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Autore: 9MssHaruKaze6    20/03/2016    1 recensioni
Si dice che alcune persone siano legate insieme dal filo rosso del destino, per quanto possa sembrare assurdo, è bello pensare che semplicemente potrebbe anche essere vero. Magari in un primo momento non ci si rende conto delle cose... ma prima o poi tutto si mette al posto giusto.
...
Era strano che si comportasse a quel modo, di solito era anche troppo diretto con le persone ma in quel momento c’era qualcosa che lo bloccava e non aveva la più pallida idea di che cosa potesse essere. Mentre continuava a scervellarsi, con lo sguardo verso il basso, senza preoccuparsi di dove stesse andando, urtò “ stranamente” contro qualcuno che gli stava di fronte e ( meno male che ci aveva pensato il destino) quella persona era proprio Hinata.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Ino, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 20 ~ Un raggio di sole in una giornata di pioggia ~

 

Quel mese, quei giorni, quel... giorno... era arrivato.

Come vola il tempo...

Questo fu il suo primo pensiero quella mattina.

Erano già trascorsi 11 anni ma.... per quanto ci provasse, ogni anno, in quei giorni, si sentiva sempre allo stesso modo; sentimenti come rabbia, frustrazione, dolore... lo invadevano completamente e poi, come se non bastasse un fastidioso e incessante ticchettio fu la causa del suo risveglio. Stava piovendo, proprio come quella volta.

...Che coincidenza eh? Si disse fra sè, in modo sprezzante, come se volesse offendere il destinatario di quelle parole, ma chi... chi poteva mai essere il destinatario?

Si rigirò nel letto, prese il cuscino e se lo mise sopra le orecchie per non dover sentire quel rumore. Niente, era proprio fastidioso.

Si alzò e prese l'ipod, si mise le cuffie... una canzone a caso andava più che bene, l'importante era che non sentisse quel rumore.

Per fortuna non era un giorno di scuola, non aveva alcuna voglia di farsi vedere così ma non ci sarebbe andato in ogni caso. Oggi era il suo momento di lasciarsi andare... domani sarebbe tornato il solito allegro e sorridente Naruto ma oggi... era solo Naruto.

 

A mezzogiorno inoltrato decise di alzarsi. Mentre pranzava, un pensiero continuava ad occupargli la mente o meglio... un'espressione, un'espressione triste. Voleva togliersela dalla testa ma non ci riusciva.

Hinata... mi dispiace... pensò con un profondo rammarico.

Mangiò qualcosa veloce, sistemò la casa e uscì. Sarebbe poi passato dal fioraio a comprare dei fiori, i preferiti della sua mamma, quelli che, per quei pochi ricordi che aveva, non mancavano mai nella loro casa. Erano dei Girasoli, chissà perché poi..., si era sempre chiesto. Gli venne in mente il suo viso sorridente e involontariamente comparve un debole sorriso anche sul suo volto. Aveva tante cose da raccontargli...

 

                                                                                          ~ · ~
 

Naruto era strano, in questi giorni non era più lui; quando parlavano la sua attenzione era rivolta altrove, era assente, distaccato pur rimanendo accanto a lei... e questo la rendeva ansiosa. Per quale motivo non si confidava con lei? Si dicevano tutto, sempre. Perché quella volta era diverso?

Per via del suo carattere insicuro iniziò a pensare che potesse essersi stancato di lei ma lui non era quel genere di persona che si comporterebbe in questo modo e poi fino a una settimana prima andava tutto bene! Si sentì una sciocca anche solo per averlo pensato, come sono egoista... sto pensando solo a me stessa... ma davvero non sapeva dove sbattere la testa, non riusciva a capire il motivo del suo comportamento, avrebbe tanto voluto aiutarlo ma come poteva se lui la teneva a distanza. Al termine delle lezioni tornava subito a casa e sempre con una scusa banale – sorrise tristemente - non sa proprio mentire... pensò. Vederlo così la rendeva terribilmente triste ma soprattutto continuava a chiedersi perché non ne volesse parlare con lei. Forse, anche se era la sua ragazza, non per forza doveva renderla partecipe di tutto ciò che lo riguardava... lo capiva e non era così presuntuosa da prendersela per questo... solo che... si sentiva così impotente e si odiava per questo.

Erano tre giorni che si comportava in questo modo e per tutto questo tempo, per quanto con tutta se stessa volesse sapere, non riusciva a trovare il coraggio di chiedergli spiegazioni. Se avesse voluto, me ne avrebbe già parlato... continuava a rispondersi amareggiata. Provò a chiedere spiegazioni a Sakura e scoprì che in questo periodo Naruto si comportava sempre in questo modo, tutti gli anni, da quando erano morti i suoi genitori. Non ne aveva mai voluto parlare apertamente con loro ma non c'era bisogno di alcuna giustificazione. Solo una volta lei e Sasuke provarono a parlargli dicendogli che per qualunque cosa avesse avuto bisogno, loro erano li per lui, " volevamo solo aiutarlo a superare tutto, ma non voleva sentire ragioni... è sempre stato troppo testardo e orgoglioso... è sempre pronto ad aiutare gli altri ma quando si tratta di lui, tiene tutti a distanza..." le disse con una nota di malinconia nella voce. " Più di stargli vicino e volergli bene non sapevamo che altro fare, non ci permetteva di fare altro ma...ho sempre pensato che prima o poi sarebbe riuscito a confidarsi con qualcuno e in quel momento sarebbe stato pronto a superare tutto... e sono convinta che quella persona sia tu. "

Le sue parole erano più sincere che mai ma ciò che più le diede da pensare fu quello che le disse prima di salutarla " Ora tocca a te" .

E allora si convinse... non doveva darsi per vinta, se c'era qualcosa che lo turbava lei lo avrebbe aiutato. Per qualche motivo aveva deciso di non dirle niente ma non le importava... tutti hanno bisogno di aiuto, anche se non lo chiedono esplicitamente. Era il momento di ricambiare il favore. Aveva promesso a se stessa e a Sakura che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui, qualunque cosa. Ma soprattutto lo aveva promesso a lui.

 

                                                                                                ~ · ~

 

<< Ciao mamma, ciao papà >> disse, poggiando i fiori che aveva appena comprato sulla loro tomba.

<< Come state?... >> andava a trovarli solo una volta all'anno, solo in quel giorno. Non perché non avesse tempo o per altro, solo che... a lui andava bene così, riusciva a sopportarlo per un giorno. Così iniziò a raccontargli dei suoi nuovi compagni di scuola, del suo "trasloco" nella loro vecchia casa dopo aver fatto una fatica incredibile nel convincere il fratellone a lasciarlo andare perché ... ora era abbastanza grande da badare a se stesso, non doveva più preoccuparsi per lui. E nemmeno loro avrebbero dovuto.

<< ... anche quest'anno penso che sarò promosso, ho faticato ma ce la farò – rise, pensando che suo padre sarebbe sicuramente molto orgoglioso del suo impegno - Sakura e Sasuke, anche loro stanno bene... - Sasuke...- però l'anno prossimo... non riusciremo a diplomarci insieme perché Sasuke a breve... se ne andrà... suo fratello sta molto male e capisco perfettamente la sua decisione di raggiungerlo però... sarò sincero, almeno con voi ... mi mancherà moltissimo... è il mio migliore amico dopotutto, anzi, lui e Sakura in questi anni...sono stati come la mia famiglia, insieme al fratellone... >> Era la prima volta che parlava di questo a qualcuno e la verità era che dirlo ad alta voce faceva ancora più male e lo rendeva più vero che mai. Avrebbe voluto urlare... perché, perché anche lui aveva deciso di lasciarlo!? Era il suo migliore amico, dannazione!

Quanta fatica avevano fatto lui e Sakura per far si che diventassero amici e poi, senza neanche accorgersene, erano diventati inseparabili. Era come un fratello e in fondo al suo cuore... lo detestava... detestava il fatto che fra poco gli avrebbe lasciati. Ma ormai aveva capito che niente rimane per sempre...

Però c'era qualcosa, come un presentimento o una speranza. Non sapeva come definirlo ma era convinto, che non sarebbe stato un addio... almeno così sperava, nel profondo del suo cuore.

Non ne aveva mai parlato a nessuno, nemmeno con Hinata... Hinata, Hinata... HINATA!

Bastò un secondo.

Quella giornata fin dalla mattina era stata uno schifo, aveva accumulato così tanti sentimenti che sarebbe esploso da un momento all'altro. Era triste, nervoso, arrabbiato, si sentiva come se niente potesse calmarlo, potesse alleviare la sua frustrazione... niente che potesse dargli un minimo di gioia e poi... gli venne in mente il suo sorriso e si sentì meglio; come un timido raggio di sole che si insinua tra le nuvole per illuminare anche solo una piccola parte di terra oscura che non aspettava altro che un po' di sole.

Lei era quello, per lui. Il suo raggio di sole.

Bastò un secondo per ricordarselo.

<< Mamma, Papà! Non vi ho detto la cosa più importante, ho trovato il mio raggio di Sole! Vi prometto che tornerò a parlarvi di lei ma ora... devo andare! E non preoccupatevi...io starò bene! >> gli salutò e corse via. Magari un giorno, sarebbe potuto tornare anche insieme a lei.

Qualcosa dentro di lui era cambiato.

 

Che sciocco che era stato! In questi giorni si era comportato esattamente come tutte le altre dannatissime volte... ma le altre volte lei non era al suo fianco, come aveva potuto dimenticarsi di questo! Si era promesso che non si sarebbe più fatto sopraffare dal dolore... si certo, solo belle parole.

E pensare che era stato lui stesso a dirle che ce l'avrebbe fatta solo se lei fosse rimasta al suo fianco, e invece ... era stato il primo a tenerla a distanza... che diavolo stava facendo!! Si vergognava terribilmente per questo, come avrebbe potuto guardarla ancora negli occhi... e poi quelle scuse patetiche che si inventava per tornarsene a casa! Tutto questo dimostra quanto io sia ancora debole e ingenuo... Pensavo davvero di riuscire a superare tutto da un momento all'altro? Non in questo modo sicuramente, e da solo per giunta?! Non voleva che lei vedesse questa sua debolezza ma... allo stesso tempo doveva averla ferita con questo suo comportamento... che idiota!!

Si era comportato da vigliacco egoista non condividendo i suoi sentimenti con lei... e aveva permesso che il suo bellissimo sorriso si spegnesse per colpa sua. Come aveva potuto? Non voleva che lei vedesse quanto in realtà fosse debole, nonostante tutto quello che le aveva premesso?! Quanto fosse patetico il suo atteggiamento, perchè dopo 11 anni... non poteva più comportarsi così... non doveva più scappare.

Pensava di essere adulto ormai, ma in verità... lui era ancora semplicemente un ragazzo. La maggior parte della sua vita l'aveva vissuta senza i suoi genitori per cui come poteva sentire la mancanza di una famiglia, senza avere abbastanza ricordi per cui stare male? Eppure lui gli aveva e allo stesso tempo non sapeva bene che cosa significasse avere una mamma e un papà ma... quando stava con Hinata si sentiva come se... l'unico suo pensiero fosse quello di renderla felice, di proteggerla e forse era questo che provava suo padre quando guardava sua madre, quando guardava lui. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per non vedere più sul suo viso quell'espressione triste. Perchè lei, era il suo raggio di sole e un raggio di sole deve illuminare.

Doveva andare da lei e spiegarle tutto.

 

La prima cosa che pensò una volta allontanatosi dal cimitero fu di prendere il cellulare e chiamarla. Guardò nella tasca del giubbotto, dei pantaloni...niente non c'era, lo aveva dimenticato a casa. Dannazione! Iniziò a correre come un forsennato, incurante della pioggia che da un po' aveva ripreso a cadere, per arrivare a casa il prima possibile per prendere quel dannatissimo telefono. Svoltò l'angolo ansimante, finalmente era arrivato ma poi si bloccò e sgranò gli occhi.

Lei era li.

Ferma sul portico di casa sua.


 


 

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Eccomi qui! 20 esimo capitolo! Che dire, riuscire a superare alcune cose della vita è davvero dura ma se si è insime a qualcuno diventa tutto meno complicato. Finalmente è riuscito a capirlo il nostro Naruto. Spero che vi sia piaciuto questo capitolo e cercherò di pubblicare il continuo molto presto. Non sono così cattiva da lasciare un discorso a metà bwahaha

Un saluto e alla prossima! ;) 

   
 
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