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Autore: Angels_99    20/03/2016    3 recensioni
POSSIBILI SPOILER (QUINTA STAGIONE)
Cosa succede quando Belle scopre il ritorno all'oscurità di Rumple? Riuscirà lei a perdonarlo?
Dal testo:
“Rumple, basta! Il fatto è che io non sono abbastanza. Sono in secondo piano. Puoi vivere senza di me, ma non senza il tuo potere.” Al pronunciare quelle parole, una lacrima le scese lungo il volto. Una cosa è pensarlo, un’altra è affermarlo ad alta voce rendendosi conto dell’autenticità dei suoi pensieri.
“Belle no…” Provò nuovamente ad accarezzarle una guancia ma lei si ritrasse.
“Sono stanca di essere la tua seconda scelta. Avevo solo bisogno di te per stare bene. Ti ho perso di nuovo.” Affermò delusa.
“Posso cambiare Belle. Non mi hai perso.” Gli occhi di Rumple cominciarono a inumidirsi."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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To M,
that makes my days better

 
Broken
Erano quasi le otto di mattina, il sole faceva già capolino all’orizzonte, creando giochi di luce rossastri su Storybrooke. La vetrata della camera del signor Gold rifletteva all’interno della stanza frammenti di luce, bloccati dalle tende marrone chiaro e dalla persiana lasciata a metà la sera prima.
La figura esile di Belle, giaceva addormentata nel letto, leggermente scossa dal temporale della notte appena trascorsa. I tuoni avevano fatto echeggiare le finestre e il forte vento aveva sradicato perfino qualche abete sul vialetto di casa.
Infuriava un temporale simile la notte che aveva perso sua madre durante la guerra degli orchi ad Anvolea. Si era sacrificata per salvarle la vita, perciò temporali simili richiamavano i suoi ricordi a quella notte, impedendole di fare sonni tranquilli.
Rumplestiltskin aveva lasciato da qualche ora la stanza per andare al negozio di pegni, lo aveva sentito vestirsi, e posarle un bacio sulla fronte prima di uscire. Si riaddormentò subito dopo, vinta dal sonno, nella parte di letto di Rumple, solo cosi, si sentiva al sicuro, anche se lui non c’era.
Si riscosse improvvisamente solo quando suonò la sveglia. Aveva la fronte imperlata di sudore, e le mani che le tremavano. I ricordi di ciò che aveva appena sognato fluivano nitidi nella sua testa: correva nel bosco, inseguita da una creatura mitologica con la testa e il collo di un serpente e il corpo di un leopardo, cercava di sfuggirle, ma l’aveva quasi raggiunta. Dopodiché, tornò al mondo reale grazie a quel rumore infernale che solitamente non sopportava, benedicendosi mentalmente del fatto che quello, era solo un sogno.
Si mise a sedere, e si passò una mano tra i capelli sospirando sollevata. C’era qualcosa di così reale in ciò che il suo subconscio aveva appena immaginato, ma dopotutto non era qualcosa di concreto, quindi decise di non darci troppo peso.  Posò lo sguardo sul comodino alla sua destra, appoggiato in diagonale alla lampada, c’era un piccolo pezzo di carta ingiallito dal tempo, e una margherita di campo appena raccolta. Prese in mano il foglietto: “Cara Belle, sono andato al negozio di pegni a terminare l’inventario, hai dormito poco stanotte, spero di non averti svegliato. Riposati per bene. Tuo, Rumple.”
Sorrise debolmente mentre leggeva quelle poche frasi, e accarezzava la ruvida carta del foglio. Era ritornato dal viaggio nell’oltretomba da qualche giorno, e riaverlo accanto a se dopo tutto quel tempo, la faceva sentire di nuovo, completa e leggera.
Non ci pensò due volte, aveva voglia di vederlo. Scese di fretta dal letto indossando un vestito blu legato in vita da un cinturino marrone, e il cappotto.
Oggi non doveva lavorare in libreria, perciò colse l’occasione per fare una sorpresa a Rumple. L’aria a Storybrooke era ancora gelida ma Belle, aveva voglia di fare una passeggiata. La giornata era pressappoco soleggiata, e nonostante il vento, si poteva benissimo fare qualche passo. Il negozio di pegni stava a circa 20 minuti di distanza, e a metà strada si fermò un istante da Granny a ordinare la colazione. Quando Rumple era impegnato a lavoro su qualcosa d’importante, tendeva a trascurare non poco i suoi pasti, quindi, qualcosa da mettere sotto i denti e un buon caffè, era l’ideale.
Ordinò al volo un cappuccino con la cannella e un cupcakes alla vaniglia, poi un caffè nero e delle fette di pane tostato da portar via.
Altri dieci minuti circa di cammino, e si ritrovò davanti alla sua meta. Aprì la porta con un sorriso sproporzionato, e un tintinnio risuonò nel negozio.
“Rumple?” Disse con voce che lasciava trapelare un po’ l’emozione. “Rumple sei qui?”
Si guardò un attimo intorno, e solo allora si accorse dell’avviso sulla porta d’ingresso che recitava un marcato “Torno subito”. Deve essere uscito di fretta pensò Belle. Solitamente chiude la porta a chiave.
 Era leggermente dispiaciuta della sua assenza, ma l’avrebbe comunque aspettato impaziente nel retro bottega. Posò la colazione sul tavolo e si guardò intorno, in cerca di un disperato tentativo per passare il tempo. La sua attenzione cadde su un libro dalla copertina marrone, posato sul tavolo. Era decorato in ognuno dei quattro angoli, e il titolo scritto a caratteri macabri recitava “Mostrario”. Doveva essere una sorta di dizionario di mostri e creature di ogni tipo. In un attimo le balenò il sogno, o meglio l’incubo di stamattina. Prese dunque a sfogliare il libro, in cerca di un essere simile a quello immaginato da lei. I vari nomi erano disposti in ordine alfabetico con tanto di foto, descrizione e luogo d’origine. C’era davvero ogni genere di animale mitologico. Trovò risposta alle sue domande a pagina 234, dov’era spiegato un essere chiamato “Bestia Glatisant”, ovvero bestia latrante. Era identico a quello sognato da lei, stessa struttura, stesso sguardo penetrante. La leggenda narra che questa bestia si trovi nei pressi di Camelot, e che impavidi cavalieri come Percival, diedero la caccia a questo mostro per anni, inutilmente. Il suo nome deriva dal forte latrato che emette dal suo stomaco. Si rabbrividì mentre leggeva quelle parole. Stava per voltare pagina e continuare a leggere il seguito, ma un foglio di diverso spessore e colore emergeva dalle pagine rovinate di quel libro. Era ripiegato in quattro, su di esso c’erano scritti tutti i nomi dei vari signori oscuri susseguitosi negli anni. Belle pensò che fosse servita a Rumple per sconfiggere l’oscurità di Emma e di Uncino qualche mese fa, infondo, cosa c’era di meglio di una lista di oscuri per riuscire a ricacciarli tutti nell’oltretomba una volta resuscitati? Studiò con attenzione la pergamena, doveva essere dotata di magia, in quanto alla nascita di un nuovo oscuro si rinnovava da se. Trovò tra i vari nomi quello di “Rumplestiltskin” in seguito quello di Emma Swan e Capitan Uncino e infine, di nuovo, Rumplestiltskin. Avvertì una morsa al cuore. Quella pergamena veniva dalle terre di Anvolea. Ricordava perfettamente quel giorno in cui aveva stipulato l’accordo per salvare la sua terra in cambio della libertà. Nella strada verso il castello oscuro, Rumple si era fermato a raccogliere della corteccia di Brussonetia papyrifera, una rara specie di arbusto che cresce solo nelle sue terre. Quello che si chiedeva ora, era il perché quella pergamena segnava di nuovo il nome di Tremotino, e perché era in quel libro.
“Belle, che ci fai qui?” Era cosi assorta nei suoi pensieri da non aver nemmeno udito il campanello della porta suonare.
“Rumple…” Le parole le morirono in gola. Il suo sguardo sorpreso guizzava dalla pergamena all’uomo davanti a sé. “Che cos’è questo?” Chiese infine trovando un po’ di forza.
“Belle…” Rispose con voce flebile.
“Conosco questa pergamena. Hai raccolto la corteccia da cui proviene ad Anvolea con me.” disse amareggiata.
“Lo so, mi è servita qualche tempo fa durante lo scontro con Uncino.” Rispose avanzando di qualche passo verso di lei.
“Conosco i poteri di questa carta, genera lettere da se. Perché, porta di nuovo il tuo nome?” La sua voce evidenziava una punta di rabbia e amarezza.
“Belle posso spiegarti!” La ragazza fece qualche passo indietro, visibilmente sconvolta da ciò che aveva appena appreso.
“No!” Sbottò sorprendendo pure se stessa per il tono che aveva appena usato. “Non c’è nulla da spiegare! Mi hai mentito… di nuovo!” Aveva lo sguardo perso nel vuoto, gli occhi lucidi e un’espressione ferita sul volto.
Lui conosce bene quell’espressione, è la stessa che ha ogni volta che la delude.
“Belle per favore, lascia che ti spieghi.” Allungò la mano verso di lei, ma la ragazza indietreggiò.
“Tu hai scelto di nuovo il potere a me…” Il suo tono arrabbiato, ora lasciava spazio a un’affermazione incrinata.
“Io non ho mai scelto il mio potere a te. Sei sempre stata la mia priorità su tutto. Belle, ti prego…”
“Rumple, basta! Il fatto è che io non sono abbastanza. Sono in secondo piano. Puoi vivere senza di me, ma non senza il tuo potere.” Al pronunciare quelle parole, una lacrima le scese lungo il volto. Una cosa è pensarlo, un’altra è affermarlo ad alta voce rendendosi conto dell’autenticità dei suoi pensieri.
“Belle no…” La voce di Rumple, era leggermente tremante. “Non dire questo…”
“Rumplestiltskin… avevi tutto. Eravamo felici insiemi, tu eri diventato un’eroe… Che cos’ha in più il potere che io non posso darti? Perché, la felicità che cerco di darti io, non è abbastanza?”
“Ti stavo perdendo Belle. La felicità che mi davi tu non c’era più. Ero debole, senza un motivo per cui andare avanti. E l’oscurità ha sfruttato la mia debolezza.”
“No Rumple. Pensaci. Se io non ero più con te, era per via di quell’oscurità che avevi sempre preferito a me. Ed anche stavolta, hai fatto quella scelta.” Un insieme di emozioni le attanagliava il cuore, mentre altre lacrime continuavano a scendere copiose.
“Belle no…” Provò nuovamente ad accarezzarle una guancia ma lei si ritrasse.
“Sono stanca di essere la tua seconda scelta. Avevo solo bisogno di te per stare bene. Ti ho perso di nuovo.” Affermò delusa.
“Posso cambiare Belle. Non mi hai perso.” Gli occhi di Rumple cominciarono a inumidirsi.
“Tu non cambierai mai. Hai fatto la tua scelta. Non posso continuare a restare, le tue bugie finiranno per distruggere anche me.”
“Hai ragione. Ti ho mentito. Non volevo farti stare male di nuovo per colpa mia.” Disse rendendosi conto di ciò che le aveva appena fatto.
“Avrei preferito subito la verità. Ora è troppo tardi.”
“Scusami Belle… sono un codardo. Avevo bisogno della mia oscurità.” Rispose con il capo chino.
“Non ti scusare. Ripeto, hai fatto la tua scelta e non ti biasimo, ma Rumple non puoi avere entrambi.”
“Che vuoi dire?” Alcune lacrime presero a scendere copiose pure sul suo volto.
“Sono stanca di dover combattere contro la tua oscurità. Perderò sempre. Non ce la posso fare. Ami troppo il tuo potere, e non posso scottarmi ogni volta che realizzo di nuovo questa cosa. Andrò a Boston, ho bisogno di un po’ di tempo per me. L’autobus dovrebbe passare tra qualche ora. Ti auguro di stare bene Rumple”
“Belle… non te ne andare” Le accarezzò la spalla con una mano, mentre alcune lacrime continuavano a rigargli il viso.
“Non posso, ho già perso troppo. Ho bisogno di starti lontano almeno per un po’. Almeno finché continuerà a fare così male.”
“Ti prego…”
Quelle erano le ultime parole che Belle aveva sentito, prima di correre fuori dal negozio, lasciando il nuovo signore oscuro in piedi nella stanza, a fissare la porta, con un vuoto nel cuore, e la colazione sul tavolo.
Dentro il sacchetto c’era un biglietto: “So che di solito trascuri i tuoi pasti, ma un buon caffè e del pane tostato con del miele, ti farà di sicuro bene. Mentre a me farà di sicuro bene vederti.”  Guardò con attenzione il foglietto, notando la calligrafia ordinata di Belle. E proprio in quel momento si accorse che il vuoto che il suo potere riempiva, non era nulla in confronto a quello che Belle gli aveva lasciato.
 
 
Angolo autrice:
Buon salve ragazzi/e.  Ecco a voi il primo capitolo di “Empty Heart”.
Dopo aver realizzato della nuova oscurità di Rumple, ho deciso di scrivere questa storia. Devo dire che ci sono rimasta molto male, perciò ho cercato un modo per affrontare l’argomento qui. Spero che la storia sia scritta bene e che vi faccia immaginare le scene che ho provato a descrivere. Sinceramente è la mia prima Rumbelle, quindi spero che possa piacere. In caso contrario accetto qualche consiglio. Grazie di cuore a chi l’ha letta ed è arrivato/a fin qui.
Cercherò di pubblicare un capitolo a settimana, spero di trovare del tempo tra scuola e lavoro per scrivere u.u il giorno che ho fissato per pubblicare è il lunedì quindi, se tutto va bene, ci vediamo la prossima settimana.
A presto <3
_Angels
 
 

 
   
 
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