Gabriella's
POV
-Tay, che hai in mente?-
chiesi cercando di
dimenticare il motivo per cui stavo piangendo. Avrei riconosciuto
ovunque
quell’espressione pensierosa e diabolica
-Pensavo, Gabs…se
rovinare la relazione melensa tra Troy e Sharpay…o se
rovinare solamente
Sharpay-
-Preferisco la
seconda…-
sorrisi,
all’improvviso
mi sentivo bene. All’improvviso volevo provare ad essere
sfrontata, ad essere
una cattiva ragazza. A mia madre non piacerà, ma deve
farsene una ragione.
Dopotutto è stata lei a dirmi di
perseverare sempre per raggiungere un
obbiettivo. E il mio obbiettivo era Troy Bolton.
Sharpay's
POV
-Wow, è la milionesima
volta che controlli il tuo cellulare, Bolton. Sto seriamente pensando
che tu
sia troppo occupato con le tue ammiratrici oppure stai evitando
qualcuno. Credo
sia la seconda…-
risi lievemente
-Che succede?-
chiesi. Troy mi
guardò e
rise in modo falso
-Come?-
chiese, continuando a
ridere
-Non c’è
nulla Shar,
davvero-
mandai gli occhi al
cielo.
-Avanti, da quanto tempo
sono la tua migliore amica?-
chiesi sottolineando
le
ultime due parole. Migliore amica. Tsè,
non per molto.
-Migliore amica?-
scherzò
Troy, ma potevo
leggere la delusione nei suoi occhi
-Chi ha mai detto che sei
la mia migliore
amica?-
mi rivolse un mezzo
sorriso
-Tu non sei una
amica…Chad lo è-
-Ok Bolton, ripeti ancora
una volta quella parola e diventerai carne morta-
sibilai tra i denti
-Provaci-
-Oh stanne certo-
risi mentre gli
saltavo
addosso
-Shar-shar, lo sai che
perdi sempre nel gioco del solletico-
rise iniziando a
farmi il
solletico. Sentivo la pelle bruciare al suo tocco, ma decisi di pensare
ad
altro per non arrossire. Unicorni! Pensa agli unicorni…
Solletico.
Calore.
Unicorni…se
dividi la
parola diventa uni…corno.
Ancora
solletico.
Ancora calore
Questa volta cedetti.
Smisi di restituirgli il solletico e rotolai sul pavimento in preda
alle risate
-Hai perso Evans-
sghignazzò
-Mettimi alla prova-
lo imitai. Mi
guardò
sconcertato
-L’ho appena fatto!-
si lamentò
-Non contava-
gli feci una
linguaccia.
Mi guardò con un sorrisetto perfido
-Vuoi riprovarci, Evans?-
-Fatti sotto, Bolton-
ribattei cercando di
non
ridere. Finimmo per rotolare di nuovo sul pavimento di legno facendo
scuotere
la casetta
-Attenta Shar-shar-
Troy sorrise
mettendosi a
sedere
-Questa casa
sull’albero
non regge qualcuno con il tuo peso-
ghignò, il
mio sorriso si
spense all’istante
-Hai superato il limite,
Troy-Troy-
frignai scherzosa.
Lui si
finse dispiaciuto
-Oooh…scushhhha-
imitò una
scusa infantile
-Non ti perdono,
Troy-Troy-
gli feci una
linguaccia
-Uhhh-
disse ancora
-Troy-Troy è triste,
triste-
scherzò
allontanandosi da
me
-Scherzavo Troy-Troy. Ti
perdono-
sorrisi e lui
tornò da me
-Davvero?-
chiese facendosi serio
-Perché Shar, mi
dispiace
davvero per averti ferita-
fissò il
pavimento in
legno. Ero stupita. Perché si era fatto serio di colpo?
-Come?-
risi lievemente
-Ok, ero offesa. Cioè,
come hai potuto Troy? Tutti sanno che mi piaci-
evitai il suo sguardo
e
mi sfregai le braccia. Dannazione faceva un freddo terribile. Troy se
ne
accorse e si tolse la sua giacca da basket e me la mise sulle spalle.
Mi
strinsi nella giacca e lo ringraziai con lo sguardo.
-Non lo sapevo-
rispose
-Cioè, tu mi conosci
Shar. Sono troppo ceco per capire cosa succede attorno a me-
disse tristemente
-Ma quello che più mi
confonde è…perché non me
l’hai mai detto?-
mi chiese tornando a
guardarmi
-Troy,
perché…-
iniziai
-Non sapevo se per te era
la stessa cosa. Voglio dire, sono la Regina di Ghiaccio. E la regina
non viene
mai rifiutata, capisci.-
dissi cercando di
sembrare serena, ma fallii miseramente
-Bene, visto che tu
l’hai
confessato, lo ammetto anche tu mi piaci-
sorrise debolmente
-Sharpay Evans, mi sono
innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista. Il giorno che
accidentalmente ti ho lanciato addosso una torta di fango-
risi ricordando come
ci
eravamo conosciuti
-Mi sono innamorato di
come non ti importasse quanto io fossi carino e hai iniziato a
sgridarmi
sparando parole come “cattivone” e
“stupido bamboccio”-
rise e io arrossii
-Mi sono innamorato di
come mi sei stata vicina quando è morto mio nonno e non mi
hai mai lasciato
solo. Mi sono innamorato di quel ghigno buffo quando hai scoperto che
andavamo
alla stessa scuola superiore. Shar ci sono migliaia di cose che mi
hanno fatto
innamorare di te, ma io sono innamorato soprattutto di come sei. Tu non
sei
costruita e fai le cose come ti vengono. E come…-
-Ok Troy-Boy, lo so
quanto sono fantastica, ora vai al sodo-
ridacchiai
dolcemente,
lui sorrise e continuò
-Comunque, volevo farti
sapere che sono pazzamente, assurdamente, follemente, sopra ogni
immaginazione
innamorato di te, perciò vuoi essere per favore la mia ragazza?-
mi pregò,
i suoi occhi
erano pieni di speranza
-Hmmm-
dissi per tenerlo
sulle
spine
-Io…-
-Uh huh?-
-…lo vorrei tanto-
finii, mi luccicavano
gli
occhi. Lui sorrise e nel momento in cui stavamo per
baciarci…il suo cellulare
squillò.
Troy's
POV
Mi avvicinai a lei
per
baciarla, quando il mio cellulare suonò. O mio Dio, fanculo
a chiunque mi stia
chiamando. Ringhiai e mi allontanai da lei con un o sguardo di scuse.
Guardai
il nome sul dispaly, Taylor. Mandai gli occhi al cielo. E’
meglio darle retta.
-Che vuoi, Tay?-
chiesi aprendo il
cellulare
-Non dirmi “che vuoi,
Tay!” Mentre ti stavi scopando felicemente la tua ragazza,
Gabriella qui si è sentita male!-
urlò al
telefono. Sgranai
gli occhi preoccupato anche se aveva rovinato il momento e la probabile
“scopata” con la mia ragazza. Che è
Sharpay Evans e sono orgoglioso di poterlo
dire! Hehehe…ok torniamo alla questione.
-Cosa?! Che è
successo?-
chiesi guardando una
Sharpay davvero preoccupata
-Beh è tutta colpa tua
carino, perciò porta qui il tuo culetto o vedrai!-
mi
minacciò e riattaccò.
Risi debolmente
-Questa è bella-
dissi cercando di
cavarmi
dall’imbarazzo. Sapete veramente cos’è
l’imbarazzo? Due persone (o tre se vi
piacciono quel tipo di cose) si stanno per baciare e vengono
interrotte. Perché
se quelle due (o tre) persone non fossero state interrotte sarebbero
andate
moooolto oltre, ed era proprio quello che volevo fare
ma…già. Imbarazzante…
-Ohhhh-kayyyy…-
disse. Sapevo
già quale
sarebbe stata la temuta domanda
-Ti spiacerebbe spiegarmi
che succede…?-
-Ceeeeerto…-
dissi cercando le
parole
giuste. Chiusi gli occhi e cercai di non mandarmi il cervello in tilt.
-Niente di che…-
iniziai
-E’chemenedevoandare-
finii
velocissimamente.
Sfortunatamente per me, Sharpay sembra abbia fatto un corso per
decifrare il
linguaggio veloce, nel momento in cui la vidi incupirsi capii che aveva
sentito
bene cose le avevo detto e mi sentii improvvisamente colpevole.
-Oh-
mormorò in
un soffio
-Ok, immagino che ci
vedremo a scuola…?-
chiese stringendo i
denti. Annuii tristemente
-Già-
risposi, poi le diedi
un
bacio sulla guancia e scesi velocemente dall’albero. Fanculo
oggi non è proprio
la mia giornata.
Gabriella's
POV
-Tay, funzionerà?-
chiesi preoccupata.
Lei
ghignò e mi guardò nello specchio
-Certo dolcezza. Tutto
quello che devi fare è fingere di stare male e quando
tossirò una volta,
preparati a baciarlo. Quando tossirò due volte fallo,
Sharpay sarà qui-
sghignazzò
-O
meglio…sarà qui a
vederlo-
finì
sorridendo
perfidamente per poi girarsi a sistemare i flaconcini di profumo sulla
credenza.
Sbiancai. Non mi
piaceva
quel piano. Se Troy avesse scoperto tutto, non saremmo mai stati amici.
Ma
avevo promesso a me stessa che sarei diventatata una ragzza senza
freni,
giusto?
-Inoltre-
continuò
Taylor
-Devo farla pagare a
Sharpay per avermi soffiato il posto come editrice
dell’annuario-
dichiarò
-O…ok-
dissi incerta per poi
abbandonarmi sul letto.
Cinque minuti dopo
sentii
qualcuno entrare nella stanza. Troy. Presi un respiro profondo e chiusi
gli
occhi.
Taylor's
POV
-Ok Taylor…dove
è? Perché
se stai mentendo io giuro…-
Troy entrò
nella stanza
affannato. Ma prima che potesse finire la frase feci un cenno con il
capo verso
Gabriella. Troy corse al fianco di Gabriella
-Gabs? Gabs, stai bene?-
chiese alla ragazza
che
fingeva di essere svenuta. Sorrisi tra me e me.
-Troy…?-
Gabriella socchiuse
gli
occhi
-Troy-
mormorò.
Mamma mia quella
ragazza era meglio di Sharpay quando arrivava in ritardo a scuola e
cercava un
modo per sfuggire dalla detenzione.
-Sì, sono qui Gabby,
che
succede?-
chiese lui. Mandai
gli
occhi al cielo. Gabriella si stava impegnando talmente tanto a recitare
e
l’unica cosa che lui sapeva dirle era “Che
succede?”. Mi girai verso di loro e
li vidi intenti in una debole conversazione. Quello era il mio momento.
Scorsi
fino alla “S” nella mia rubrica telefonica e
chiamai il numero di Sharpay.
Sharpay
è il
top! Troy Bolton fa schifo! Hahaha, basta, Troy! Ahhh! Lasciate un
messaggio
comunque! Woooooh Troy imbecille, smettila con il
solletico…BEEEP
Oh no stava andando
per
il verso sbagliato. Finii la chiamata senza lasciare messaggi.
Perché non
riuscivo a raggiungere Sharpay? Richiamai e scattò di nuovo
la segreteria.
Magari è qui vicino…meglio lasciare un messaggio.
-Hey Sharpay! Sono
Taylor, sai quella del corso di teatro. Comunque lo so che è
un po’ strano
chiamarti, ma devi venire a casa di Gab subito. Troy si è
appena sentito male e
ha provato a chiamarti. Perciò sbrigati!-
Richiusi il mio
cellulare. Due minuti dopo, il telefono squillò. Sghignazzai
appena vidi il
nome di Sharpay.
Missione compiuta.
Sharpay's
POV
Mi ripulii il viso
macchiato dal mascara per la seconda volta quella sera. E asciugai le
mie
lacrime salate. Proprio quando tutto stava andando per il verso giusto,
era
stato rovinato. Poteva avvertire la mia tristezza quando è
dovuto andare “in un
posto”? Ma comunque, dove è andato? Ero troppo
presa dal fatto che se ne stava
andando, che non gliel’ ho chiesto. In
quell’istante sentii il Bip della
segreteria e il telefono dall’altra parte venne riattaccato
senza nessun
messaggio. Mandai gli occhi al cielo, ho sempre odiato le persone che
fanno
così. Poco dopo, suonò ancora.
-Hey Sharpay! Sono
Taylor, sai quella del corso di teatro. Comunque lo so che è
un po’ strano
chiamarti, ma devi venire a casa di Gab subito. Troy si è
appena sentito male e
ha provato a chiamarti. Perciò sbrigati!-
Perciò
è lì che Troy è
andato. Sbuffai nonostante la mia preoccupazione per lui e mi truccai
in
maniera più leggera. Presi il cellulare e la richiamai,
dentro di me tremavo. E
se gli fosse successo davvero qualcosa?
-Ciao
Shar…cioè Sharpay-
mi salutò
Taylor. Mandai
gli occhi al cielo
-Ciao-
risposi glaciale
-Dove è Troy? Come
sta?
Si è già ripreso?-
la preoccupazione
ebbe la
meglio su di me. Oh Dio!
-Sta bene…credo. Beh
dovresti venire qui in fretta. Vieni a questo indirizzo-
mi disse
l’indirizzo e io
afferrai la borsetta e saltai in macchina. Guardai l’ora
00:26. Sospirai e
accesi l’auto. Raggiunsi una piccola casa vittoriana e
velocemente uscii
dall’auto. Suonai il campanello e mi accolse una donna,
probabilmente la madre
di Gabriella.
-Salve…?-
mi salutò,
ma suonò più
come una domanda
-Ciao-
sorrisi e dissi senza
fiato
-Sono
Sharpay…una…un’amica
di Gabby-
-Oh-
sembrava sorpresa
-Non mi ha mai parlato di
te-
disse. Sorrisi
calorosamente cercando di non sembrare offesa.
-Sì beh…-
dissi sfregandomi le
mani
sulle braccia. Lei boccheggiò
-Oh mi dispiace
tanto…vieni entra-
mi sorrise
lasciandomi
entrare
-Sono al piano di sopra-
-Bene, grazie-
sorrisi e salii le
scale.
Non sapevo in quale stanza entrare, ma di colpo Taylor mi spinse in una
stanza
buia.
-Hey, quale è il
problema??-
chiesi. Lei rise
debolmente e mi rispose subito
-Oh, Troy è in quella
stanza-
disse guidandomi in
un’altra
stanza. All’improvviso tossì tre volte.
Ok…che stava succedendo? Entri nella
stanza e vidi Troy baciarsi con Gabriella.
Troy
ansimò.
Io raggelai.
Solo allora Troy si
staccò dal bacio e mi vide.
-Sharpay?!-
esclamò.
-Ma che cazzo…?-
sussurrai. Taylor mi
diede una pacca sulla schiena
-Shar, non è come
sembra-
disse Troy alzandosi
e venendo
verso di me. Indietreggiai.
-Allora come è, Troy?
Perché
se non è come sembra allora com’è?
Perché i miei occhi non mi ingannano, Bolton-
lo guardai furiosa.
Gabriella aveva uno sguardo colpevole.
-Shar…LEI ha baciato
me-
urlò.
Gabriella boccheggiò
-Cosa? Non è vero-
protestò
-Grazie, ho tutte le
risposte che mi servono-
mormorai duramente e
uscii dalla porta