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Autore: VampireAddicted    24/03/2016    1 recensioni
"Si trovava ancora dentro la caverna ma piano piano stava riuscendo ad avvicinarsi al limite, alla salvezza, o almeno così sperava. Tutto dipendeva da quanti minuti di sole gli rimanessero, forse sarebbe riuscito a raggiungere gli altri se avesse corso abbastanza veloce. [...] Due di loro si staccarono appena percepita la presenza di qualcun altro nello spiazzale dove stavano banchettando, un uomo e una donna che in pochi istanti si avvicinarono evitando abilmente gli attacchi dei due."
La storia inizia alla fine di Shadow Kiss e analizza quello che potrebbe succedere se Rose fosse tornata indietro per salvare Dimitri aiutata da dei misteriosi nuovi personaggi.
Entrate e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dimitri Belikov, Lissa Dragomir, Nuovo personaggio, Rose Hathaway, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 22
 
Non appena scendo dall’aereo vengo stritolata dall’abbraccio di Lissa e circondata da tutti gli altri miei amici in quello che presto diventa un abbraccio di gruppo.
-Non hai idea quanto sia felice di rivederti sana e salva- esclama Lissa subito prima di staccarsi da me.
-Anche io sono felice di vederti Liss- le dico io in risposta per poi salutare singolarmente anche gli altri. Il momento viene però interrotto dall’arrivo di Elizabeth e Michal.
-Sono felice che siate tornati sani e salvi, quello di ieri è stato un successo e la prova che possiamo farcela. Tutte le attività per oggi saranno sospese e stasera dei festeggiamenti sono d’obbligo, per celebrare questa vittoria e onorare le vittime- proclama Michal ottenendo urli di gioia da parte dei presenti; solo ora mi accorgo che i miei amici non sono gli unici radunati nel cortile. Credo di non sbagliarmi quando dico che tutti i guardiani e dhampir di New Orleans siano qui fuori ad accoglierci, alcuni hanno persino preparato degli striscioni e tra la folla si confondono streghe e vampiri; in questo momento potremmo anche essere tutti della stessa razza, tutti accomunati dallo stesso scopo e dalla stessa gioia miscelata a tristezza per le vittime della battaglia.
-Nel frattempo dovrò chiedere ad uno di voi di venire con noi per fare rapporto, cercheremo di essere brevi: meritate di riposare un po’ prima dei festeggiamenti di stasera- aggiunge Elizabeth rivolgendosi verso di noi.

 
Dopo che uno dei guardiani si offre volontario io mi avvio verso la mia camera per posare la borsa e farmi una doccia veloce. Finita la doccia guardo la borsa tentata di aprirla e leggere il diario, dando buca ai miei amici che mi aspettano in uno dei saloni della villa, ma alla fine riesco a resistere alla tentazione e poso la borsa dentro all’armadio sperando che diminuisca le possibilità di qualcuno che la apra e scopra il suo contenuto. Ero riuscita a nasconderlo durante il volo, quando ero andata in bagno per cambiare i vestiti sporchi di sangue, e non sarà facile mantenerlo segreto visto che condivido la stanza con altre due persone.
Alla fine raggiungo gli altri e dopo avergli raccontato tutto ciò che è successo restiamo lì insieme semplicemente parlando: mi raccontano cosa è successo qui mentre ero via, non molto in realtà se non si conta una inaspettata gara di bevute tra Adrian e Armand e i fallimentari tentativi di Lissa di entrare nella mia testa quando non si avevano più notizie su di me. In realtà quest’ultima parte mi preoccupa un po’, non solo perché non voglio che si faccia male inavvertitamente durante uno dei suoi tentativi ma anche perché non posso permettere che veda la verità su ciò che è successo mentre ero via. Non ho ancora capito per quale motivo nessuno può entrarmi nella testa, ma sono sicura che se qualcuno può farlo è lei, visto il nostro legame mentale, per questo motivo cerco di scoraggiarla purtroppo senza ottenere molti risultati.

 
I miei pensieri vengono interrotti dall’arrivo di Elizabeth, la conversazione si interrompe improvvisamente appena tutti si accorgono della sua presenza e un’aria tesa si sostituisce all’atmosfera gioviale che regnava fino a prima.
-Non preoccupatevi per me, volevo solo chiedere a Rose cosa è successo mentre era data per dispersa, si tratta più che altro di una formalità- annuncia lei rompendo il ghiaccio.
-Non c’è molto da dire: stavo combattendo contro due vampiri che stavano avendo la meglio, avevano iniziato a nutrirsi di me quando, poco prima di svenire, ho visto del fuoco. All’inizio avevo pensato di essere morta ma il mattino dopo mi sono  svegliata nel bosco senza ricordarmi come ci ero arrivata; probabilmente chiunque ha incenerito quei vampiri deve avermi medicato la ferita e lasciato lì- spiego io sforzandomi al massimo per rendere il mio racconto convincente, posso vedere dai suoi occhi che non è convinta fino in fondo ma deve aver deciso di lasciar cadere la questione perché cambia argomento: -capisco, visto che sono qui ne approfitto per dirvi che gli amuleti saranno pronti in una settimana quindi dovrete dirmi la vostra decisione prima di allora- esclama lei per poi andarsene.

 
-Che cosa avete intenzione di fare? - chiedo io appena è abbastanza lontana da non poterci sentire, o almeno spero non ci possa sentire perché non ho idea della reale portata del loro udito.
-Abbiamo perso abbastanza tempo, dobbiamo riprendere il piano- risponde Adrian pensieroso.
-E quale sarebbe questo piano? - interviene Katya, che anche se ironicamente ha centrato il punto. In questo mese non abbiamo avuto tempo di scoprire niente di nuovo, figurati ideare un piano.
-Quello a cui penseremo in questi giorni approfittando dei festeggiamenti, piccola dhampir tu sei esentata: ti meriti un po’ di riposo e poi sappiamo tutti che sei più brava coi combattimenti-.
-Ehi- mi lamento io dandogli uno schiaffo sul braccio facendo ridacchiare gli altri.
-Adrian ha ragione- aggiunge Lissa, che quando vede la mia occhiataccia si affretta a precisare –abbiamo meno di una settimana per scoprire i loro piani e trovare un modo per fermarli, non possiamo permetterci di festeggiare-.
-Beh, sicuramente ci possiamo permettere di mangiare però - rispondo io facendo scoppiare una risata di gruppo.

 
Ci dirigiamo alla sala da pranzo ancora ridendo e quando arriviamo riempio per ben due volte il vassoio; sono affamata e non ci si potrebbe aspettare di meno visto che non ho mangiato niente stamattina e ieri sono quasi morta.
Quando sono finalmente sazia mi allontano dagli altri dicendo che vado a riposare ma vengo presto raggiunta da Dimitri, la cosa non mi dispiacerebbe in circostanze normali ma sto morendo dalla curiosità di leggere il diario che mi ha dato Annika e non posso farlo se ho qualcuno intorno. Allo stesso tempo però riconosco di non poter fare molto per allontanarlo, sia perché difficilmente otterrei qualsiasi risultato dopo quello che è successo, ma soprattutto perché dubito di averne la forza.

Percorriamo in silenzio il tragitto fino alla sua camera, sicuramente più accogliente e con meno possibilità di essere interrotti, anche se si potrebbe dire il contrario ultimamente.
Appena chiude la porta dietro di sé mi lancio su di lui facendo incontrare le nostre labbra, è da quando l’ho rivisto stamattina che volevo farlo e sono sicura che la cosa sia reciproca. In questo bacio posso sentire tutta la paura e disperazione che deve aver provato in quei momenti e non posso fare a meno di stringermi di più a lui in risposta. Ci stacchiamo giusto il tempo necessario per riprendere fiato e ne approfitta per spingermi verso il letto. Decido però che è il momento di prendere il controllo, lo faccio stendere riallacciando il contatto con le sue labbra e iniziando a sbottonargli la camicia. Quello che segue è il connubio perfetto tra passione e dolcezza e quando entrambi arriviamo al culmine mi appoggio su di lui esausta.

 
-Quanto tempo pensi che abbiamo prima che i festeggiamenti inizino? - gli chiedo girandomi verso di lui.
-Non più di un paio d’ore, l’arrivo della regina è previsto per le otto- risponde lui sbadigliando verso la fine.
-Dovresti approfittarne per riposarti, sembri esausto- gli dico io carezzandogli il viso dolcemente.
-Ogni volta che chiudo gli occhi non faccio altro che rivivere quello che ho passato ieri- mi risponde stringendomi ancora di più al suo petto.
-Ora sono qui, prova a dormire. Se hai incubi ci penserò io a scacciarli- gli rispondo rassicurandolo con un dolce bacio. Quando ci stacchiamo lo faccio appoggiare sul mio petto e inizio a carezzargli i capelli sperando che questo lo aiuti a rilassarsi. Dopo un paio di minuti il suo respiro si rilassa e si addormenta e non posso fare a meno di restare affascinata, stento ancora a credere che tutto questo sia reale. In poco più di un mese tutto è cambiato, stravolgendo tutto ciò che credevo certo, però allo stesso tempo dubito che sarei capace di tornare alla mia vecchia vita, anche se questo vorrebbe dire liberarsi di Elizabeth e i vampiri.

 
Non so come, alla fine finisco per addormentarmi fino a quando non vengo svegliata da dei rumori, non so bene identificare di cosa si potrebbe trattare ma sembrano urla e provengono da fuori.
Mi alzo dal letto cercando di non svegliare Dimitri e mi affaccio alla finestra che dà al cortile anteriore della villa. Un corteo di persone si dirigono all’interno, circondate da moroi e dhampir che li acclamano e festeggiano; capisco allora che si tratta dei moroi che ci hanno aiutato a sconfiggere i vampiri all’accademia. Decido quindi di svegliare Dimitri per dirgli che scendo per capire qualcosa di più su di loro, pensando che se si fosse svegliato mentre non c’ero sarebbe come minimo impazzito. Lui decide di vestirsi e venire con me, evidentemente non ancora pronto a separarsi da me e io non posso che esserne felice.

 
Appena arriviamo sotto troviamo una grande folla nella sala dove eravamo stati accolti il primo giorno, un palco è stato costruito in fondo pronto probabilmente per la visita della regina. Intanto i festeggiamenti non sono terminati e non posso che farmi coinvolgere dalla felicità generale, se non fosse stato per questi moroi sbucati dal nulla, molti, se non tutti, i guardiani mandati all’accademia ieri sarebbero morti; questo ovviamente non fa che incuriosirmi ancora di più e devo ammettere anche insospettirmi un po’.
Riesco alla fine ad intravedere mia madre in mezzo alla folla e mi avvicino a lei, ci troviamo praticamente in prima fila e posso quindi vedere da vicino il capo e i suoi uomini sfilare in mezzo alla folla, molti tra la folla li fermano per congratularsi con loro e presto il gruppo si disperde in mezzo alla folla. Il capo si dirige però verso di noi, o meglio per quanto posso capire dal suo sguardo verso mia madre, che a differenza di tutti gli altri ha la sua solita maschera impenetrabile da guardiano.
-Potresti anche sorridere Jocelyn, è una festa in fondo e sei viva per merito nostro- esclama lui prima di fermarsi davanti a noi e credo per un attimo che abbia sbagliato persona, deve aver scambiato mia madre per qualcun altro.
-Modesto come sempre vedo, e smettila di chiamarmi così- risponde inaspettatamente mia madre.
-Voi due vi conoscete? - chiedo quindi io e dallo sguardo che mi lancia mia madre è chiaro che non si era accorta che ero lì fino a quel momento, mi stupisco di come sembra stia per andare in preda al panico.
-Che succede mamma? E perché ti ha chiamata Jocelyn? - le chiedo quindi sperando che mi spieghi, sto iniziando a preoccuparmi: lei non ha mai mostrato così apertamente le sue emozioni e soprattutto prima d’ora non pensavo che conoscesse cosa fosse il panico. Dopo le mie parole il panico si trasforma in rassegnazione e dopo un grosso respiro si decide a rispondermi.
-Lo conosco perché è tuo padre- e con queste parole credo di non esagerare quando dico che mi è crollato il mondo addosso.
 
Note:
Non provo neanche a scusarmi per il ritardo e non mi sorprenderebbe non trovare più nessuno che legge questa storia. Spero che questo capitolo vi piaccia, non succedono molte cose importanti ma era necessario per poter andare avanti. Spero che vi piaccia la mia idea di far scoprire a Rose di suo padre, nel prossimo capitolo scopriremo qualcosa di più su cosa ha fatto. Come al solito aspetto le vostre recensioni per capire se sto andando nella giusta direzione, cercherò di postare il prossimo capitolo al più presto e spero di approfittare delle vacanze di pasqua per scrivere.
A presto
VampireAddicted.
 
 
   
 
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