Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: ClosingEyes_    23/03/2016    2 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Stare un giorno di più in quell'ospedale mi avrebbe ucciso, eppure nonostante fossi abituata a passarci le giornate intere, questa volta come non mai ho voluto tornare a casa.

Una casa che apparentemente non era mia, doveva ospitarmi Sesshomaru, che imbarazzo, non so se sarei stata capace di non arrossire tutte le mattine, vedendolo magari in pigiama mentre legge il giornale e beve il caffè.

Almeno una cosa era positiva, che sicuramente quelle specializzande non gli avrebbero messo neanche più un dito addosso, era abbastanza frustrante vedere il tuo fidanzato che era desiderato da tutte, ma alquanto gratificante era il fatto che fosse solo mio.

Il viaggio verso casa di Sesshomaru fu così corto che neanche riuscì a capire dove fossimo, se avessi prestato attenzione alla strada probabilmente ora saprei in che quartiere di Tokyo ci troviamo.

Sicuramente era un quartiere abbastanza ricco di Tokyo: i palazzi erano ben strutturati, alcuni avevano all'esterno, oltre al balcone, anche una piscina, si vedeva benissimo l'acqua attraverso quei vetri trasparenti.

Pieni di soldi, forse erano avvocati, medici, magistrati, chi lo avrebbe mai detto che dalla mia vita “casual” sarei passata a questo privilegio.

Pensare però che tutto questo sarebbe durato si e no qualche settimana, un po mi intristì, avrei goduto poco della mia vita lussuosa qui, che peccato.

-Rin c'è qualcosa che non va?- .

Incredibile come anche un ascensore potesse essere così lussuoso: il rosso a quanto pare era il loro colore preferito, non bastava il tappeto all'ingresso del palazzo ma anche le pareti dell'ascensore erano rosse, con un enorme specchio all'interno, proprio quello che non volevo vedere per come stavo conciata.

-Nono va tutto bene, mi sento solo un po in imbarazzo-.

-Rin, non dovresti-.

-Si lo so, ma qui è tutto così lussuoso, mi sento uno scricciolo a confronto, non ho mai avuto queste possibilità-.

-Ti ci abituerai, fidati-.

-Non ho dubbi a riguardo-.

Grazie al cielo le porte dell'ascensore si aprirono, certo che è proprio una trasferta salire in questa casa, addirittura al decimo piano, dovrà avere una vista mozzafiato.

Arrivammo davanti alla porta della casa di Sesshomaru e non appena l'aprì, notai subito lo stile elegante e preciso di quell'appartamento: era abbastanza ampio, portava delle vetrate che permettevano alla luce di entrare all'interno della stanza,i mobili bianchi molto fini abbracciavano quasi quell'ambiente che trasmetteva calma e riservatezza allo stesso tempo, il divano grande tutto nero sarebbe stato il mio secondo letto preferito , considerando che spesso e volentieri non ci arrivavo nemmeno a letto e dormivo sul divano morta dalla stanchezza.

Sesshomaru mi fece strada verso la camera da letto e li di nuovo diventai rossa come un peperone: Le pareti color beige/panna trasmettevano veramente relax e tranquillità, adatte proprio ad una camera da letto, una finestra con un balcolcino , contornata con delle morbide tende bianche che si muovevano causa del vento proveniente dalla finestra semi aperta, i mobili stile moderno ma sempre molto fini ed eleganti e infine lui, si proprio lui,il famoso letto.

Un letto decisamente da principe, proprio come lui: grande , spazioso, bianco e grigio , con un baldacchino a muro non troppo appariscente, il giusto che rendesse quella stanza una dimora adatta ad un principe.

Era tutto in sintonia con l'ambiente, non c'era nulla fuori posto, non vi erano solo colori chiari, ma un semplice contrasto di chiaro-scuro non troppo evidente.

Sesshomaru lo definirei proprio così, bianco-scuro per il suo carattere: scuro perchè è pur sempre un demone maggiore che ha commesso molte ingiustizie e ha ucciso molti uomini e ha comunque un carattere un po freddo e distaccato a volte, bianco invece perchè nonostante la predominanza scura, sa dare amore e affetto a modo suo , cosa che prima rifiutava altamente.

Un momento, come aveva fatto la mia valigia ad arrivare sul suo letto?!

-Sesshomaru chi ti ha dato la mia valigia?-finalmente i miei vestiti.

-Kagome mi sembra ovvio, comunque fa come se fossi a casa tua , io mi metto nello studio a lavorare, fa con comodo- disse semplicemente prima di voltarsi.

Osservavo attenta i movimenti del suo corpo mentre se ne andava; i suoi capelli argentei perfetti si muovevano in sintonia con il suo corpo, lunghi e lisci più dei miei , erano da fare invidia, le sue spalle grandi disegnate perfettamente da quella camicia bianca che probabilmente era giusto giusto della sua taglia per quanto fosse attillata, il pantalone grigio che gli stava praticamente d'incanto e quelle mani in tasca segno di sicurezza e di calma.

Sorrisi e aprì la valigia , sistemando i miei capi nell'armadio; appena lo aprì, vidi una vasta scelta di camicie e cravatte, devo dire la verità era molto assortito, per non parlare delle giacche e dei completi, era proprio fissato.

Aprì l'altro armadio e notai che questo era più o meno vuoto, quindi potevo tranquillamente mettere le mie cose li.

Ma qualcosa mi bloccò non appena tentai di appendere i miei abiti: c'era un reggiseno , nero , in bella vista appeso su una gruccia.

Sicuramente non era mio a parte per la taglia piccola ma io non sono mai venuta a casa di Sesshomaru. Istintivamente lo presi con tutta la gruccia e lo portai direttamente da Sesshomaru, il quale mi guardò tranquillo, come se la cosa non gli riguardasse.

-Sesshomaru e questo?- dissi indicando il reggiseno.

-Di qualche mia ex suppongo..- non si curò minimante della mia domanda, non alzò neanche di tanto lo sguardo.

-Di qualche tua ex supponi? Non ti dispiace allora se lo butto o peggio lo brucio, no?- anzi non ti dispiace se la cerco la tua ex.

-Fai come vuoi.-strafottente come al solito.

Lo buttai, come giusto che fosse, non era il caso di tenere un reggiseno, d'altronde senza sapere se fosse infetto da qualche malattia, dentro ad un armadio che avrebbe preso il mio di odore, anzi già era strano che non ho preso il disinfettante per spruzzarlo ovunque.

Mentre sistemavo le mie cose, ripensavo a quel reggiseno e alla reazione neutra che ha avuto Sesshomaru con me; non si era smosso di una virgola, come se la cosa fosse naturale, allora non mi sorprenderei di trovare magari un tanga o un altro reggiseno considerato che di donne ne avrà sicuramente avute tante!

Non potevo dire nulla, ero a casa sua, non potevo ribellarmi, dovevo starmi se trovavo qualcosa di compromettente, finchè non si presenti una donna nuda davanti a me, quelle sono un altro paio di maniche.

Controllai ogni angolo dell'armadio per vedere se ci fossero altre sorprese e se fosse tutto pulito e dopo aver sistemato per bene tutte le mie cose, lo richiusi prendendo solo quello che mi occorreva.

Volevo farmi un bagno, quindi da qualche parte doveva necessariamente esserci una benda impermeabile, evitando così di bagnare la ferita e quindi non beccandomi le ire di Sesshomaru.

Entrai nel suo studio, sperando di trovare qualcosa li, visto che non sapevo dove altro mettere le mani.

-Sesshomaru io mi faccio un bagno, per favore mi dici dove sono le bende impermeabili?- ha solo cinque secondi per rispondere prima che inizio a fargli mille domande.

-Secondo scaffale a destra..- indicò con il dito, senza alzare lo sguardo.

-Grazie Dottore..- grazie un corno!.

Mi avvicinai allo scaffale e presi quello che mi serviva,sistemando il piccolo macello che avevo combinato. Uscì dalla stanza senza nemmeno dirgli qualcosa e chiusi la porta.

Il bagno di Sesshomaru era spettacolare, tutto era meglio della mia casa: era spazioso e aveva una grande vasca ad idromassaggio con delle candele sopra.

Due lavandini e un'altra finestra con un balconcino, stavolta però le tende erano marroni e le pareti beige più scuro.

Accesi la luce e non era per nulla aggressiva, anzi devo dire la verità era soffusa e calda, sembrava di essere in una Spa.

Mi avvicinai allo specchio per togliermi i vestiti: tolta la maglietta vidi di nuovo la benda, che fastidio. Piano piano tirai la benda e sotto uscì quella dannata ferita, mi faceva sempre più schifo nonostante non fosse infetta o purulenta, anzi era molto pulita e chiusa alla perfezione.

Non riuscivo proprio a capacitarmi di quella ferita, una piccola lacrima solcò la mia guancia, non potevo ancora crederci, sarebbe rimasto comunque il segno per tutta la vita e io per tutta la vita dovevo ricordarmi di quella freccia nel petto.

Scossi la testa e cambiai il bendaggio, mettendo la benda impermeabile: mi avvicinai poi ad un mobile che si trovava vicino alla porta, chiusa a chiave, presi un asciugamano abbastanza grande da contenermi tutta e aprì l'acqua nella vasca.

Il suono dell'acqua che scorre mi ha sempre rilassato, quando tornavo stanca dal lavoro la prima cosa che facevo era aprire l'acqua , accendere le candele profumate, mettere almeno mezzo litro di bagnoschiuma nella vasca e farmi un bel bagno rilassante per togliermi tutto il peso della giornata e i molteplici microbi dei vari pazienti che visitavo.

Mi immersi nella vasca e feci un lungo sospiro, abbastanza rumoroso, ma il giusto per far uscire all'esterno del mio corpo tutta la stanchezza che avevo incorporato in questi giorni.

Ero felice di stare con Sesshomaru, a casa sua.

Ma pensai anche al suo atteggiamento di prima , era diventato quasi di nuovo un ghiacciolo, come se la mia presenza fosse di troppo, non mi ha degnato di uno sguardo ne quando sono entrata ne quando sono uscita.

Non penso gli abbia dato fastidio il reggiseno, dopo tutto se lo doveva aspettare che volevo delle spiegazioni, ma dire “ sarà sicuro di qualche mia ex”, mi avrebbe fatto salire il sangue al cervello.

La sua delicatezza nel dire le cose è leggiadra come un ippopotamo ballerino sul palco che fa le capriole in aria.

Ma che vado a pensare, ad un ippopotamo?!

D'istinto sorrisi, era veramente comica la scena e devo ammettere che i miei viaggi mentali sono decisamente da Oscar.

Ma comunque resta il fatto che lui sia diventato “mister ghiacciolo” in meno di cinque minuti,chissà cosa gli è preso.

Mi limitai a non pensarci troppo, mi sarei crucciata inutilmente, chiusi dunque gli occhi per godermi quel momento di relax assoluto lontano da tutto e da tutti: c'era un silenzio rilassante, si potevano sentire solo i passeri fuori dalla finestra che cinguettavano, il fruscio del vento che tirava forte , il resto era solo un piacevole silenzio.

Mi mancava questo silenzio, Osaka è una cittadina caotica, non stanno fermi neanche un secondo, tutto è in continuo movimento e nell'ospedale anche io non riuscivo a stare un minuto ferma che tra le urgenze e le visite , correvo da un piano all'altro con il rischio di farmi una grande caduta a terra e rompermi seriamente il setto nasale.

Tokyo invece nonostante sia decisamente caotica, ci sono delle zone di puro silenzio quasi mistico, per riequilibrare lo spirito con il corpo.

Immersa da questi pensieri non mi accorsi che praticamente mi addormentai, avrò dormito almeno un quarto d'ora.

Dopo essermi lavata anche i capelli , uscì dalla vasca , avvolgendomi l'asciugamano al corpo e uno ai capelli.

Con tutta la tranquillità del mondo, aprì la porta e andai verso la camera da letto, in accappatoio, per prendere la benda che dovevo cambiare, ma non mi accorsi che dietro di me c'era qualcuno.

Fantastico proprio ora doveva uscire fuori dal suo studio.. pensai diventando rossa , tanto per cambiare.

Ma non accadde nulla di quello che speravo succedesse: mi sorpassò semplicemente, senza guardarmi nemmeno, andò in cucina e poi niente più.

Non ci stavo capendo più niente , perchè si comportava così con me? Che diamine ho fatto per meritarmi questo atteggiamento freddo e distaccato.

Feci le spallucce e andai verso la camera da letto: mi sistemai per bene il bendaggio dopo aver accuratamente asciugato la ferita nel caso si fosse bagnata, misi reggiseno e slip e ancora con i capelli bagnati mi lanciai sul letto di schiena , godendomi quella morbidezza delle coperte profumate.

Che diamine ho fatto per farlo arrabbiare così tanto? Continuai a pensare a quello che era successo un istante prima.

Improvvisamente la porta si aprì ed entrò Sesshomaru, con un bicchiere di acqua in mano e una compressa tenuta fra le dita.

No adesso anche i farmaci devo prendere?

-Rin senza fare capricci prenditi questa compressa..- disse osservando il mio corpo semi nudo sul letto.

-E se non la prendo che fai?- .

-Non ho tempo da perdere, prendila e basta..- scorbutico.

-Sesshomaru come sei aggressivo! Me la prendo sta tranquillo, sono medico anche io so quanto sono importanti.- dissi alzandomi dal letto e avvicinandomi a lui per prendere il medicinale.

-Non mi chiedi nemmeno cos'è?- chiese curioso Sesshomaru.

-Sei anche tu un medico, se è la mia terapia allora la prendo..- dissi senza neanche guardarlo e presi la mia compressa, per poi voltarmi verso la finestra per osservare fuori.

Sapevo che Sesshomaru mi stava guardando, lo potevo percepire senza ombra di dubbio da dietro alla mia schiena.

-Che c'è ora ti degni di guardarmi Sesshomaru?Solo perchè sono nuda?- bella scusa.

-Fammi indovinare dolcezza..- disse avvicinandosi piano a me- Ti ha dato tremendamente fastidio trovare quel reggiseno.- le sue mani salivano piano sui miei fianchi, fredde quasi come il ghiaccio- E quindi ora sei arrabbiata e pensi che io sia arrabbiato perchè tu hai trovato quel reggiseno..- la sua voce arrivò come un sussurro al mio orecchio, ecco che ricominciavano i brividi.

-E anche se fosse? Tu te lo sei tenuto come trofeo giusto?- bel trofeo del piffero!.

-Come trofeo no , stava semplicemente li..-adesso si prende anche il lusso di sorridere, ma tu guarda!.

-Di chi è?..- chiesi curiosa- lo so che lo sai demone , sputa il rospo-

-Di una specializzanda, se non sbaglio si chiama Karen.. Si, Karen..- strafottente fino all'ultimo.

Mi girai di scatto per guardarlo bene in faccia: aveva un sorriso beffardo, quasi sembrava soddisfatto di avermi fatto ingelosire e arrabbiare, che grande faccia tosta che tiene! Si porta a letto, per giunta dentro casa sua, le specializzande e poi dopo tabula rasa niente più.

-Ma che bastardo che sei! Ecco perchè ti stavano tutte attaccate addosso come vampiri!Si è sparsa la voce quindi!- .

-Ma ora è passato, ci sei tu con me ..- disse Sesshomaru prendendomi in braccio.

-E quindi ora cosa vorresti fare, Maru?- chiesi guardandolo maliziosamente.

-Qualcosa che prima in ascensore mi hai proibito di fare!..- disse e in un secondo mi ritrovai sul letto, con il mio demone sopra di me.

Iniziò a baciarmi prima lentamente, poi pian piano il suo bacio era sempre più passionale, più spinto. Le nostre lingue si cercavano in una danza sensuale, miste ad emozioni forti e desiderio di averci.

In un gesto fulmineo, mi tolse il reggiseno, scoprendo il mio seno: i suoi baci dalla bocca scesero giù al collo e le sue grandi mani percorrevano il mio corpo, dalle gambe fino alla mia testa. I suoi baci scesero ancora più giù, giungendo al mio seno, lasciando piccole scie bollenti accompagnati da leggeri morsi, il giusto per non farmi del male, mentre con una mano mi accarezzava la pelle e con l'altra me la passava fra i capelli. Ero decisamente in paradiso, il mio demone , tutto mio e di nessun'altra mi stava facendo sua di nuovo, stava di nuovo esprimendo la sua possessione del mio corpo, un principe geloso e possessivo, dolce e a volt di ghiacco.

Una mano mi sfiorò la benda e li ebbi un sussulto ma lui tornò sul mio viso e lentamente mi sussurrò:

-Questa ferita per te non deve essere motivo di vergogna o di paura, ogni grande donna porta con se una grande cicatrice, segno che è una grande guerriera..-

Presi il suo viso fra le mani e lo baciai, avidamente, le sue parole avevano suscitato in me voglia e passione, avevo voglia di fare l'amore con lui, volevo sentirmi conra una volta sua, non mi importava più della ferita se c'era lui accanto a me e probabilmente quella era una delle ultime volte in cui lo facevamo sul morbido, considerato che aldilà del pozzo queste comodità me le potevo anche scordare.

Scese di nuovo verso il mio seno per poi proseguire quella scia di baci bollenti fino al basso ventre, dove lentamente mi tolse gli slip, accarezzando la mia intimità.

I miei gemiti erano sempre più forti, avevo troppa voglia e quella tortura fatta di baci mi stava praticamente distruggendo dall'interno.

Dopo essersi divertito abbastanza a farmi sussultare dal piacere , tornò di nuovo sul mio viso lentamente, mi guardò negli occhi e la capì che era il momento giusto per capovolgere la situazione.

Mi misi dapprima sopra di lui per poi tirarlo verso di me: lentamente tolsi quella camicia bianca che gli stava praticamente d'incanto e osservai quei muscoli perfetti.

Era proprio un degno principe dei demoni , perfetto in goni dettaglio.

Le mie mani scesero giù al pantalone , sentendo la sua eccitazione sempre più prerompente e lentamente gli tolsi prima la cintura, per poi passare alla cerniera del pantalone. Giocai con il bordo dei boxer, mordendo il labbro inferiore di Sesshomaru: potevo sentire il suo respiro farsi sempre più eccitato, sempre più voglioso, allora decisi di smetterla di giocare e gli tolsi anche i boxer.

Entrò in me, con voglia, io ero sopra di lui: muovermi su quel corpo bellissimo non mi è mai sembrato così bello, poter tenere testa a quel demone che mi faceva impazzire, guardarlo negli occhi senza nessun velo di imbarazzo, accettare la bellezza del mio corpo e quella ferita nel petto, vedere la sua bocca che chiedeva ancora, che non voleva che mi fermassi, un'orgasmo solo questo.

Ma ovviamente per orgoglio maschile, non poteva lasciarmi in mano la situazione: mi mise sotto di lui, baciando la mia pelle calda e sussurrò:

-Non pensare che io ti lascio la situazione in mano, sono io il demone.-

Sapeva bene cosa dirmi e come dirmelo, sapeva tutto di me , aveva già capito tutto appena mi vide nel suo studio, la prima volta che dopo anni ci incontrammo, sapeva anche come suscitare piacere in una donna,ma io non sono mai stata come le altre e questo lui lo sapeva.

Mi spostò leggermente la gamba ed entrò in me, facendomi alzare il petto leggermente , sospirando di piacere e chiudendo gli occhi per godermi quel momento magico. Le sue spinte era prima lente e romantiche, per poi diventare sempre più forti e possessive, proprio come lui: amavo questo lato di Sesshomaru, amavo la sua gelosia quanto la sua possessività.

Da piccola mi teneva stretta a se , retoricamente, non appena ero in pericolo lui, il mio signore, correva sempre da me, mi salvava in ogni situazione , anche la più stupida dove potevo tranquillamente cavarmela da sola.

Mi ha insegnato ad essere indipendente, a crescere in una natura ostile, in un'epoca difficile, dove umani e demoni si odiavano e i demoni mangiavano gli umani.

Lui, il mio demone , anche adesso mi stava proteggendo a modo suo; le sue spinte trasmettevano la maliconia del tempo che ci ha separato, la fragilità, forse, di quell'animo nuovo che era nato in lui non appena mi salvò dal sentiero.

Con le mie mani gli sfiorai la schiena e con le mie unghie gliela graffiai senza troppi complimenti : adoravo la sua schiena , era bellissima , per non parlare delle sue spalle, grandi e forti.

Ad ogni suo movimento, i suoi capelli cadevano sulla mia pelle, morbidi e setosi, facendomi il solletico quasi. Adoravo i suoi capelli, erano sempre perfetti anche dopo aver fatto l'amore, magari i miei fossero così.

Tornai alla realtà e sentì l'orgasmo farsi strada in me , ero arrivata al limite, sentivo le ultime spinte più forti, un ultimo gemito, un ultimo richiamo:

Sesshomaru..

Rin, ti amo...

L'orgasmo, la parte iù bella di un rapporto, l'orgasmo che ti libera di tutte le preoccupazioni, di tutte le ansie , paure, stress..

L'orgasmo che avemmo insieme fu qualcosa di estremamente bellissimo: ancora ci guardavamo negli occhi, fermi, sorridendo come degli ebeti quasi.

Sesshomaru era completamente in estasi, oltre che sudato, io invece ero felice e sorridevo come una bambina di 5 anni che ha appena avuto il suo nuovo giocattolo.

Con la mano gli accarezzai la guancia e lui chiuse gli occhi, beandosi del gesto.

Eravamo due innamorati, due persone che si amavano al limite dell'impossibile, due cuori uniti all'unisono, due anime in un solo corpo.

Io e Sesshomaru, un'umana e un demone, chi lo avrebbe mai detto.

Si stese sopra di me , distrutto, quasi non sembrava lui, infatti provai in tutti i modi a toglierlo da dosso, ma furono solo vani tentativi.

-Non ci pensare nemmeno, io da qua non mi muovo..- disse tenendo la testa nel mio seno.

-Ma così mi spiaccichi!Sei troppo pesante!..- dissi ridendo e cercando di spostarlo.

-Non farmi spostare, sto comodo qua in mezzo..- disse sorridendo anche lui.

-E mi sembra ovvio signorino, stai praticamente con la testa nel mio seno, le gambe in mezzo alle mie, anche io starei comoda sai?- dissi buttandolo finalmente dall'altra parte del letto.

-Sei perfida, vieni qua..- disse Sesshomaru abbracciandomi e facendomi mettere la testa sul suo petto. Potevo sentire il suo cuore che batteva forte per me , segno che mi amava , che non avrebbe avuto donna al di fuori di me , che io ero tutto quello che lui voleva.

Lo amavo alla follia, non riuscivo a pensare un futuro senza di lui.

La scelta di rinunciare alla mia vita qui per passarne una nuova con lui aldilà del pozzo è stata una delle scelte migliori che potessi mai fare nell'arco della mia esistenza.

  • Rin tu sei sicura di voler andare dall'altra parte?- mi chiese Sesshomaru accarezzandomi piacevolmente i capelli.

  • Se questo significa poter restare con te tutta la vita, allora certo che si!- dissi convinta stringendolo a me.

Ma sapevamo entrambi che non sarebbe stata tutta la vita.

-Sesshomaru io lo so che vivrò meno di te, ma finchè potrò io starò con te ..- dissi mentre calde lacrime mi solcavano il viso, l'idea di perdero mi uccideva.

-Rin e se ci fosse un modo per restare in eterno?- disse Sesshomaru fermandosi con la mano nei miei capelli.

-Dici che è possibile?- dissi io speranzosa.

-Credo di si, dobbiamo parlarne con Kagome e Inuyasha..- disse Sesshomaru

-Perchè non li invitiamo a cena stasera?Io so cucinare che ti credi!..- dissi sollevando il capo e guardandolo negli occhi.

-Se non mi distruggi la cucina quello che vuoi tu..- disse ridendo e attirando il mio viso al suo per posarmi un bacio dolce sulle labbra.

-Ci sto!..- dissi semplicemente prima di accoccolarmi su di lui.

Entrambi ci addormentammo, stanchi ma felici.

Se ci fosse stata una sola possibilità su un milione oltre quel pozzo di poter restare in eterno con il mio Sesshomaru, avrei fatto qualunque cosa pur di far avverare questo nostro desiderio.

Il rischio vale di più di una vita non eterna accanto all'amore della mia vita , non posso permettermi di perderllo, non adesso.

Lo amo troppo per separarmi da lui, la morte non mi deve far paura, non deve esistere più per me.

Io e te Sesshomaru saremo eterni, lo saremo.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: ClosingEyes_