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Autore: Alice_Tarrant99    22/03/2016    3 recensioni
''Credi che io sia matta?'' ''Oh si Alice, sei matta, completamente svitata, ma ti svelo un segreto: tutti i migliori sono matti.''
Questa storia racconta ciò che successe dopo l'addio tra il Cappellaio Matto e Alice. Ci sono nuovi guai in vista per Sottomondo, che ha di nuovo bisogno della sua Paladina per riportare l'ordine e la serenità. Romanticismo, azione e colpi di scena si presenteranno in un contesto folle come pochi! Mi auguro che la storia vi piaccia e vi chiedo scusa in anticipo per eventuali errori grammaticali o di ordine nella stesura. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto, Quasi tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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[Mc Twisp]
<< Sono molto preoccupato ragazzi... Mally è nel castello da molto tempo ormai...! C-che le sia successo qualcosa? >> affermo con un leggero nodo in gola.
Leprotto inizia ad agitarsi e a gesticolare << Magari il fante l’ha vista! O quei dannati rospi hanno fatto le spie! Dannati rospi, li odio! Per non parlare di quelle antipatiche scimmiette, sempre a fare da camerieri muti alla Regina! Oh no, magari la Regina Rossa ha visto Mally e in un impeto di rabbia le ha tagliato la testa di persona! Oh cielo! >>
<< Per mille tazzine da té, calmati Leprotto! Sono qui, non mi vedi? >>
Mallymkun fa capolino dalle siepi della Rocca Tetra. Tiro un lungo sospiro di sollievo.
<< Mally! Hai trovato quello che cercavamo? Sai dove hanno portato Mirana? >>
<< Ho  trovato Bayard tra i corridoi del castello, e gli ho chiesto di cercare informazioni per me. Ha scoperto che Mirana è stata portata nei sotterranei di Altocilindro! >>
[Alice]
<< Siete arrivati finalmente! >>
Spaventata rivolgo uno sguardo al Cappellaio, che invece sembra abbastanza tranquillo.
<< Avanti sciocchina, non avrai paura di me! >>
<< Brucaliffo? Ma cosa ci fai qui? Non eri nell’Aldilander? >>
<< Beh si mi trovavo lì, ma vedi dopo la vostra visita ho deciso di aiutare, quindi mi sono recato qui in cerca della fenice. Ero convinto di trovarla qui nel castello, ma ho controllato le stanze invano. Sono giunto alla conclusione che questa voragine sia la chiave. >>
<< Beh, se è come dici deve per forza trovarsi qui. Dove altrimenti? >>
<< Per l’appunto. Credo vi convenga andare ora, il tempo stringe! >>
<< Grazie Brucaliffo! >>
<< Non dovete ringraziarmi, non ho fatto nulla di importante alla fin fine! Ora andate! >>
Il Brucaliffo si allontana, e il Cappellaio mi prende la mano. Appena le nostre mani si toccato partono dalle punte delle dita tanti brividi che iniziano a percorrere tutto il corpo, e istintivamente lo guardo negli occhi.
Lui mi guarda già, due bagliori verdi nel buio. Stringe la mia mano, e saltiamo nella voragine.
Giù, giù, giù... Ancora il buio, ancora la sensazione di vuoto sotto i piedi. Qualcosa però è cambiato: non sono più sola.
Giù, giù, giù... fino a cadere su un freddo pavimento a scacchi. Guardo il Cappellaio, che ancora tiene la mia mano.
<< Beh, inutile dire che io ci sono abituata, tu come stai? >>
Lui mi sorride e fa un inchino << Meravigliosamente madame! >>
Sorrido, poi noto una flebile luce che permette di distinguere i contorni del posto in cui mi trovo.
Un corridoio, non troppo grande, le pareti chiare e il pavimento a scacchi. È molto simile al salone circolare dove ho iniziato il mio viaggio. Proseguo avanti verso la luce, una luce giallina e delicata, che appena raggiunge il punto in cui mi trovo. Gli occhi iniziano ad abituarsi alla penombra, e riesco a mettere a fuoco qualche quadro, dei vecchi vasi con piante stranamente ancora vive. Mi osservano camminare a fianco al Cappellaio, e confabulano tra loro. Posso giurare di aver sentito due di loro chiamarmi per nome, aggiungendo la parola ‘’Principessa’’. Mi fa uno strano effetto.
Continuo a camminare, e intanto guardo il Cappellaio che procede sicuro, come se conoscesse quelle mura a memoria.
<< Sei già stato qui, Cappellaio? >>
<< Si, quando ero molto piccolo questo castello era già abbandonato, il re e la regina erano già defunti. Mirana e io giocavamo spesso qui, nonostante lei fosse più grande di me. Scendevamo usando delle scale, e abbiamo sempre percorso questo corridoio, ma mai fino alla fine. Poi crescendo lei ha dovuto fare i conti con Iracebeth, il regno e le sue responsabilità. Iracebeth era la maggiore è vero, ma i tuoi nonni non erano stupidi, e capirono subito che Mirana era l’unica in grado di regnare con onore. Questo divenne insopportabile per Iracebeth, che sin da piccola aveva vissuto nell’ombra della sorella. Tentò di distruggere questo castello, e con esso tutta Sottomondo. Poi per fortuna sei arrivata tu... >>
<< E in tutto questo il tempo è rimasto immobile? >>
<< Già, a volte credo che il suo scorrere dipenda dalla tua presenza. >>
<< Da me? >>
<< Si, d’altronde, da quando Mirana ti ha portata a Londra appena nata, il tempo si è fermato. Ora forse scorre di nuovo... >> Controlla l’orologio nel taschino, e vede le lancette che si muovono.
<< Non è più fermo, questo significa che dobbiamo sbrigarci, o sarà troppo tardi... >>
<< Chissà se esiste un altro modo per fermare il tempo... >> Mi guardo intorno distratta, e noto che non ci sono più piante ai lati del corridoio, siamo soli.
<< Io ne avrei uno in mente, ma non so se può funzionare... >>
<< Quale sarebbe? >>
Lo guardo e vedo un piccolo sorriso illuminargli il volto, rallenta il passo fino a fermarsi. Lentamente scioglie la presa dalla mia mano fino a portarla sul braccio, e dal braccio al fianco. Mi avvicina a lui e sorride.
<< Per me il tempo è già fermo, ma non so se gli altri la pensano uguale... >>
Prende il mio viso tra le mani, e poggia le labbra sulle mie.
Chiudo gli occhi, le guance che divampano. Lui mi sfiora il viso, poi i capelli e il collo. Tutto ciò che sfiora viene colto da brividi, mentre il cuore proprio non riesce a mantenere un ritmo normale. Prendo le sue mani e le faccio tornare di nuovo sui fianchi.
Di colpo ho l’immagine di Iracebeth, e di mia madre tenuta prigioniera. Apro gli occhi e mi allontano da lui.
<< Puoi controllare l’orologio? >>
Prende l’orologio dalla tasca, e sento il ticchettio delle lancette.
<< Il tempo era fermo, si... ma non per tutti. Dobbiamo andare o potremmo arrivare troppo tardi. >>
<< Hai ragione Alice. Andiamo. >>
[Mirana]
Tremo di freddo, non bevo e non mangio da non so quanto tempo... le forze mancano sempre di più, ho la vista offuscata dai capogiri. La cella si apre ed ecco di nuovo Stayne davanti a me. Mi scruta lentamente, la sua espressione sembra quasi di compassione...
[Stayne]
La trovo lì dove l’avevo lasciata, legata seduta per terra. Ansima quasi, probabilmente dalla sete. Mi avvicino a lei e la guardo mentre le forze la abbandonano. Sviene tra le mie braccia, e stranamente sento una fitta al petto. Cos’è stato? Sto forse provando compassione per lei? La osservo. La sua bellezza sembra essere stata sciupata dalla fame e dalla sete, i suoi bei capelli lucenti ora sono spenti e arruffati, il viso è leggermente più magro e i suoi occhi chiusi lasciano intravedere delle occhiaie, ma anche i segni di un lungo pianto.
[Mirana]
Lentamente riprendo conoscenza, riapro gli occhi.
Lui non si accorge di me, mi tiene ancora tra le braccia ma ha lo sguardo perso nel vuoto. Sento la sua mano sfiorarmi delicatamente i capelli, mentre l’altra mi cinge la vita. Sposta lo sguardo su di me, e colto di sorpresa mi mette a sedere e guarda altrove.
<< Stayne... >>
<< Sei svenuta, e ti ho presa prima che battessi la testa a terra. >>
<< Ti ringrazio... >>
<< Sembri avere molta sete e fame... >>
Si alza in piedi ed esce dalla cella, per poi tornare con una brocca d’acqua e una ciotola con del pane.
Me le avvicina e si siede di fronte a me.
Si avvicina e mi slega i polsi, per permettermi di mangiare. Appena libera, mi fiondo sulla brocca e dopo qualche sorso passo alla ciotola. Il mio stomaco sembra un pozzo vuoto in cui vengono tirate delle pietre. Rischio quasi di affogarmi, ma non me ne curo per la troppa fame.
Finisco in fretta il pane, e dopo poco anche l’acqua. Lui continua ad osservarmi in silenzio, scrutatore.
<< Stai meglio? >>
<< Si, grazie, davvero... So che se mia sorella lo scoprisse passeresti dei guai... >>
<< Già... per questo non saprà nulla, né lei né nessun altro. Chiaro? >>
<< Puoi stare tranquillo... >>
Sembra sforzarsi di essere freddo e distaccato...
<< Cosa ti turba Stayne? >>
<< Nulla che ti riguardi... >>
<< Invece credo proprio di si... Voglio poterti aiutare, sai che posso farlo... ti basta solo parlarmi. Spiegami perchè sei così legato a mia sorella, e cos’è questa rabbia che ti porti dentro? >>
<< Io, legato a Iracebeth? Quanto sei ingenua... >>
<< E allora cosa ti porta a stare al suo servizio? >>
<< So che me ne pentirò, ma se proprio vuoi saperlo... Ricordi i tanti villaggi distrutti da tua sorella, vero? >>
<< Certo che li ricordo... >>
<< E certamente ricorderai un villaggio chiamato Lihearton... >>
<< Si, me lo ricordo... Cosa c’entra? >>
<< Era un villaggio tranquillo, paragonabile ad Altocilindro... Lì viveva un ragazzo con la sua famiglia, tra feste, balli e allegria... Finchè poi una donna di nome Iracebeth è arrivata e ha distrutto tutto. >>
Ha lo sguardo carico di odio, misto a tristezza.
<< Questo ragazzo dopo la distruzione del villaggio si portò addosso i segni della catastrofe. Insieme alla sofferenza che gli attanagliava l’anima per la perdita della casa e di tutta la sua famiglia, il suo corpo mantenne indelebile il ricordo di tutto, lasciando innumerevoli cicatrici, di cui una proprio sul petto, in corrispondenza del cuore. >>
Senza curarsi della mia espressione inebetita, estrae un piccolo pugnale e squarcia il tessuto della sua maglia nera. Scopre il petto, per poi trascinare il dito fino ad indicare un’enorme cicatrice, proprio sul cuore.
 
 
 
 
Ciaaaaao a tuttiiii :D Chiedo umilmente perdono per tutto questo tempo in cui non mi sono fatta viva, ma questo dannatissimo computer non mi ha dato pace, ha creato un sacco di problemi! Ringrazio chiunque stia ancora leggendo la storia e spero di aver soddisfatto chi ha letto questo capitolo dopo tanta attesa! Spero di poter riprendere presto a scrivere con la stessa frequenza di prima, mi è mancato tanto! Allora, come vi sembra procedere la storia? Se avete qualche appunto, dubbio o anche una critica (purchè sia costruttiva) fatemelo sapere con una recensione, così da poter migliorare la storia! Eh niente, spero di pubblicare presto il continuo, intanto vi saluto alla prossima! Ciaooo :D
   
 
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