vuoi dire per non darmi ragione!- dissi io puntandole il dito sul naso.
-Forse.. Comunque va bene andiamo, facciamo così, nell'orario di spacco prepariamoci e andiamo , dobbiamo prima passare per casa però perchè devo prendere arco e frecce e tu Rin ti conviene portarti Tenseiga..- disse Kagome sistemandosi il camice addosso.
-C-Cioè?Devo prendere la spada di Sesshomaru? Ma sicuro se ne accorge! Ti ricordo che è un cane , fiuta tutto!- dissi ridendo.
-Meglio rischiare , dopo se ti succede qualcosa non me lo perdonerei mai- disse Kagome toccandomi la spalla.
-Va bene, va bene ho capito!- dissi alzandomi anche io dal letto.
-Allora ora che facciamo?- disse Sango perplessa.
-Innanzitutto evitiamo di farci scoprire da quei tre , perchè se no sono fatti amari- dissi cercando di architettare un piano.
-Perchè non la vai a prendere ora la spada ? Magari ora che Sesshomaru è distratto non se ne accorgerà - disse Kagome guardandomi.
-Vado! Voi due intanto andate da loro , credo che Miroku si sia svegliato- dissi puntando il dito su Kagome e Sango.
-Agli ordini capo!- dissero entrambe.


Uscimmo insieme dalla stanza e ognuna prese la sua strada.
Mentre mi avviavo verso lo studio di Sesshomaru , pensai che forse Kagome aveva ragione, non era una buona idea quello che stavo per fare, che forse era meglio avvisarlo, però se lo avessi fatto mi avrebbe bloccata sicuro dicendo che era troppo pericoloso.
Camminavo per il lungo corridoio con le mani nel camice , saltellando ogni tanto, come se fossi una bambina ma ad ogni passo un vuoto mi prendeva alla testa , come se ci fosse qualcosa dentro di me che dicesse che stavo decisamente andando contro corrente.
Ormai ci ero dentro con tutti i piedi , mi prenderò le conseguenze; iniziai a pensare come si maneggi una spada, considerato che io non ne ho mai presa una ne tanto meno ho fatto arti marziali.
Arrivata davanti allo studio misi la chiave nella serratura ed entrai; mi chiusi dentro perchè sapevo bene che la ricerca della spada non sarebbe stata una passeggiata.
Ora a noi due Tenseiga, fatti trovare!
Se fossi una spada, dove sarei nascosta?Pensai.
Misi sotto sopra uno studio sano e dopo una buona mezz'ora di ricerca finalmente la trovai: era chiusa bene in un involucro di stoffa delicato, poggiata in un cassetto lungo abbastanza da contenerla.
Appena allungai la mano per prenderla, una luce forte mi circondò la mano , ma non era una luce cattiva anzi era bianca e pura , sembrò quasi che la spada volesse essere impugnata.
La presi delicatamente fra le mani, quasi fosse un piccolo cristallo delicato e dolcemente la sfilai dall'involucro; era bellissima in ogni dettaglio , degna di un principe, proprio degna di Sesshomaru.
Improvvisamente ebbi un flash:
Padre , perchè mi avete dato questa spada che può solo portare in vita le anime?Perchè così tanta debolezza ad un principe come me.
Cosa volete mai insegnarmi?.
Sentì delle mani sulle mie e per paura che fosse Sesshomaru, non aprì gli occhi, mi limitai a respirare lentamente , pronta ad avere una grandissima strigliata.
Ciò non accadde , non era Sesshomaru.
-Rin , lo sai perchè questa spada è così importante per Sesshomaru?..- disse una voce calda e forte dietro di me. La riconobbi subito.
-Dottor Taisho, lei che ci fa qui?Come è entrato?..- dissi stupita, la porta era chiusa.
-Ho i doppioni di tutti gli studi e poi ho sentito il richiamo di Tenseiga, la spada che donai a mio figlio Sesshomaru. Per lui questa rappresenta l'inizio del suo cammino con te , che ti ha riportato in vita proprio grazie a lei- disse Taisho senza lasciare le mie mani .
-Ah.. Ecco vede io..- dissi rossa in volto; il padre di Sesshomaru e Inuyasha era un uomo, anzi un demone affascinante e ricercato da tutte per la sua bellezza.
-Volete recarvi al pozzo, ho sentito tutto, ero dietro alla porta ad origliare. So che è sbagliato , ma sono venuto qui a farti un avvertimento: Tenseiga ti proteggerà, si farà impugnare da te ma tu devi essere altrettanto brava ad impugnare lei e a capirla..- disse Taisho lasciando le mie mani e girandomi verso di lui.
Quei occhi color ambra come quelli di Sesshomaru , quei lineamenti così perfetti , un demone maggiore sotto tutti i punti di vista, era decisamente un dio, un suocero con i fiocchi mi viene da dire.
Rimasi imbabolata per buoni 10 secondi prima di riprendere il contatto con la realtà.
-S-Si signore..- dissi balbettando dalla vergogna.
-Se ti faccio questo effetto non oso immaginare l'effetto che ti fa mio figlio! Sei un pomodoro rosso!- disse Taisho iniziando a ridere.
-Ma che dice! Non è vero!..- dissi girando la faccia dall'altro lato; la sua risata era uguale a quella di Sesshomaru! Non c'è nulla da fare, tale padre tale figlio.
-Comunque tieni a mente quello che ti ho detto, ti coprirò io con Sesshomaru sta tranquilla! Adesso vai e mi raccomando si prudente! Non voglio perdere la mia dottoressa preferita!- disse Taisho facendomi l'occhiolino e prima di uscire disse – E se non tornerete in 24 ore , manderò i miei figli ad aiutarvi.
-Sisi, grazie per il consiglio , ne farò tesoro non si preoccupi..- sorrisi, tentando di riprendere il controllo delle mie guance.
Bene , adesso pure con mio suocero divento un peperone, non bastava Sesshomaru, anche lui adesso; certo però che sono proprio belli, sarà di famiglia.
Strinsi Tenseiga al mio petto e subito un calore mi pervase la pelle, era così bello che sembrava il vento caldo d'estate.
Forse voleva che la sfoderassi?
Tolsi la spada dal fodero e notai delle incisioni azzurre sulla lama:
Chi impugna questa spada , sarà investito di onore e rispetto da chiunque esso sia mandato nell'altro mondo, solo un vero principe può impugnare questo dono.
Bene, solo un principe, io non sono un principe mica?.
Però Tenseiga si è lasciata impugnare da me.
Guardai l'orologio ed era ora di pranzo, dovevamo andare.
Misi Tenseiga nel mio borsone e nel modo più tranquillo possibile uscì fuori dallo studio chiudendo a chiave la porta.
Mi avviai di corsa all'ascensore, entrai al volo, si stava anche per chiudere; scesi al piano terra dove ad aspettarmi c'erano Kagome e Sango.
Appena si aprirono le porta , vidi le mie amiche aspettarmi a braccia conserte, con un volto abbastanza preoccupato; effettivamente quello che stavamo per fare non era una passeggiata.
Ma prima di andare dovevo fare ancora una cosa: salutare Sesshomaru.
Non voglio essere tragica, ma se non fossi tornata più , non sarei stata con il rimorso di non aver dato un ultimo bacio al mio demone.
Diedi la borsa a Kagome dicendole di fare attenzione e corsi verso il pronto soccorso , sicura di trovarlo li.
Quando arrivai Sesshomaru era vicino a Miroku e Inuyasha controllava il drenaggio.
-Sesshomaru!!..- dissi avvicinandomi a lui di corsa e abbracciandolo forte. Rimase alquanto spiazzato, non se lo aspettava.
-Ei piccola che succede? Perchè tutta quest..- non feci terminare la frase a Sesshomaru che lo baciai con passione , avevo bisogno di quelle labbra, le labbra del mio principe.
All'inizio era un po titubante , ma dopo un po schiuse le labbra e mi baciò anche lui con altrettanta passione , fregandosene di chi era intorno a noi.
Malvolentieri ci separammo, guardandoci negli occhi e Sesshomaru mi sorrise, probabilmente ero rossa come un peperone , di nuovo.
-Sesshomaru io vado con Kagome e Sango a fare un servizio , usciamo nella pausa pranzo, tornerò presto..- non sapevo se sul serio sarei tornata.
-Si piccola lo so , Kagome già ci ha avvisato , stai attenta mi raccomando- disse Sesshomaru sfiorandomi la testa.
-Si!- dissi abbracciandolo di nuovo.
-Rin sul serio,stai attenta per favore- disse Sesshomaru come se già sapesse cosa stavo per fare.
Un tuffo al cuore , una botta, peggio di quando si va a sbattere su uno spigolo : sapeva , Sesshomaru sapeva ma non voleva fermarmi, certo non ero convinta che lo sapesse ma qualcosa dentro di me diceva che lui tutto era tranne che stupido.
Mi limitai a sorriderlo e a dargli un ultimo bacio per poi scappare verso Sango e Kagome.
-Inuyasha secondo te le succederà qualcosa?- chiese Sesshomaru al fratello con aria preoccupata.
-Spero che non siano incoscienti come Miroku , se no siamo costretti a riprendere le spade- disse semplicemente Inuyasha.
-Lo spero anche io- disse Sesshomaru sfiorandosi la tempia.
Finalmente eravamo entrate in macchina e ci stavamo avviando verso l'appartamento di Kagome per prendere arco e frecce.
Eravamo tutte e tre abbastanza nervose , non sapendo cosa ci aspettasse al di là di quel pozzo. Ogni tanto osservavo il borsone con dentro Tenseiga e speravo sul serio che qualunque cosa accadesse ci fosse lei a proteggermi.
Nella mia mente le parole di Sesshomaru si ripetevano all'infinito: stai attenta per favore..
Scossi la testa cercando di non pensarci e senza nemmeno me ne accorgessi eravamo già davanti casa di Kagome.
-Ragazze aspettate qua, io vengo subito..- disse Kagome prima di scendere dalla macchina.
Io e Sango rimanemmo in silenzio per buoni cinque minuti, entrambe non sapevamo se fosse o meno la scelta giusta.
Decisi di rompere il silenzio, cercando di tranquillizzarci entrambe.
-Sango io credo che stiamo facendo la cosa giusta, anche se ti dirò che ho molta paura..- dissi con un po di amaro in bocca.
-Anche io ho paura Rin, non so come andrà a finire questa storia , ma ci sarò anche io a proteggervi, non ti devi preoccupare..- disse Sango girandosi verso di me.
-Forse Sesshomaru e Inuyasha lo hanno capito- dissi sfiorandomi il mento con le dita.
-Probabilmente lo penso anche io- disse Sango perplessa.
Kagome in 10 minuti era già in macchina , con un borsone più o meno grande come il mio , con dentro arco , frecce e una piccola scheggia rosa.
-Ho preso la scheggia del frammento della sfera, se sarà necessario attraversare il pozzo abbiamo bisogno di lei..- disse Kagome partendo verso il tempio.
Osservavo il paesaggio attorno a me , la città piano piano svaniva , finchè non ci trovammo in una vasta distesa di campi di riso e ciliegi forse.
Era davvero uno spettacolo , il solo gurdare faceva rilassare l'anima e la mente.
In quel momento ricordai le primavere degli alberi in fiore, le sensazioni che provavo quando sentivo il profumo dei fiori, la gioia del correre fra le distese verdi e la bellezza delle coroncine di fiori da mettersi in testa e far finta di sembrare principesse.
I miei ricordi non sono svaniti del tutto, forse qualcosa è ancora rimasto.
Arrivammo davanti ad un tempio abbastana antico, le sue colonne erano molto rovinate, il tempo lo ha ridotto in condizioni fatiscenti ma ciò gli donava una strana bellezza misteriosa e culturale.
Posammo la macchina alle pendici delle lunghe scale che portavano al tempo e con tanta pazienza salimmo i gradini.
Ad ogni passo era una vittoria in più verso la verità, verso quel luogo mistico chiamato “ pozzo” , dove le due epoche si sono dapprima separate e poi congiunte.
Ad ogni grandino la nebbia diventava sempre più fitta , finchè non arrivammo in un enorme spiazzale con tutte mattonelle distrutte.
D'istinto tirammo fuori le armi , quel silenzio era spaventoso, terrorizzava anche il miglior combattente.
Lentamente ci avvicinammo verso il piccolo Tempio di legno dove vi era nascosto il pozzo e appena entrammo non ci volle molto a capire che in quella stanza vi era un'aura sicuramente maligna.
Kagome subito impugnò arco e frecce e io sfoderai Tenseiga mettendola davanti a me.
Un vento gelido ci sfiorò entrambe , Sango rimase paralizzata, la paura stava avendo il sopravvento su di lei; cercammo di tranquillizzarla ma lei sembrava non ascoltarci, come se ci fosse un muro trasparente ma spesso fa noi e lei.
Una voce maligna uscì dal pozzo , accompagnata da una forte luce rossa come il sangue: una voce metallica quasi, terrificante.
-E dunque voi siete le sacerdotesse, bene.. Ho aspettato così tanto tempo per assaggiare la carne di una sacerdotessa pura...-
-Fossi in te non darei per scontata la vittoria..- disse Kagome e subito scoccò una freccia verso il demone , ma nonostante la sua luce pura, il suo potere spirituale, la luce rossa diventava sempre più imponente.
-Tutto qui quello che sai fare sacerdotessa? Pensavo fossi più forte-la voce maligna attaccò Kagome , ferendola ad una spalla.
In quel momento non sapevo cosa dovevo fare , avrei tanto voluto che ci fosse Sesshomaru con me a darmi la forza, ma adesso ero da sola, sono sempre stata da sola , era arrivato il momento di agire.
Vidi Kagome a terra che si manteneva la spalla dolorante e sanguinante, allora li puntai Tenseiga contro il demone.
-E tu saresti una sacerdotessa? Mi pare che non potete impugnare le spade voi..-
-Purtroppo ti sbagli , io non sono una sacerdotessa..- una luce forte uscì da Tenseiga e un turbine di energia si sferrò contro il demone , facendolo urlare come se lo avessi ferito.
-Maledetta! Come osi colpire il grande Oinumo..-
-E tu come osi solo colpire mia sorella..- Tenseiga nonostante mi stava proteggendo, mi stava anche togliendo troppa energia, non a caso è una spada demoniaca.
-Sei solo una debole e sciocca umana , la feccia che impugna una spada demoniaca! Questo è un oltraggio!-
-TU PARLI TROPPO-
Tenseiga poteva sentire la mia forza scorrermi nelle vene e la sua aura diventava sempre più forte; la spada tremava come se dovessi innalzarla per sferrare l'attacco , ma non avevo per nulla idea di come poter fare.
Feci per due secondi mente locale , cercando di ricordare i molteplici combattimenti di Sesshomaru e i suoi movimenti con la spada.
Ma il tempo mi fu nemico: il demone mi colpì allo stomaco e alla spalla , facendomi tremolare il braccio dove tenevo Tenseiga.
-Sei lenta umana-
-Sciocco e misero demone-
In un attimo ripresi l'energia e innalzai davanti a me Tenseiga, creando un turbine di energia che spazzò via le tenebre.
Oinumo era in evidente difficoltà, era il momento giusto per ucciderlo una volta e per tutte.
Guardai Kagome mentre mantenevo costante l'attacco , facendole segno che forse ora era il momento di scoccare una freccia; con fatica si alzò da terra e impugnando la freccia sacra la scoccò nel mio turbine di energia , colpendo il demone al centro del suo vortice demoniaco.
Un urlo, solo un forte urlo udimmo in quel Tempio, il peggio era quasi passato.
Il Tempio fu spazzato via e ciò che rimase fu solo il pozzo, ormai purificato.
Sango finalmente riuscì a riprendersi, forse era sotto incantesimo dello spirito, ci guardò con un aria ancora spaventata ma riuscimmo a tranquillizzarla.
Tutte e tre ci avvicinammo al pozzo e appena guardammo dall'altro lato , entrambe vedemmo la stessa cosa : un cielo azzurro e blu come il mare , delle nuvole bianco attraversarlo e una leggera brezza scompigliarci i capelli.
-Ci siamo riuscite ragazze- dissi abbracciando entrambe.
-Si Rin , tutto grazie a te e a Tenseiga- disse Kagome.
-Ragazze sono stata inutile perdonatemi- disse Sango asciugandosi le lacrime.
-Sango tu non avevi nulla di spirituale che ti proteggeva , noi si, non ti preoccupare ..- disse Kagome accarezzandole la testa.
-Ora che dobbiamo fare?- chiesi
-Mettiamo un rosario inciso nel pozzo , così non sarà più contaminato e andiamo ad avvertire gli altri..- disse Kagome porgendo un rosario fatto di pietre sacre sul pozzo e lo fissò con una freccia.
Pensammo bene di avvisare gli altri che il pozzo era stato riaperto e che per fortuna, nonostante qualche piccola ferita, era andato tutto per il meglio.
Ci girammo per tornare alla macchina ma qualcosa andò storto.
Una freccia, come quelle di Kagome, mi trapassò la schiena, ad altezza cuore, squarciandomi quasi a metà il petto.
Un conato di sangue , la vista che si stava appannando, Tenseiga mi scivolò dalle mani e ciò che sentì fu solo delle urla strazianti e una voce maligna .

  • Il desiderio di ucciderti è stato avverato, muori Rin!.

La mia morte, l'unico suo desiderio era vedermi morta e veder soffrire i miei familiari: voleva questo, Oinumo, ricoperto da odio profondo per gli umani, chissà per quale strana ragione.

Davanti ai miei occhi passò la mia vita: gli amici, il lavoro, Kagome, l'università.

Ma cosa peggiore, vidi la sagoma di Sesshomaru diventare sempre più lontana.

Ormai era finita per me, ma almeno non c'era più niente di irrisolto.

Mi affido a te, Kagome.

   
 
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