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Autore: Elimia1    20/03/2016    0 recensioni
-Allora? La tua risposta é no?- si avvicina a me.
"Maledetto cretino."
-Chiaramente, mi sembra di averti già detto il primo giorno che non intendo avere nulla a che fare con te, pervertito.-
-Ne sei proprio convinta?- sorride di lato. -Sicura che...-
-Taci!-
Devo trattenere il mio istinto omicida che sta aumentando a mano a mano che lui parla.
-Sai bene che non intendo perdere la mia scommessa.-
Si avvicina a me a tal punto da farmi sentire il suo respiro sopra il mio collo.
-Mantieni. Le. Distanze.- dico, provo ad allontanarlo da me ma é irremovibile e, anzi, si avvicina ancora di più.
-Cosa pensi di fare?- sbotto arrossendo di colpo. -Sai bene che la scommessa non la vincerai tu.-
-Sai... non sono mai stato chiaro sulle conseguenze che avrebbe tutto ciò.-
Alzo un sopracciglio.
-Quindi?-
-Quindi questo sottintende che potresti innamorati di me.-
Scoppio a ridere.
-Io innamorata di uno come te!- scuoto la testa. -A volte sai essere davvero spiritoso, sai?-
-Ma io non intendevo essere spiritoso.- sorride beffardo. -Intendevo che potresti davvero innamorati di me.-
Mi volto, Madara sta proprio iniziando a darmi sui nervi. Lui sorride, mi fa voltare contro la mia volontà e mi bacia.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izuna Uchiha, Kakashi Hatake, Madara Uchiha, Nuovo Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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2."Te la farà pagare"
 
Mi siedo al lato di Ino sorridendo di lato, il professore inizia a fare lezione.
-Te la fará pagare, lo sai, vero?- sussurra Ino continuando a scrivere.
-Chiaro che lo so.- sorrido beffarda. -Ma almeno ha avuto la lezione che si meritava.-
-Spero che tu sia consapevole...-
-Signorina Yamanaka! Vuole stare attenta alla spiegazione o preferisce ripetere tutto quello che ho detto?- la rimprovera il professore voltandosi verso di lei.
-No, no, sto attenta.- risponde arrossendo un po' mentre la classe ride.
Quando il professore si volta di nuovo io scrivo un bigliettino a Ino e glielo porgo:
"Perdonami Ino, é stata colpa mia."
Lei fa cenno di no con la testa e iniziamo ad ascoltare.
Il giorno passa in fretta, facendo arrivare l'ora di pranzo; aspetto che la mia compagna finisca do sistemare i libri nella borsa e scendo con lei alla mensa.
-Ino, ho dimenticato di prendere una cosa! Ti raggiungo dopo di sotto.- inizio a salire le scale finché qualcuno mi prende per i capelli e mi sbatte al muro: il solito.
Ruoto gli occhi e sbuffo.
-Si può sapere cos'altro vuoi da me?- gli chiedo cercando di liberarmi.
-Senti, Nicoline o come ti chiami, non starmi tra i piedi, non sopporto le persone come te.-
Sbuffo di nuovo e riesco a liberarmi.
-Senti, Madara o come ti chiami, meglio che tu stia attento a quello che fai contro di me.- 
Faccio per andarmene ma mi blocca la via d'uscita.
-Ricorda questo Karame, io te la faró pagare.-
"Figuriamoci."
Anche il pomeriggio passa veloce e cosí arriva l'ora di tornare a casa.
-Obito!- grido correndo ad abbracciarlo, lui si stacca da me e mi fa salire in macchina, ma non parte. -Perché non partiamo?-
Fu in quel momento che capí che la mia vita sarebbe stata un'inferno, Obito stava aspettando qualcuno.
-Sto aspettando mio cugino, non credo tu lo conosca.-
Un brivido mi percorse la schiena.
-Come si chiama?-
La portiera si apre e io sento che potrei impazzire veramente.
"Calmiamoci, meditazione..."
-Guarda, guarda chi si vede di nuovo.- sibila Madara.
-Che piacere incontrarti, Madara.- ribatto con feroce sarcasmo.
-Ma allora vi conoscete, beh, meglio per me.- Obito sorride e partiamo, mentre fuori comincia a piovere.
-Guarda che tempaccio. Fa anche freddo.- sussurro guardando dal finestrino, sento Madara avvicinarsi a me e il suo braccio cingere le mie spalle; gli lancio un'occhiataccia.
-La colpa non é mia, hai detto tu di aver freddo.-
-Staccati. Immediatamente. Da. Me.- sillabo spingendolo via. -Proprio a me doveva capitare una persona cosí.-
-Avanti Nicky, vieni qui.- dice lui sorridendo.
-Scordatelo, razza di pervertito!-
-Non mi chiamare cosí!-
-PERVERTITO!-
-Stupida!-
-Cretino!-
-Insignificante!-
-Imbecille!-
-NICOLINE! MADARA!- grida Obito fermandoci. -Avete intenzione di smettere?-
-Scusa Obito.- diciamo insieme.
-Bene, scendete dalla macchina, siamo arrivati.-
-Ma questa è casa tua Obi.-
-Sí, è la più vicina dato che sta per scoppiare una tempesta.- spiega. -Ho delle camere in più, posso ospitarti questa notte, Nicky.-
"Fantastico, chiusa in casa tutto il..." 
-Obito mica mi vorrai lasciare con questo pervertito tutta la notte?!-
-Per una volta sono d'accordo, io con questa non ci sto in casa.-
-Madara!-
-Va bene, va bene.- incrocia le braccia e scende dall'auto entrando nella villa.
-Nicoline, per favore, non discutere con Madara, lui ha solo me e il suo fratellino.-
-Se me lo chiedi in questo modo non posso dirti di no.-
Scendiamo dalla macchina e entriamo nella villa, avrà circa tre piani, le pareti sono colorate di bianco come quelle della scuola, il pavimento é costituito da una moquette, colore: rosso fuoco, ci sono delle grandi finestre dal bordo di legno d'ebano, coperte da tende bianche.
-Nicoline ti chiedo di scegliere...- Non finisce la frase che io già sono al terzo piano davanti ad una stanza.
-Questa mi sembra perfetta.-
-No, quella...-
Entro e mi concedo dieci secondi per osservare il tutto: pareti rosse e moquette bianca. "Che fantasia..." un letto matrimoniale abbastanza alto e due finestre bordate oro sopra essa; davanti al letto una bella scrivania di legno e sopra la scrivania, abbondanti di libri, mensole di legno, un armadio di legno chiaro è ancora aperto.
-L'ultima persona che ha dormito qui è chiaramente disordinata.- sbotto spostando dei libri da sopra il letto e appoggiandoli sopra la scrivania.
-Ehi, devo forse scrivere il mio nome sulla porta? E poi io non sono disordinato.- dice qualcuno entrando, scarto subito l'ipotesi che sia Madara, la voce è troppo diversa. -Chi sei tu e cosa ci fai in camera mia?- 
-Nicoline Karame, molto piacere. Scusami, non pensavo la camera fosse tua, Obito mi ha detto di sceglierne una e così...- il ragazzo è alto più o meno quanto me, avrà sì e no circa un anno in meno,  occhi neri e profondi e capelli neri lunghi raccolti in una coda. Probabilmente è...
-Non fa niente, tranquilla. Izuna Uchiha, piacere mio.-
-Sei il fratellino di Madara o un suo parente? Gli assomigli molto.- 
Lui ride.
-In effetti sono il suo fratellino.-
-Come carattere non gli assomigli per niente.- scoppiamo a ridere entrambi.
-Nicoline! Scendi di sotto!- la voce di Obito, faccio per uscire dalla camera, ma inciampo e Izuna mi prende prima che potessi cadere a terra.
-G-grazie Izuna.- balbetto arrossendo.
-Hai intenzione di...- Madara si blocca vedendo che sono tra le braccia del suo fratellino, Izuna arrosisce e mi lascia. -Vedo che...-
-Aspetta! Non è come credi!- grido.
"Sto difendendo Izuna? Non è che..."
Lui sbuffa e si porta le mani dietro la nuca.
-L'avevo capito.- sorride di lato e poi mi sussurra all'orecchio: -Infatti sono stato io a farti cadere.-
"Maledetto pervertito! L'ha fatto apposta!"
   
 
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