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Autore: Jong_Key    21/03/2016    5 recensioni
Gli aveva detto chiaramente che “un vaso rotto non potrà mai tornare come prima”
Frase vera, senza dubbio, ma loro si amavano.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Limit to your love.

 





Si può dire che l'amore è altalenante.
Un sentimento troppo complesso per una persona come me.
Forse, un sentimento troppo complesso e basta.



Quel giorno pioveva. Una giornata fin troppo scura per essere un giorno di inizio marzo.
Kibum era seduto sul divano con una scatola di cioccolatini mezza vuota accanto a sé.
I messaggi che lesse di lì a poco gli fecero contrarre il viso. Le espressioni sul suo volto erano indecifrabili.
Gli aveva chiesto di parlare con lui, una sola chiamata...
...la semplicità disarmante con cui erano finiti a scriversi in quel modo, gli fece arricciare le labbra in un'espressione quasi buffa.

No, esco

“Cinque minuti per parlare con me non li hai?”

Non sono cinque minuti”

“Posso sapere perchè mi stai trattando così? Non credo di meritarlo”

Così come?”

Kibum sorrise senza nemmeno rendersene conto. Si passò una mano fra i capelli biondi, sottili. Possibile che non se ne stava accorgendo? Possibile che non se ne accorgeva mai?
Quel modo così distaccato e risoluto...davvero non lo stava notando?

“Il tuo schifoso ragazzo vuole parlare con te da due settimane ma non è mai e sottolineo mai possibile. Almeno non dirlo in quel modo!”

Il mio carattere è questo, se non ti sta bene non è colpa mia.”

“Grazie per avermi fatto piangere di nuovo...
Ci ho provato in tutti i modi! Ho perso sangue, fiato, ci ho messo tutto quello che potevo metterci per stare con te!”

Non stiamo insieme”

Gli occhi dal taglio sottile di Kibum si sgranarono appena, ma per qualche strano motivo non riuscivano ad essere del tutto sorpresi.
Il loro era un rapporto un bel po' complicato. Tutto contro, società abbastanza ostile, destino pure alquanto stronzo, quei chilometri che li dividevano.
Esistevano distanze maggiori, certo, eppure.
Il loro amore era così forte da abbattere qualsiasi cosa.
Eppure.
Ad un certo punto, quando due persone iniziano ad abbattersi a vicenda, cos'è che bisogna fare, esattamente?
Il loro amore era così bello da fare invidia. In giro ci sono coppiette che si tradiscono alla prima occasione, coppiette con il cuore sereno e la faccia sporca di menzogna e disonestà.
Loro erano diversi.
Loro si amavano sul serio, loro non erano impregnati di bugie e falsità. Il loro cuore non era sereno.
Il loro cuore era un campo di battaglia.

Non avevano ancora una certa autonomia e indipendenza, non si vedevano spesso, ma quando lo facevano... Dio.
Ultimamente poi, le volte in cui riuscivano ad incontrarsi e ad organizzarsi per stare insieme, erano diminuite.
Jonghyun lavorava, era impegnato, Kibum, in cerca di un lavoro accettabile, era sospeso su un filo sottilissimo, cercava di non cadere.
La vita che però continuava a scorrere e le incomprensioni ad aumentare.
Ormai litigavano spesso, ormai litigavano troppo, però si amavano.
È questo quello che contava, no?
Entrambi con dei caratteri difficili...Jonghyun ci stava male, Kibum piangeva troppo, ma cercava comunque di assecondarlo e giustificarlo ogni volta.
Ogni volta, ma soprattutto ultimamente, ci passava su, perchè alla fine, quando Jonghyun non voleva o non riusciva davvero a capire nemmeno dove e perchè aveva sbagliato, era l'unica cosa da fare.
Troppe vicende successero, tra quei due, per essere raccontate in modo semplice e scorrevole.
Però ora Kibum si trovava su quel divano con il cellulare stretto tra le mani e Jonghyun sembrava, ancora una volta, essere un'altra persona. Una persona che aveva poco a che vedere con il Jonghyun di cui Kibum si era innamorato.

Si alzò in piedi, le dita tremavano. Sentì che quella volta, l'ennesima, si era davvero spezzato qualcosa.
Scrisse, a momenti non sapeva nemmeno lui cosa ma al tempo stesso il significato di quelle parole lo conosceva fin troppo bene.

“È per questo che finisce qui”

Non ho tempo ne voglia di discutere. Ho i miei problemi e non ho tempo da perdere”

A Kibum girò la testa. Era una relazione che stava finendo, ma quelle frasi non le meritava! Che diavolo aveva fatto di così tremendo per meritarsi delle parole del genere, poi?

Circa due settimane prima, dopo l'ennesima discussione, dopo l'ennesimo comportamento poco corretto di Jonghyun, Kibum ci stava ancora provando perchè lo amava.
Aveva persino provato a non farsi sentire per qualche giorno, ma era stato inutile perchè Jonghyun non lo cercò.
Pessimo, davvero pessimo segnale.
Segnale di uno sgretolamento già in corso, segnale di...
Come poteva, Kibum, restare con una persona che non lo cercava nemmeno? Se qualcuno non ti cerca è perchè sta bene senza di te, no?
Allora Kibum, naturalmente, invece di andare via, fece l'opposto.
Lo cercò lui. La sua dignità e il suo orgoglio gli chiedevano pietà, ma a lui poco importava.
Lo aveva pregato, lo aveva supplicato...per tornare con lui, perchè lo amava. Kibum amava Jonghyun, sul serio.
Ma il più grande gli aveva detto chiaramente che “un vaso rotto non potrà mai tornare come prima”.
Frase vera, senza dubbio, ma loro si amavano.
Così Kibum la accantonò.
E così, dopo varie suppliche e dopo le tante, troppe lacrime di quest'ultimo, avevano deciso di continuare a parlarsi ma senza stare insieme. Almeno per quel periodo.
Almeno così aveva deciso Jonghyun, forse più per pietà che per altro.
Almeno col tempo avrebbero forse ritrovato pian piano un equilibrio ormai perduto.
Almeno Kibum ci sperava, almeno ci credeva.
Si era impegnato, a fargli sentire tutto l'amore che provava...voleva riportarlo indietro nel tempo, a quando nessun litigio gravava sul loro cuore. Voleva fargli sentire che nonostante tutto, nonostante le incomprensioni, era la persona di cui si era perdutamente innamorato.
Perchè sì, Jonghyun si era perdutamente innamorato di Kibum.
Pensava di essere sulla buona strada, è per questo che quei messaggi non se li aspettava. È per questo che ci stava rimanendo così terribilmente male...

“Ci ho provato fino all'ultimo e quello che stai dicendo fa schifo! Hai perso una persona che ti amava davvero”

Pensa quello che cazzo ti pare”

Kibum invece di piangere, ora sorrideva. Amaramente, ma sorrideva.  Sorrideva perchè davvero non poteva crederci.
Si sedette di nuovo, ora stava diluviando.

“Ci ho provato con tutto me stesso
a starti accanto nonostante tutto
perchè ti amo, e mi sono sentito di farlo
ma questo comportamento non lo merito
di soffrire come un cane non lo merito”

“Nessuno ti ha detto di soffrire per me”

Lo avrebbe volentieri preso a calci adesso.

“E di piangere perchè tu mi tratti male non lo merito”

Cercava, nonostante la grossa situazione avversa, di intrattenere una conversazione decente.
Ma Jonghyun aveva toccato il fondo da un po'...
...e non sembrava intenzionato a risalire.

Non sono più il tuo ragazzo da due settimane”

“Una persona che non era “il tuo ragazzo” non ti stava vicino in queste due settimane!
Non hai fatto altro che allontanarmi”

Tu sei voluto restare”

Gli tremavano le gambe. E le mani...e le labbra. Ormai non ragionava nemmeno più.

“Già, ma è inutile restare con una persona che non vuole starci con te!”

Appunto, io non sono più il tuo ragazzo”

Credo proprio di odiarti”

Non è un problema mio”

Buona fortuna e grazie di tutto”

Buona fortuna? Al diavolo! Kibum avrebbe voluto dirgli “Vaffanculo stronzo! Spero che la tua vita faccia schifo.”
Da dove gli era uscito quel “buona fortuna”, poi?
Lo stava mollando in quella maniera, buona fortuna un cazzo.

Fu in quel momento che Jonghyun rispose con una semplice emoticon, quella di una manina che saluta, e fu in quel momento che Kibum scoppiò finalmente a piangere.

Manina
che saluta
a me...
a me!
davvero...
dopo tutto quello che abbiamo passato insieme...dopo tutto quello che...va a farti fottere Jonghyun...spero sul serio che...

Era, più o meno, quello che pensava Kim Kibum in quel preciso istante.
Ma quello che le sue dita scrissero su quel cellulare nemmeno tanto nuovo, fu un po' diverso dai suoi pensieri.

“Grazie per avermi fatto piangere ancora...
sappi che la ruota gira”

Tranquillo che per me è già girata”

 

 

***

 


Finì esattamente in quel modo, esattamente con quelle parole.
Fu lo stesso Jonghyun a premere su “blocca”, vicino all'immagine del profilo di Kibum, accanto al suo nome.
Ridicolo.
Buffo.
Da non crederci.
Quante volte avrebbe dovuto farlo, Kibum? Tante...ma non ne aveva mai il coraggio perchè lo amava, Jonghyun, lui.
Jonghyun, dal suo canto, aveva sempre fermamente sostenuto di non esserne capace. 
Avrebbe potuto 
fare tutto, ma “bloccare” Kim Kibum proprio no.
Strano e curioso il modo in cui le persone si comportano certe volte.

Corse nella sua stanza e iniziò a piangere come non aveva mai fatto.
Non per la quantità di lacrime che prepotenti presero a scendere sul suo viso, ma per il tipo di lacrime.
Era diverso.
Era estremamente rabbioso...quel tipo di lacrime.
Non credeva più in niente.
Non avrebbe creduto mai più in niente.
Prese un enorme scatolone e con le mani tremanti e gli occhi offuscati, iniziò a metterci dentro tutto ciò che aveva di Jonghyun in casa.
Una vecchia maglia di colore blu, ancora impregnata del suo profumo, stropicciata un po'.
I suoi tanti regali. Non amava le cose materiali, Kibum, ma Jonghyun di regali gliene aveva sempre fatti tanti.
Finiti tutti in un triste scatolo, che giurò di non voler mai più rivedere ma che poi andò a depositare in un angolino di casa.
Avrebbe dovuto buttarli, quei regali, forse?
Magari con il tempo, avrebbe trovato il coraggio di farlo.


Quello che gli faceva più rabbia, era il mancato rispetto. Perchè sì, bisogna aver rispetto di una relazione che sta andando in frantumi, bisogna, soprattutto, aver rispetto della persona che hai amato e che stai lasciando.
Jonghyun non ne aveva proprio avuto, di rispetto. Non ne aveva avuto neanche un po'.



I giorni passarono.
Kibum ci provò con le unghie e con i denti, con le braccia e il cuore e anche con la testa e i polmoni, a non affogare in quel mare di dolore e amarezza, a salvarsi, a tornare a riva.
Jonghyun non si sa.
Forse ci era affogato, lui, in quel mare di amarezza.
O probabilmente l'acqua salata di quel profondo mare non l'aveva mai nemmeno sfiorata.

 


Andrà avanti facilmente, fattene semplicemente una ragione.

 

Non può finire così.

 

Ormai è finita.
Non puoi gettare l'orgoglio e la dignità, cose che hai sempre ritenuto importanti e che non hai più da molto tempo, di nuovo. Stavolta poi, nemmeno servirebbe.

 

Lo so ma non può finire semplicemente così. Vendetta...ah...

 

Vendetta? Pensi che possa fregargliene qualcosa della tua patetica vendetta?

 

Quando mi vedrà con qualcun altro accanto penso di sì.

 

Non vorrai mai qualcun altro accanto, Kibum.

 

Allora lo ammazzerò. Per avermi amato per poi comportarsi in quel modo.
Non ci si comporta così con una persona che hai amato. Per essere stato terribile, per avermi fatto soffrire e piangere tanto.

 

Non lo ammazzerai.

 

Già.

 

Arrenditi.

 

Lo sono.

 

Cosa?

 

Arreso.

 

Hai sbagliato anche tu comunque.

 

Lo so, ho sbagliato tante cose...più di tutto, però, ho sbagliato ad amarlo troppo.
Incondizionatamente.
Senza limiti, senza freni.

 

Ti penti, quindi? Di averlo amato troppo.

 

No, non mi pento.

 

Rimpianti?

 

Assolutamente no.
Ma lui ne avrà.

 



Mi hai amato così intensamente...mi hai promesso troppe cose.
Troppi sogni, troppi progetti.
Ho ancora troppe frasi tue in testa. Frasi di quelle importanti, che a qualsiasi persona farebbero luccicare gli occhi.
Mi hai voluto, ma non hai saputo tenermi.
Mi hai voluto ma io probabilmente non ero abbastanza.
O forse non eri abbastanza tu.
Mi hai voluto così tanto eppure mi hai ferito così profondamente.
Mi hai voluto, ma non hai avuto nemmeno un briciolo di rispetto nel farmi uscire dalla tua vita.
Non mi hai fatto uscire, mi ci hai buttato fuori a calci.
Mi hai voluto, ma non hai saputo tenermi.
Mi hai voluto ma...
...oh, mi hai davvero voluto?

 



Aprì il frigorifero e tirò fuori del latte. Di solito lo riscaldava, quella volta invece bevve direttamente dalla bottiglia e quel liquido freddo scese velocemente giù per la sua gola.
Il cellulare, sul tavolo della cucina, vibrò e lui si affrettò a prenderlo. Lesse un messaggio di un tipo che gli faceva il filo da un po'.
Sorrise, quasi inespressivo, piatto, poi le dita sottili si mossero veloci e scrissero qualcosa, distrattamente.
Camminò piano verso la finestra, i raggi del sole gli illuminavano i capelli biondi, come fili d'oro.
È una bella giornata. Pensò.
Ho preso una devastante, enorme batosta. Pensò.

 









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Salve a tutti
Ahm, mi vergogno quasi per avervi proposto una roba del genere... 
Però ci tengo a precisare che tutto ciò è, purtroppo, frutto di esperienza personale e i messaggi di Jonghyun e Kibum sono, sempre purtroppo, tremendamente reali.
Avevo bisogno di scrivere, per lasciarmi molte cose alle spalle.
Potevo inserire questa breve fanfiction (senza una rigorosa trama) in un'altra sezione ma mi sono sentita di incarnare la mia storia proprio in Kibum e Jonghyun, perchè ci tengo particolarmente a queste due persone, e perchè semplicemente loro sono loro.
So che alcuni non capiranno, altri però probabilmente sì.
Mi scuso ancora, anche per l'eventuale poca chiarezza di questo scritto...per me non è stato per niente facile scriverlo, non è stato facile cercare di dargli un senso e non è stato facile raccontare in modo oggettivo, senza farmi prendere la mano.
Bene qui si tratta di una relazione a distanza, non ho mai letto di storie a distanza...(sempre in questa sezione intendo) perchè è ovviamente più semplice scrivere e parlare di un rapporto “normale”. Ebbene nella realtà esistono anche questi tipi di rapporti, vi invito semplicemente a leggere questa ff in chiave essenzialmente realistica.


Quando solo tu sai quello che hai passato con una persona, quando solo tu sai quello che hai fatto per quella persona, e quella persona poi ti lascia senza nemmeno un minimo di rispetto, sei un continuo oscillare di “voglio morire, la mia vita non ha più senso” e “devo assolutamente bruciargli la casa”

 

Vi saluto con questa dolcissima emoticon, esattamente quella mandata a Kibum. (volevo farvela vedere così che rendesse meglio)
thisss ---> (Amo fortemente questa manina <3 non è vero mi fa salire un senso di schifo che nemmeno immaginate ahah)

Vabbè me ne vado che sennò inizio a parlare a vanvera e forse nessuno si cagherà la storia quindi rischio di parlare da sola proprio ahaha


Ah, alla fine è semplicemente Kibum che parla e ragiona con se stesso. Kibum..povero..alla fine, siccome nonostante tutto ama ancora Jonghyun, è probabile che lo aspetti, è probabile che lo aspetti, almeno per un pò

Se vi è arrivato qualcosa, qualsiasi cosa, (anche un comprensibile senso di confusione ahah) mi piacerebbe molto saperlo. Quindi se avete voglia, sappiate che i vostri commenti li leggerò ;w;
Grazie

   
 
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