Capitolo 12°: lieto fine

Quella notte, quella fatidica notte, non riuscii a dormire.

Ero così presa dalla voglia di uccidermi, per aver perso la persona più bella del mondo che non riuscii a dormire.

Visto che non prendevo sonno decisi di andare sul balcone a vedere la stelle.

Ero talmente assorta nei miei malinconici pensieri, che non mi accorsi che il mio biglietto alla vaniglia non era più dove l’avevo messo.

Guardavo le stelle e pensavo se anche lui in quel momento le stesse guardando. Come avrei voluto che fosse lì con me. “ Grazie” disse qualcuno.

Mi girai.

No, non era vero, Sasuke stringeva fra le mani il mio biglietto alla vaniglia e mi aveva detto grazie!!!!!!!! “Non riesco a starti lontano, neanche dopo quello che ho visto” e una punta di tristezza colorò il suo viso. “No, no non è successo niente fidati” dissi imbarazzata.

Mi girai e tornai a guardare le stelle.

“Meglio” disse lui.

Bè ero contenta che l’avesse presa bene (ma che dico ero all’ ottavo cielo!)

Sentii che mi si avvicinò(che emozione!!) e mi disse “Sai penso di averti amata fin dall’inizio” disse per nulla imbarazzato.

“Anch’io” dissi in coma.

“Quella volta ho sentito tutto” dissi. Non so il motivo ma dovevo essere sincera con lui.

“Ancora meglio, così posso evitare di ripeterti tutto” disse ironico.

“Già” dissi sempre girata.

Non so cosa mi successe ma mi girai verso di lui. Volevo vederlo in faccia, vedere i suoi occhi nei miei, come la prima volta. E quando lo feci, lui velocissimo mi prese i fianchi, si avvicinò a me e le sue labbra premettero contro le mie (FI-NAL-MEN-TE!!).

Fu una cosa bellissima.

Capivo perché ero nata.

Per stare con lui.

Capivo perché soffrivo.

Perché così lui mi avrebbe consolato.

Capivo perché ridevo, studiavo, mangiavo, mi allenav.

Facevo tutto per lui.

Capii che il mondo intero girava attorno, a quella creatura, così bella, così perfetta che non so perché, io, proprio io, avessi la fortuna di stare con lui.

Eravamo sul mio balcone e lui chissà a cosa pensava …

Io posso dirvi che pensavo solo a lui. Avevo la mente vuota, non mi ricordavo neanche come mi chiamavo, pensavo solo a lui.

Ad un certo punto gli presi dalle mani il biglietto e gli dissi “ Quando l’ho scritto sentivo che questa poesia non era finita, non capivo cosa mancasse. Ora lo so”.

Mi sciolsi dal suo abbraccio, mi diressi in camera e scrissi le ultime parole per concludere la poesia.

Poi tornai da lui e gli lessi (con tutto il coraggio che avevo in corpo) la poesia.

Dire ciò che si prova verso un'altra persona non è sempre facile...

Quello che io provo per te è unico...

...E' amore...

...No neanche...

...E' qualcosa di più grande …

...Che sa darmi la forza...

...Che sa farmi felice come non mai...

Grazie per aver reso la mia vita speciale...

...Ti Amo...

Ragazzi, la storia termina qui, ma io vi aspetto a commentare altre mie ff, che come annunciato, non sono di certo come questa schifezza!XDXD

Pikkola amika