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Autore: peruperu    23/03/2016    1 recensioni
Paura, coraggio, amore, odio , tradimento, felicità , disperazione, fedeltà ,lussuria, ozio, sangue e morte... quali di queste cose dovranno subire i nostri personaggi preferiti per poter sopravvivere nell'isola. Chi riuscirà a vivere? Chi rimarrà per sempre nell'oblio ? Cosa saranno disposti a fare per sopravvivere?
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duncan, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Contesto generale, A tutto reality - L'isola
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Confusione e nausea , queste sono le sensazioni che percepisco appena apro gli occhi ; mi alzo a stenti da quel pavimento umido e cerco di capire dove mi trovo, ma gli ultimi ricordi non corrispondono a ciò che mi si pone davanti.
Io che incendio una macchia, la polizia che m'insegue, l'arresto, mia madre che piange , mio padre che mi guarda da un vetro, un cella, due uomini eleganti ...mi sorridono, rifiuto l'offerta ,buio, questi sono i miei ricordi... a rigor di logica dovrei trovarmi in cella , invece sono in una specie di stiva di una barca, lo deduco dal moto ondoso che mi peggiora nausea, intravedo l'uscita e con qualche difficoltà percorro i pochi scalini che mi separano dall'esterno,mi ritrovai a poppa di una misera barchetta, la luce mi acceca e dopo qualche secondo la pupilla mette a fuoco , il blu mi circonda , sia in alto che in basso, la brezza marina migliora  leggermente le mie condizioni fisiche, mentre cerco di capirci qualcosa, "qualcosa" mi tocca e d'istinto mi giro:"tutto bene ,soldato ?”

Un ragazzo abbastanza muscoloso vestito da militare con tanto di piastrine di riconoscimento, mi aveva afferrato il braccio, passato il momento di sorpresa gli rispondo :"no , dove siamo ? "

La mano del militare mi lascia andare :"beh !? stiamo andando su l'isola di wawanakwa, un isola per addestrare futuri marine , come hai fatto a firmare il modulo senza leggerlo? Comunque io sono il cadetto Brick McArthur, piacere di conoscerti soldato" Totalmente disorientato , decido di tenermi i miei dubbi per me e sperare che il cadetto sia un sempliciotto di prima qualità.

"ah , già , sai il mal di mare mi mette di male umore e tendo dare aria alla bocca senza ragionare ,si ora ricordo... il modulo...si il modulo, comunque chiamami semplicemente Duncan..."

Di tutta risposta ricevetti il saluto militare, mi girai verso la prua della bagnarola e guardai il resto della nave, notai una porta con un vetro oscurato, molto probabilmente era la cabina di pilotaggio , provai ad aprirla , ma i miei sforzi furono vani, nemmeno uno straccio di risposta dall'interno... quindi mi misi a sedere per terra , aspettando la fine del viaggio.

 

Il viaggio nel immenso blu durò altri 10 minuti prima d'intravedere l'isola, brick cercò d'instaurare  una specie di conversazione , ma mi ero perso nei miei pensieri, l'ansia di non capire il perché ero li è opprimete, ma dal quel che dice brick siamo diretti ad un'accademia militare e l'idea di diventare un marine infondo non mi dispiace,fanno quel urlo che mi foga tanto , anche se non so il significato mi fa impazzire quel waaaaa , poi sarebbe un ottima occasione per riscattarmi, non ho voglia di sprecare altro tempo in riformatorio... continuai cosi per un po', finché un sacco di patate volo tra me e brick, ma quel fagotto puzzava troppo per essere di origine vegetale ,il sacco di patate si rilevò essere un altro ragazzo , abbastanza mingherlino, pallido con indosso dei vestiti pesanti, l'unica cosa particolare era una collana d'oro con una Z enorme, notai che era legato come un salame, il tempo di scambiarci uno sguardo che io e brick ci fiondammo per liberare il poveretto, mentre cercavamo di levagli le fascette di plastica  che gli legavano i polsi, passi pesanti si avvicinarono a noi, un uomo enorme, si presenta noi  ruggendo a squarcia gola "miseri scarafaggi ripugnati , stiamo per arrivare nella vostra nuova casa...sarò breve, ora siete solo numeri , cavie, valete meno della m*rda , ubbidite e adattatevi oppure crepate,quindi state muti ...vi sarà spiegato tutto in un secondo momento ....non voglio ripetermi... "

 

Stavo per sputargli addosso tutte la mia confusione addosso, ma quel ragazzo pallido appena fu calato il silenzio , lo infranse:"io sono zeke e nessuno, mi parla cosi , senti stupid..."

Un rombo interrompe il farneticare del pallido , un proiettile aprì il cranio del poveretto, il mio viso venne macchiato del suo sangue e pezzi di cervella, la nausea vinse, vomitai rimanendo immobile cosi come immobile e silenziosi furono i piagnistei di Brick.
:"io sono Hatchet, il 2° in carica sull'isola e come ho detto.. odio ripetermi, imprimetevi questo nome nell'anima e temetemi"
Detto questo si voltò e sparì nella cabina di comando, rimanemmo immobili con quel cadavere a dividerci , in silenzio, finché l'imbarcazione non giunse quasi alle rive dell'isola.

Mentre la nave si avvicina all'isola notai che sulla destra  si espande una città , dove si poteva notare al centro,  uno specie di struttura ovale molto imponente tanto da sovrastare le altre, mentre il restante dei due terzi delle terra ferma è composta da una fitta vegetazione, tranne che per il porto che è posto all'estrema sinistra.

La misera imbarcazione , con considerevole difficoltà arrivò ad una banchina in cemento , avvenuto l'abbordaggio, hatchet scese farfugliando qualcosa a dei "poliziotti" , più simili a delle "teste di cuoio" visto l'abbigliamento, ci venne intimato di seguirli, ma il corpo non risponde, le mie gambe non riescono a reggere il mio corpo, ma una manganellata nello stomaco mi diede la forza necessaria, spintonarono me a brick nel sottosuolo della banchina finché non si raggiunse una stanza di un candido bianco, dovi ci spogliarono e  pulirono ,nessuno dei due ebbe il coraggio di muovere un muscolo oltre al necessario, una volta messa una specie di divisa composta da  pantaloni a mezz'asta e maglietta a maniche corte color crema con delle bande nere ai lati, alla fine ci ordinarono di sederci sulle sterili sedie bianche in vetroresina e noi come cani addestrati obbedimmo.
Dopo circa 5 minuti  d'attesa la stanza si riempi di teste di cuoio, due di loro ci misero una specie di collare metallico molto spesso , il quale si strinse automaticamente lasciando la distanza tra la pelle e l’interno collare di circa mezzo centimetro appena raggiunse l'altezza di poco superiore alle spalle, ad interrompere il silenzio nella mia testa e nella stanza fu l'illuminarsi di una parete dove apparve il mezzo busto di un uomo:"Ehi , Ehi ragazzi non siate cosi tristi e mogi, sono Chris McLean , direttore generale di questo laboratorio, lo so che siete confusi, ma finalmente siete giunti a casa, quindi prima di qualsiasi spiegazione , secondo il volere del 26 campione del torneo , vi do benvenuti nel DEADMAN IN WAWANAKWA"

Angolo autore
Bhe, questa è la prima volta che scrivo in assoluto,spero di non aver scritto in modo troppo pesante e tedioso, anzi sarei molto soddisfatto se minimamente vi interessasse.
Essendo la mia prima storia, consigli su come trattare il testo sono ben accetti.
( spero di aver azzecato reating, se ho sbagliato porrò rimedio il prima possibile)
Cerchero di trattare ogni personaggio nel contesto dell'isola per come appare, quindi alcune volte cadrò nell'occ dando una mia libera interpetrazione del personaggio in quella situazione, sempre dal punto di vista del protagonista .
A presto

   
 
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