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Autore: LirielFB    20/03/2016    5 recensioni
Benvenuti! Immagino che tutti voi conosciate le eroiche gesta di Harry Potter, però non tutti sanno che se è arrivato sano e salvo allo scontro finale con il Mago-senza-naso lo si deve a me e al fatto che non l'ho mai veramente usato come affila-unghie...
Vi chiederete chi sono... vi accontento: sono il magnifico, il sensazionale, il fantastico Grattastinchi!
Sto per raccontarvi una storia piena di amore, errori, amicizia e coraggio che vi spiegherà il mio enorme sacrificio nel non sfregiare ancora di più il Bambino Sopravvissuto, ma soprattutto vi spiegherà come il mio compito sia pericoloso. Sono il guardiano di Hermione Jean Granger!
Il motivo per cui vi voglio raccontare la mia storia è che ora mi trovo in un punto cruciale della mia vita e, forse, ho bisogno di un consiglio... e se vogliamo essere del tutto sinceri, in realtà sono solo un mezzo-guardiano...
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Grattastinchi, Hermione Granger, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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44 -
Trovai i ragazzi nella loro stanza e, non notando pericoli imminenti, decisi di recuperare alcune ore di sonno, perciò non sono certo di quello che successe nelle ore successive. So però che quando mi svegliai vidi i ragazzi preparasi per andare a lezione.
Ma è notte fonda! ... Ah giusto, la lezione notturna di Astronomia!

No!  

Una volta che i ragazzi furono pronti ci dirigemmo verso la Torre di Astronomia e quando entrammo vidi alcuni studenti oltrepassare la porta di legno dietro alla cattedra che tanto aveva terorizzato il Biondino il giorno prima. Purtroppo scoprii presto che quella porta portava alla terrazza dove si sarebbe tenuta la lezione notturna... e dove il Biondino aveva visto Piton uccide Barbetta-argentata...
Ora capisco il perché della strana reazione del Biondino...
Questa non ci voleva... forse la mia Streghetta potrebbe essere d'aiuto...

Come se l'avessi invocata la mia Streghetta entrò in Aula e, dopo aver dato un'occhiata dalla nostra parte, sembrava decisa a dirigersi verso di noi, ma al richiamo di altri Grifondoro si apprestò a salire sulla terazza; nel frattempo il Biondino si era rintanato vicino alla statua della bella donna dove il giorno precedente si era nascosta la mia Streghetta.
«Draco, tutto bene?» chiese lievemente proccupato Nott, ma l'amico non diede segno di averlo sentito, in compenso però il respiro divenne più veloce.
A questo punto sia io che Nott iniziammo a preoccuparci.

«Non so te ma io non ho proprio voglia di seguire la lezione...
- disse Nott sempre più preoccupato, ma non ottenendo risposta da parte dell'amico riprese a parlare con più decisione - Torniamo in dormitorio. Ora» e detto ciò prese Draco per un braccio e iniziò a trascinarlo verso la porta d'ingresso dell'Aula di Astronomia.
L'unico cenno di vita che diede il Biondino fu quello che spostare lo sguardo dalla porta che portava alla terrazza a me e viceversa per un paio di volte.
Che mi stia suggerendo di andare dalla mia Steghetta?
Ormai certo che Nott lo avrebbe trascinato fuori da quell'Aula, di peso se fosse stato necessario, corsi su per le scale deciso a raggiungere la mia Streghetta. Ciò che mi lasciò senza fiato per alcuni secondi, a parte per l'ovvio motivo di aver fatto le scale di corsa, fu il fatto che trovai la mia Streghetta decisamente agitata.
Non fu diffcile trovarla, perché lei e la Rossa avevano posizionato i loro telescopi in una zona un po' isolata, ma in linea con la porta e dubitai che fosse stata una scelta casuale poiché incrociai subito il suo sguardo e notai come il respiro stesse diventando sempre più veloce e stava iniziando a tenersi il petto con le mani.
Proprio come quando ha un attacco di panico... 
A quel punto la Rossa si avvicinò alla professoressa, cercando di non dare troppo nell'occhio, e dopo aver scambiato poche parole tornò da noi.
«Andiamo, Neville si occuperà delle nostre attrezzature» disse seria; la mia Streghetta non se lo fece ripetere due volte e, una volta tornata nell'Aula di Astronomia, iniziò a correre fino a quando non si accasciò a terra.
«Hermione, è un altro attacco di panico? - chiese con preoccupazione la Rossa, ma la mia Streghetta negò - Allora cosa ti succede?» chiese ancora.
La mia Streghetta cercò di calmarsi e scrisse velocemente sullo specchio
"Draco" e dopo aver ripreso fiato ed essere certa che la Rossa avesse letto si rialzò e si rimise a correre giù per le scale.
Draco? Che sappia che non sta bene?

Ormai eravamo scesi di parecchi piani quando la mia Streghetta si fermò di colpo e, dopo essersi guardata in giro per alcuni secondi, imboccò il corridoio a destra e spalancò sicura la porta di una delle ultime aule quasi sfondandola, tanto che questa, per il contraccolpo, si chiuse in faccia alla Rossa che cercava di starle dietro.
Maledetta gioventù!
«Hermione fermati e dimmi che Merlino vuol dire quello che hai scritto!» stava dicendo la Rossa prima di accorgersi che la porta si stava per scontare con il suo viso, veloce la riaprì ed entrò nell'aula decisa come non mai a far parlare l'amica, ma quando entrammo la mia Streghetta si stava già lanciando contro qualcosa di ranicchiato vicino alla finestra.
Ci volle poco perché ci accorgessimo che nella stanza era presente un agitatissimo Nott, perciò immaginai che la cosa vicino alla finestra fosse il Biondino.
La Rossa puntò la bacchetta contro la porta e velocemente pronunciò "Colloportus", dopo di che prese una sedia dal mucchio accatastato lì vicino e vi si sedette.
Nel frattempo io raggiunsi la mia Streghetta, la quale si era inginocchiata e sembrava stesse cercando di farsi guardare in faccia dal Biondino, che però era troppo sconvolto per accorgersi di altro intorno a lui.
La mia Streghetta prese un lungo respiro, come per calmarsi, poi appoggiò la mano sinistra sul petto del Biondino, vicino al cuore e, come succedeva ogni volta, lui alzò il viso e la guardò.
Draco non era per niente messo bene: non solo aveva il respiro affannato, ma gli occhi erano rossi e gonfi per le lacrime trattenute, così la mia Streghetta allungò l'altra mano e si portò la sinistra del Biondino al petto senza mai staccare lo sguardo da lui.
Poco alla volta la stanza, che immaginai fosse usata come deposito per i banchi e le sedie rotte, calò nel silenzio; non si udivano più i respiri agitati del Biondino, ma solo il rumore del vento che si intrufolava negli spifferi della finestra.
Il Biondino e la mia Streghetta rimasero nella stessa posizione a lungo, fino a quando una singola lacrima non scappò al ferreo controllo di Draco, che a quel punto si alzò e, evitanto di incrociare gli sguardi degli altri presenti nella stanza, cercò di uscire.
Quando poi si accorse che questa era bloccata, furente sibilò che venisse aperta; la Rossa spaventata dal tono stava per spezzare l'incantantesimo quando si udì una voce dire
«No!».
A quel punto Draco si rigirò e, con gli occhi pieni di rabbia, si diresse nuovamente verso la finestra dove si trovava la mia Streghetta, ora in piedi.
«Che c'è, hai deciso di parlare solo per poter dare ordini?!» disse a un palmo di naso dal viso della mia Streghetta, poi rivolgendosi alla Rossa nuovamente sibilò «Apri quella porta. ORA!».
La Weasley non aveva tolto lo sguardo dalla mia Streghetta e il fatto che lo stesse ignorando forse lo irritò ancora di più, tanto che riprese a parlare con un tono di voce inqiuetante
«Ti godi lo spettacolo Piattola?! - un passo verso di lei - Non vedi l'ora di raccontarlo a San Potter?! - un altro passo - Ma dovrai uscire da qui! - un altro - Quindi ORA apri la porta! - uno ancora - Apri quella maledetta porta prima che...» ormai era arrivato a pochi passi da lei, ma prima di riuscire a raggiungerla o di finire la frase, successero più cose contemporaneamente: Nott sguainò la bacchetta e lanciò un "Protego" in direzione della Rossa, la quale a sua volta aveva la bacchetta in mano pronta a proteggersi, ma la cosa che realmente bloccò l'avanzata di Draco furono due braccia che gli circondarono da dietro la vita.
Lo sguardo del Biondino è così allucinato che perfino la Weasley sembra sconvolta... anche se forse centra anche il fatto che Nott l'abbia protetta...
Draco fu così stupìto e probabilmente sconvolto da quello strano abbraccio che non solo non si ribellò quando la mia Streghetta lo girò verso di sé, ma una volta che lei gli fece un timido sorriso, crollò e le si accasciò contro.
La mia Streghetta non perse tempo e, sotto il peso del ragazzo si sedette a terra, lo circondò di nuovo con le braccia e gli accarezzò la schiena con movimenti lenti e ripetuti.
Nel frattempo Nott non staccava gli occhi di dosso alla Rossa, come per assicurasi che stesse bene e lei, sempre più stupita dal comportamente del Serpeverde e dell'amica, annuì per poi risedersi sulla sedia.
La stanza piombò di nuovo nell'assoluto silenzio e nell'immobilità e fu solo molto tempo dopo che la mia Streghetta mi fece cenno di avvicinarmi.
E adesso che devo fare?
Decisi di leccare una mano al Biondino in modo che capisse che gli ero vicino e gli appoggia il muso su una delle gambe.
Evidentemente ho indovinato dato che la mia Streghetta mi sta premiando con un meraviglioso sorriso.
Il tempo sembrava scorrere lento, ma né il Biondino né la mia Streghetta accennavano a muoversi, nonostante la posizione sicuramente non comoda.
Quando i rintocchi dell'orologio suonarono l'una di notte la mia Streghetta, senza staccare le mani dalla schiena del Biondino, guardò la Rossa come a volerle dire qualcosa.
«Hermione, non capisco cosa vuoi...» disse in un sussurro sconsolato la Rossa.
«Piattol... Weasley femmina, apri la porta» esclamò il Biondino con tono di voce calmo e assonnato.
La Weasley guardò l'amica la quale le fece un cenno affermativo, perciò pronunciò "
Alohomora" e la porta fu liberata dell'incantesimo di chiusura magica. Intanto il Biondino si era alzato e stava aiutando la mia Streghetta a fare lo stesso, poi, girandosi verso Nott esclamò «Andiamo in dormitorio...» e senza aggiungere altro si avviò verso la porta.
Ora chi seguo?
Di sicuro il Biondino non avrà una nottata facile, anche perché tra poco la lezione finirà e sicuramente la Piovra-Parkinson si sarà accorta che mancava...
In compenso la mia Streghetta subirà sicuramente il terzo grado della Rossa per capire quello che è successo... cosa che non ho capito neppure io...











Angolo varie ed eventuali
Mi scuso e mi dispiace moltissimo per il mastodontico ritardo. :(
Avevo e ho la testa così presa dal lavoro che mi era davvero difficile staccare e mettermi a scrivere; a peggiorare la situazione ho iniziato un corso che dura sei mesi e il tempo scarseggia notevolmente. A complicare il tutto il mio cane, quello da cui prendo spunto per il comportamento di Grattastinchi, non è stata per niente bene nell'ultimo periodo.
Nonostante tutto questo non intendo lasciare la storia, anche perché Hermione, Draco e Grattastinchi continuano a tormentarmi nei sogni :), però non credo di riuscire a pubblicare più di una volta al mese. Mi dispiace :'(
Spero che comunque il capitolo, nonostante sia corto, vi sia piaciuto e se vi va, lasciatemi un commento in modo che possa migliorare la storia.
Infine prometto che al più presto risponderò anche alle recensioni degli scorsi capitoli.

Non sono molto convinta del capitolo così come del titolo, tanto che l'ho riscritto mille volte, ma secondo voi come passeranno il resto della notte?
E il giorno dopo si comporteranno come se niente fosse?

Buona lettura, di qualunque tipo essa sia!
Liriel
  
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