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Autore: ClosingEyes_    21/03/2016    1 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Spostatevi tutti! Portatemi una barella per favore!- disse Kagome urlando.

-Ma cosa diamine sta succedendo qui? Dottoressa perchè sta url..- lo specializzando capo si bloccò in un istante e ciò che vide lo scioccò.

Una donna sul letto con una freccia nel petto e Kagome che sanguinava dalla spalla, da far venire i brividi nella pelle a chiunque.

-Chiamate tutti i medici disponibili, le sale operatorie devono essere sgomberate ! Chiamate i Dottori Taisho , noi andiamo nella sala trauma 2! Muovetevi!- disse lo specializzando mettendosi i guanti e portando sia me che Kagome in due sale differenti.

Sembrò strano ma nonostante io fossi morta , è come se potessi assistere alla scena dall'alto , vedendo il mio corpo inerme su quella barella , il mio volto pallido e le labbra viola.

Andiamo non posso morire, non adesso, ho ancora tanto da fare!

Sango era ferma nell'atrio , con Tenseiga fra le mani e l'arco e frecce di Kagome.

Vidi Sesshomaru e Inuyasha andare verso di lei e non appena videro le armi fecero una corsa verso le sale dove eravamo ricoverate io e Kagome.

Quella messa meglio per fortuna era Kagome , bastava disinfettare la ferita, mettere due punti e una benda e il gioco era fatto , a me come minimo dovevano operarmi e non una volta sola.

Sesshomaru non appena mi vide fece una faccia a dir poco sconvolta: i medici cercavano i riportarmi in vita con il defribillatore ed è proprio in quel momento che la mia anima si legò di nuovo con il mio corpo.

- Uno, due , tre .. Libera!-

Aprì gli occhi di scatto , tossendo sangue da tutte le parti e la prima cosa che vidi fu il viso di Sesshomaru che manteneva la mia testa con le mani e mi parlava , anche se io non capivo molto.

-Rin sta tranquilla, andrà tutto bene- Sesshomaru mi accarezzava la testa, cercando di tranquillizzarmi ma lui era molto più provato di me.

-I-io t-ti sto facendo preocc-preoccupare..- dissi con quella poca voce che avevo nelle corde vocali.

-Non ti sforzare , adesso ti leviamo questa freccia dal petto e andrà tutto bene- disse Sesshomaru prendendo il gas anestetico.

-N-non men-mentirmi...- dissi prima di chiudere di nuovo gli occhi.


 

Troppo sangue , decisamente persi troppo sangue , tanto da non poter stare sveglia.

Quel maledetto, quell'essere infido e schifoso, mi ha trafitto il petto come io ho trafitto lui con la spada; il pozzo però almeno era purificato.

Non riesco a ricordare molto , durante l'operazione ero incosciente e credo che mi resterà una bella ferita antiestetica; ma non importa , l'importante è che io viva.

Forse non dovevamo andare da sole al pozzo, dovevamo avvisare Inuyasha e Sesshomaru; che grandi stupide!

Se non fosse stato per Kagome , sarei morta li sicuramente, bastava poco, se fossi caduta sulla freccia mi sarei uccisa da sola.

Proprio nel momento in cui ho trovato tutto , la mia infanzia , il demone che mi ha salvato la vita , ho ritrovato la mia pace e adesso vogliono portarmela via.

No Rin, non puoi mollare ora!

Ripresi man mano conoscenza, mi sentivo gli occhi quasi appiccicati, peggio di quando ci si appiccica col miele; la stanza dove mi trovavo era piena di apparecchiature o almeno per quanto io sia riuscita a vedere , considerando che non riuscivo nemmeno ad alzare la testa.

Lentamente girai il collo prima a destra: avevo una flebo di Fisiologica nel braccio, fin qua tutto normale , avrò perso molti liquidi.

Girai poi la testa verso sinistra e in quel momento mi venne un colpo : una sacca di sangue più grande di una busta di insalata , tipo quelle insaccate.

I miei occhi si spalancarono immediatamente, odiavo quelle sacche di sangue , già quando le mettevo io alle pazienti mi veniva una cosa nello stomaco, figuriamoci a tenerla nel braccio in prima persona.

Con il braccio destro tentai di alzarmi lentamente, per evitare capogiri: missione compiuta.

Mi posizionai con la schiena sul cuscino e cercavo di mantenere la calma mentre alzavo lentamente la veste in cui mi avevano “ imbacuccata”.

Non fu un bello spettacolo: avevo una benda enorme che partiva dal petto fino allo stomaco e un drenaggio conficcato al suo interno.

Rin mantieni la calma, sei un medico non dovrebbero farti “ribrezzo” queste cose no?pensai mentre toglievo la benda.

Un urlo mozzato dal fiato, i miei occhi si riempirono di lacrime; la mia ferita era enorme, piena di suture ma per fortuna non era stata chiusa male, opera di Sesshomaru sicuro.

Riposizionai la benda evitando di bagnarla con le mie lacrime e feci lunghi respiri per mantenere un briciolo di calma.

Per sapere la verità dovevo soffrire, per sapere la verità dovevo pagare un prezzo più alto della mia vita, rischiando di perdere tutto.

La testa mi girava tantissimo , tanto da non capire più il contatto con la realtà; lentamente il mio corpo si inclinò dal lato destro rischiando quasi di cadere.

Strinsi gli occhi, pronta a sentire il dolore forte e l'ago uscire dal braccio, ma qualcosa di estremamente morbido attutì la mia caduta , o meglio me la fece proprio evitare.

Aprì gli occhi e ciò che vidi furono dei capelli corvini , un braccio fasciato e la mia faccia spiaccicata in qualcosa di morbido e rotondo; sono sicura che quello era il seno di Kagome , solo lei lo aveva così grande!

Alzai gli occhi e notai che Kagome stava cercando di trattenere le lacrime , era quasi spaventata nel vedermi ricoperta di bende, flebo e drenaggi.

-Ka-Kagome..- dissi con un filo di voce

-Rin, ti sei svegliata finalmente, come stai?- mi chiese premurosa Kagome mentre mi sistemava sul lettino, stranamente ancora non mi aveva urlato addosso.

-Diciamo, ho visto quello che ho sotto le bende , ma almeno sono viva- dissi asciugandomi le lacrime.

-Sai, ti ha operato Sesshomaru e poi dopo è venuto Inuyasha. Non ha voluto far entrare nessuno specializzando! Aveva una faccia ferma ma si notava che il suo animo era molto turbato, io ho assistito da sopra perchè mi avevano già sistemato la spalla, Rin sei davvero fortunata ad avere un fidanzato come lui- disse Kagome accarezzando la guancia.

-Si è vero, mi dispiace solo che si sia preoccupato, sai prima di andare al pozzo mi ha detto per favore stai attenta ti prego, come se avesse già capito..- dissi riflettendo sulle parole di Sesshomaru.

-Sesshomaru non è stupido, lo avrà capito. Piuttosto si può sapere che ci fai semi seduta nel letto ? Stavi per andare a terra se non fosse stato per me!- disse Kagome rimproverandomi.

-Se non fosse stato per le tue tette..- dissi io ridendo.

-Rin non ridere che ti fai male!- disse Kagome mantenendomi il petto.

Effettivamente già parlare mi risultava difficile, figurati ridere; infatti mi faceva male il petto e sentivo la ferita pulsarmi.

-Kagome potresti togliermi la fisiologica e la trasfusione prima che mi metto ad urlare?- dissi guardando Kagome con occhi di pietà.

-Non ti lamentare oppure te ne metto due..- disse una voce proveniente dalla porta.

Già sapevo di chi si trattava, una voce calda e sensuale, ferma e glaciale: era Sesshomaru.

-Non fa altro che lamentarsi !..- disse Kagome allontanandosi da me- Lasciando il fatto che stava per cadere a faccia a terra!-

-Tu cosa?!- disse Sesshomaru posizionandosi davanti a me.

Era davvero provato , il suo viso era palesemente stanco, nonostante fosse un demone non aveva poi così tanta resistenza.

Aveva il camice tutto sgualcito, il che non era assolutamente da lui che era sempre tutto sistemato e pulito; portava gli occhiali, segno che i suoi occhi erano stanchi e si passava spesso una mano sulla tempia , come se avesse mal di testa.

-Senti io ho provato a mettermi seduta e la testa ha iniziato a girarmi che ci posso fare!- dissi mettendo il finto broncio.

-Kagome puoi lasciarci soli per favore?- disse Sesshomaru mettendosi le mani nelle tasche del camice.

-Si signore!- disse Kagome e lasciandomi la mano andò verso la porta per poi uscire.

Eravamo soli, io e lui nella stanza , con un lieve silenzio accompagnato dalle apparecchiature che segnavano, ovviamente, che ero viva e vegeta.

Mi osservava, quasi fissava ogni singolo centimetro dell mia pelle per accertarsi di non aver combinato qualche danno , pretendeva la perfezione in tutto , persino nelle sue operazioni; ma bene che sia così, un medico deve essere così!

Quasi mi sentivo imbarazzata, i suoi occhi mi scrutavano critici, come se stessero per dire qualcosa, mi voltai dall'altro lato, non riuscivo a mantenere il confronti con quei occhi color oro liquido eppure così glaciali.

-Rin come ti senti?- disse Sesshomaru avvicinandosi a me.

-Dottore sto bene la ringrazio di avermi salvato la vita.- dissi prendendolo in giro.

-Rin finiscila! Non è stato per nulla facile toglierti quella freccia..- disse Sesshomaru guardandosi le mani- queste mani sono entrate nel tuo petto, hanno toccato il tuo sangue, lo stesso sangue che sfiorai quando tu eri inerme nel sentiero dove ti avevano sbranata; trovarti ora su quel lettino mi ha spaventato , eppure è difficile che io mi spaventa per così poco, ero sicuro di poterti salvare ma ho vissuto un momento della mia vita che pensavo di non dover più ripetere..-

-Sesshomaru vieni qui..- dissi facendo segno di sedersi accanto a me.

Presi le sue mani delicatamente, sembravano dei cristalli, perfette in ogni dettaglio , a differenza delle mie che sembravano peggio di quelle di un muratore.

Portai quelle mani affusolate sul mio petto e chiusi gli occhi, beandomi di quel contatto , quasi forzato.

-Con queste mani mi hai portato in vita, hai impugnato Tenseiga e mi hai portato via dal regno dei morti. Con queste mani mi sei venuto a prendere nell'aldilà quando tua madre mi spedì nell'oltretomba..- incominciai a ricordare, il tocco di quelle mani rendevano la mia mente più lucida e chiara.

-Rin ma allora ricordi?- disse Sesshomaru stringendo le sue mani fra le mie.

-Ricordo poco ma forse è stata proprio Tenseiga a farmi tornare la memoria.Tu con queste mani mi hai salvato sempre e ora lo hai rifatto e non so ancora quante volte io ti debba dire grazie, anche se sono un completo disastro..-dissi abbassando il viso, le lacrime scendevano copiose sulle mie guance.

Sesshomaru delicatamente mi portò una mano dietro la schiena e lentamente mi alzò , portando la mia testa sul suo petto. Mi strinse a se , non troppo per evitare di farmi male, mi guardò negli occhi e con un dito mi asciugò le lacrime.

La sua delicatezza mi rendeva la donna più felice dell'universo, era tutto così perfetto e così maledettamente drammatico.

Lentamente il suo viso si faceva sempre più vicino al mio, fin quando non erano qualche centimetro a separare le nostre labbra.

Poggiai la mia mano sul suo petto e in un attimo le mie labbra furono su quelle di Sesshomaru, schiuse in un bacio dolce e lento ma ciò durò poco perchè ancora non ero molto in forma e non riuscivo a stare semi seduta per tanto.

Sesshomaru mi fece stendere lentamente sul lettino, aggiustando il cuscino dietro di me ; sembravo proprio la sua bambina, si prendeva cura di me in ogni dettaglio.

Mi sorrise, dio come era bello il suo sorriso. Non capitava spesso che lui sorridesse ma le volte che lo faceva era sempre bellissimo.

Mentre mi toglieva le flebo da entrambe le braccia, cominciò a ridere , senza motivo: la sua risata riempiva quella stanza, quasi come se fosse la luce alla fine del tunnel.

-Perchè ridi?.- chiesi curiosa.

-Perchè mio padre ha detto che davanti a lui ti sei fatta rossa come un peperone.- disse cercando di trattenere la risata.

Al ricordo di quel piccolo incontro nello studio di Sesshomaru con il padre, le mie guance ritornarono rosse come due pomodori e di istinto mi coprì queste con le mani.

-Un puro e semplice caso! Mi ha sorpreso dal nulla e..- non sapevo nemmeno più cosa dire.

-Rin per cortesia , non ti giustificare- disse Sesshomaru sedendosi sulla poltrona e continuando a ridere.

-Smettila di ridere!.- dissi rossa dalla vergogna.

-No è troppo divertente! Non ridevo così da tempo! Possibile mai che un vecchio come mio padre ti fa questo effetto?..- disse Sesshomaru guardandomi da dietro alla sua frangia.

-Prima cosa non mi ha fatto nessun effetto, seconda cosa non è vecchio, anzi pure se lo fosse sembra un ragazzo! E ringrazia perchè tutta la tua bellezza l'hai presa da tuo padre!..- dissi con le guance gonfie come una bambina.

-Ah allora lo ammetti che ti sei imbarazzata!- disse Sesshomaru puntandomi il dito.

-Dettagli!Se tuo padre è bello che ci posso fare..- dissi voltandomi dall'altro lato.

-Suppongo che però io sia più bello no?..- disse Sesshomaru alzandosi dalla poltrona con il suo solito fare da spavaldo.

-Forse..- dissi e quando mi voltai notai che il viso di Sesshomaru era vicinissimo al mio e ovviamente diventai di nuovo rossa come un pomodoro.

-Vorresti dire che preferisci un vecchio a me?..- disse quasi offeso.

-Vecchio sei pure tu che campi in eterno, quanti anni hai scusa?..- chiesi guardandolo negli occhi.

-La mia vera età è 258 anni , ma all'anagrafe ne ho 30..- disse Sesshomaru alzando un sopracciglio; era palese, mi stava provocando.

-Wow come sei vecchio! Hai 5 anni in più a me all'anagrafe e 233 in più nella tua età demoniaca! ..- dissi mentre facevo i conti.

-Mio padre ne ha 679, fatti due conti!..- disse Sesshomaru dandomi un leggero bacio sul collo.

-E Inuyasha?..- chiesi, ormai ci mancava solo lui.

-Lui ne ha 135 , è il più giovane..- disse Sesshomaru spostandosi dal collo all'orecchio, provocandomi sussulti da ogni parte del corpo.

-Il fascino degli adulti colpisce..- dissi ormai presa da brividi per tutto il corpo.

-E i bocconcini giovani come te sono una delizia..- disse Sesshomaru sussurrando all'orecchio- se non stessi così conciata male, probabilmente avrei già chiuso la porta della stanza a chiave..-

-Dovrai aspettare mio caro , almeno che le ferite si rimarginano..- dissi allontanandolo piano da me.

-Potrei curartele direttamente con il potere demoniaco ma forse è meglio far sviluppare la guarigione naturale umana..- disse Sesshomaru osservandomi- resta di fatto che anche così sei decisamente un bel bocconcino..-

-Mi vuoi per caso mangiare?Non sono molto appetitosa..- dissi incrociando le braccia al petto.

-Io penso il contrario...- disse Sesshomaru malizioso.

In quel momento la porta si aprì ed entrarono tutti : c'erano Kagome, Inuyasha, Sango,Miroku e per chiudere in bellezza mio suocero, non che il Dottor Taisho.

-Rin come stai? Sesshomaru ha fatto un bell'intervento sai?C'ero pure io..- disse Inuyasha soddisfatto, come se avesse fatto tutto lui.

-Sto bene grazie , almeno sono viva e vegeta , ho rischiato davvero tanto!.- dissi con un piccolo sorriso sulle labbra.

-Mi raccomando Rin non arrossire ora che vedi papà..- disse Sesshomaru ridendo.

Tutti incominciarono a ridere e io mi facevo sempre più piccola sotto le coperte.

-Andiamo Sesshomaru non la prendere in giro! Mi avrà scambiato per te , dopo tutto figlio caro la tua bellezza la devi a me !..- disse Taisho spuntando da dietro Kagome.

-Tranquilla Rin, anche Kagome spesso diventa un pomodoro rosso quando vede papà...- disse Inuyasha beccandosi uno schiaffo dalla fidanzata.

-Comunque Rin l'importante è che stai bene, scusami se non sono riuscita ad aiutarvi...- disse Sango guardando sia me che Kagome.

-Sango l'importante è che stai bene e che tutto si è risolto, ora ci tocca solo decidere se andare dall'altro lato , ovviamente quando Rin sarà guarita..- disse Kagome sorridendole e girando lo sguardo verso tutti come se aspettasse una risposta.

-La necessità per me di varcare quel pozzo è come la necessità di respirare, io vorrei rivivere i ricordi, non solo con i flash , so che è impossibile in parte perchè non sono più una bambina..- dissi osservando le mie mani.

-Considerando che c'era uno spirito maligno nel pozzo, significa che forse quel bastardo di Naraku non sia definitivamente morto. Può essere che questo Oinumo sia una sua reincarnazione.-disse Inuyasha guardando il padre.

-Avete combattuto voi contro questo Naraku, dovreste saperlo meglio di me se è definitivamente morto o meno, il fiuto non vi aiuta proprio ?-disse Taisho infastidito-C'è un fetore di demone da giorni che proviene da quel pozzo e nessuno a parte le ragazze e Miroku se ne sono accorti?-

-Mi sembra logico padre, non siamo più abituati a certi “odori”..- disse Sesshomaru guardando storto il padre.

-Resta di fatto che bisogna tornare nell'epoca Sengoku e ristabilire un ordine temporale, anche se questo potrebbe comportare con assoluta certezza la perdita del nostro attuale lavoro, perchè saremo costretti a restare li..- disse Taisho osservando i figli.

Ebbi un tuffo al cuore, cosa significava restare li? Avrei perso Sesshomaru ? A costo di sposarmelo me lo sarei tenuta stretto al cuore ,non potevo perderlo.

I miei occhi si fecero scuri, il mio stato d'animo da un minimo di gioia nell'essere viva, improvvisamente diventò cupo e triste e purtroppo tutti notarono questa cosa.

Ma Kagome mi diede una speranza in più per essere felice.

-Non è possibile attraversare il pozzo come facevo io già in passato?- chiese Kagome guardando Taisho, che però di risposta scuotè la testa.

-No Kagome , una volta attraversato non si torna più indietro, il pozzo sicuramente si richiuderà, per questo dico siete sicure?- disse Sesshomaru fermo e deciso.

-Abbiamo bisogno di riflettere questo è sicuro..- dissi cercando di mantenere la calma- Ci potete lasciare sole per favore?-

-Va bene..- disse Taisho chiamandosi i figli-Andiamo ragazzi, facciamo un giro di visite, torneremo tra un po per cambiarti il bendaggio-

Vidi i loro sguardi preoccupati puntarsi su ognuna di noi, ma quello peggiore fu lo sguardo di Sesshomaru, aveva capito che poteva perdere tutto , ma non tanto il lavoro quanto me..

Avrei deciso in quel preciso istante cosa fare della mia vita, se rinunciare al mio lavoro per un uomo che amo alla follia, oppure il contrario.

Appena uscirono , io , Sango e Kagome ci guardammo negli occhi per un minuto in completo silenzio, finchè Sango non interrompè quel silenzio così assordante.

-Io se sarà necessario andrò con loro, non posso e non voglio perdere Miroku per nessuna ragione al mondo. Lui sicuro vorrà andare dall'altra parte del pozzo , ha sempre detto che questa vita non gli è mai piaciuta , preferisce cento volte stare nell'epoca dove è nato..- disse Sango osservando i nostri sguardi.

Io e Kagome non sapevamo cosa dire o meglio non sapevamo a cosa dover rinunciare; era ovvio, Sesshomaru e Inuyasha in questo caso avevano la priorità, ma dove lo mettiamo tutto il lavoro, lo studio , la nostra passione?

Era una follia rinunciare ad entrambe le cose ma d'altronde non era possibile tenerle insieme; avremmo fatto i medici in un'epoca sottosviluppata e piena di cose che vanno contro le normali regole dell'epoca dove viviamo adesso?

Come lo mettiamo le condizioni igieniche?I medicinali, i ferri chirurgici e sopratutto come ci spostiamo da un villaggio all'altro con tutte quelle cose addosso senza il rischio di essere attaccate da briganti o demoni?

Sesshomaru e Inuyasha certo potevano scortarci ma non sempre dannazione!

Cosa dovevamo fare in quel momento era una bella incognita, meglio parlarne da sole.

-Sango ci lasci sole anche tu?Noi abbiamo un cruccio più grande da risolvere adesso..- disse Kagome sorridendo dolcemente alla sua amica. Lei aveva scelto già cosa fare, era inutile che stesse li.

Sango fece come le è stato detto e si avviò verso la porta, lasciando me e Kagome sole, tormentate dalle nostre future scelte.

-Kagome io non me la sento di scegliere adesso, se avessi solo saputo che questo era il “prezzo” da pagare, forse non avrei mai accennato ad aprire quel pozzo..- dissi triste e abbattuta.

-Rin cosa ne potevi mai sapere tu che queste erano le conseguenze, piuttosto ora dobbiamo decidere cosa fare, certo potremmo fare i medici la però..- la bloccai

-Impossibile Kagome , troppe cose andrebbero storto, già a partire dalle condizioni igieniche..-

-Rin non ti ricordi di quando insieme alla vecchia Kaede facevi nascere i bambini?- disse Kagome guardandomi con un piccolo sorriso- Già da piccola sapevi quello che volevi fare..-

-Davvero?? Io facevo nascere i bambini?- chiesi curiosa e stupita.

-Eri anche molto brava nonostante la tua piccola età..- disse Kagome pensando.

-Quindi in teoria se era possibile allora , è possibile anche adesso, ma dobbiamo rinunciare alle “comodità” e tornare alla “manualità” in tutto..- dissi io facendole notare le apparecchiature attorno a noi.

-Certo la tecnologia la non esiste nemmeno , vuol dire che dobbiamo riprendere la mano sulle cose basilari..- disse Kagome sedendosi sul lettino vicino a me e sbuffando.

-Ah vedi che ti scoccia ritornare al passato?- dissi ridendo ,vedendo la sua faccia disperarsi; se la contorceva fra le mani , come se non sapesse realmente cosa fare, un po come me.

-Io in questo momento sono solo sicura di voler stare con Inuyasha e costruirmi una famiglia con lui, il resto è relativo..- disse Kagome osservando il vuoto.

-Anche io vorrei questo con Sesshomaru, ma lasceremo il mondo dove viviamo adesso..- dissi quasi sicura di aver preso la decisione giusta.

-Io do le dimissioni oggi..- disse Kagome alzandosi dal letto- Io lo seguirò fino alla morte se è necessario..-

-Allora farò anche io così..- dissi ormai ferma e decisa della mia scelta.

-Rin ma ne sei sicura? Una volta fatto non si torna indietro..- disse Kagome sorridendomi, sapeva che stavo per dire la cosa giusta.

-Io non rinuncio a lui, non ce la faccio, ora che l'ho trovato sono disposta a perdere il resto, piuttosto che perdere il demone che mi ha salvato e riportato in vita , preferirei la morte piuttosto vivere senza di lui..- dissi tutto di un fiato.

In quel momento entrarono tutti, con le facce curiose di sentire un verdetto, se si fosse conclusa li la loro avventura , oppure se fosse continuata anche dall'altra parte del pozzo.

Io e Kagome ci guardammo di nuovo e dopo un lungo respiro, feci cenno a lei di parlare per entrambe, io non ne avevo per niente la forza, ero già abbastanza scossa dalla situazione.

-Abbiamo deciso: io e Rin riteniamo che stando qui, la nostra gioia sia parziale, nel senso che nessuna delle due è intenzionata a rinunciare all'amore che ci siamo costruite, ciò comporterà la perdita degli anni di duro lavoro e studio, ma nulla pesa quanto l'amore che proviamo per i nostri rispettivi fidanzati, nessuna delle due è disposta a perderli..- disse Kagome fermandosi e lasciando parlare me, che lentamente mi alzai dal letto poggiando la schiena sul cuscino , facendo una smorfia di dolore.

-Io non rinuncio al mio lavoro, possiamo pur sempre esercitarlo li, ritornando alla manualità e rinunciando alla tecnologia, ma mi va bene questo piuttosto perdere quello che ho appena trovato..- e con un lungo respiro dissi- Io mi dimetto, do le dimissioni-

Un silenzio tagliente investì la stanza, sotto lo sguardo stupito di tutti, nessuno se lo sarebbe mai aspettato che potessi dire quelle parole; Sesshomaru era a dir poco sorpreso e con lui anche Taisho che però stranamente sorrise.

Probabilmente ha vissuto un'esperienza simile anche lui , non conosco la sua storia.

Il cuore mi batteva forte nel petto, sia con gioia che con un po di malinconia, stavo davvero lasciando tutto per un uomo,anzi demone, che mi ha rapito l'anima .

Sembrò tipo la sensazione di quando ci si butta nel vuoto, senza sapere cosa si trova dall'altra parte, con la paura di non farcela , ma con l'adrenalina di averlo fatto e la consapevolezza di riuscirci in qualche modo.

L'amore forse è proprio questo, buttarsi nel vuoto ad occhi chiusi, senza sapere come andranno le cose, vivere in un continuo limbo, senza sapere il destino cosa riserverà, come andrà la vita, ma con la consapevolezza di averlo fatto, senza rimorsi, senza decisioni affrettate.

Sulla bilancia c'era l'amore come c'era la passione per il lavoro: inizialmente entrambi si eguagliavano, ma poi quando si incontra la persona che vale anche più di cento pazienti, improvvisamente il piatto della bilancia cambia, ciò che pesa in quel momento è proprio il cuore che prevale sulla ragione , sulla parte magari più giusta.

Ma cosa mi importava ormai, le esperienze le avevo fatte e sicuramente ne avrei fatte altre ancora, non sarebbe finita li.

-Questa è la tua decisione Rin, non possiamo fare altro che rispettarla..- disse Inuyasha rompendo il silenzio.

-Sesshomaru portala da te a casa e vai con lei, noi sappiamo il nostro dovere qual è , siamo demoni maggiori , prima di tutto dobbiamo proteggere il nostro regno , poi il resto..- disse Inu NoTaisho guardando i figli e poi me.

-Io credo che in questo momento sia la cosa più giusta , nonostante gli anni di studio, ho scelto questo lavoro solo per poter entrare nel sistema di quest'epoca, ma sicuramente mi manca impugnare la spada e indossare le mie vesti, io posso rinunciare a questo per tornare il demone che ero una volta e se Rin è d'accordo lo sono anche io..- disse Sesshomaru guardandomi negli occhi.

-Qualunque scelta tu faccia, io ti seguirò..- dissi sorridendogli.

Anche io stranamente sono d'accordo con Sesshomaru, anche se so che dovrò fare il più delle volte da aiutante alla mia ragazza..- disse Inuyasha sbuffando.

-Ei guarda che se non la finisci , ti faccio portare i sacconi di riso, altro che cestini!- disse Kagome ridendo e abbracciando Inuyasha.

La tenerezza di quella scena mi sciolse il cuore, già mi immaginavo tutti noi nell'epoca dove abbiamo scelto di vivere: Inuyasha e Kagome con due pargoli, le continue litigate per cose stupide e..

-Ah Inuyasha quindi posso rimetterti il rosario di Kaede?- disse Kagome maligna.

-No ti prego il rosario no ti scongiuro!- disse Inuyasha pregandola in ginocchio.

-Il rosario?- chiesi curiosa

-Si Rin, in pratica quando io e Inuyasha ci siamo conosciuti , all'inizio non era proprio un santo, anzi si ostinava a chiamarmi Kikyo, come la sua ex fiamma..- disse Kagome marcando il nome di quella donna con la voce- Allora Kaede mi diede il rosario da mettere al collo di Inuyasha e ovviamente nessuno a parte me poteva toglierlo, poi mi chiese di dire una parola per farlo andare a posto e io pensando che era un cane dissi A cuccia..-

Inuyasha d'istinto si mise le mani in testa, pronto a schiantarsi sul pavimento , ma stando senza rosario ovviamente non funzionava.

-E tutte le volte che questa malefica strega lo diceva, mi schiantavo a terra quasi a formare un fosso..- disse Inuyasha toccandosi la testa ripensando a tutte le botte che ha preso.

-Uh quindi se lo metto anche a Sesshomaru funziona?- chiesi curiosa e guardando maleficamente il mio ragazzo.

-Non ci pensare nemmeno donna!Non mi faccio mettere a cuccia da te sappilo.- disse Sesshomaru offeso.

-Allora meglio che non mi fai infuriare..- dissi e cominciai a ridere.

Al pensiero di vedere Sesshomaru schiantato a terra mi faceva ridere; lui demone maggiore messo sotto al pacchero da una semplice umana, sarebbe stato molto divertente a pensarci bene, un'ottima arma.

-Comunque ora non ci perdiamo in chiacchere, Sesshomaru fai come ti ho detto, io devo gestirmi le carte dell'ospedale..- disse Taisho uscendo dalla porta.

-Ragazzi , Ayame e Koga?- disse Kagome preoccupata- Non glielo abbiamo detto!-

-Ti preoccupi così tanto per il lupastro?- disse Inuyasha infastidito.

-Idiota!Vai a parlarci tu!- disse Kagome obbligandolo.

-A sto punto usciamo tutti, credo che Rin debba cambiarsi no?..- disse Sango guardando Miroku che proprio quello stava aspettando.

-Ma perchè Sango suvvia noi..- Miroku fu bloccato da uno sguardo glaciale di Sesshomaru che gli fece venire i brividi.

-Bonzo se vuoi vivere esci immediatamente come ti ha detto la tua donna..-

-S-si ehehe, Rin comunque complimenti ti sei fatta proprio una bella don..- Miroku si ritrovò uno schiaffo dietro alla nuca, dato ovviamente da Sango.

-Fuori!- disse Sango tirando il fidanzato per un orecchio.

Tutti uscirono dalla stanza e restammo solo io e Sesshomaru ,di nuovo.

Non era difficile, dovevo solo spogliarmi e rivestirmi no? Perchè allora davanti a lui mi sembrava una cosa così assurda da fare?

Vidi Sesshomaru avvicinarsi a me e lentamente spostarmi le coperte, probabilmente doveva controllare il drenaggio e le bende. Chiusi gli occhi , ancora non riuscivo a guardarmi quelle ferite odiose che mi ritrovavo sul petto e sopratutto quel drenaggio conficcato nella ferita.

Con le sue mani delicate, Sesshomaru mi tolse la benda e con le sue dita affusolate mi sfiorò la ferita: fu un attimo, mi tolse il drenaggio , considerandolo inutile visto che ormai la ferita stava abbastanza bene, prese un paio di garze e iniziò a farmi la medicazione.

Che imbarazzo, ero completamente nuda , almeno l'unica cosa che indossavo era la mutandina e meno male se no sicuro sarei svenuta dalla vergogna ; lui notò il mio imbarazzo e con un sorriso mi guardò negli occhi e disse:

-Ti vergogni di me che ti ho vista nuda due volte?Dopo che abbiamo fatto l'amore?-

-N-no, non mi vergogno io!-

-Sei tutta rossa Rin, dai ho quasi finito, poi ti do i vestiti non ti preoccupare.- disse Sesshomaru con una calma nella sua voce che mi fece rilassare e non poco.

-La tua delicatezza mi fa sciogliere, chi se lo aspettava da te!-

-Rilassati, ho finito, adesso ti porto i vestiti-

Non volevo che mi portasse i vestiti a dir la verità, volevo fare..altro.

Ma figurati per come è pignolo lui , che se sono malata o ferita non mi sfiora neanche con un dito, non posso mai aspettarmi che mi accontenta su tutto no?

Ma avevo decisamente bisogno di lui, dopo quella scelta così importante , nonostante la sua approvazione verbale , avevo bisogno di un gesto che mi dimostrasse che ho fatto la scelta migliore.

Con un coraggio che non facevo mio, nel momento in cui si girò lo tirai per la manica del camice e lo costrinsi a girarsi verso di me; con l'altro braccio gli tirai la cravatta, sapendo che questa cosa gli avrebbe dato fastidio, lo tirai verso di me e ad un centimetro dalle sue labbra gli sussurrai:

-Baciami , demone..-

Non se lo fece ripetere due volte; delicatamente posò le sue labbra sulle mie e assicurandosi che non avessi altre flebo o fili attaccati addosso, mi prese in braccio , facendomi circondare la sua vita con le mie gambe.

Era una situazione alquanto piccante , se fosse entrato qualcuno sarebbe stato molto imbarazzante, più di quanto già lo fosse.

Con una mano mi sfiorò la gamba , mentre con l'altra mi manteneva su di lui; che forza che aveva, degna di un demone e il solo pensiero mi faceva eccitare ancora di più.

I suoi baci scendevano caldi lungo il mio collo, per poi risalire e torturarmi il lobo con i suoi canini appuntiti, attento a non farmi del male.

La situazione stava decisamente prendendo una bella piega, ma non era sicuramente il momento giusto per farlo.

Lentamente mi posò a terra , continuando a mantenermi per paura che io non potessi reggermi sulle mie gambe.

Mi alzò il viso e posò un ultimo bacio sulle mie labbra per poi accompagnarmi verso il bagno dove aveva messo i miei vestiti nuovi e puliti.

-Dove li hai presi?- chiesi curiosa.

-Me li ha dati Kagome , non sapevo dove cercarli..- disse Sesshomaru osservandomi.

-Beh che vuoi fare, vuoi vedermi mentre mi vesto o mi fai chiudere la porta?- chiesi maliziosa e divertita.

-Meglio che chiudi la porta va..- disse Sesshomaru girandosi e spostandosi dalla mia visuale.

Di risposta mi misi a ridere , chiudendo la porta ma non a chiave , se avessi avuto bisogno di lui almeno non doveva sfondare la porta questo è sicuro.

Guardandomi allo specchio, vidi passare davanti a me la vita che ho vissuto in quest'epoca; gli amici, i colleghi , i pazienti che ho curato, erano tutti un frammento della mia vita che mi sarei sempre portata nel cuore. Mi scese una lacrima solitaria, al pensiero di abbandonare tutto questo ma non ero triste , avevo nel cuore poca malinconia,il giusto per ricordarmi di loro e tanta gioia nel poter iniziare una nuova vita con l'uomo che amo in un'epoca dove tutto sarà sicuramente nuovo per me.

Indossai i miei abiti, forse avrei dovuto rinunciarci, so che li in quell'epoca si portano solo Kimoni e Obi, ma sempre meglio portarsi qualche vestito di scorta.

Ero pronta a cambiare e non tornerò indietro.

Un sorriso mi investì il viso : si quella era la scelta giusta.

Tornerò alle mie origini.

   
 
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