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Autore: Mireia    21/03/2005    1 recensioni
-STORIA AL MOMENTO SOSPESA-Ele ha 16 anni e vive una vita normalissima. Genitori normali, amici normali, scuola... tutto normale. Ma è poi davvero così normale? Incroci amorosi, amicizie particolari. Salti al futuro e passi indietro racconteranno la sua storia e quella delle persone che la circondano.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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26. WHEN A FRIEND MEETS A BOYFRIEND...

 

Erano passati ormai sette mesi da quando Jake e Ele avevano finalmente deciso di mettersi insieme. Il loro rapporto andava a gonfie vele anche se, ad essere sinceri, qualche volta discutevano. Discutevano più o meno su tutto. Lui le faceva la sorpresa di comperare il gelato alla crema e lei commentava che la crema non le piaceva, preferiva il cioccolato. La volta dopo allora lui comprò il cioccolato, ma lei commentò che la sua dieta gli impediva di mangiarlo. Lei voleva andare a fare una passeggiata, lui le rispondeva che a mezzogiorno il solo è troppo caldo, lei allora commentava che la temperatura non superava i 20 gradi. A quel punto lui risp che non era più abituato al clima Londinese dopo aver passato l'estate in Italia al mare con lei. Dopo tale affermazione incominciavano a rievocare tutti i bei momenti passati sotto il sole e nella bellissima acqua italiana.

Erano stati via un mese... beati loro! Sabrina, non meno sfortunata, aveva passato tre mesi in Sicilia dai suoi parenti, con la fortuna di riuscir ad invitare anche Claudio! Quindi... tre mesi a sbaciucchini!

Ed io... io sono rimasta a Novara... oh, beh, l'ultimo mese sono andata in Brasile con mio nonno... però Luglio l'ho passato tutto nella mia noiosissima cittadina. Matt era dovuto partire con suo fratello Jess all'inizio dell'estate... oh, già... non vi avevo detto della partenza di Jess!

Beh, dovete sapere che dopo che i due piccioncini si erano messi assieme, Jess aveva deciso di accettare un suo trasferimento a Boston per frequentare l'università. Sua madre, fidandosi poco della capacità di orientarsi nelle grandi città del figlio, fece in modo che Matt andasse con lui per tutta l'estate e tornasse a Londra per proseguire gli studi.

Il giorno della partenza Ele mi accompagnò come supporto morale. Non avrei visto Matt per addirittura tre mesi! Anche gli incubi potevano avverarsi in questo mondo! In poche parole lasciai Ele con Jess da soli per un po', mentre facevo di tutto per stamparmi l'immagine del mio ragazzo nella memoria.... stavamo assieme da circa nove mesi e non ci eravamo mai separati per più di un week-end... tre mesi erano tantissimi! E poi avevamo programmato di stare assieme in Italia tutta l'estate.. e invece no... non era giusto! A me toccava stare sola soletta a Novara mentre a lui... beh... a lui Boston! Vuoi mettere il confronto! E poi a Boston c'erano tante belle ragazze... Oddio ero terrificata dall'ipotesi di perderlo... forse mi ero innamorata sul serio.

-Stai tranquilla... ci sentiremo ogni singolo giorno, te lo giuro...

-Davvero?- io poco convinta.

-Assolutamente.... via msn, per telefono... a costo di scriverti lettere...

-A me piacciono molto le lettere... mi ricordano i Ponti di Madison Country.

-Tra le altre cose la protagonista si chiamava come te..

-Lo so.

-Ti amo.

-Anche io ti amo... ma è meglio che tu vada.. se no rischio di non lasciarti più andare... lo sai?

-Lo so... lo so...

-Bene... dì ad Ele che l'aspetto fuori... e ti mi raccomando.. occhio alle ragazzine...

-Tranquilla.. limiterò le conquiste...

-limiterò?

-Stavo scherzando.. tu hai talmente tante personalità che non avrei il tempo per pensare ad altre...

-Fila stallone...

Ci baciammo velocemente ed incominciai ad uscire per aspettare la mia amica.

 

-Beh.. questo è un addio allora- Jess fissando il pavimento.

-Direi di sì- Ele imbarazzata e maledicendomi perchè l'avevo lasciata sola con Jess.

-Mi mancherai...

-Bene..

-Lo so che tra noi le cose hanno preso una piega... insolita... ma mi mancherai davvero.

-Beh... ci sentiremo per telefono- Ele diplomatica.

-Non credo che Jake ne sarebbe contento.

-No... non penso. Però se Fra e Matt si dovessero sposare ci rivedremmo al loro matrimonio.

-Beh... non credi che sia un po' presto perchè si sposino?

-Un poco... però c'è sempre tempo... allora magari non saprai nemmeno più il mio nome.

-Non sei stata solo una cotta estiva.

-Lo dici adesso perchè sei qui... tra un anno sarai di tutt'altra idea... te lo assicuro.

-Non ne sono convinto a dire il vero.

-Beh... lo si saprà solo con il..- non potè finire la frase perchè Jess si avvicinò e la baciò. Un bacio lieve, dolce anche se possessivo. Un bacio che la scosse e la rese confusa. Un bacio che non le era dispiaciuto quanto avrebbe voluto, ma pur sempre un bacio di addio- ... tempo- concluse infine la frase un po' trasognata.

In quel momento arrivò Matt.

-Allora Ele... mi raccomando tieni d'occhio Fra...

-Non temere... è troppo cotta di te per considerare qualsiasi altra forma di vita maschile.

-Lo credo bene!

-Però non è una monaca... quindi... non contarci troppo.

-E questo cosa diavolo vorrebbe dire- il ragazzo molto perplesso.

-Stai all'occhio.. tu parti... ma a Novara potrebbe esserci qualcuno che potrebbe tornare nelle sue grazie... stacci all'occhio caro mio...è un consiglio...

-Non sei per nulla incoraggiante.

-Non è mia intenzione esserlo.

-Va beh...- Matt pensieroso- Jess andiamo! Se no rischiamo di fare tardi! Divertitevi tu e Jake questa estate!

-Contaci!- sorridendo e abbracciandolo in segno di saluto- Ti manderemo una cartolina al tuo indirizzo Bostoniano... e vedi di tornare sano e salvo a settembre... ti aspettiamo...

 

Ed infatti ci ritrovammo tutti a Londra il settembre dell'anno 2006.

Non era cambiato nulla.

Jake ed Ele erano abbronzati e sempre più innamorati, stavano anche pensando di portare (finalmente) il loro rapporto ad un livello successivo, anche se ancora nessuno dei due si era deciso ad intraprendere il grade passo assieme.

Sabry stava ancora con Claudio, anche se non erano potuti stare assieme in Sicilia quanto avrebbero voluto. La sorella di lui infatti era improvvisamente venuta a mancare, come si temeva da qualche mese a quella parte.

Micheal si sentiva spesso con una ragazza conosciuta in vacanza. Non stavano assieme... anche perchè lei abitava a Dublino...

Ed io... io non avevo fatto rientrare nelle mie grazie "nessuno", anche perchè non avevo avuto il "piacere" di incontrarlo. Matt era tornato da me senza storie sul groppone o sulla coscienza, conforme ai punti di vista.

Jess era rimasto a Boston e, come secondo le previsioni di Ele (forse ti sto attaccando un po' della mia preveggenza), stava con una diciassettenne americana di nome Sharon.

Le cose nono potevano andare meglio di così.. la cosiddetta calma prima della tempesta, naturalmente.

 

Correva il giorno 17 settembre del lontano anno 2006.

La giornata era acquosa e noi eravamo fradici, investiti durante una passeggiata da un terribile temporale estivo. Bagnati fino dentro alle ossa. Inzuppati di gelide goccioline di pioggia.

Entrammo come furie in casa e noi ragazze ci dirigemmo immediatamente nella nostra camera, mentre i ragazzi andarono in camera di Jake. Al piano di sotto la voce di Faith risultava incomprensibile.

Quando Ele e Sabry furono vestite le mandai a chiamare Matt.

-Che c'è?- lui asciugandosi i capelli con un asciugamano verde.

-hai dimenticato qui una fila di vestiti l'ultima volta...- scostando una sua maglietta nera dalla mia roba.

-Lo so.. ma avevamo fretta... se non sbaglio stavano per tornare le tue amiche.

-Non chiamarle le mie amiche... sono anche tue amiche...

-Però sono più tue...

-Possiamo evitare questa discussione? Mi sembra piuttosto infantile- un poco irritata.

-Che hai oggi?

-Che ho?... La giornata è uno schifo... non sono mai stata tanto bagnata in vita mia, mi sento la febbre e come se non bastasse il mio raffreddore sta peggiorando. Mi sono rimasti asciutti o puliti solo questo paia di jeans e questo maglione e questa maledetta camera è un puttanaio!

-Non c'è bisogno di prendersela in questo modo- anche lui iniziava ad irritarsi.. e considerando che non è possibile certo dire che ha un buon carattere...

-E invece me la prendo eccome! E' tutto talmente difficile, impegnativo! In questa casa non ho mai un minuto per me stessa! Come se non bastasse mia mamma e mio papà sono attualmente in aereo verso Tenerife e non posso chiamarli! Mi mancano le mie gatte e il mio computer fisso! Mi manca camera mia!

-Oggi sei un po' isterica- e fu quella frase che mi mandò su tutte le furie!

-Io sono isterica?- urlando- bene! Allora vattene a farti un giro! Visto che io sono isterica e non mi sopporti!

-Adesso calmati... non è il caso di fare tutte queste scene.

-Vai al diavolo. Fuori di qui e non farti più vedere.

-Non sai quel che dici.

-Lo so benissimo, Matt, sparisci. Adesso.

-Ma sei impazzita? Non me ne vado fino a quando non rinsavisci- facendo qualche passo verso di me.

-Ti ho detto di andartene!

-NO!

-E io ti dico di sì! Maledizione vattene!

-Non puoi lasciarmi così senza motivo! Non dopo quello che c'è stato tra noi!

-E cosa c'è stato tra noi, Matt?

-Cosa diavolo vorresti dire?! Noi ci amiamo!

-Davvero?- ironica.

-Non dici sul serio.

-Nei sei così certo?

-Ma che ti prende?!

-Mi prende che sono arrabbiata... perchè tu dai tutto per scontato. Dai per scontato che tra noi le cose debbano andare così. Da quanto tempo è che non mi porti neppure un fiore?

-Ma cosa vuole dire!

-Stiamo assieme da quasi un anno e pare che tu sia annoiato! E io non voglio perdere il mio tempo con qualcuno a cui non interessa nulla di me!

-Ma a me tu interessi!

-Ho detto vattene!

-Smettila di fare la bambina!- prendendomi un braccio. Lo scostai ma lui non lo lasciò andare.

-Vuoi picchiarmi come hai fatto con Loreen- la frase rimase sospesa come un macigno nell'aria.

Lui mollò la presa ed in un attimo se ne era andato.

Io presi la mia giacca e corsi a perdifiato verso il lago, sotto la pioggia battente, che si confondeva con le mie lacrime.

 

Sabrina entrò nella nostra stanza poco dopo con Micheal alle calcagna. Pensavano di trovarmi ancora lì. Avevano incontrato Matt furente mentre usciva di casa che gli aveva urlato un "ma oggi che gli prende a quella!".

Inutile dire che non mi trovarono in camera... e anche se mi avessero trovata probabilmente non avrei voluto parlare con loro.

I due si sedettero sul letto abbastanza scocciati.

-Qui le cose stanno precipitanto...- Micheal.

-Non esagerare... hanno solo discusso... capita in tutte le migliori coppie... anche tu e Loreen non siete sempre assieme...

-Cosa c'entra mia sorella in tutto questo?

-Loreen è tua sorella?!

-Sì!- Micheal stupito.

-Ma io credevo..noi credevamo che voi... oddio... scusa!

-Lascia stare- divertito. Comunque...Da come ha reagito Matt penso sia seriamente necessario preoccuparsi. Dico sul serio Sab.

-Secondo me con il tempo le cose si metteranno a posto.

-Lo scopriremo solo aspettando, giusto?

-Non abbiamo molta scelta, mi pare.

-Giusto...

-Secondo te perchè hanno litigato?- Micheal.

-Beh... non possiamo certo dire che siano due caratteri semplici... Fra è il tipo da arrabbiarsi per nulla... o da tenersi tutto dentro ed esplodere all'improvviso.

-Matt non si arrabbia così facilmente... deve avergli detto qualche cosa di veramente brutto per creare una situazione del genere.

-E' possibile...- le cadde di mano la spazzola con la quale stava tentando di mettere a posto i capelli.

Si chinarono entrambi a prenderla e si diedero una bellissima zuccata!

-Vedo che ti sei consolata in fretta- una voce piuttosto fredda dall'uscio.

Sabry si girò di scatto sorpresa.

-Claudio?

-Sì.. esattamente... anche se inizio a dubitare che sia stata una buona idea farti una sorpresa...

-Chi sei e chi ti ha fatto entrare?- Micheal sulla difensiva.

-Sono il ragazzo di Sabry... o per lo meno lo credevo e...- vedendo i vestiti ammucchiati sul mio letto e confondendone la provenienza- mi ha fatto entrare Faith..- tornando a guardare Sabry- quindi le cose stanno in questo modo?

-Come?- perplessa lei.

-Stai con Micheal?!

-NO!- lei.

-Credi davvero di potermi prendere in giro- Claudio imboccando la porta velocemente.

-No aspetta- notando i vestiti di Matt- hai frainteso!

-Sì sì... come ti pare- chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Sabrina sulle scale con le lacrime agli occhi. La sua storia con Claudio era decisamente e definitivamente conclusa. Non gli sarebbe corsa dietro. Non sarebbe mai riuscita a stare con un ragazzo che non si fidasse di lei... a costo di rimanere zitella per tutta la vita. O quello giusto o meglio stare soli...

"quando si chiude una porta si apre un portone, no? Spero solo di non rimanere a fissare per troppo tempo la porta chiusa tanto da non accorgermi del portone che si è aperto per me" pensò prima di tornare su per dare delle spiegazione sia a Claudio sia ad Ele e Jake.

 

Ero ferma lì da quasi mezzora. Ma perchè dovevo stare così male? Avevo voluto chiudere la storia di mia spontanea volontà! Se solo lui mi avesse detto che i miei occhi mentivano... se solo avesse potuto cancellare quello che avevo visto il giorno prima. Se solo io gliene avessi parlato prima di fare una sfuriata.. se solo....

  
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